lunedì 21 luglio 2008

Scambio figurine politicamente corrette

- Ti do la figurina della Betancourt se mi dai il Dalai Lama che protesta contro l’occupazione del Tibet e la figurina del NO ai preti pedofili.

- Sei pazzo? La Betancourt è una scartina da quando ha lodato pubblicamente l’esercito colombiano e addirittura quello americano per la sua liberazione. Inoltre vale ancora meno da quando è andata ospite all’Eliseo e ha gareggiato con la Carlà su chi faceva sentire più alto Sarkozy. Per tre Betancourt ti posso dare sì e no la figurina del Basta al buco nell’ozono.

- Che mi dai per un Nanni Moretti?

- Che dici? Hai visto che cosa ha fatto alla Isabella Ferrari? Dammi due Ferrara No Grazie e io ti posso dare, vediamo, un Obama We Can.

- Obama non ce l’ho, Però ho Hillary a doppione quando piange in campagna elettorale.

mercoledì 16 luglio 2008

Hanno ucciso l'Uomo Ragno

Volo nei cieli della metropoli aggrappato a una ragnatela. Faccio una capriola nel vuoto a una quarantina di piani dal fondo stradale laggiù. Posso variare direzione quando voglio, posso viaggiare veloce come il vento. Sono contento? Certo che sono contento, sono l’Uomo Ragno.

Ieri 29 settembre è stato arrestato un pedofilo che adescava piccole vittime nel parco cittadino. Nella cantina dell’uomo sono stati ritrovarti i resti di diversi corpicini che sono stati sottoposti a esami clinici per accertare tracce di…

Non resisto alla tentazione di fare il pagliaccio quando arrivo davanti a un grattacielo con il logo di una famosa industria automobilistica. Mi appendo a testa in giù, mi faccio cadere verso il basso per poi aggrapparmi al pennone di una bandiera. Una giravolta e sono di nuovo su. La maschera nasconde il mio sorriso, ma il mio grido di felicità deve arrivare molto lontano.

Il cadavere della ragazza è stato ritrovato in una discarica cittadina parzialmente smembrato dagli animali spazzini. La polizia ha diffuso l’identikit del suo probabile assassino, ma la ricerca non ha ancora dato i frutti sperati. Emanuela era stata vista viva l’ultima volta mentre si allontanava dal locale in compagnia di uno sconosciuto che…

venerdì 11 luglio 2008

Waterloo

Gli scrosci di pioggia si rovesciano nella notte gelida di Waterloo formando un muro liquido quasi impenetrabile. Superata la prima linea delle sentinelle napoleoniche, io e il mio maestro avanziamo cauti nell'accampamento francese, tra fusti di cannoni e carriaggi vari difesi alla meglio da teloni.

Temo di imbattermi da un momento all’altro nella figura accigliata del dominatore del mondo. Napoleone Bonaparte di certo non dormirà la notte prima della battaglia decisiva delle sorti sue e del pianeta. “Sono stanco e ho paura, maestro.” Quasi grido a causa del tambureggiare della pioggia. “E’ stata una pazzia venire qui.” Preannunciata da un rombo devastante, una saetta cade a poca distanza come a voler stigmatizzare l’avventatezza estrema che ci ha condotti lì.

Mi vergogno di dubitare del mio maestro. Eppure so che è un individuo fuori della norma. Può fare cose eccezionali come prevedere il futuro o viaggiare nel tempo. Qualcuno pensa che sia immortale e di sicuro il suo sapere è sterminato. “Ne abbiamo già parlato”, sussurra. “Mentre sei insieme a me, nessuno può vederti né torcerti un capello.”

sabato 5 luglio 2008

Gli straordinari scium-pa-pah di Grease

Il tema di questo post sono gli scium-pa-pà, gli uuu-uuuhhhh e i tu-bi-tù. Cioè i deliziosi e ammiccanti coretti che accompagnano le canzoni di Grease e che ti mettono così di buonumore quando li ascolti (perlomeno mettono me di buonumore). Non so se Grease mi piaccia, ma so che quando ascolto una canzone di questo film rido e mi si apre il cuore come in una giornata di primavera in cui le ragazze ti fanno l’occhiolino per strada. Può capitare che ascolti “You're The One That I Want” in qualche video di you tube sui blog o "Hopelessy Devoted To You” mentre passo accanto a un’auto imbottigliata nel traffico e la mia reazione è sempre la stessa. Rido. O ride una parte importante dentro di me.

Perché sono contento? Chi lo sa. Forse abbiamo bisogno di un mondo che non siano solo i guerriglieri delle Farc o gli anatemi scientifici sull’imminente sparizione della calotta polare. O forse immagino. Che cosa? Magari immagino di essere Danny Zuko in un allegro 1958, sono ottimista e il mondo sembra ai miei piedi, è l’ultimo anno del liceo, l’ultimo anno in cui posso essere adulto e spensierato nello stesso tempo, mi ritrovo circondato da ragazze belle e briose, con le gonne ampie e i bassi calzettoni bianchi bordati di rosso o giallo, la coda di cavallo bionda e i giubbotti rock’n roll alla “Be’ my baby”, con la più carina, Olivia-Sandy, che se ne muore per me.

martedì 1 luglio 2008

Io robot

- Io ti amo.

- Non sai nemmeno cosa significa questa parola. Ti limiti a ripeterla come un pappagallo. Saresti ridicolo se fossi umano.

- Ti amo, farei di tutto per compiacerti. Darei la mia vita per te senza pensarci un solo secondo. Quanti esseri umani farebbero la stessa cosa? E per quanto tempo? Qualcuno potrebbe sacrificarsi per te oggi o domani, ma tra un mese o un anno? Cosa saresti per quel tuo simile tra un anno? Probabilmente solo una foglia vecchia.

- Non so cosa potrebbe provare un uomo per me e per quanto tempo. Ma i suoi sarebbero sentimenti, non condizionamenti come i tuoi.

- Perché sei così dura con me? So di non essere niente al cospetto di creature straordinarie come voi. Siete così complicati e mutevoli. Siete quasi degli dei, non vi rendete conto nemmeno voi di quanto siate affascinanti e unici. Però pure un individuo non biologico come me può provare un abbozzo di sentimento. Altrimenti come si spiegherebbe questo mio smodato attaccamento a te? Come potrei voler morire per te?