mercoledì 26 giugno 2019

Si finge Leo Messi e fa sesso con 23 donne: riflessioni sull'essere sexy


La notizia è su tutti i giornali: Un giovane iraniano, Reza Parastesh, molto somigliante al calciatore Messi, è stato denunciato perché avrebbe avuto rapporti sessuali con ben 23 donne spacciandosi per il vero Leo Messi. Cerchiamo di farla breve, questo personaggio non avrebbe usato alcuna violenza e le donne avrebbero fatto sesso con lui per libera scelta. Non si capisce il motivo delle denunce di cui parlerebbero i giornali. Reza e Leo Messi sono praticamente uguali, stessa faccia, stessa barba, stesso sguardo, stesso fisico, stesso taglio di capelli e portamento, pare che parlino anche in modo simile. A quanto ne sappiamo il nostro amico Reza potrebbe essere anche più intelligente e colto del vero Leo Messi (non che ci voglia molto a esserlo) e risultare perfino più talentuoso in tema di sesso . Quindi la domanda è: perché 23 (o anche 230 o 2300) donne potrebbero voler copulare col Messi 1 (quello vero) e si ritengono invece imbrogliate se fanno sesso col Messi 2 (il nostro amico iraniano identico al calciatore e forse persino più affascinante e brillante)? Cos’è che trovano eccitante le donne (queste 23, ma potrebbero essere anche 230 o 2300 e via a seguire in multipli di dieci)? I molti soldi del vero Leo Messi? La sua fama mondiale che chiaramente si traduce in potere? La sua posizione di leader sociale (anche se di un gruppo particolare come il calcio)?
Domanda finale: uno dei due personaggi rappresentati nella foto è considerato sexy e l'altro no dalle donne o almeno da molte di esse. Qualcuno sa dire chi e perché?

giovedì 20 giugno 2019

La bufala del calcio femminile


Da qualche giorno ci bombardano con questa boiata del calcio femminile. I giornali sono pieni di titoli sulla nazionale femminile di calcio impegnata nei mondiali. Le cronache non fanno che ripetere le imprese della suddetta squadra donnesca, in televisione si trasmettono le partite in prime serata con alti indici di ascolto. I belle e brave si sprecano. Belle? No, brave. Brave? Certo, ma anche belle. Insomma, pare che il calcio in gonnella, cioè in pantaloncini, debba quasi sostituire a breve quello classico praticato da giovanotti tatuati e palestrati. È veramente così o si tratta dell’ennesima bufala orchestrata dai mezzi di informazione, dall’estate che si preannuncia torrida e dal conformismo sociale, ora rafforzato anche da quella macchina massificatrice che è internet? È vera senza dubbio la seconda che ho detto. A nessuno, o a pochi, frega niente del calcio femminile e dopo questa breve parentesi modaiola le cose torneranno come sono sempre state.