domenica 19 agosto 2012

Colonna sonora di una vita

trombettistaDaniele Silvestri, “Aria”. Dove si ascolta: “Dopo trent'anni carcerato all'Asinara / che vuoi che siano poche ore in una bara. /Ché in una bara in fondo non si sta poi male / basta conoscersi e sapersi accontentare.”

The Ronettes “Be my baby”. Dove si ascolta: “So won't you, please, BE MY BE MY BABY / be my little baby MY ONE AND ONLY BABY / Say you'll be my darlin', BE MY BE MY BABY / be my baby now. MY ONE AND ONLY BABY  / Wha-oh-oh-oh.”

Paolo Pietrangeli, “Contessa”. “Voi gente per bene che pace cercate / la pace per far quello che voi volete / ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra / vogliamo vedervi finir sotto terra”.

Françoise Hardy, “Tous les garçons et les filles”. “Tous les garçons et les filles de mon âge  / se promènent dans la rue deux par deux / tous les garçons et les filles de mon âge  / savent bien ce que c'est d'être heureux”. (Tutti i ragazzi e le ragazze della mia età / passeggiano nella via due a due  / tutti i ragazzi e le ragazze della mia età  / sanno bene come essere felici .)

Enrico Bicchi, “La rivoluzione addormentata”. Dove si ascolta : “Stanotte andremo a spasso nell’inferno / A spasso nell’inferno / Stavolta fino in fondo / Stavolta sono pronto.” E ancora nel punto in cui fa : “Baciamoci ora / In mezzo alla strada / Tra sogni e frammenti / di una rivoluzione addormentata.”

Angelo Branduardi “Confessioni di un malandrino”. Dove fa: “Mi piace che mi grandini sul viso / la fitta sassaiola dell'ingiuria, / mi agguanto solo per sentirmi vivo / al guscio della mia capigliatura.”

Francesco Guccini, “Dio è morto”. “Ai bordi delle strade dio è morto, / nelle auto prese a rate dio è morto, / nei miti dell'estate dio è morto...”

Bob Dylan, “Blowin' In The Wind”. “How many roads must a man walk down / Before you call him a man? / Yes, 'n' how many seas must a white dove sail / Before she sleeps in the sand? / Yes, 'n' how many times must the cannon balls fly / Before they're forever banned? / The answer, my friend, is blowin' in the wind.” (Quante strade deve percorrere un uomo / prima di essere chiamato uomo? / E quanti mari deve superare una colomba bianca / prima che si addormenti sulla spiaggia? / E per quanto tempo dovranno volare le palle di cannone / prima che vengano abolite per sempre? / La risposta, mio amico sta soffiando nel vento.”)

Gloria Gaynor “I Am What I Am”. Dove fa: “I am what I am / And what I am needs no excuses”. (“Io sono quello che sono / e quello che sono non ha bisogno di scuse.”) Ma anche qui: “Life's not worth a damn till you can shout out: / I am what I am”. (“La vita non ne vale la pena / Fino a che puoi urlare: Sono quello che sono.”)

Francesco De Gregori, “Quattro cani per strada”. “Se ci fosse la luna si potrebbe cantare.”

Los Aguaviva e Rafael Alberti, “Poetas andaluces”. “¿Qué cantan los poetas andaluces de ahora? / ¿Qué miran los poetas andaluces de ahora? / ¿Qué sienten los poetas andaluces de ahora?” (“Che cantano i poeti andalusi di oggi? / Che guardano i poeti andalusi di oggi? / Che sentono i poeti andalusi di oggi?”)

Franco Battiato, “Prospettiva Newskij”. Qui: “E il mio maestro mi insegnò com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire”.

Rita Pavone, “Datemi un martello”. “Datemi un martello / Che cosa ne vuoi fare? / Lo voglio dar in testa / A chi non mi va.”

Giorgio Gaber, “Il conformista”. “Il conformista è uno che di solito sta sempre dalla parte giusta, / il conformista ha tutte le risposte belle chiare dentro la sua testa.” E ancora: “Di notte sogna e vengon fuori i sogni di altri sognatori”.

“Ronnie Milsap, “Lost in the Fifties tonight”. Esattamente nel punto in cui fa: “Shoo-doop, shoo-be do, shoo-doop, shoo-be do / Shoo-doop, shoo-be do, shoo-doop, shoo-be do.”

“I gemelli diversi, “Mary”. “Mary, camminando su sentieri più scuri / hai
trovato sorrisi sinceri / oltre i muri di questa città.”

The Doors, “The end”.  “The end of our elaborate plans, the end / Of everything that stands, the end / No safety or surprise, the end.” (“La fine dei nostri piani elaborati, la fine / di ogni cosa stabilita, la fine / né salvezza o sorpresa, la fine.”)

Il banco del mutuo soccorso. “750 mila anni fa l’amore?” “Ti danza il seno mentre corri a valle / con il tuo branco ai pozzi / le labbra secche vieni a dissetare.” E ancora: “Lo so la mente vuole / ma il labbro inerte non sa dire niente.”

I corvi, “Ragazzo di strada”. “Io vivo ai margini della citta', /non vivo come te. / Io sono un poco di buono, / lasciami in pace perche' / sono un ragazzo di strada / e tu ti prendi gioco di me. “

Francesco De Gregori, “Atlantide”. “Ditele che l'ho perduta quando l'ho capita, / ditele che la perdono per averla tradita.”

 

 

 

20 commenti:

  1. Cledie mi ha confessato che leggendo i testi ricordava solo poche canzoni. quindi le linkerò a rotazione da you tube e se ci sarà l'occasione dirò anche qualche parola sui brani scelti, che ovviamente avrebbero potuto essere differenti in qualche caso. Ma certamente non credo che in questo universo ci sia un possibilità che io inserisca "Il pulcino Pio" nella mia colonna sonora. Sorrisi.

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  2. Nella mia personalissima colonna sonora estiva il Pulcino Pio è al primo posto. Quindi?;)

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  3. Ringrazio Cleide perché il suo commento mi dà l'occasione di parlare delle canzoni senza sembrare uno che parla nel deserto da solo.
    Dunque la canzone di Gloria Gaynor è inserità inuna commedia musicale francese da cui fu tratto il film "Il vizietto". E' quindi un inno alla diversità. Anche se poi ognuno di noi è "diverso" in qualche modo e tutti noi siamo lieti di poter dire "Sono quello che sono e non c'è bisogno di scuse".

    Sulla canzone di Guccini, abbiamo già segnalato altrove la qualità del testo e il lirismo dei contenuti. Qui mi preme evidenziare la bravura del Nostro come cantante. Infatti Guccini è prima di tutto, a modesto parere di chi scrive, un efficacissimo cantante. E sempre a parere di chi scrive canta il brano in oggetto molto meglio del compianto cantante originale dei Nomadi, a cui fu affidato "Dio è morto" in un primo momento.
    Guccini è un grandissimo ammaestratore di piazze, un tribuno degno dei Gracchi, un aizzatore di folle in cerca di riscatto sociale. Guccini al suo meglio, pur con tutti i suoi difetti di pronuncia, con la erre moscia e tutto il resto, con quel vocione sgraziato a prima vista, è addidittura un aedo omerico, uno che canterebbe come nessuno L'Iliade e l'Odissea dei diritti civili. Si veda, non mi stancherò mai di dirlo, la sua perfomance canora in "Guccini Live Collection" e segnatamente in "Lunga e diritta correva la strada / forte il motore rombava".
    Un saluto agli amici.

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  4. CASSANDRO

    Tutti abbiamo una “personalissima colonna sonora”. Nella mia, oltre a molte delle canzoni da te proposte, cap, ci sta “Prima di partire per un lungo viaggio”, in quanto contiene -- non so se sei d’accordo, Cap -- una frase maestra di vita, che non è facile seguire, e che ho cercato pure di utilizzare nella seguente composizione. Buona “Vox canens in deserto”!

    P R E T E S E

    -- “Ma è possibile che mai mi porti
    al cinema? . . . a teatro? . . . al ristorante?
    . . . che stiamo sempre a casa? . . . Siamo morti
    oppure vivi? . . . Ce ne stanno tante

    cose da fare . . . e belle . . . a questo mondo!
    Perché non mi fai fare un bel viaggio?
    . . . in mare . . . una crociera? . . . Non nascondo
    che ben lo gradirei . . . Ecco, a maggio

    . . . oppure a giugno . . . o luglio . . . E così
    libero abbiamo agosto per andare
    su in montagna . . . Hai scordato, di’,
    che mi devi a Natale regalare

    quell’anellino che abbiamo visto
    - che in verità non è poi tanto ‘ino’ -
    . . . Mancano pochi giorni! . . . Non resisto
    a fare vita d’acqua e mai di vino!

    Da ricordare io voglio qualcosa
    di più . . . di meglio di quello che ho:
    Che vuoi che sia ogni dì una rosa
    da parte tua? . . . Vedi come sto!”

    °
    ° °

    A questo punto non mi resta che
    alla mia mente richiamare quello
    che mi cruccia da tempo, che cioè
    sei diventata quasi un ritornello,

    che non ti chiede mai “io però . . . . . .
    . . . non sarebbe bene che per lui . . . . . .
    . . . la gradirà, boh, questa cosa o no? . . . . . .
    comunque io la voglio, eh sì, per cui . . . . . .”

    Pensare all’altro, ah che cosa uggiosa!
    Ma soli non si vive, sai, quaggiù!
    Ricorda sempre amica, amante, sposa,

    che nulla c’è da aggiungere di più
    al “Prima di pretendere qualcosa
    prova a pensare a quello che dài tu”.

    Due versi di una semplice canzone,
    che sono della vita gran lezione.

    È di Irene Grandi . . . Ora attenzione!

    Un poco poco più di discrezione!

    (Cassandro)

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  5. Cassandro carissimo, la crociera il Capitano qui presente se la farebbe in qualunque mese dell'anno. Gli starebbe bene, al Capitano, anche un lieve naufragio di detta crociera, hai visto mai che il Nostro si trasformasse in un eroe?
    Il Capitano sarebbe pronto anche a cazzeggiare con i vari comandanti Schettini e a ballare in mezzo alla massa blob-bica della crociere al ritmo di vecchiume musicale alla "Quando quando quando" o di "Senza fine" della Vanoni, ma non assolutamente a quello della Macarena.

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  6. Che bello questo post Capitano!!! Si fa un salto nel tempo e si ritrovano melodie che c'hanno accompagnato da ragazzi.

    Françoise Hardy,con quel "“Tous les garçons et les filles de mon âge" mi hanno fatto sognare e sospirare fino a quando sono diventata mamma. Anche ora nelle fuggevoli apparizioni di un periodo ormai andato,non me la faccio scappare.

    E anche tutte le altre hanno segnato un momento importante della mia vita.

    D'altronde per una che è stata concepita ( a detta dei miei genitori ) con una musica tanto dolce come :Smoke Gets In Your Eyes-The Platters

    http://www.youtube.com/watch?v=GizJz6BUBkI

    la musica non può che essere importante.

    Importante e consolatoria come quando a 11 anni a causa di un forte astigmatismo fui costretta a mettere gli occhiali.
    La canzone di Herbert Pagani,mi consolava dalle prese in giro dei compagni di classe....

    "Cin cin dai noi siamo speciali,
    portiamo gli occhiali, dai vieni con noi.
    Cin cin dai il mondo è di tutti,
    dei belli e dei brutti, è nostro se vuoi."

    http://www.youtube.com/watch?v=l79zPpfq-uw


    Dopo questa esperienza cominciai a capire quanto alcune parole di quelle che chiamavano canzonette,potevano far sognare e stare bene. Ci fu la scoperta di Gino Paoli che ancora oggi seguo e amo. Luigi Tenco con quella sua tristezza e malinconia che sembrava perfetta per la mia triste adolescenza. O,ma questo in età un poco più matura, la scoperta di Piero Ciampi,ahimè dopo la sua morte prematura perchè suicidato.
    Se permetti,vorrei ricordarlo con una delle sue più belle e struggenti canzoni :Io e te, Maria ( nome della moglie )

    http://www.youtube.com/watch?v=HRsWc53gTuc&feature=player_detailpage

    E la dolcezza della Sannia ( una cantante brava e bella,che avrebbe meritato ancora più successo ) con queste tenerissime parole che viene spontaneo dedicarle alla persona amata : Come stasera mai

    http://www.youtube.com/watch?v=d21YYfF1Zt0


    Come vedi seguivo tutta musica italiana,finchè incontrai quello che oggi è mio marito che era un appassionato di gruppi stranieri e fra quelli che mi fece conoscere questi erano i miei preferiti : Creedence Clearwater Revival - Proud Mary :

    http://www.youtube.com/watch?v=Gpqz3cdVPLM&feature=related

    E questa, strepitosa :Mungo Jerry In the Summertime

    http://www.youtube.com/watch?v=os3tMLlxTPI&feature=related


    Qui mi fermo perchè mi accorgo che ho approfittato del tuo spazio. Ma, Capitano,quando si comincia a volare sulle ali della musica,si sa dove si comincie ma non dove si finisce!

    Vorrei aggiungere un regalo per Cassandro,a ringraziamento delle sue piacevolissime poesie. L'indirizzo della canzone di Irene Grandi: Prima di partire per un lungo viaggio . Canzone regalatole da vasco Rossi.


    http://www.youtube.com/watch?v=plxdrM2Ca3M


    Ora vado davvero! Finalmente domattina partirò per qualche giorno in montagna. Ci risentiamo fra non molto.Ciao!! :)

    e dato che sono del segno dell'acquario....


    http://www.youtube.com/watch?v=N9oq_IskRIg







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  7. Visto dal primo all'ultimo fotogramma i tuo video di "Acquarius" dal musical Hair, vitty. Film strepitoso, canzone epica e coreografie straordinarie. Era incredibile il senso di libertà che sapevano ispiorare le figure degli hippies, i loro corpi magri, le loro acconciature originali, gli sgargianti colori del loro vestiario. L'iconografia degli hippie ti strappa sorrisi francescani sempre e dovunque. Avrei potuto inserire questo e altri brani del film nella mia colonna sonora, a cominciare dalla spumeggiante "Good morning starshine", come avrei potuto infilarvi pure la strepitosa "Proud Mary" dei Ccd che tu segnali.
    Sugli hippy devo dire che di recente ho rivisto un vecchio Carosello della Piaggio in cui una signorina figlia dei fiori cantava una canzone sull'arcobaleno con un delizioso accento british. Anche in quel piccolo Carosello c'era tutto il senso di libertà del movimento hippy. Ah, ho poi scoperto che lo spot era opera di un giovane Tinto Brass.
    Fai belle passeggiate in montagna e passeggia anche per il Capitano, se puoi :-)

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  8. Il commento di Vitty mi fa accantonare per un attimo l'indolenza che questa estate calda mi ha cucito addosso.Tenco e Paoli che insieme alla Vanoni hanno segnato la mia adolescenza e il dissacrante e malinconico Piero Ciampi. Di quest'ultimo segnalo un video che amo particolarmente " ma che buffa che sei":)
    http://www.youtube.com/watch?v=iHs2jWSlHlg

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  9. Cleide, conosco poco piero Ciampi, ma quel poco mi è piaciuto. Nle video che Segnali Ciampi si presenta molto come chansonnier, anche nel look.
    Aggiunti due Video, "il primo è Blowin in the wind" versione Joan Baez, che la sua voce da pasionaria della contestazione ci trasporta sempre in un corteo a manifestare dalla parte dei buoni.
    L'altro è Branduardi in una delle sue più espressive canzoni. Ne esiste anche una versione più riccamente orchestrata, ma io preferisco questa.

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  10. CASSANDRO

    Tu scrivi, Cap, dopo avere visto il video di "Acquarius" dal musical Hair, inserito da Vitty, che si è trattato di un “film strepitoso, canzone epica e coreografie straordinarie. Era incredibile il senso di libertà che sapevano ispirare le figure degli hippies, i loro corpi magri, le loro acconciature originali, gli sgargianti colori del loro vestiario”.

    Mi permetto di descriverti, qualora tu non la conoscessi, la scena iniziale dell’opera a teatro che ho avuto la fortuna di vedere dal vivo, che tanto ha influenzato il mio modo di pensare e quindi la mia piccola produzione hobbistica: quando la vidi ero in compagnia pure di Sergio Sestolla, col quale commentammo a fine spettacolo che era ora che ci dessimo una “smossa” perché i tempi erano cambiati.

    Il teatro era pieno di signore eleganti con accompagnatori adeguati in giacca e cravatta, pronti a seguire uno spettacolo immaginato secondo i canoni allora vigenti, per cui grande fu la mia sorpresa quando, spente le luci, si aprì la tenda e comparve il boccascena nudo e crudo, con le quinte laterali un po’ sbrecciate e in vista i fili delle luci pendenti, le scale, le corde e gli altri attrezzi di servizio.

    In fondo alla scena era presente un semplice traliccio di tubi Innocenti altissimo, fino a sfiorare il soffitto, tipo quadro svedese delle palestre.

    Mentre regnava il silenzio in sala, un po’ tutti sorpresi per tale sceneggiatura, cominciarono a giungere le note ammalianti, in gran parte sconosciute ai più, di “Acquarius”: a questo punto i riflettori, essendo scemate le luci in sala, illuminarono sempre più intensamente la parte più alta del traliccio dove un giovane bellissimo, nudo, con addosso solo uno slip leopardato, cantava tale canzone con voce d’angelo, costringendo tutti (signore eleganti e uomini incravattati, compresi io e Sergio Sestolla) a stare con la testa sporta in alto, fino quasi a farci male, per tutto il tempo della melodia, struggente e incisiva.

    Era fatta! . . . Lo spettacolo poi decollò magnificamente con la trovata, alla fine del primo atto, di una veloce corsa degli attori in sala, dall’ultima fila delle poltrone lungo i corridoi laterali, che reggevano in mano, tenendolo ben alto, un enorme lenzuolo a striscie, riproducenti ognuna di queste una bandiera dei vari Stati del mondo, che ha ricoperto in un afflato di fratellanza e libertà tutta la platea.

    Scusa se mi sono dilungato, Cap, ma volevo completare così il tuo sensibile commento sul video posto dall’acquaria Vitty, e per ringraziare questa di avere evidenziato per me le coordinate per potere vedere subito il video della canzone di Irene Grandi, a me tanto cara.

    Buon proseguimento di calura.

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  11. Pensavo non ci fosse nessuno! Pensavo di esser la sola che procede per inerzia e non ha voglia di far nulla! Questo caldo mi uccide e mi esaspera e spegne in me anche la voglia di muovermi! Passo il tempo sdraiata sui lettini bella mia terrazza mentre sopra di me volano oltre ogni genere di uccelli ... Elicotteri canadair e per le strade urlano le sirene ad ogni ora del giorno e della notte! Maledetti incendiari ! Che belle le canzoni che hai citato ...ma come mai hai scelto i passi così... Senza speranza? Ma shhh amico ... La risposta sta volando nel vento! Non conosco Ciampi ma ora seguiró il link! Eh gia...Cassandro, ottima domanda ! Penso anche di essermi data da tempo la risposta! Ma non deve essere la stessa che si danno gli altri! :-) bello cio che descrivi di quella sera al teatro!
    Ora vado ... Chi volesse venire ad oziare sulla mia terrazza è il benvenuto! :-)

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  12. Cassandro, sugli hippies ne ho ancora da dire. Ho da poco sentito una notizia al telegiornale su un fatto accaduto a Roma che mi ha colpito e credo che ne farò un post presto o tardi (ma più presto che tardi). Ovviamente gli hippies non ci sono più, ma esistono i loro legittimi discendenti, persone che vivono per strada libere, che campano di piccolo artigianato o di lavoretti, che hanno conservato il look libero e appariscente dei loro predecessori. Gente che ha scelto di vivere in maniera diversa e che, soprattutto, dimostra di avere un cuore che batte, laddove troppi cuori non battono più. Ma vedremo.
    Giovanna, sei sempre la benvenuta.
    Due parole sulla canzone "Datemi un martello", di Rita Pavone che a un primo sguardo superficiale potrebbe apparire leggera e disimpegnata.
    La canzone originale si intitolava "I had a hammmer" e su fu scritta nel 1949 dal folk singer Pete Seeger. E' una potente canzone pacifista e fu suonata addirittura al raduno per la libertà nel 1963 a Washington in cui Martin Luther King pronunciò il celebre discorso "I have a dream". Ebbe qualche problema di affermazione nel periodo maccartista (Seeger fu accusato di essere comunista), ma con gli anni '60 fiorì. Celebri le versioni del trio hippies Peter Paul e Mary o di Triny Lopez. Esistono versioni anche di Aretha Franklyn e Johnny Cash (per non dire che nel '68 fu incisa anche Leonard Nimoy, in arte il signor Spock di Star Trek). La versione italiana della Pavone è estremamente zuccherosa e ha perso tutto il significato contestatario, ma conserva una buona verve musicale.

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  13. Come dice Cassandro, tutti noi abbiamo una "personalissima colonna sonora", una canzone che ci ha accompagnato nella vita, indipendentemente dagli stati d'animo. La mia, oltre a qualche brano da te riportato in questo simpatico post, è una canzone italiana che risale al 1968 cantata dall'incredibile voce di Mina (cantante che tu non apprezzi particolarmente, mi sembra...), ma anche da Ornella Vanoni, scritta da Paolo Limiti, autore, sceneggiatore, presentatore, ecc.ecc. che stimo molto ed è "La voce del silenzio".

    "Volevo stare un po' da sola
    per pensare e tu lo sai
    ed ho sentito nel silenzio
    una voce dentro me..."

    puoi trovare il video di Mina in Canzonissima su
    www.youtube.com/watch?v=hpVtgJyCtkk

    Una canzone che ha accompagnato gli anni della mia adolescenza, come tante del panorama italiano, da Tenco a Paoli per poi passare a Battisti.
    Anch'io ho assistito tempo fa in teatro al musical Hair e, pur conoscendone le musiche, non l'avevo mai visto interamente. Beh... che dire? La musica del pezzo Acquarius è talmente trascinante che ti lascia senza fiato, figli dei fiori compresi!
    Ciao Cap e buona settimana!
    Marypersempre

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  14. Ti ringrazio Capitano per aver perdonato la mia invasione musicale. Sono contenta che il filmato di Acquarius ti sia particolarmente piaciuto. E' stato un film strepitoso che mi "ubriacò" di musica e entusiasmo.

    Non sono stata fortunata come Cassandro che l'ha potuto scoprire a teatro. Ma grazie alle sue ancora vivissime impressioni,ha potuto descriverlo così magistralmente da darmi l'impressione di essere seduta lì,accanto a lui,affascinata da tanta spettacolarità.

    La musica, decisamente, abbatte qualsiasi ostacolo facendoci arrivare vicini alle persone e al cielo.

    Mi ha fatto un gran piacere sentirti parlare dei Figli dei fiori. Di solito il ricordo degli Hippy è legato alla droga,ai loro capelli lunghi,all'amore libero,e alla voglia del dolce far niente. Nella mia famiglia quando si sentiva parlare di hippy,non era mai per un qualcosa di benevolo.

    Sono cresciuta in quel periodo,quasi senza accorgermi di quanto stava accadendo intorno a me.Tutta presa dai miei problemi esistenziali e dagli avvenimenti che la Vita ogni giorno mi riservava.


    Ringrazio Cleide per la segnalazione della bella canzone di Piero Ciampi. Bisognerebbe scrivere un post su di lui,per farlo conoscere a tutti,per far scoprire quanto amore,quanta poesia,quanta disperazione,portava nel cuore.

    Se avessi la tua penna Capitano,lo farei.

    E dato che Gino Paoli piace tanto anche a lei,penso le farà piacere risentire queste due dolcissime canzoni

    Vivere ancora, cantata solo con la musica del pianoforte:

    http://www.youtube.com/watch?v=yngsKooHFn4


    e 67 parole d'amore


    http://www.youtube.com/watch?v=ZpFwGKwsGSg&feature=related


    Potrei citarne molte,molte altre...ma qui mi lego le mani perchè il troppo è troppo....ovvia! ( lo vedi,mi sgrido da sola!!!!)

    Buona serata a tutti!


    P.S.


    "la voce del silenzio",la cantò per prima Dionne Warwick nel 1968 nal festival di Sanremo. Mina da vera intenditrice ,la incise più tardi.

    http://www.youtube.com/watch?v=AgfvfXXrAD8








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  15. Chiedo venia,ho confuso gli indirizzi. "Vivere ancora" è questa qua :

    http://www.youtube.com/watch?v=ZpFwGKwsGSg&feature=related

    l'altra era la sensualissima Viverti addosso. Sempre stra-bella!!!

    Ancora ciao!!! :)

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  16. Mary, Mina la apprezzo, ha una voce straordinaria, ma per qualche motivo non stravedo per lei, le preferisco, per restare in tema di cantanti dell'epoca, la Vanoni. "La voce del silensio è una bella canzone che mette a dura prova le corde vocali dei cantanti, ma credo sia stata danneggiata dal fatto di essere eseguita di preferenza in patinati paesaggi televisivi, con pubblici ammaestrati, cantanti boceliani e presentatori che danno sul fesso. Purtroppo è quasi diventata una canzone da sala da ballo di crociera.

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  17. vitty ti devo rispondere sugli hippy. Prima però ti segnalo che ho aggiunto nel post il carosello sugli hippy opera di Tinto Brass che invito gli amici a guardare.
    Dunque quando io ho avuto l'età della ragione gli hippy praticamente non esistevano più, sopravviveva una loro discendenza che noi chiamavano Yeps. Gli Yeps si vestivano in maniera informale come i loro cugini americani, ma avevano una più aggressiva carica politica, erano dediti anch'essi al consumo di sostanze ambigue e professavano, almeno a parole, l’amore libero. Hanno percorso tutti gli anni Settanta e generalmente non suscitavano simpatia sfrenata al di fuori della loro cerchia.
    Dici che i figli dei fiori erano dediti al dolce far niente. Si potrebbe disquisire a lungo su cosa sia far niente e fare invece qualcosa, ma tanto per fare un esempio si potrebbe dire la stessa cosa dei francescani, categoria umana a cui in effetti i figli dei fiori assomigliano parecchio, almeno a mio parere. Che lavoro concreto fanno, i francescani, fanno i banchieri, costruiscono ponti, fanno gli avvocati?
    Naturalmente non difendo acriticamente il modo di vivere degli hippy, per esaminare il quale ci vorrebbero diversi post e magari un libro. C’erano molte cose che non funzionavano, c’erano invidie e perfino omicidi tra di loro. Quello che mi interessa qui sottolineare è l’icona rappresentata da quel gruppo sociale, il fulmine culturale che hanno rappresentato a metà degli anni Sessanta. Era qualcosa di rivoluzionario. Improvvisamente si diffonde questo messaggio nella gioventù dell’epoca: esiste uno straordinario gruppo di persone che rifiuta il modo di vivere tradizionale, è fuori dagli schemi del consumismo e del capitalismo, è dedito all’amore e non alla guerra, vive in comuni in cui si è sviluppata un’armonia dei sentimenti ed è composto da giovani che si vestono in maniera sgargiante e originale, fanno solo ciò che vogliono fare o di cui hanno bisogno, e poi le ragazze, avete visto come sono belle le ragazze hippy, avete visto i loro capelli colore del sole e della libertà, fanno l’amore libero, quelle ragazze, sì, anche con te sfigato che la ragazza non ce l’hai, allora, dimmi: vuoi restare imprigionato nel tuo ruolo di manichino metropolitano o partire subito verso l’avventura e l’amore?
    Nel film “Hair” si intravede il potente messaggio di libertà rappresentato dagli hippy, sia pure attraverso la necessaria semplificazione cinematografica. E a mio modo di vedere lo si vede larvatamente anche nel Carosello che presento nel post. La verità è che negli anni Sessanta si sognava, la California, san Francisco o i grandi raduni giovanili come Woodstock. Oggi si sogna ancora in quella maniera?

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  18. Aggiunto il video di "Pugni chiusi", 1967, i Ribelli, con la voce indimenticabile del compianto Demetrio Stratos.

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  19. Ho visto e apprezzato il Carosello di Tinto Brass ( e chi lo avrebbe detto che Brass ha girato pure dei Caroselli casti e pure piacevoli ) e la struggente canzone dei Ribelli " Pugni Chiusi".

    Anche questa canzone coincide con i miei gusti. Ne abbiamo parecchie in comune ,mi pare eh,Capitano??

    In quanto agli hippy, forse non mi sono spiegata bene. talvolta mi capita di accennare un pensiero,avendo la certezza che chi legge,sappia esattamante cosa ho nella testa. Questo naturalmente non è possibile,così rimango con i pensieri in sospeso. Ma la colpa è solo mia che non mi spiego correttamente.

    Ero una ragazza negli anni 70, ma non potevo seguire le correnti dei giovani che mi stavano intorno.Vivevo in un rigore che non starò a spiegarti perchè e come.E quando vedevo alla tv le avventure di questi ragazzi capelloni,che stavano in gruppo,così liberi di vivere la loro età. Dentro di me c'era una sincera ammirazione. Quando vidi il film "Hair" rimasi entusiasta per il messaggio di Libertà e voglia di vivere che quelle musiche trasmettevano.

    Guai però a citarli come esempio in famiglia. Erano visti come sbandati e assolutamente da non frequentare.

    Per questo mi ha fatto piacere sentirli rivalutare dalle tue parole. In fondo non avevo tutti i torti per ammirare la spensieratezza di quei ragazzi. Per questo forse mi piace tanto immaginarmi su una spiaggia ideale circondata dagli amici più cari.

    Buona serata Capitano e grazie dei bei filmati :)

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  20. Lette le tue precisazioni, vitty, ma già sapevo che volevi dire più di quanto si leggesse dalle tue parole.
    Il carosello della Piaggio mi +era rimasto impresso, solo di recente ho scoperto che l'autore ne era Tinto Brass. chiaramente non era tutto oro quello che luccicava intorno agli hippy, ma avevano qualcosa che faceva sognare. E il sogno, si sa, è il principale costituente della vita.

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