Spett. Ill.mo Signor Dottor Dio, Le scrivo per sottoporLe un quesito di cui si sente parlare di tanto in tanto. Vale a dire, nell'evoluzione dell'universo e delle nostre stesse vite che importanza rivestono il Caso e l'Imponderabile? Abbiamo un destino in larga parte predefinito o siamo, come si dice in certi ambienti, artefici del nostro fato e dei nostri successi? Come Lei avrà notato, un tale quesito ha implicazione pure sull'esistenza o meno del libero arbitrio, altro argomento scottante di cui non si riesce a venire a capo da secoli.
Caro figliolo del pianeta Terra, rispondo volentieri alla tua cortese istanza. Sarò breve a causa delle regole del nostro mezzo di comunicazione. Il caso non esiste, né quello con la ci maiuscola, né quello con la minuscola. Il destino dell'universo, compreso il tuo personale, era già implicito nel punto primordiale, nel cosiddetto uovo cosmico che ha dato inizio alla materia e poi alla inevitabile germinazione della stessa, cioè la vita. L'universo sviluppatosi dal Big Bang non avrebbe potuto essere diverso da ciò che è ora. Poderose forze fisiche hanno indotto la materia ad aggregarsi nel solo modo possibile, il che ha portato alla inevitabile creazione di ogni struttura cosmica che vedi.