venerdì 12 ottobre 2012

La macchina per catturare i bambini

Un inventore ligure impegnato nel sociale e nella cura dell’infanzia, Orco Mangiafuoco, ha deciso di aiutare la polizia e gli assistenti sociali con una sua creazione: la macchina per prelevare i bambini. Il caritatevole Orco Mangiafuoco è rimasto scioccato dal recente video trasmesso da “Chi l’ha visto?” in prima serata, in cui un assurdo bambino in provincia di Padova si dibatteva a scuola, invece di ringraziare i poliziotti che lo trasferivano alla loro auto sospendendolo da terra come un piccolo re.

Cosa fare per superare l’ingratitudine e la ferocia della bestiolina umana e dei suoi selvaggi parenti? si è chiesto Mangiafuoco. Per rispondere al quesito, ha messo il suo genio a disposizione delle bistrattate forze dell’ordine. La sua macchina per prelevare i bambini va situata nel cortile della scuola frequentata dal piccolo bruto da catturare. Si attira la bestiolina all’esterno con qualche scusa. Accertatisi che il selvaggio è solo, lo si attira lungo un percorso prestabilito disseminato di merendine ai cinque cereali e ovetti della Kinder. Bisognerà aspettare qualche secondo perché è nota l’astuzia ferina di cui sono dotati i cuccioli bipedi. In ogni modo alla fine la cupidigia avrà la meglio e la preda si dirigerà verso una gabbia con le pareti rivestite di immagini di Puffi, Pokemon o personaggi della Disney (esistono vari modelli della gabbia da adattare alle circostanze specifiche). Per facilitare l’entrata nella gabbia, la si disseminerà di play station equipaggiate con gli ultimi videogiochi, di nuovi dolcetti, di pupazzi tecnologi o bambole delle Twinx: anche qui non manca una vasta possibilità di scelta. Altoparlanti nascosti diffonderanno le più caramellose melodie dello Zecchino d’Oro o dei cartoni del Sol Levante. Quando la bestiolina umana sarà penetrata nella gabbia, basterà chiuderla con un telecomando e quindi non rimarrà che trasferire il tutto a un orfanotrofio moderno e trovare due animali adulti cui rifilare il catturato.

L’ingegner Mangiafuoco afferma che la sua macchina per prelevare i bambini è infallibile e si è già guadagnato numerose onorificenze da parte delle forze di polizia e degli assistenti sociali specializzati nell’infanzia. Il presidente della Repubblica starebbe considerando l’idea di conferirgli la nomina a Grand’Ufficiale della Repubblica.

17 commenti:

  1. E i parenti selvaggi del della piccola bestiolina umana nel frattempo che l'ingegner Mangiafuoco riceve onoreficenze sono pure stati denunciati per oltraggio, resistenza a pubblico ufficiale e inosservanza di un provvedimento dell'autorità giudiziaria,tiè!
    Mica si può interferire sul funzinamento della macchina preleva bambini!
    Nemmeno Collodi avrebbe saputo immaginare una storia con un Mangiafuoco così attento!

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  2. La sparo cosi' come viene. Posto che ho ascoltato l'intervista ai genitori e alla zia del bimbo, ho visto il filmato e nutro da sempre alcune riserve riguardo al lavoro dei servizi sociali e delle forze dell'ordine, dico che sarebbe opportuno sottoporre (oltre ad altre categorie fondamentali per la crescita e lo sviluppo di un individuo, tra cui gli isegnanti), i genitori ad un test psicoattiudinale per verificare se esiste una maturità e un controllo emozionale maturo e consapevole per il ruolo. Dovrebbe esistere, la sparo ancora piu' grossa, una macchina dove entrando vieni analizzato senza possibilità di errore e se non risulti idoneo passi drettamente alla sterilizzazione. Si sterilizzano cani e gatti ma qui andrebbero sterilizzati gli umani.Mi rendo conto che detta cosi' e dura e cruda, ma mettere al mondo un altro essere umano è una cosa seria, è l'unico motivo per cui la vita diventa una questione seria. Mi fa male pensare che quel bimbo porterà su di se sempre i segni dell'immaturità dei genitori.

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  3. Io sinceramente sono allibita! Sto perdendo la lucidità, e la cosa un po' mi spaventa! Di proposito, non ho voluto vedere il prelievo coatto di un bimbo nel luogo dove dovrebbe trascorrere ore serene e produttive. Sono( tanto per cambiare), d'accordo con Cleide! Anch'io, avrei dato fuoco a dei genitori così, che non sono stati in grado, per amore del figlio, di superare i loro rancori! I bimbi sono "una cosa" seria dannazione!A quell'età poi, che trauma terribile deve sopportare! L'altro giorno un mio nipotino ( 3 elementare)è stato aggredito dai compagnetti bulli, mentre la maestra prendeva il caffè. Arrivato a casa, mostrando il collo arrossato alla madre, scopriva di non aver più la collanina che gli avevo regalato. Ha pianto un giorno intero, rifiutandosi persino di mangiare dal dispiacere di aver perso una cosa regalata da me! Me lo son stretto al cuore rassicurandolo che non era importante...ma lui ha sofferto e non si dava pace! Qiuesti bimbi soffrono quanto e più di noi!Mi sono arrabbiata contro il padre che lo istigava a difendersi picchiando a sua volta! NO, non puoi violentare un bimbo dolce e sensibile costringendolo a difendersi, a diventare lui stesso un violento!Gli adulti dove diavolo sono? Gli adulti col cervello e cuore dove diavolo sono?
    P.S. francesco, ti ho posto una domanda da Sergio.

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  4. Elle, Cleide e Giovanna, la situazione pare un po' più complicata di quanto apparisse all'inizio. Effettivamente c'è un padre che non riusciva a vedere il figlio. E c'è stato un provvedimento del tribunale che lo sottraeva alla potestà della madre. Gli assistenti sociali sono andati tre volte a casa per prelevare il bambino, senza riuscirci. Poi hanno tentato a scuola. Pare che i nonni avessero istituito un servizio di sorveglianza a scuola. Sarebbe stato molto più facile se il bambino fosse andato con il padre, che tra l'altro non mi pare un criminale, quando era il turno di stare con lui, e nel resto del tempo restasse conm la madre. Non so perché la gente si complichi la vita in maniera così assurda. Si faranno un mucchio di interrogazioni parlamentari, si sprecheranno soldi che non abbiamo per istruire poliziotti e assistenti sociali sul modo giusto di prelevare i bambini da una famiglia, modo che in effetti non esiste. Qualche astuto politicante o maneggione piazzerà qualche suo cugino o picciotto nel posto di istruttore psicologico di poliziotti e assistenti sociali. Qualcuno lucrerà sulle disgrazie come sempre succede. Qualche giornalista scriverà un libro sul bambino presentandolo con la gamba accavallata a un talk show. tutto perché due genitori puerili e direi anche viziati si fanno la guerra.

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  5. Situazione molto delicata e complessa sicuramente,due genitori a parer mio (e non solo)inadeguati,allora mi chiedo,perchè non prelevare loro magari con la stessa forza e modalità per portarli in una casa famiglia a resettare i loro pessimi comportamenti invece che il bambino che incolpevole ha dovuto sopportarli????
    Ciao a tutti e buona domenica!

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  6. SERGIO SESTOLLA

    E dove lo trovi elle uno spazio tanto grande da accogliere tutti "i genitori inadeguati"?

    Non lo scordiamo mai che il "fundamentum rei publicae" è preprio . . . .

    LA FAMIGLIA

    E’ la famiglia come le catene:
    va bene fino a che tutti gli anelli
    son saldi e forti, e quindi sulle scene
    del mondo a superar tutti i flagelli

    è pronta, e ci riesce alla grande.
    L’un l’altro sorreggendosi traguardi
    importanti raggiunge, e si espande
    benessere così, o presto o tardi.

    E se un anello è debole allora
    devono fare gli altri membri a gara
    perché ben si rinforzi questo ogni ora,

    ogni momento, in quanto non si bara
    nella famiglia, ma ci si onora
    r e c i p r o c a m e n t e. Figlio, impara!


    “Uno per tutti” occorre essere qui,
    “e tutti per uno”, come un dì
    i tre Moschettieri . . . E di’ di sì!


    Ma impara, genitore, pure tu.
    Se libido finisce e ci sta
    però in famiglia un figlio tu non più
    sei libero di far come ti va.

    Non puoi spezzare il circolo virtuoso
    con un colpo di spada come il nodo
    gordiano . . . zac . . . perché sarai roso
    se lo farai da vergogna, e un chiodo

    avrai fisso in mente ogni momento
    se il tuo figlio sbanderà ormai
    senza più la tua guida e il suo lamento

    sempre ti inseguirà e ovunque andrai
    il suo “perché?” tu sentirai . . . il vento
    dietro te lo terrà, e piangerai.


    E in ogni caso non l’abbandonare:
    insieme all’altro genitore amare
    dovrai lui di più. Non lo scordare!


    A qualunque età è da cullare
    il figlio e mai mai da strattonare.

    (Sergio Sestolla)

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  7. Da quando è stato mandato in onda il video del prelevamento "forzato" del bimbo, ostaggio di genitori immaturi ed egoisti, ogni giorno, da una settimana, assistiamo a continui dibattiti televisivi sul dramma vissuto da questo bambino, sull'incompetenza di servizi sociali e forze dell'ordine. Si organizzano manifestazioni, si scava nelle vite private, con giudizi negativi o positivi sulle responsabilità dell'una e dell'altra parte.
    Senza considerare che nessuno, in questo caso, ha fatto veramente il suo dovere: nè genitori, nè nonni, nè parenti, nè forze dell'ordine.
    Un saluto da Francoforte
    Marypersempre

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  8. Elle, resettare i genitori, ottimo suggerimento. Dalla torre buttiamo senza dubbio i genitori, non certo i bambini.
    Sergio Sestolla, grazie per il tuo inno alla famiglia e soprattutto per l'invito ai genitori a non smettere di imparare.
    Mary, vedo che l'ode del bambino prelevato a scuola ha fatto sentire i suoi echi fino a Francoforte. Come spesso, perdiamo l'esatta percezione della realtà. Pur non smettendo di segnalare l'assurdità di tutta la storia, il bambino pare quasi un sopravvissuto a un campo di concentramento. Non esageriamo. Ha avuto una brutta esperienza, ma magari da questa storia gli verrà del bene, se i genitori riusciranno a trovare una maniera di coesistere. I traumi erano quelli che provavamo noi quando ci imbattevamo nel bullo che ci appestava l'anima all'uscita di scuola, così mi pare.
    Un saluto a tutti.

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  9. Non entro nel merito delle colpe e problemi dei genitori.

    Chi veramente ha fatto e fa una brutta figura è la polizia. Si è dimostrata ancora una volta violenta,arrogante ( l'ispettrice ha sintetizzato benissimo l'arroganza e l'abuso di potere con quel " io sono un'ispettrice di polizia lei non è nessuno! rivolto alla zia che chiedeva spiegazioni )

    Dopo l'evidenza e il clamore che giustamente questo atto di violenza su un minore ha suscitato, è sceso in campo il questore di Padova difendendo l'operato dei poliziotti,negando la violenza accusando invece i familiari del bambino che avevano osteggiato la "cattura " del ragazzo.


    Anche questo atteggiamento di voler giustificare e non condannare un gesto barbaro ed evidente,dando la colpa ad altri,è tipico della polizia. Ne è un esempio lampante il G8 di Genova con quanto accaduto alla scuola Diaz. Con verità occultate da parte dei poliziotti picchiatori.Perchè tanto,loro sono poliziotti e noi nessuno. Hanno ucciso e mentito nel caso di Federico Aldovrandi, così come nel caso di Stefano Cucchi.

    Questi sono fatti eclatanti,gravissimi che sono arrivati fino a noi con processi e condanne. E quelli che non sappiamo? Quante sono le vittime dell'abuso di potere?

    No,mi dispiace ma di questa polizia non mi fido.

    Caro Capitano,se pensi che il mio giudizio sia troppo duro,cancella tranquillamente questo commento,non mi offenderò.

    un caro saluto.

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  10. Non vedo perché dovrei cancellare il tuo commento, vitty, mica sono il difensore d'ufficio della polizia. Tra l'altro pure secondo me la polizia e gli assistenti sociali si sono comportati in maniera pessima, ma sospetto (il mio è solo un sospetto) in maniera molto meno pessima dei due genitori.
    Vuoi sapere qual è stato secondo me nella fattispecie il peggior difetto della polizia? Quello di non aver avuto la mentalità del buttafuori. Dovrei aggiungere del buttafuori intelligente. Infatti il buttafuori fesso è quello che mostra i muscoli, usa la violenza, picchia i clienti ubriachi o malintenzionati. Risultato: spesso combina pasticci peggiori di quelli che avrebbe dovuto risolvere, oppure lo mandano all'ospedale o gli sparano. Il buttafuori fesso non dura mai molto.
    Il buttafuori intelligente è tutta un'altra persona. Non usa mai la violenza, se non come risorsa estrema. E' gentile, calmo,si scusa per quello che è costretto a fare, lui non vorrebbe accompagnare all'uscita quel cliente, ma se non lo fa perde il lavoro. Il buttafuori intelligente domanda addirittura l'aiuto del cliente ubriaco o cialtrone per dare da mangiare alla sua famiglia e ai due o tre figli che deve vestire e mandare a scuola. Se il cliente disturbatore gli farà il favore di accompagnarlo all'uscita facendogli conservare il posto di lavoro, si sarà assicurato la riconoscenza imperitura di questo onesto lavoratore.

    Sicuramente se tra i poliziotti venuti a prelevare il bambino ce ne fossero stati un paio con la mentalità del buttafuori intelligente non sarebbe successo niente di grave. E si sarebbero risparmiati casini a non finire.

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  11. Riflettere, approfondire, accertare. Questo è ciò che occorrerebbe fare quando si apprendono, e si vedono, fatti di questo genere. Belle parole, eh? Sono il primo a non applicarle e a infuriarmi quando, oltre alle tante altre immense brutture che ci circondano, vedo avvenire mostruosità di questo genere. Dovrei avere la serenità e la saggezza che l'età, dicono, comporta. Non ci riesco, ci provo ma non ci riesco. Il primo (stupido e irrazionale) impulso è quello di prendere a pedate certa gente. Ha ragione Vitty, l'infelice, stupida, boriosa frase del "lei non sa chi sono io" continua a imperversare da parte di persone idiote e arroganti alle quali o i soldi, o la divisa, credono debba conferire una indiscussa superiorità sui poveri imbecilli che continuano a illudersi di essere "cittadini" e non blebaglia. In tutta questa squallida vicenda c'è una sola vittima: quel povero bambino violentato fisicamente, moralmente e immotivatamente. Ha 10 anni e non potrà mai dimenticare. Cosa diventerà? riuscirà a superare le tremende ferite morali ricevute? Io non sono mai riuscito a superare traumi, di altro genere, subiti nell'infanzia. Spero solo, con tutto il cuore, che lui ci riesca. Certo il suo ricovero (o detenzione) in una casa famiglia (galera?), strappato ai compagni, alla scuola e agli affetti più cari non sarà il mio viatico per la sua esistenza futura.

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  12. Scusa Cap, correggi "il mio viatico" in "il miglior viatico". Grazie.

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  13. Secondo me, sergio, il vero trauma è dovuto al convincere un bambino di 10 anni a non voler vedere più il padre. Questo a mio modo di vedere si può ottenere in due soli modi: o perché il padre si comporta come un criminale disumano (e non mi pareva, a vederlo), o perché la madre e la famiglia di lei hanno fatto il lavaggio del cervello al bambino. Anche quando ti fanno il lavaggio del cervello subisci un discreto trauma.

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  14. Qui non si possono correggere i commenti come in Tiscali, sergio. Annotata comunque la tua precisazione.

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  15. L'impressione che televisivamente il papà sia una brava persona è indiscutibile,ma comunque diffido molto dai suoi bei modi,è un avvocato,conosce bene la legge con tutti i cavilli annessi e connessi,per la professione che svolge sa ben esprimersi e controllare le proprie emozioni.
    La mia sensazione è che per quanto abbia potuto agire per il bene del figlio,(bene del figlio farlo rinchiudere in un istituto?),l'unico a rimetterci ancora una volta (e prima con la mamma) sia il bambino,che per quanto lo educheranno a riprogrammare i suoi sentimenti, ha un'età per cui ricorderà per sempre questa triste vicenda che lo ha portato in un ambiente dove a nessun bambino si augura mai di dover entrare. Possibile che per risolvere una vicenda tanto delicata esista solo una terapia così d'urto? Mah due volte vittima quel bimbo,che fututo lo aspetta?

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  16. Elle, sono d'accordo con te che non tutto è oro quello che luccica. E di solito è bene dubitare degli avvocati. Però anche uno se fosse un azzaccagarbugli antipatico e magari animoso avrebbe comunque diritto a vedere i figli.
    Io mi chiederei come te che futuro aspetta quel bambino. E dato che non costa niente farlo su questo blog, mi chiederei pure che futuro aspetta noi e sarà peggiore di quello del bambino.

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  17. Sul nostro futuro che ci aspetta spesso mi capita di non volerci pensare tanto lo vedo nero.
    Vivere giorno per giorno e godere dei pizzichi di buono che s'incontrano mi sembra l'unica cosa possibile da fare.

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