domenica 27 aprile 2014

Votare per chi

E Berlusconi non lo posso votare non perché è ridicolo e sconfitto, non perché fa il bunga bunga, non perché nel suo ventennato di potere non ha realizzato niente di ciò che voleva fare, buono o cattivo che fosse, magistratura, pensioni, riforme costituzionali, licenziamenti facili, tasse ridotte per i ricchi, ma perché cura gli interessi di una clientela danarosa di cui non faccio parte.

E Renzi non lo posso votare non perché è andato alla “Ruota della fortuna” di Mike Bongiorno con la sua faccia da parrocchiano furbetto, non perché dice più o meno le stesse cose di Berlusconi su quasi tutto, non perché è sleale (“Stai tranquillo, Enrico”), non perché ti accoltella alle spalle (“Stai tranquillo, Enrico”), non perché parla come Giorgio Mastrota nelle telepromozioni dei materassi (”Se non vi arrivano gli ottanta euro nella busta paga di maggio, sono un buffone”), non perché compra i voti peggio di come faceva Achille Lauro negli anni Cinquanta a Napoli (se non vi arrivano i soldi a maggio, sono un buffone), non perché è più demagogo del peggior Mastella (se non vi arrivano i soldi, sono…), non perché si è presentato dalla Merkel a Berlino vestito come Totò e Peppino a Milano, con un pastrano da cosacco mentre la Merkel era in giacchettino primaverile… non lo posso votare perché non rientro nella sua clientela e non ha ritenuto di dover pagare il mio voto ottanta euro.