lunedì 31 ottobre 2011

Pugilato e capitalismo

Prima parte, il pugilato. Un po’ di tempo fa morì un pugile sul ring, si chiamava Fabrizio De Chiara e nell’unica foto che ho trovato appariva un ragazzo bravo e buono quasi come il motociclista Simoncelli. Non era raro che morissero pugili in un match e anche in questo caso si aprì un dibattito. Naturalmente ci fu chi parlò di incidente, di tragica fatalità, di evento funesto e imprevedibile, qualcuno parlò di allenamento insufficiente o inadeguato o semplicemente di un pugno sfortunato che ti colpisce in un microattimo sfortunato, un incidente che nulla ha a che vedere con il nobile sport che ha salvato tanti ragazzi dalla strada. Un po’ quasi me ne convinsi anch’io. Gli sportivi professionisti in effetti a volte muoiono, può accadere sul ring, sulla bicicletta, su una pista di corsa e perfino su un campo di calcio, sono fatalità purtroppo ineliminabili. Però mi ricordo che quella volta intervenne lo scrittore Ferdinando Camon dicendo papale papale: un momento, non potete parlare di incidente o di tragica fatalità nella morte di un pugile sul ring.

lunedì 24 ottobre 2011

Eroe da Grande Fratello

- La prima concorrente si chiama Claudia Letizia, leggo che è una spogliarellista del cosiddetto burlesque, napoletana, mamma 32enne.

- Cancellati quel sorriso ironico dalla faccia! Il burlesque è una forma d’arte. E poi non scordare che deve mantenere un bambino di otto anni. Mi pare una concorrente con tutti i numeri a posto.

- Come hai ragione! Conosco pure io diverse mamme con figli a carico e fanno tutte quante le spogliarelliste per tirare la carretta. Comunque non posso negare che abbia un curriculum di prim’ordine: ha vinto il titolo di “Miss maglietta Bagnata”, è stata carne da cannone a “Beato tra le donne”, “Ciao Darwin”, “Tifosi”, ha vinto oltre 100 mila euro al programma “I soliti ignoti” di Fabrizio Frizzi che non ho la più pallida idea di cosa sia non avendone visto nemmeno un fotogramma, finalista a “Lady Burlesque” di Sky, idem come sopra. Vediamo, selezionata da Playboy e pluricalendarista. Un gran lavoratrice, non c’è che dire.

- Basta, non ti sopporto quando fai il superiore. Il tuo problema è che giudichi i programmi senza averli visti, come fate tutti voi predicatori da internet che ve ne state sempre col dito puntato contro tutti.

- In effetti sei nel giusto. Credo che mi vedrò tutte le puntate di “Miss Maglietta Bagnata” e anche di “Miss costumino superbagnato e supertrasparente” e poi ti saprò dare un giudizio culturalmente più articolato sulla nostra Claudia. Nel frattempo passiamo al secondo concorrente. Ehilà, qui abbiamo nientepopodimenoché un principe indiano interessato a trovare moglie.

domenica 16 ottobre 2011

Indignatos dagli Antindignatos

La carezza al corteo "La Repubblica"

- Scusa, potremmo parlare un po’ dei fatti di ieri a Roma?

- Ti riferisci alla manifestazione degli Indignatos? Di sicuro vuoi elevare pure tu la tua ferma condanna contro gli atti di vandalismo di cui si sono resi colpevoli i tristemente noti black block.

- Certo, voglio che la mia risoluta censura, la mia tetragona deplorazione, il mio immarcescibile biasimo della violenza siano fuori discussione. Il mio ripudio del vandalismo è pari almeno a quello dell’ermellino steso sulle spalle del Procuratore Generale della Corte di Cassazione all’apertura dell’Anno Giudiziario. Però ora vorrei farti un paio di domande...

- Certo, sarò lieto di risponderti.

- Prima domanda: bruciare una Mercedes classe M da 107 mila 951 euro chiavi in mano al centro di Roma è un reato peggiore che vendere un voto alla Camera dei deputati contro un posto da viceministro all’Interno, all’Istruzione o allo Sviluppo economico?

- Ti riferisci forse alla nuova infornata di viceministri fatta dal Berlusconi per premiare gli indecisi sull’ultima fiducia al governo? Non hai una domanda più facile?

giovedì 13 ottobre 2011

Italia in macerie - Un mistero politico alla Agatha Christie

Questo non è un post di politica, anche se si parlerà di Berlusconi, di sinistra e di elezioni. Piuttosto si parlerà di un mistero da libro giallo, un mistero più difficile da svelare di quelli delle storie di Agatha Christie. Cercheremo di rispondere anche se non abbiamo nessun investigatore Poirot a portata di mano.

Berlusconi in un libro di Agatha Christie. Il mistero alla Agatha Christie inizia in Italia, nell’anno del Signore 1993/1994. E’ un periodo movimentato, c’è voglia di smuovere un sistema politico rimasto mummificato al potere per mezzo secolo. Un noto personaggio annuncia che si candiderà alle elezioni o meglio comunica, con il suo bizzarro linguaggio, che scenderà in campo. A prima vista costui ha tutti i requisiti per risultare indigesto alle urne. E’ incredibilmente ricco, possiede televisioni, banche, ville principesche con vulcani artificiali che eruttano fuoco secondo il suo capriccio, piccole città, catene di supermercati. Insomma è pieno di soldi da fare schifo (all’elettore medio, per lo meno). Senza dubbio potrebbe intercettare le simpatie politiche dei ricchi e dei facoltosi, ma se in Italia i ricchi e i facoltosi fossero la maggioranza dell’elettorato, che straordinario paese sarebbe questo. A dire la verità nessuno sa come abbia fatto ad accumulare tanti soldi, il tizio che si presenta alle elezioni, soprattutto se si guardano le sue qualità morali e intellettuali. Chiunque lo veda, e lo hanno visto in tanti in quegli anni giacché la sua immagine è sparata a ciclo continuo su tutte le televisioni del Belpaese, direbbe che il riccastro sceso in politica è intelligente quanto il tuo vicino di casa, anzi anche un po’ di meno,

sabato 8 ottobre 2011

Italia in macerie - Il prossimo premier

Siamo alla fine di un regime che crolla a causa della sua corruzione morale. Ormai ci tocca parlare di ricostruzione, come dopo una guerra o un terremoto. L’Italia infatti nell’ultimo ventennio ha dovuto sopportare potenti calamità che l’hanno indebolita economicamente e quasi hanno annientato la sua capacità di credere e rispecchiarsi in valori come la correttezza, l’onestà, la serietà o anche soltanto la moderazione e il profilo basso. Dall’alto sono venuti esempi basati sugli eccessi, solo e soltanto negativi. La ricostruzione riguarderà ogni campo del vivere civile, dall’economia ai rapporti sociali, ma avrà il suo fulcro nella morale e nei valori umani, purtroppo pesantemente avviliti dall’esecutivo uscente, ma si dovrebbe dire agonizzante. Ecco qualche suggerimento sui tratti distintivi del prossimo Presidente del Consiglio.

No barzellette. Non dovrà saper raccontare barzellette. Dovrà essere uno di quei tipi che si vergognano a farlo. Pudore sarà il suo secondo nome. Soprattutto non dovrà mai desiderare di raccontare una barzelletta. Potrebbe essere utile sottoporlo a un test chiudendolo in una stanza con altre persone: se il candidato premier sarà visto raccontare una barzelletta qualsiasi sui comunisti, sui mariti cornuti, sui negri cannibali o peggio ancora se lo si vedrà ridere per una storiella che contenga le parole “Forza gnocca” dovrà essere scartato all’istante.