Fantasmi tra i vivi. Erano molti, ma non erano vivi. Erano morti eppure non erano ancora morti, si intestardivano a vagare nel mondo in cui erano stati vivi, a ricordare di quando pure loro erano emozionati e felici come gli uomini che spiavano e invidiavano. Loro non vivevano, avevano il ricordo della vita. Non gioivano, avevano il ricordo della gioia. Non amavano, avevano il ricordo, piuttosto sbiadito, dell’amore. Non provavano alcuna emozione, solo il ricordo delle tante e potenti emozioni che li avevano scossi quando erano vivi. Eppure bastava quel lontano ricordo di quando erano vivi a farli restare lì tra gli uomini, che non li vedevano e non li percepivano, perché quegli esseri senza sostanza che si aggrappavano ai ricordi ormai non erano più niente.
Fantasmi a Natale. Erano molti, tantissimi uomini e donne adulti, e si intestardivano a sorridere quando veniva Natale, eppure non erano felici. Avevano solo il ricordo di quando, molti anni prima, erano stati felici. Si affaccendavano nei giorni di festa, scrivevano cartoline, addobbavano gli alberi, facevano regali e ridevano, dio, quanto ridevano quegli strani fantasmi adulti che si aggiravano nell’atmosfera natalizia. Fingevano? No, più che altro ricordavano. Ricordavano l’incanto che provavano da bambini all’avvicinarsi del Natale. Ricordavano la magia dell’attesa dei regali e delle cose buone che all’epoca erano davvero buone, della casa e delle strade agghindate a festa, delle vacanze a scuola e della libertà di giocare, ricordavano con precisione assoluta l’emozione della notte dei regali, di quando cercavano di stare svegli per sorprendere la vecchina o il vecchino che gli avrebbero consegnato i doni, a volte davvero miseri, che agognavano e fantasticavano da mesi. Ricordavano tutto, quei tristi esseri adulti che distribuivano finti sorrisi negli ultimi giorni dell’anno. Ricordavano quando erano capaci di incantarsi, di sognare, di vivere. Il ricordo di quando sognavano era ancora abbastanza forte da farli aggirare nell’atmosfera natalizia con quei finti sorrisi su quelle tristi facce da fantasmi adulti.
Finti sorrisi su finte facce da fantasmi adulti. Ma ad un certo punto diventiamo davvero così o sarà solo uno status temporaneo? Magari ci riprenderemo nella terza età mentre giocheremo a briscola in una casa di riposo;)
RispondiEliminaCleide, si spera sempre che lo stato di fantasmi, anche se solo di Natale, sia provvisorio. No alla casa di riposo e sì alla casa dei sogni :-)
RispondiEliminaIl problema è che il Natale è diventato una serie di obblighi...... completamente slegato da ciò che era una volta.
RispondiEliminaSpero finisca presto, non il Natale, ma l'ambaradan.
Seguo le funzioni religiose di questo periodo e il Natale nel mio cuore è ancora speranza nel nuovo, nella rinascita di una nuova consapevolezza.
Il significato profondo del Natale è bellissimo, e non voglio perderlo, per i capricci della società "malata" di consumismo e rappresentanza
:-)
Caro Capitano,
RispondiEliminati confesso che quello è il mio maggiore incubo. Se c'è una cosa che mi spaventa a morte è l'idea che un giorno io possa smettere di provare emozioni perché al di là delle condizioni del corpo saprei di essere già morta...
Buona Giornata.
Ieri parlavo con mio marito cercando di ricordare un gioco a carte che mi aveva insegnato nonna, ma nessuno dei due si ricorda le regole. Noi giochiamo tutt'ora a carte il giorno di Natale, rigorosamente carte napoletane, mica so perchè, quella è la tradizione. Le tradizioni a casa nostra anche quelle incomprensibili si tramandano di anno in anno di generazione in generazione e tutto questo organizzare e tutto questo "sempre le stesse cose a Natale" mi fa venire un'ansia terribile. Non era cosi' prima, sarà che sono un fantasma, sarà che sono adulta, saranno altre cose, so solo che non volevo addobbare l'albero quest'anno ma alla fine mi sono decisa lo stesso, non so il motivo, forse perchè anche io sono entrata nel meccanismo tradizione natalizia e non ne uscirò più. Anche se il significato profondo della festa è nel mio sentire, oltre ogni pallina colorata, un pecorella nel presepe, la corsa ai regali, il vero Natale è in ognuno di noi, come speranza, futuro, una buona novella e le buone novelle sono sempre ben accette a da augurare a tutti.
RispondiEliminaCiao Capitano :)
Fiore, c'è sicuramente qualcosa di profondo nel Natale, non saprei spiegare che cos'è, ma c'è. E' una sensazione di caldo, un camino acceso con un fuocherello che ti riscalda l'anima, è qualcosa che abbiamo provato e che non scordiamo, qualcosa di molto antico che si perde nella notte dei tempi, forse sono sensazioni ataviche che risalgono ai primi uomini. Anch'io rifuggo dal consumismo e mi dico che nonj è perché non posso permettermelo. :-)
RispondiEliminaEnrica, ti depenno senz'altro dall'elenco di noi fantasmi adulti che ricordiamo i bei Natali che furono.
Celia, ogni tanto ritorni e io ovviamente ne sono felice. Giocare a carte napoletane a Natale? E' un'idea. Io non volevo addobbare l'albero quest'anno e tuttora non l'ho fatto. Lo farò se sentirò un pizzico di letizia dei bei vecchi tempi. E con un po' di fortuna lo sentirò e avrò il mio bell'albero. Un saluto a tutti gli amici.
Il post mi è piaciuto tantissimo. Come mi è piaciuto tantissimo il commento di Cleide e il tuo replicare ad esso. Come mi è piaciuto tantissimo quello di Celia: bella la sua immagine di bella cosa nel cuore, come la tua di casa dei sogni. La mia atmosfera di Natale è bella come quella che vive Celia: penso in una nuvola, non faccio a differenza d'essa sempre le stesse cose: quest'anno no all'albero. anche se ho ogni gg una terribile corsa verso le palline e il fascio verde di rami finti. Ma poi desisto.
RispondiEliminaFaccio cose diverse ogni anno : quest'anno vorrei fare piccoli lavori manuali: ma finora ho solo assolto a tre mini bamboline-streghette e ad un grosso cuore di stoffa imbottito. Ho comprato un sacco pieno di oggetti in compensato da decorare. E una piccolissima tela, piccola che non imbratterò ancora...Insomma vorrei un tempo duplicato invece siamo già al 18...
Ciao Cap
arial, eccoci qui riuniti i fantastici quattro di Tiscali Blog, io tu Cleide e Celia. Potremmo farci una partitina a carte napoletane come dice Celia. Che sia un buon Natale anche per i fantasmi adulti come noi e sapete che vi dico? Spero di trovare in televisione La vita è meravigliosa con Jimmy Stewart, altrimenti che Natale è? Mi acconterei in subordine di Luci della città o della Febbre dell'oro di Chaplin. Ciao carissima.
RispondiEliminaAh, scordavo di inserire pure Fiore tra i fantastici tiscaliani... è il caso di farci una bella passata ad asso pigliatutto...
RispondiEliminaQuesto è proprio un post da leggere la mattina,in silenzio,senza rumori,tanto da poter ascoltare bene tra la mente e il cuore il Natale che sta per arrivre o forse è gia arrivato con la sua atmosfera preludio magico di un solo giorno dell'anno.
RispondiEliminaMi piace,quando cammino per strada in questo periodo oppure sono in autobus e guardo dai finestrini,osservare le luci venire dalle finestre delle case,si vedono gli addobbi,le luci intermittenti che mi fanno pensare al calore e al bene di quelle famiglie.
Natale è come un bell'abbraccio,o il ricordo di mia mamma che preparava i crostini con i fegatini di pollo,i mie bambini piccoli che la fatidica mattina ci buttavano giu dal letto all'alba,o perchè no,i gatti sul presepe...Natale è quest'anno il piacere di ritrovarmi dopo tanto il mio comandante vicino,Natale è leggere il tuo post un pò malinconico con la speranza che di fantasmi dai finti sorrisi se ne possano incontrare davvero pochi.
E poi Cleide,semmai quando saremo nella terza età,se vuoi giocare a briscola t'invito a casa mia,altro che casa di riposo!!!
Ciao a tutti,e per il momento buona domenica :)
Elle carissima, mi fa piacere che tu anche quest'anno accolga Natale con la solita serenità. Un saluto al Comandante e a tutto l'equipaggio di casa tua. Se questo post ti sembra un pizzico malinconico, magari rimetterò quella del Rap di Natale dell'anno scorso. Vedremo :-)
RispondiEliminaLo sai capitano che sono sempre in riflessione, e sullo spirito del Natale volevo anche fare un post, perchè scrivere il post mi porta sempre a fare una sintesi, ma la mia sintesi la scrivo qui, va bene lo stesso.
RispondiEliminaFesteggiare il Natale, per me è la speranza di una nuova vita, a livello personale è la speranza di una conversione, perchè solo la conversione ti fa cambiare veramente, ti consente di guardare la vita sotto una nuova luce.
Per quello le luminarie in giro, gli alberi addobati, tutto per dare luce, luce che dovrebbe aiutarci a vedere le cose sotto aspetti diversi.
I doni, sono un piccolo "sacrificio" (da sacrum facere) per mettere qualcosa di noi a disposizione degli altri.
Le riunioni familiari, a volte sofferte, sono nuove occasioni per sanare vecchie ferite.
Questo è lo spirito, a cui mi sto avvicinando al Natale, e, devo dire che ho una serenità, che da tempo mi mancava.
Come al solito, ho un carico di lavoro non indiferente, ma oggi me ne sento fortunata :-)
Tanto bene e tanto male può fare il Natale, ricordo le gocce di rugiada sulle foglie del giardino il 25 dicembre e la luce bluastra dell'alba, con la frenesia di andare a vedere sotto l'albero e la curiosità di sentire i passi di babbo natale (o di babbo e mamma)...ricordo le speranze, i sogni le aspettative e la spensierata leggerezza intessuta in un canovaccio di lecite perplessità sommesse...poi ricordo la disillusione e l'apatia.
RispondiEliminaInfine venne un Natale orribile (papà all'oaspedale in gravi condizioni) condito in ogni recondito angolo dell'animo da una deflagrante felicità altrui diffusa, cruda e crudele che conficcava spilloni roventi nel cuore di tutta la mia famiglia, seguì un'inizio anno altrettanto orribile, un gennaio di speranza ed un febbraio di ottimismo e riscatto.
Da allora il Natale ha un sapore diverso, non più quello della rugiada e della luce bluastra dell'alba, sicuramente non quello dell'aparia...ma ha il sapore della riconoscenza per il più bel dono mai ricevuto: il ritorno alla vita di un amatissimo padre.
Un saluto (ancora dopo 16 anni mi commuovo)
Chiara
Spero di non essere diventata un fantasma di Natale, caro Cap, nonostante di Natali ne siano passati un bel po'... Aspetto queste feste sempre con grande gioia come facevo da bambina e la magia di questi giorni non è malinconia, ma speranza e rinnovamento. Conservo le tradizioni e cerco di trasmetterle. Qualcuno non c'è più, ma qualcun altro è arrivato.
RispondiEliminaAuguro a te e a tutti gli amici buone e serene feste.
Marypersempre
Fiore, sei senz'altro fortunata ad avere un carico di lavoro non indifferente. Natale è certamente una speranza, la speranza di una rinascita.
RispondiEliminaChiara della Camera, il lieto evento natalizio che ci racocnti sembra degno di un film di Frank Capra. Mi fa piacere che tu abbia passato un Natale tanto magico. Sto pensando che da parecchio tempo non appare su questo blog il mio angelo custode, con il quale ho avuto qualche animata discussione in passato, e questo mi sembra proprio il periodo giusto per dialogare con gli angeli custodi, anche se molto particolari come il mio :-)
Mary, bene così, aspettiamo ancora Natale con speranza come si diceva, e poi sono sicura che le tue due nipotine ti danno gioia da vendere.
Ringrazio e ricambio per gli auguri.
Sui magnifici 4 anzi 5 con aggiunta di Fiore condivido. Anche sulla partita a carte. Nelle serate armoniose quando ci si incontra, ci si siede attorno ad un tavolo, si stappa una bottiglia di quello buono e si mette insieme a frutta secca e panettone le famose sempre buone 4 chiacchiere. Spero che diano il film La vita è meravigliosa, ma anche le bellissime favole della Disney come hanno già annunciato.
RispondiEliminaLuci della città di Chaplin non lo ricordo, ma Chaplin con il suo personaggio buffo e sempre affamato è perfetto nei gg di Natale ove Dichens con il signor Sgrooge e il fantasma del Natale buono ci fa pensare alla una realtà più cruda e reale del Natale: i senzatetto e i morti assiderati che non mancano mai di questo periodo.
Bisognerebbe armare una armata Brancaleone in giro per la città a raccogliere con i thermos e un posto caldo...
Buon Natale ...ma ancora è presto.
Arial, vengo ora da un forum che mi ha avvisato che mancano tre giorni e poche ore a Natale e per un attimo mi sono visto a raccogliere palle di neve sotto il vischio e a cantare qualche canzone natalizia davanti a un pupazzo di neve con una carota al posto del naso.
RispondiEliminaE' morto Enzo Bearzot, il ct dell'Italia campione del mondo del 1982 e mi è spiaciuto molto, credo per un fatto egoistico (ma probabilmente quando ti dispiace per qwualcosa c'è sempre un forte elemento egoistico in ballo): se muore Bearzot, significa che pure noi stiamo morendo un poco, se muore Bearzot significa che non siamo immortali... se muore Bearzot che ne sarà di noi?
Concordo su tutto ciò che hai detto e soprattutto sui thermos caldi. Il thermos caldo mi sembra un immagine degna di un caminetto a Natale. Un thermos caldo, a dire la verità, bevuto in un angolo di città freddo insieme agli amici intirizziti come te, con il fiato che fuma dalla bocca, e il cappello e i guanti colorati, possibilmente rossi, ma anche gialli, be', questo sì che è Natale.
Un saluto a tutti gli amici e stappiamo con Arial una bottiglia di quello buono :-)
Altro che fantasma, il vero fantasma è la mia parte adulta a natale. La certezza è che in questi giorni divento un bambina di 5 o 6 anni che aspetta con ansia il giorno di natale per alzarsi tardi, mettere il vestitino nuovo e correre alla santa messa che, come ogni anno predica una rinascita dei buoni sentimenti e delle buone opere durante tutto l'anno. Sono la bimba che la sera della vigilia salta sul lettone dei genitori eccitata dall'idea del regalo che troverà al mattino sotto l'albero; la bimba che meticolosamente ricostruisce il presepio come l'anno prima perchè se no il natale non è lo stesso; la bimba che abbraccia tutte le persone amate con la sincerità di chi a 6 anni non sa cosa siano le vere cattiverie della vita. Lo so, forse sarò infantile, ma ho regalato a tutti quanti mi conoscono molto bene i prodotti del nostro giardino per mostrare la vera voglia dei condividere. Ora aspetto il natale con un' eccitazione più grande: regalare a mio marito il più bel proposito per il 2011, diventare 3.
RispondiEliminaAuguri tutti da chi si sente bimba e, che gli altri lo accettino o meno, lo resterà sempre.
Bluphoenix
Ti avevo mandati gli auguri x email ma caralior nn risulta più e quindi te li faccio qui con tanto affetto e simpatia.
RispondiEliminaBuon Natale a te e a tutti i tuoi lettori presenti o futuri
sergio
In effetti, sergio, a me è capitata la stessa cosa con la tua mail di tele2. Quindi ricambio di cuore e poi passo a salutarti sul tuo blog.
RispondiEliminaUn saluto pure alla carissima bluphoenix che difende con gli artigli il suo cuore di bambina (e fa benissimo a farlo perché nel cuore bambino è il segreto della magia e dell'incanto) :-)
Ti auguro un felice Natale e che il nuovo anno ti porti cio che piu' desideri.ciao.giampaolo
RispondiEliminaTanti auguri carissimo amico mio...un abbraccio corale per te e Cleide che spero avrete l'occasione di trascorrere le feste insieme,un abbraccio ai tuoi ospiti e amici bloggaroli e un saluto particolare a Fiore e alla sua bella riflessione sul significato del Natale!Gabri_elle
RispondiEliminaCASSANDRO
RispondiEliminaAuguri, Capitano . . . possa tu sempre dire con Terenzio “In portu navigo” e mai stare con Virgilio “in gurgite vasto”
sono oltre la Terza età, richiamata da Cleide -che saluto con AUGURI di bene - e quindi potrei avere le carte in regola per il passaporto Fantasmi...Mi trattiene la speranza... Così come so che oltre i faccendieri e i vari mercimoni, sotto la spazzatura pulsa sempre il cuore di Napoli. Retorica?Credo ancora che - i figli sono pezzi di cuore -ogni figlio della specie Uomo, anche a Milano, ( la vecchia Milano cun el cor in man!) dove in questa stagione si compie l'ennesimo sgombero degli accampati (Rom della specie umana) mentre alla stazione si ritrova il cadavere assiderato di un barbone non Rom ( stessa specie umana). E' Natale , è Festa e ancora, anche per l'arrivo dell'Anno Nuovo a Milano i City Angels porteranno coperte e caffp ai barboni. Il Governo provvede a risolvere i problemi della casa, del lavoro, della spazzatura. Il Fantasma dell'assiderato scruta se tra gli stracci e cartoni che lo ricoprivano il netturbino ritrova il suo ricordo. Capitano, tornerò aituoi post appena possibile, Ora ti affido alla soglia tra il mondo della specie umana e quello dei Fantasmi, il mio Augurio, il messaggio di Speranza, di Chi con il proprio Natale ha portato nel mondo la possibile libertà dalla schiavità per chi ha il coraggio e la semplice buona volontà di riconoscersi fratello uguale a ogni essere della specie di UOMO figlio dello stesso Padre. Ciao, Buon Natale e Buon Anno --- da Giovanni.
RispondiEliminaUn saluto a tutti gli ultimi amici intervenuti.
RispondiEliminaA Giampaolo dico che il nuovo anno mi porterà senza dubbio ciò che desidero dato che ho la Sua raccomandazione.
A Elle dico che io Cleide ringraziamo e che le nostre riflessionii in questo periodo rivaleggiano con quelle di Fiore.
A Cassandro dico che noi (qui si tratta di plurale majestatis dato che parlo solo a nome mio, ma mi si perdonerà la debolezza in questi giorni di festa) siamo assolutamente oltre Terenzio poiché navighiamo in portucciolo.
A Giovanni dico che teniamo per i barboni, i rom e tutti i derelitti di questa terra, ma poi ci sembra di essere egoisti a tenere per noi stessi. Intercettiamo il tuo gradito e caloroso saluto dalla soglia tra la specie umana e quella dei Fantasmi e ringraziamo lieti. Sorrisi a chiudere.
CASSANDRO
RispondiEliminaOkkei . . . “teniamo per i barboni, i rom e tutti i derelitti” ma . . . ma . . . spesso sono veri fantasmi . . . . . . . .
TUTTI I POVERI
Tutti i poveri del mondo non posso
caricarmeli addosso in quanto che
non ce la faccio . . . troppi sono . . . e il fosso
s'allarga sempre più fra loro e me.
Se sol guardassi chi sulle panchine,
d'inverno, o sotto i portici, confuso
fra i cartoni delle merendine,
o avvolto in più coperte fuori uso,
dovrei fermarmi e dare il mio cappotto,
. . . intero, e no siccome San Martino . . .
un caffellatte caldo . . . un biscotto . . .
E invece affretto il passo, quel pochino
che aiuti me a superar chi sotto
quei stracci aspetta il sole del mattino.
Con questi versi appena si alzerà
. . . non voglio dir cosa si pulirà.
Che cosa se ne fa della pietà
chi a sera tornerà a dormire là?
. . . sentendo dir da chi passa vicino
tutto schifato: " . . . Che puzza di vino!"?
. . . senza saper che l'ultimo quartino
sarà per questa notte il suo piumino?
. . . e lo fa proprio come un animale
addormentare in sonno primordiale,
e scordar così che è Natale?
(Cassandro)
il
Grazie a Cassandro e alla sua composizione. Questo blog non potrebbe mai fare a meno della sua graditissima collaborazione. I suoi versi mi fanno venire in mente che sta tornando a fare freddo e ringrazio quindi Chi di dovere per avere un tetto sulla testa.
RispondiEliminaanticipo che l'atmosfera natalizia di questo post si ripeterà anche nel prossimo, dove avremo nientepopodimeno che il ritorno del mio angelo custode (che proverà a darmi consigli su come scrivere un best seller).
Un saluto notturno a tutti gli amici del blog.