Ieri ho pubblicato un video di you tube su facebook. È “Back’o town blues” di Louis Armstrong in una incisione del ’55. Mi sono subito ricordato del disco di vinile che comprai al liceo, potevo avere sedici o diciassette anni, che conteneva quello stesso brano. Solo che la registrazione in mio possesso risaliva agli anni Trenta. Il pezzo è un gran bel pezzo, in cui domina la magia della tromba di Armstrong, alternandosi alla suggestione quasi superiore della sua voce graffiante. Ieri per un attimo, cullato da tromba e voce, ho visto un ragazzo di tanti anni fa e mi sono detto quel ragazzo, che io ero stupido. Era chiaro che avevo comprato quel disco per distinguermi dai miei coetanei, dato che allora come ora non ci sono tanti ragazzi che ascoltano le registrazioni degli anni Trenta di pezzi Jazz-blues. Il mio era un chiaro e maldestro tentativo di evidenziarmi e forse elevarmi sugli altri. Di dire: guardate, io cammino su sentieri solitari che voi non potete comprendere o percorrere. Sì, riflettevo ieri, comprando quel disco mi ero dimostrato un ragazzo stupido e un pizzico arrogante, seppure in maniera incosciente. Poi però ho pensato che la mia colpa non era tanto grave. Anche gli altri ragazzi, quelli che non erano altezzosi e forse insicuri come me, erano stupidi. Anche quelli che ascoltavano la discomusic o andavano in discoteca o facevano o dicevano quello che faceva o diceva il branco non erano poi tanto meglio di me. Erano sciocchi pure loro senza sapere di esserlo, a ben vedere, seppure in maniera diversa. Eravamo tutti dei gran superficiali che cercavamo di segnalarci o metterci in mostra, solo con metodi diversi.
Poi il mio ragionamento, la mia visione quasi premonitrice si è allargata, accompagnata dalle note in sottofondo della tromba di Armstrong. Ho visto il ragazzo che ero tanti anni fa, con questa gran massa di capelli ribelli in testa con riflessi rossicci, lo sguardo un po’ accigliato, uno che non sa niente del mondo, ma si dà arie intellettuali, e mi sono visto stupido. Accanto a me ho visto una gran folla miei coetanei, anche loro pieni di capelli e idee confuse, anche loro che pensavano di sapere e non sapevano niente: anche loro sembravano stupidi. Infine gli adolescenti nella mia testa sono diventati un esercito. Un esercito di giovani uomini con un’esperienza del mondo assolutamente insufficiente. Un esercito di ignoranti (nel senso che ignoravano molte cose importanti) che non sceglieva, ma assorbiva mode o comportamenti che riteneva confacenti o vantaggiosi per la sua particolare condizione. Un esercito di spugne. Un esercito di stupidi.
Intanto la puntina dello stereo viaggiava verso la fine del pezzo. Gli ultimi duetti della tromba con il clarinetto e il trombone sembravano rivelarmi che tutti gli adolescenti sono stupidi. Sono obbligati a quella condizione dalla loro insufficiente conoscenza del mondo e del comportamento umano. L’unica scelta che hai a una certa età è di che stupidità vuoi essere stupido. Quella che avevo scelto io, forse, non era peggiore di altre.
Scrivo qui il commento che avevo tentato di lasciare nel post (successivo a questo) che rimase aperto per qualche ora ... insolitamente lo avevo nel mouse e ho preferito lasciarlo qui ora, . coincidenza vuole di averlo scritto mentre la pagina svaniva, quindi pensando al mio PC sempre dissestato.,lo salvai quasi innavvertito al volo).....
RispondiElimina< cammino su sentieri solitari ...hai scritto,(anch'io cercai sentieri solitari e mi rallegrai quando mi fu possibile sperare che non fossero deserti) mentre ora ti vorresti riconoscere spugna che da liceale veniva imbevuta da imbonitori, mentitori ecc. alle prese per la scelta - unica- tra le stupidità di quella preferita, una, non peggiore delle altre. Eppure, in evidenza e nell'intimo avevi prima ancora scelto di percorrere sentieri solitari.Poco so di filosofia, di subconscio , scelte soggettivamente essenziali oltre il contingente oggettivo. Boh... La coscienza di sentieri ove i passi risuonano al tuo volere è già la scelta che guida il cammino tra gli inganni che imbonitori e mentitori diffondono nel mondo, per confondere gli uomini oltre la semplice stupidità. Finchè i tuoi passi vanno dove nel profondo vuoi tu, sei nella scelta giusta, come tu ogni momento hai certo scoperto, ( tempo fa scrivesti sul libero arbitrio...o no?) Scusami se raramente lascio un commento, sei sempre profondo ,ricco di spunti, e sarebbe sempre impegnativo risponderti e commentare in sintesi chiara e come opportuno, inoltre, è come rincorrere i proiettili di una mitragliatrice ( e riuscirci non è così semplice) un caro salutone (e p.f. anche a Cleide, che, invece, da tempo non visito più nel suo blog).NB: rileggerò il post nuovo, quando lo posterai... e se questo commento nn svanisce .... ciao da Giovanni
Sposto qui il commento di Giovanni, arrivato mentre avevo messo temporaneamente fuori linea il qui presente post (non mi è sembrato il caso di tenere nel limbo nel week-end il commento dell'ottimo Giovanni). Ci sentiamo dopo con qualche approfondimento sulle sue e sulle mie riflessioni. :-)
RispondiEliminaNon ritorno con molto piacere al mio periodo adolescenziale. Con gli occhi di oggi mi vedo come la regina degli stupidi. Ho iniziato allora a fumare per timidezza e insicurezza e non sono più riuscita a liberarrmi da questa peste. Tuttavia mi è andata bene considerando il mio essere curiosa ed impavida. Forse mi hanno salvata l'educazione e il rigore della mia famiglia. La paura a volte ti salva.:)
RispondiEliminaNon ci ho mai pensato in questi termini.
RispondiEliminaIo mi sono sempre sentito più grande dei miei coetanei,ho legato con loro molto poco,frequentavo da allora gente piu grande,anche se di poco.
Probabilmente,ero e sono tutt'ora stupido anch'io. :)
Giovanni, come sai mi sa sempre piacere ospitarti sul mio blog. In effetti resisto sul blog costringendoti a inseguirmi con i tuoi commenti. Ma ora mi sono calmato, pensa che nei primi tempi del blog scrivevo quasi un articolo al giorno, ed erano post impegnativi. Come tutti, mi ero preso il virus del blog che ti porta una febbre quasi a quaranta :-) mi fa piacere sapere che pure tu camminavi per sentieri solitari che a un certo punto hai scoperto con piacere non essere deserti. E qui devo fare una citazione dal professor Keating dell'Attimo fuggente (se non la faccio muoio): "Due strade trovai nel bosco e io scelsi quella meno battuta, per questo sono diverso". Detta a memoria e comunque non si riferisce a me, che se trovo due strade nel bosco scelgo sempre quella più facile :-)
RispondiEliminaCleide, so bene che eri una peste da ragazzina, è quasi un miracolo che non ti sia messa nei guai.
Carismatico, stupido NON è chi (qualche volta) lo stupido fa.
E un saluto a tutti gli amici.
Dopo leggo l'altro post.... sto lavorando molto molto! bello quello che hai scritto.... a volte faciamo riflessioni sugli stessi argomenti nello stesso tempo... ma almeno tu le scrivi... io le penso e basta o ci discuto con mio marito....
RispondiEliminaOvviamente avendo due adolescenti in casa per me è cibo quotidiano il tuo argomento ... anche perchè faccio il paragone con quella che ero io :-)....
proprio ieri e stamattina ci stavo pensando..... per la musica :-)
Stavo cercando di pensare a canzoni che hanno lasciato un segno forte... e sai chi mi è venuto in mente ? : Finardi! Si lui... e in particolare una canzone bellissima : "Oggi ho imparato a volare".... e altre sue bha! Ero stupidamente new age anche allora... ma non sapevo di esserlo
:-)
Ah il potere evocativo della musica,che "viaggi" nella mente può farci fare!
RispondiEliminaCome Fiore anche il mio cibo quotidiano da qualche anno a questa parte è l'adolescenza,e mi capita non di rado di far paragoni con il vissuto dei miei figli ed il mio (vedi anche l'ultimo post scritto). A proposito di stupidità,penso che l'adolescenza sia proprio quell'età che meglio rappresenta la stupidità e che nessuno nel suo percorso personale può evitare...preoccupante è se col crescere ci rimane appiccicata,quello si che diventa un problema!
Ciao ragazzo, e attento alle "elle" col blog monotematico:non sono io ad averti lasciato il commento nel precedente post!
Fiore, si vede che abbiamo affinità se non elettive emotive, dato che pensiamo spesso agli stessi argomenti. Di Finardi so poco o niente; però ricordo che ai bei tempi "Musica ribelle" mi pareva di una forza sconvolgente.
RispondiEliminaElle, che mi dici mai? Un'altra elle! e siamo a tre Elle, compresa quella che c'era e forse c'è ancora su Blogspot. State cominciando a diventare un po' tante. :-) E' vero che certi individui sembrano non crescere. Non molti anni fa incontrai un compagno di scuola che pareva sputato, soprattutto nel cervello, all'adolescente che ricordavo: delusione terribile!
CASSANDRO
RispondiElimina“Delusione terribile”, Capitano, solo perché il tuo “compagno di scuola pareva sputato, sopratutto nel cervello, all’adolescente che ricordavi”.
Non sei comunque arrivato a dire, come nel noto omonimo film di Verdone: “Ma tu, chi dovresti a dda esse’ . . .?”.
Io la delusione terribile l’ho avuta invece per quanto attiene invece all’aspetto, il che mi ha colpito perché nel mio caso si passava dal tipo molto fico, furbo, esperto, simpatico e di certo tuttaltro che stupido (almeno per come lo ricordavo) al tipo, ahilui . . . tutto l’inverso.
Ho tanto sperato intensamente che la stessa impressione non abbia avuto lui di me (mi consola il fatto che gli occhiali li tengo al loro naturale posto)
LA LINCE A PETTO A TE
La lince a petto a te era pipistrello,
a noi ragazzi tu davi una pista
. . . vedevi, anche se chiuso, oltre il cancello . . .
avevi undici decimi di vista.
Per non parlare poi del fine udito:
interrogato, a scuola, noi la "storia "
bisbigliavamo oppure "L'infinito"
. . . e il professore a te: "Ah, che memoria! . . . "
Purtroppo il tempo ha reso però vana
ogni bellezza, ogni perfezione:
sei quasi sordo come una campana
. . . non senti a mezzodì manco il cannone . . .
e al collo porti in più come collana
gli occhiali . . . belli appesi a penzolone!
(Cassandro)
Caro Capitano, concordo sulla tua analisi della stupidità degli adolescenti però mi viene alla mente un pensiero che in parte scagiona gli adolescenti e colpevolizza gli adulti: gli adolescenti sono stupidi perchè guardandosi intorno vedono una enorme quantità di adulti stupidi che fanno cose stupide!Guardando a questi esempi come potrebbero fare diversamente?
RispondiEliminaPensa che a distanza di secoli l'uomo fa ancora le guerre: cosa più stupida di questa esiste?
Pensa che a distanza di secoli l'uomo rincorre la ricchezza deturpando e rovinando la bellezza della natura: non ti pare sia una cosa stupida?
Pensa che a distanza di secoli l'uomo tenta di sopraffare l'altro uomo, di tenerlo nell'ignoranza e nella estrema povertà: non ti pare una grande stupidità?
Esempi della stupidità dell'uomo ne potremmo scrivere a centinaia! Come può un adolescente che si vede circondato da tanta stupidità non fare cose stupide?
La differenza è che la stupidità di un adolescente si limita appunto a considerarsi su un altro piano, a vestirsi ed atteggiarsi a volte in modo stupido, la stupidità dell'adulto invece combina guai enormi che si ripercuotono sull'intera umanità!
Caro Capitano con questo non voglio dire che non c'è la possibilità di dare esempi diversi, di tentare di percorrere vie che non sono solo quelle della stupidità, dico solo che noi adulti ci dobbiamo sbrigare a cambiare strada perchè altrimenti poi sarà troppo tardi per tutti.
Con tutto quello che ci fanno vedere i mezzi di informazione ci sarebbe poco da stare tranquilli, ma per fortuna esiste un'altra realtà, anche se piccola, che ha preso coscienza di tutto ciò e cerca ogni giorno di vivere la propria vita in modo non stupido!
Su questi speriamo in modo migliore!
Ciao Capitano, buona domenica!
berardo
PS
Ho seguito il tuo scambio di opinioni su facebook con il tuo lontano conoscente e mi sono reso conto che a certa gente hai voglia a dirle le cose, non le capiranno mai! Come dice il proverbio: non c'è peggior sordo di chi non vuole capire
Carissimo bera, più tardi commento la tua bella riflessione e quella altrettanto ben fatta di Cassandro. Posso solo dire che su facebook il mio conoscente mi ha censurato, cancellando il post con i miei commenti sulla libertà di espressione, che per fortuna hai fatto in tempo a leggere. Abbiamo l'ennesima riprova che il potere (anche quando si tratta di quello di un vippettino della televisione che scrive testi non memorabili per sciagurati comici televisivi) non accetta il confronto. Il potere censura. Il potere vuole solo essere adorato e riverito. E' proprio come si diceva nel mai troppo lodato "School of rock" (filmetto piccino picciò, ma gioiellino cinematografico): il Potente è la fonte di tutti i guai e di tutte le intolleranze. Il Potente deve essere solo abbattuto, perché vuole solo difendere il suo orticello semifeudale.
RispondiEliminaP.S. il conoscente facebookiano in questione è quello di cui si parlava nel recente post "Liberté, Egalité, Internetté". Quello con il culo fuori. Evidentemente il tipo si riteneva abbastanza liberale da mostrare il suo culo nudo e non i miei commenti. Si vede che le mie parole erano molto più trasgressive di certi rachitici culi nudi.
Eccoci al promesso commento al commento.
RispondiEliminaCassandro, come al solito i tuoi versi rischiarano questo blog,e, mia particolare opinione, trovo che si intonino molto ai miei post. Il protagonista dei tuoi versi paga il fio della sua stupidità adolenziale, come prima o poi capiterà a tutti.
Berardo, in effetti pure noi adulti siamo stupidi, con l'aggravante dell'esperienza che avrebbe dovuto migliorarci. La differenza è che qualche volta trovi un adulto cosciente dei suoi limiti comportamentali e ride quando si vede schiavo di arcaici istinti. I ragazzi non hanno purtroppo questa possibilità dato che vedono a stento al di là della punta del naso.
P.S. Mi è dispiaciuto che quel mio conoscente vippettino che si professava liberale e trasgressivo sia ricorso alla censura verso il sottoscritto. Ma ho potuto salvare qualcuno dei miei commenti bruciati dall'intolleranza del Potente (o meglio del Potentino) e spero di riproporli al più presto. Noi qui siamo gente senza grandi mezzi, è vero, ma libera, non ci facciamo mettere il bavaglio da nessuno. :-)
Caro Capitano hai proprio ragione, il potente non si abbassa e manco si converte, va solo abbattuto! Io sono un pacifista convinto ma ultimamente di fronte a certi "potenti" come quello descritto da te sto pensando che la ghigliottina dovrebbe tornare di moda!!
RispondiEliminagentilmente hai trasportato il mio commento, e rileggo ora le riflessioni al tuo post, come mi ero proposto. - e passa e spassa sotto questo balcone, cantava Aurelio Fierro, ma tu sei guaglione. Non solo per questo, dalle mie parti si usava dire che quella degli adolescenti è l'età della stupidera. Lasciami però dire, è anche e insieme l'età non solo dei sogni coraggiosi, di qundo i quattro amici si incontrano al bar per cambiare il mondo, ma non solo. Gioventù , età eroica. Grazie alla forza di quei sogni si va oltre la barriera dell'indifferenza, dell'egoismo,dell'avidità prepotente e sfrenata di chi in radice umilia e prevarica e uccide il fratello. Tengo il cuore scuro scuro ( Monastero di Santa chiara, amaramente stupendo e confortante). Allora, forse, è l'eroismo di quella stupida gioventù, che ti fa accogliere il diverso, che dà la forza a uomini come Giovanni Falcone e a tanti altri sconosciuti come lui, a continuare in quei sentieri solitari, mai deserti. Si allenarono, forse, da giovani con tanti sconosciuti, illudendosi di aiutare i deboli tra i più deboi, anche sbagliando. Come può l'uomo uccidere il fratello, canta qualcuno ricordando Auschwitz. In mezzo alla confusione di mille notizie, che vorrebbero far credere che nessun bavaglio è posto all'informazione, rimbomba comunque la notizia che molti credono nel tempo in cui il perbenismo interessato, il servilismo...in ciò che noi speriamo... così ricorda la canzone che cantava qualcuno. Le note di una chitarra, mi accompagnano per questi pensieri, è Lagrima di Tarrega, una dolcezza triste che forse accompagna chi ha percorso sentieri troppo solitari per difendere quello Stato in cui sembrano ancora oggi più forti chi lo ha tradito per misteriosi disegni, ancora capaci di soffocare tante verità per tanti anni. C'era forse anche Borsellino...Manfredi, il figlio,con la sorella di Falcone, tra le persone che forse resteranno nei ricordi dei giovani studenti, dalla nave, in visita a Palermo: Forse qualcuno di loro, nell'età della stupidera, riconoscerà un sentiero solitario, mai deserto. Ciao, Capitano, da Giovanni.
RispondiEliminaLe mode vanno e vengono. Anche adesso gli adolescenti hanno le loro. E per la forza dell'età cercano di praticare vie assolutamente inaspettate. Come il tuo pezzo di Amstrong, adesso ci sarà un pezzo o uno stato d'animo a volerli distinguere. E' la forza dell'età e la bellezza di quella. Nell'adolescenza mia vissuta c'erano da parte mia tanti sentieri solitari battuti. Erano sempre quelli a distinguermi. Politica, abbigliamento, gli zoccoli (che ritornano) le gonne ricavate dai pantaloni, autori divorati e poi scambiati con simili che solevano distinguersi per gli stessi sentieri solitari ( ma non deserti). Erano tanti i sentieri solitari battuti, sentieri solitari non in solitudine, perchè nella fumosa testa invitavi altri a seguirti, incoraggiavi il "la" verso "altro" , altro non conosciuto e magma incandescente per trasformare e trasformarci. La stupidità non è nell'aver battuto quei sentieri, nè di averci creduto, nè di aver sentito l'eco e il richiamo di mode. No.
RispondiEliminaNon chiamerei tutto questo stupidità,anzi.
Grazia. Come uno stato di grazia che attraversa i singoli e le generazioni, che grazie a quella "stupidità" divengono per la storia un passo in più verso l'evoluzione.
Forse un passo sbagliato o non ben riuscito, ma anche chi è perito in nome di quella "stupidità" ha fornito un passo in più, una scoperta in più, una certezza in più al mondo.
Ho scritto un nuovo post, ma non scordo di rispondere agli amici qui.
RispondiEliminaGiovanni, ho letto con attenzione il tuo commento sui sentieri solitari che a volte è necessario percorrere. Mi ha colpito soprattutto la tua citazione dal vate della canzone omerica "il perbenismo interessato" e il servilismo, forse perché io come altri mi sento solo un povero cadetto di Guascogna che non sopporta la gente della mezogna (ho un po' cambiato la rima del grande Guccini). Un saluto a te.
Arial, sono felice per il tuo atteso ritorno su questo blog. ho letto il tuo commento ispirato e in effetti mi sono interrogato su cosa siano le mode. Frose soltanto un modo per distinguersi ed elevarsi. In effetti una moda è efficace finché non viene istituzionalizzata. Allora se ne creano altre. Un abbraccio.