giovedì 25 agosto 2011

Il bilancio della vita (parabola)

Un uomo di mezz’età andò da un vecchio saggio che viveva in una grotta e rifletteva tutto il giorno. Maestro, gli disse, sono giunto a un età in cui devo fare il bilancio della mia vita, mi devi aiutare. Il bilancio della vita?, disse il vecchio saggio. E che cos’è? Di certo sopravvaluti la mia saggezza. L’uomo di mezz’età inarcò un sopracciglio: tu mi prendi in giro. Sanno tutti cos’è il bilancio della vita. Si passa la propria esistenza in rassegna per vedere se abbiamo fatto cose notevoli, gratificanti, interessanti o tali a destare ammirazione, invidia o riconoscenza negli altri. Insomma si deve capire se abbiamo vissuto una vita piena o no e nel caso apportare le necessarie modifiche al nostro modo di agire.

martedì 16 agosto 2011

L’Uomo Ombra

Ho visto l’Uomo Ombra ieri sera a Vico Equense, località della penisola sorrentina dove peraltro nacque mio padre. Si teneva una messa all’aperto, dopo la quale veniva offerta una cena a base di pasta e fagioli con le cozze. Dato che siamo gente semplice, la pasta e fagioli con le cozze a noi va benissimo, specie se te la mangi – in piedi, non si può avere tutto dalla vita – facendoti ammaliare dal paesaggio notturno della penisola sorrentina. L’Uomo Ombra è comparso mentre stavamo spazzolando le fette di melone rosso che seguivano il piatto principe. Suonava il mandolino ed era al seguito di un cantante-chitarrista che si aggirava tra i convenuti per allietarli con melodie partenopee. Non ricordo bene il suo volto, era piuttosto bruttino, non sembrava troppo sveglio, non mi pare di avergli mai visto un’espressione qualunque sul volto e di sicuro non ha spiccicato parola per tutto il tempo, più di un’ora, in cui ha pizzicato il mandolino nella scia, meglio sarebbe dire nell’ombra, del cantante napoletano.

lunedì 8 agosto 2011

Filosoquiz 2 - La scatola

Non molto tempo fa ho iniziato una serie di post basati su semplici quesiti filosofici, tratti da film o telefilm popolari. Il film che esamineremo oggi si chiama The Box ed è interpretato da Cameron Diaz e Frank Langella, bravo protagonista di un vecchio film di Dracula.

Uno strano signore si presenta a casa di una coppia di sposi con una scatola con un pulsante rosso. Propone uno scambio da parte dei suoi “datori di lavoro” (che si scoprirà essere alieni superavanzati interessati al comportamento umano): gli sposi avranno 24 ore di tempo per decidere se premere il bottone rosso. Se lo faranno, riceveranno un milione di dollari (siamo nel 1976, quindi si tratta di una fortuna) e una persona che loro non conoscono morirà. Se non premeranno il bottone rosso, nessuno morirà, nessuno intascherà soldi e la scatola tornerà al legittimo proprietario.

lunedì 1 agosto 2011

Il lusso è un diritto

C’è uno slogan pubblicitario particolarmente cretino che mi insegue dovunque, negli intermezzi televisivi, nei cartelloni pubblicitari posti nei più remoti angoli cittadini, perfino sui blog. Come tutti i tormentoni particolarmente cretini è destinato a un successo planetario. Mi riferisco allo spot della Lancia Ypsilon dove l’ammé antipatico attore Vincent Cassel (non è colpa sua, mi stanno sulle balle quasi tutti gli attori francesi) dice: “Il lusso è un diritto”.