martedì 27 novembre 2012

Il quindicenne suicida era condannato a morte?

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La vicenda è nota. Andrea, uno studente quindicenne romano si è tolto la vita impiccandosi con una sciarpa. Era un tipo originale, colto e soprattutto sensibile. Si vestiva in modo vistoso, a volte si travestiva. Hanno detto che era gay, ma la madre, una donna intelligente e moderna vista ieri nei telegiornali, ha detto che il figlio le aveva confidato di essere innamorato di una ragazza.

Perché Andrea è morto? Lo ha spiegato in modo accorato ieri la madre nella sua lettera denuncia. Andrea veniva accusato dai compagni di essere gay, di vestirsi e comportarsi in modo strano, di essere fuori dal coro. Sei strano, ti smalti le unghie, ti vesti di rosa, non pensi come noi, non ti comporti come noi, non fai le cazzate che facciamo noi: sei fuori dal gruppo, forse sei pericoloso, e soprattutto sei solo e indifeso e noi siamo in tanti: praticamente sei già morto, devi soltanto capirlo.

venerdì 16 novembre 2012

Cancellare amici da Facebook allunga la vita

imagesLa maggior parte delle persone pensa erroneamente che il modo giusto di usare Facebook sia di procurarsi nuovi amici. In realtà è vero il contrario. Un recente studio condotto al Mit (Massachusetts Institute of Technology) ha dimostrato che il piacere maggiore gli utenti lo provano cancellando nominativi dalla propria lista di amici. Il piacere sarebbe crescente  quando le cancellazioni sono accompagnate da espressioni quali “Vaffanculo stronzo/a” o “Salutami a mammeta, coglione”. Espressioni più forti di questa agirebbero addirittura sullo stress esistenziale, diminuendolo o, in casi particolarmente propizi, azzerandolo.

giovedì 8 novembre 2012

I tempi eroici del blog

CopertinaCairoOggi mi sento nostalgico. Che ne diresti di parlarci dei tempi eroici del blog?

I tempi eroici del blog?

Sì, mi hai capito. Quando il blog sembrava un’avventura affascinante e ti pareva di maneggiare fuoco vivo e non parole.

Guarda che il blog è affascinante pure adesso. Comunque ho afferrato il concetto. Ti riferisci al blog dei primordi. Quando c’era la community, quando ti sembrava di far parte di un mondo rutilante, frenetico, quasi sismico. Un mondo di polemiche, litigi, amicizie che nascevano o morivano, diatribe politiche e non, parolacce, confusione, anonimi che ti offendevano senza sapere nemmeno loro perché, discussioni e cazzeggi a non finire. Insomma stai parlando del bellissimo casino che impazzava nella Frontiera del diario virtuale.

Dicci la tua prima volta sul blog.