venerdì 28 marzo 2014

Il Cigno Nero becca l’arroganza umana

image Sto leggendo un autore molto trascinante, ho detto proprio trascinante, Nassim Nicholas Taleb, che scrive di filosofia facendoti appassionare, come si dice, come se leggessi un romanzo (anzi di più, poiché i romanzi sono spesso noiosi). Taleb si interessa principalmente della casualità e afferma che non si possono prevedere sistemi complessi come l’economia (estende poi il suo discorso anche ad altri campi della vita). In realtà afferma che ciò che è imprevedibile è il cosiddetto Cigno Nero, titolo di un suo bestseller inserito dal Sunday Times tra i libri che hanno cambiato il mondo, un evento improvviso che scompagina le carte della società come un terremoto, uno tsunami che travolge le previsioni di premi Nobel, i trucchi matematico-finanziari e le pianificazioni di banche arroganti ed economisti spacciati per geni. I Cigni Neri si allargano dall’economia e dalla finanza (Taleb è o è stato un trader, cioè uno che vende e compra azioni) a vari campi dell’esistenza e ti inducono a considerare la vita, dopo averlo letto, da un’angolazione diversa.

sabato 15 marzo 2014

L’uomo che pisciava alla fermata

Sono alla fermata d’autobus di piazza Garibaldi a Napoli, sotto la statua dell’Eroe dei Due Mondi. È sera, parecchia gente in attesa a una fermata sempre affollata. Un signore fa segno a qualcuno di andarsene con fare paternalistico. Sulle prime penso che si rivolga a un cane bastardo. Poi mi accorgo che ce l’ha con un animale a due zampe che cammina eretto come me e lui. Cioè forse un po’ meno eretto e sicuro, giacché si tratta di un ubriaco. Lo incasello nella categoria straniero dell’Est Europa, anche se non dice una parola e non ha nulla di diverso da un italiano o da un napoletano. Forse lo faccio perché in passato, da quelle parti, ho visto spesso polacchi o ucraini seduti a bere birre, scomposti, ma allegri da fare invidia. “No, lì non ci puoi stare”, dice il signore all’ubriaco con un tono paternalistico.

mercoledì 12 marzo 2014

Fiorello, il vibratore e altre storie

– E dell’anziano investito da Fiorello in motocicletta e ora ricoverato in ospedale con fratture?

– Se devi farti investire è meglio che lo faccia un milionario, che puoi eventualmente alleggerire di parte del malloppo, piuttosto che un romeno senza patente e senza soldi.

– E il marito della Mussolini – quello citato in tutti i telegiornali del creato e forse anche in qualcuno in più – come presente nella rubrica telefonica delle due baby squillo dei Parioli?

– Dici se alla fine risultasse innocente? Inconvenienti della vita. E poi può sempre farsi processare in appello sui giornali.

lunedì 10 marzo 2014

Catherine Deneuve festeggia i settant’anni svestita

cate2 Catherine Deneuve ha festeggiato i settant’anni facendosi fotografare svestita, all’incirca in occasione della festa della donna. I mezzi di informazione, soprattutto i telegiornali di prima serata, hanno commentato la scelta della nota attrice francese esprimendo grossomodo tre giudizi, più o meno in quest’ordine: a) Catherine è ancora una donna bella e affascinante; b) Catherine ha avuto coraggio; c) Catherine ha fatto bene. Commenteremo poi i giudizi dei mezzi di informazione e se avremo tempo ci faremo pure qualche domanda sull’informazione da regime Volemosebbene (molti pensano che prima o poi sarà una guerra atomica a finirci, ma probabilmente la melassa del politicamente corretto otterrà lo stesso risultato con molto anticipo).

martedì 4 marzo 2014

Lezioni di stile

nude-girls1 Mi sono accorto di non avere la più pallida idea di cosa significhi vestirsi bene o male. Ne avevo già il sospetto da anni, ma ne ho avuto la riprova leggendo un post di Io donna ripreso dal Corriere della Sera che linko a fine articolo: “Oscar: i trenta migliori e peggiori look di tutti i tempi”. Il post si limita a mostrare le foto affiancate, due alla volta, di trenta attrici vincenti all’Oscar, presumibilmente la notte della premiazione. Una semplice scritta, In e Out, ci informa che l’abito a sinistra va bene e che chi lo indossa dimostra stile, raffinatezza e buon gusto; mentre le disgraziate contrassegnate a destra dalla scritta Out sono destinate al pubblico ludibrio a causa delle loro pacchianeria e volgarità.

sabato 1 marzo 2014

La Donna Invisibile del Vomero

002480666 Una recente notizia mi ha fatto pensare che i supereroi della Marvel esistono davvero, anche se probabilmente i loro superpoteri sono un effetto diretto dei loro superproblemi. Per esempio esiste la Donna Invisibile, quella che normalmente milita nei Fantastici Quattro. Anzi quasi sicuramente esistono molte donne e molti uomini invisibili, anche se non indossano una aderente tuta da supereroi e anche se combattono, invece che contro supercriminali, contro l’indifferenza e il cinismo della gente comune. Queste donne e questi uomini hanno la capacità di sparire del tutto dalla vista altrui, perlopiù in luoghi molto affollati.