tag:blogger.com,1999:blog-4771909787906997627.post1487636315915098732..comments2023-05-23T09:57:39.074+02:00Comments on Eskimo: Due esseri umaniEskimohttp://www.blogger.com/profile/16504432435403061258noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-4771909787906997627.post-13173415201064026992008-06-28T13:58:00.000+02:002008-06-28T13:58:00.000+02:00non mi piace per niente la tua teoria sul rapporto...non mi piace per niente la tua teoria sul rapportomorboso-sindrome di stoccolma del caso Vienna(come lo chiamavano qua al giornale) non dimenticare che natasha,quando è stata rapita era una bambina e durante gli anni + importanti della crescita ha vissuto in un ambiente fasullo, con contatti umani solo ed esclusiavamente con il suo carceriere.è come se non fosse mai cresciuta davvero, ma fosse rimasta in un limbo non pienamente cosciente. non so, secondo me lei è una persona rovinata a vita-e questo non è per niente accettabile- questi bastardi che toccano i bambini non meritano ninete,nemmeno la morte. ciao Jo.<BR/>postato da jovelly il 08/09/2006 13:49<BR/> <BR/>Credo che Natascha abbia semplicemente trovato il modo di sopravvivere a quanto le stava succedendo. Avrebbe potuto fare e dire chissà quante cose che non ha fatto e detto, ma aveva dieci anni e probabilmente ha reagito come poteva. Le hanno rubato l'intera adolescenza, e segnato la vita. Questa è l'unica cosa certa di questa orribile storia.<BR/>postato da margot il 08/09/2006 14:35<BR/> <BR/>Io parto dal presupposto che questo Wolfgang, così come i serial killer americani, quelli che ti uccidono senza un apparente motivo e conservano pezzi del tuo corpo in frigorifero, e magari se li mangiano pure, siano degli uomini. Sono degli uomini anche se ti torturano e ti fanno soffrire molto. Ci sono ragioni per cui loro agiscono così e tu agisci in un altro modo. Ci sono motivi perché hanno un tale odio dentro. A un livello più filosofico io penso che nessun uomo sia meglio moralmente di un altro, sia che tu uccida o faccia cose riprovevoli sia che tu ti comporti in modo ammirevole per gli altri. Ci sono degli equilibri interni, immensamente complessi, impossibili da sintetizzarli qui, che ti fanno agire in un certo modo piuttosto che in un altro. Io considero queste persone degli uomini. Ho già detto che li si deve punire nel modo peggiore possibile e che non bisogna dare loro sconti di pena. Penso che se facessero a me o a qualcuno che conosco delle cose orribili cercherei di ucciderli facendo loro provare molto dolore. Ma il discorso morale per me è diverso.<BR/>postato da Mio Capitano il 08/09/2006 15:10<BR/> <BR/>Ora ti è tutto più chiaro?<BR/>postato da Ran il 08/09/2006 16:09<BR/> <BR/>Voglio dire una cosa. Sono contento di aver di aver scritto questo articolo. Ne sentivo il bisogno già da alcune settimane, ma avevo lasciato perdere per varie considerazioni che magari dirò dopo (la principale era evitare di crearmi problemi da solo). Mi è dispiaciuto dover coprire quasi subito questo post con quello sulla gioia di scrivere che avevo progettato di pubblicare tra qualche giorno. Il fatto è che a un certo punto mi sono reso conto che non arrivavano commenti e ne sono stato contento perché ho capito che, se fossero arrivati, sarebbero stati tutti di una sola posizione. Una posizione facile da sostenere, e anche giusta, certo. Mi sono sentito come una specie di bersaglio da luna-park che aspettava solo il prossimo commento che l’avrebbe impallinato. Non mi è piaciuto fare da bersaglio e ho coperto questo post con quello sulla gioia di scrivere, caruccio e allegro come certi bambini educati a cui dai i pizzicotti sulla guancia. Voglio ringraziare zampa per il commento che mi ha rilasciato. In effetti anch’io credo che questo post esponga un punto di vista singolare, impopolare e soprattutto molto poco politicamente corretto. Sapevo di essere, seppure nel mio piccolo, una voce fuori dal coro, ma ho voluto scrivere lo stesso ciò che pensavo. Ne sentivo il bisogno. Sono soddisfatto di averlo fatto, mi scuso se lo dico. Ripeto per evitare equivoci che nel post ho condannato duramente il rapimento di Natascha e ho parlato perfino di pena di morte, anche se non sono io a chiederla. Per il resto posso soltanto ribadire del turbamento che ho provato ascoltando la notizia la prima volta, doveva essere agosto. Forse perché mi sono dedicato, sia pure con poco successo, all’attività di creare storie e personaggi (e di cercare di immedesimarmi nella loro psicologia e nel loro modo di essere), in quei giorni di agosto ho creduto di immaginare, meglio di altre persone, le sensazioni e le emozioni intercorse tra questi due esseri umani, quelle vere, non quelle descritte da qualche striminzito e frettoloso articolo di giornale. Li vedevo tutti e due come erano nella realtà, così mi è sembrato. E’ stata una sensazione vivida che non scorderò mai.<BR/>postato da Una sensazione che non scorderò il 09/09/2006 12:08<BR/> <BR/>...bhè tanto di cappello x una riflessione a così ampio respiro!! mi piace... nn solo la condivido in toto xchè c'è sempre molta differenza tra ciò che appare e ciò che è... tu con le tue sensazioni a pelle vai oltre... nn ti fermi e mi piacciono le persone che scavano in profondità partendo da sè e da ciò che sentono.... anche io seguendo questa vicenda ho pensato alcune delle tue riflessioni... ad oggi xò ossia ad oggi che la bimba è divenuta ragazza.... mentre se faccio un passo indietro con la mente e la penso quando era bambina... no ecco là mi rifiuto ossia nn voglio individuare nessuna altra lettura che nn vada oltre la depravazione, la malattia mentale di un uomo... sì un uomo ammalato......... molto molto ammalato... un bacio Giadadeldeserto<BR/>postato da Giadadeldeserto il 09/09/2006 17:18<BR/> <BR/>Credo di capire sia il tuo bisogno di scrivere il post, sia il timore delle reazioni che avrebbe potuto sollevare. Ti dirò, indipendentemente dal tema, in questo caso duro da digerire, m'interessano sempre le persone che sanno uscire dai limiti pattuiti che ci siamo (giustamente) imposti come società. Questo "uscire dai limiti", come lo intendo io, non è forzatamente trattare tema difficili o scabrosi, è sopratutto affrontare anche il più semplice atto quotidiano con la più grande apertura di mente e la più profonda intensità possibile. Per cui mi ha interessato il tuo volerti cimentare con il tema del rapimento e della fuga di quella ragazza, ed ho anche capito le motivazioni a volerlo "coprire" immediatamente con qualcosa di più accettabile. Mi ha stuzzicato, a livello intellettuale, il tuo coraggio nell'affrontare un tema, per lo meno indigesto. Penso che tu abbia agito giustamente passando quasi subito ad altri argomenti. Desisto, non credo di riuscire ad esprimermi abbastanza chiaramente. Saluti, ciao.<BR/>postato da zampa il 09/09/2006 20:30<BR/> <BR/>Caro penultimo, scusa,ma ti devo dire quello che penso. Io penso che se questa Natasha leggesse il tuo post si incazzerebbe non poco!:)<BR/>postato da simona il 11/09/2006 23:03<BR/> <BR/>Io invece penso che ti sbagli completamente, corrosvelta. Ma completamente. Le nostre sono ovviamente solo due opinioni personali.<BR/>postato da Mio Capitano il 11/09/2006 23:35<BR/><BR/><BR/><BR/>post che contengono riferimentoEskimohttps://www.blogger.com/profile/16504432435403061258noreply@blogger.com