martedì 26 gennaio 2010

Uomini come formiche

Mio Capitano stamattina meditava su uomini e formiche, chiedendosi se tra queste due specie ci siano apprezzabili differenze esistenziali. Non saremo tutti formiche che si danno qualche aria in più? così rifletteva il Nostro al risveglio, causato da insistenti colpi di clacson nella sottostante strada della di lui cameretta. Egli stamattina tendeva a escludere similitudini nelle vite di uomini e formiche, ma la giornata è ancora lunga e dopo tre o quattro caffè potrebbe cambiare opinione e unificare i destini di queste due specie.

Ma facciamo un passo indietro e vediamo come si è sviluppato quel singolare pensiero nella mente del protagonista del nostro post. A ben vedere, tutto il lavorio mentale del Capitano si deve a un suo incontro di qualche giorno fa con uno  sceneggiatore televisivo. Lo sceneggiatore, un giovanotto educato e brillante – e sia detto a vantaggio delle lettrici, pure un gran bel ragazzo – parlò molto bene della serie televisiva “Romanzo Criminale”, qualificandola come la fiction italiana di punta e magnificandone la scrittura. Il Capitano purtroppo è spesso ignorante e nella fattispecie ignorava l’esistenza di tale serie.

venerdì 22 gennaio 2010

Hit Parade delle serie televisive

Stilo una mia personale classifica di serie televisive. Sono americane perché sono le sole serie che ho visto, sono drammatiche perché mi sono accorto di essere molto più portato al drammatico che non al comico. Guardo pure i telefilm comici quando mi capita, anche fatti bene come Friends, ma non li cerco mai.

Primo posto: il dottor House. Vidi per caso una puntata del dottor House e ne rimasi fulminato, soprattutto perché cercava di smontare una ragazzina con il cancro che tutti prendevano per coraggiosissima. Ho parlato qui di House. Amo la sua psicologia, il suo scetticismo sul mondo e su chi lo abita, amo il suo sputtanare i pazienti che mentono. Vado in brodo di giuggiole quando ascoltando tre parole e vedendo un viso per tre secondi giudica una persona alla perfezione. House è più o meno la personificazione della celebre frase di Andreotti “A pensar male si fa peccato, ma la si imbrocca quasi sempre”. O forse il medico più famoso della televisione riesce soltanto a vedere l’essere umano senza il sostrato di retorica che imbratta ogni cosa. La parte che mi piace meno è quella medica, che col tempo si fa ripetitiva e stucchevole.

venerdì 15 gennaio 2010

Supereroe senza superpoteri

Ho perso i miei superpoteri. Prima potevo arrampicarmi sui grattacieli e viaggiare nel vuoto come un novello Tarzan. Potevo fare piroette a centinaia di metri dal suolo, certo che non mi sarei mai sfracellato sul vile asfalto, certo che pure in caso di imprevisti ci sarebbe stata un’asta di bandiera, un cornicione, un cartellone pubblicitario a cui mi sarei aggrappato magistralmente, e col sorriso sulle labbra. Potevo combattere i cattivi, quelli pericolosi e cattivi davvero, perché ero forte come dieci uomini o più, rapido a muovermi e ancora di più a pensare. Senza paura, senza incertezze sul bene e sul male. Senza quegli assurdi dubbi esistenziali che affliggono le persone normali e un po’ banali come voi. Avevo pure la mia brava identità segreta, ero un essere speciale. Ero un supereroe, prima che perdessi i poteri che mi hanno reso tale.

domenica 10 gennaio 2010

Secret – La legge di Attrazione

Qualche sera fa mi decido: vedo Secret – Il segreto, il film che tratta della cosiddetta “legge di attrazione”. Perché lo faccio? E’ semplice, il film garantisce di aver scoperto un “segreto” che porta al successo o all’autoaffermazione: e questo reietto Capitano non disdegnerebbe idee per rimpinguare le tasche o per piazzare qualche suo scritto presso editori di sostanza.

Bene, accendo il lettore dvd. Più che un film sembra un documentario. Vari personaggi si susseguono sullo schermo e spiegano come sia cambiata in meglio la loro vita dopo aver scoperto e utilizzato il Segreto di cui si parla. I personaggi hanno tutti cariche di basso profilo tipo miliardari, filosofi, utopisti, scienziati, autori di super best seller. I due o tre dottori e psicologi devono essere gli sfigati dei soddisfatti utilizzatori del Segreto e della sua esplosiva appendice, la Legge di Attrazione. Ma non ci distraiamo. Il segreto di cui sopra sarebbe stato finora una risorsa di personalità del calibro di Einstein e Napoleone, che lo avrebbero occultato senza trasferirlo all’uomo comune, forse in ossequio al motto “Vivi e frega gli altri”. Gli autori del film comunque proclamano che, nonostante l’avidità degli eminenti fruitori, hanno scoperto il segreto  e lo divulgheranno per la modica cifra del costo di un biglietto da cinema.