giovedì 31 dicembre 2009

Nelle canzoni vince la denuncia o l’amore?

Tema: le canzoni dovrebbero trattare di impegno e denuncia o di amore? O detto con altro tema: quali sono più efficaci e riuscite, le canzoni cosiddette impegnate o quelle che parlano al cuore? Nelle sette note vince la ragione o il sentimento? Premete il pulsante e prenotatevi per la risposta; votate: La guerra di Piero o La canzone dell’amore perduto?

E’ evidente che questo è un tema troppo impegnativo perché possiamo risolverlo noi insignificanti blogger alla periferia dell’impero. Però forse possiamo fare un piccolo esperimento. A ben vedere ci serve solo una canzone che tratti entrambe le tematiche, la denuncia e l’amore. Chi meglio di un cantautore storico potrebbe aiutarci? Chi meglio di Francesco Guccini? E quale brano potrebbe funzionare meglio di “Cirano”? Facile, vero, però c’è un problema. La versione della “Cirano” gucciniana che fa al caso nostro è solo quella dal vivo. Quella registrata in studio non ci serve a nulla, non in questo caso. Ci servono i suoni, le reazioni della folla, gli umori del pubblico, perfino gli echi amplificati dei respiri dell’uditorio. Per fortuna possiamo contare sul doppio album registrato negli anni ’90 dal vivo dal grande Francesco. Mettiamo allora il disco sul piatto o meglio il cd nel lettore.

lunedì 21 dicembre 2009

Indiani virtual metropolitani


- Senti, Capitano…
- … ferma lì, da questo momento non mi chiamo più Mio Capitano, ma Cavallo Pazzo o se vuoi Toro Seduto. Non fare quella faccia: per qualche giorno buttiamo alle ortiche i nostri frusti nick da blog e prendiamo nomi di veri sioux purosangue. Non senti che atmosfera c’è nell’aria, non vuoi farti rapire da questo anelito di libertà?
- E tu naturalmente, con la tua proverbiale modestia, già ti sei accaparrato i nomi de li meglio capi indiani. E poi dici che non vuoi comandare.
- Io comandare? Come al solito mi denigri senza motivo. Occhei, cambio nome, allora. Chiamami pure Lupo Del Web da questo momento.
- Non fare il timido. Facciamo pure Gran Lupo del Web. E a proposito, quale sarebbe il mio appellativo sioux?
- Per te ho scelto un nome bellissimo, evocativo, epico perfino. Da questo momento non ti chiamerai più Cleide, ma Colei Che Prepara Bene La Tenda.

martedì 15 dicembre 2009

Le sette cose quattro anni dopo

Quasi quattro anni fa  risposi a un meme, cioè a una delle catene di sant’Antonio che girano sul blog. E’ stata una delle pochissime catene virtuali a cui ho risposto, forse la sola. La ripubblico, con tanto di interrogativo finale che proposi all’epoca.
1. Cose che vorrei fare prima di morire. Vorrei fare un ballo senza pestare troppo i piedi alla mia partner.
2. Cose che non so fare.
Nuotare. Ballare. Guidare l’auto.Fumare.Rispondere alle interviste letterarie dicendo banalità con la gamba accavallata e passando per un genio.
3. Cose che non mi piacciono nella persona che amo.
Amo come voce del verbo amare?
4. Cose che dico spesso.
Oso o oserei dire, o anche starei o staremmo per dire.
Gesù Cristo (detto o tentato di dire nel tono di Robert Shaw, il cacciatore di pescicani finito divorato nello Squalo di Spielberg).

domenica 13 dicembre 2009

La religione del successo

Questa intervista potrebbe svolgersi in un futuro molto prossimo.

- Lei, Gran Maestro, è il fondatore e la massima autorità della religione che sta spopolando in questo scorcio di terzo millennio, facendo proseliti in tutte le classi sociali e soprattutto tra i giovani, e superando ormai le religioni tradizionali come cristianesimo e islamismo. Vuole spiegare ai nostri spettatori in che cosa consiste il suo rivoluzionario credo?

- E’ semplice, la religione del Successo vuole migliorare le condizioni di vita degli uomini e portarli alla felicità. Noi riteniamo che la causa prima di felicità dell’essere umano sia il conseguimento del successo, nella società, nel lavoro, in amore e soprattutto nel conto in banca. Noi vogliamo portare al successo e quindi alla felicità il maggior numero di persone.

- Una cosa più facile a dirsi che a farsi, se mi permette, Eminenza.

- Dipende dai punti di vista. Sa, la religione del Successo ritiene che un gran numero di persone abbia dei talenti nascosti, scoprendo e valorizzando i quali si può arrivare all’autoaffermazione e quindi al pieno appagamento. Anche lei potrebbe avere dei talenti nascosti e non saperlo.

lunedì 7 dicembre 2009

Quale delle tre?

Ricordate quei vecchi quiz della Settimana enigmistica? Ne ripropongo uno che mi riguarda. Solo una delle spigolature riportate qui sotto è vera. Quale sarà, la a, la bi o la ci?
a) Un paio di giorni fa mi sono visto finalmente il film di Pedro Almodovar Tutto su mia madre e mi sono detto: che capolavoro, sono stato uno stupido ad aver ignorato il regista spagnolo finora. Devo assolutamente scaricarmi la filmografia completa di Almodovar e discuterne sul blog, caramba y carambita!
b) camminavo sotto un ponte metropolitano tutto cemento e stradoni alla Gomorra, smog e rombi di auto scassate, quando non so che mi ha preso, mi sono messo a cantare a squarciagola i versi di Guccini “L'immensa pianura sembrava arrivare / Fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare” allargando per di più le braccia mentre lo facevo. Nessuno mi ha degnato di uno sguardo anche se parevo Bocelli.
c) Una mia vecchia fiamma del liceo che all’epoca manco me calcolava, mi ha scritto su Facebook dicendomi che mi aveva cercato in tutti questi anni senza trovarmi. Si era resa conto di aver commesso un grave errore non considerandomi nella giusta maniera ai vecchi tempi, ma lasciava intendere che tutto si poteva sempre riparare. Io le ho risposto: prenditi questa mastercard e ficcatela dove meglio credi. :-)
Allora, scegliete la a, la bi o la ci?

mercoledì 2 dicembre 2009

Paura della libertà

Guarda le brune colline che si stagliano all’orizzonte. E guarda quanti colori  disegna il sole sui contrafforti di quelle alture laggiù. Girati intorno e osserva il mondo sconfinato in cui sei immerso. Mari d’erba alta fino alla cintola, inframmezzati da macchie d’alberi con i più vividi colori dell’autunno. Bevi con gli occhi le distese che ti circondano. Adagia il cuore emozionato sui tanti orizzonti lontani. Tu-tump tu-tump: fallo battere su quella remota riga dove il cielo e la terra si incontrano. E la vedi quella linea serpeggiante, lo vedi quel ruscello che pian piano si ingrossa? Quanto spazio c’è intorno a te, sembra quasi un oceano l’erba. E il cielo. Hai visto che cielo domina questi orizzonti sconfinati? Terso, limpido, purissimo. Quello non è un cielo normale, no. A volte sembra addirittura finto a causa della mancanza di smog. Fa paura, lo so, questo cielo incontaminato, sembra un mare rivoltato che sta per rovinarti addosso e ghermirti, sembra troppo smisurato.