lunedì 21 gennaio 2013

Ognuno candidato di se stesso

I politici sono proprio necessari nell’epoca moderna? C’è proprio bisogno di questi capetti studenteschi cresciutelli, in cerca di Soldi, Notorietà e Potere? Perché chi vuole procacciarsi la triade dell’ambizioni umane non fa un lavoro più normale e anche più onesto come l’attore, l’ereditiero o, al limite, il gangster? Chi sente il bisogno di feudatari spesso ereditari alla Casini, D’Alema o Berlusconi? Dice: la democrazia richiede l’intermediario politico perché si devono prendere decisioni difficili che solo in pochi sanno valutare. Non risulta che i politici in carica attualmente sono sappiano valutare un granché, dato che abbiamo un debito pubblico che ci soffoca e che le ruberie partitocratiche sono sotto gli occhi di tutti.

Dice: c’è bisogno di competenze, di capire l’economia, le banche, le macrodinamiche industriali, mica bruscolini. Tra i candidati attuali ci sono la schermitrice Valentina Vezzali, la canoista Josepha Idem e Luciano Moggi; che cavolo ne sanno queste persone di macrodinamiche economiche? Probabilmente non più di una casalinga madre di tre marmocchi o di un venditore di panini salsiccia e friarielli. Con la differenza che gli ultimi due personaggi hanno una migliore visione di economia familiare e di spese che è meglio non fare se alla fine del mese non vuoi trovarti col culo all’aria. Dice: ci sono delle difficoltà tecniche. Una cosa è far votare un migliaio di persone in Parlamento su una legge e un’altra cosa è farne votare milioni. Bah, pensieri vecchi. C’è la rivoluzione informatica in atto, caso mai qualcuno non lo avesse notato. Ci sono telefonini che fanno un milione di cose e si collegano con chiunque e ovunque, ci sono ipad, tablet e altre diavolerie simili sfornate a un ritmo costante. Con due ditate touch screen, ti puoi collegare con chiunque, consultare qualsiasi informazione. Sapere tutto quello che ti serve su ogni argomento. E con qualche altro piccolo accorgimento tecnico, in un futuro recente non dovrebbe essere difficile permettere a chiunque di votare tutte le leggi che hanno i requisiti necessari per essere presentate alla Nazione. Perché ognuno non fa il politico di se stesso senza delegare feudatari maneggioni o raccontatori di (pessime) barzellette?

17 commenti:

  1. Strepitosa idea,una sorta di uovo di Colombo del terzo millennio,la tecnologia potrebbe davvero aiutarci....dove,dove posso votare questa "rivoluzione"?

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  2. Aspettiamo e speriamo, elle, il vero mondo utopico sarà quello in cui non ci sono politici.

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  3. La speranza si dice che sia sempre l'ultima a morire,ma in questo caso credo che nell'attesa che i politici spariscano,moriremo prima noi!

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  4. Dove lavoro mi trovo costantemente ad essere messa in discussione...della serie: non c'è peggior sordo etc etc! Vado perciò avanti ad esempi! Dico loro: se tu porti a tua moglie 500 euro di stipendio...tua moglie ne può spendere 1000?Mi guardano straniti e rispondono nooooo Molto più efficace che spiegare le cose in termini ragionieristici! Dare, avere, utile o perdita d'esercizio perdono così l'alone incomprensibile e sono fruibili anche dai non addetti! Ho spiegato loro che in tempi di crisi avremmo dovuto rivedere parecchie cose e putroppo chiedere sacrifici! Ero a metà strada tra Monti e la Fornero...ugualmente invisa e osteggiata da tutti!Ho convocato tutti e ho iniziato ad elencare TUTTE le spese corredate da fatture e pezze giustificative. Hanno capito! E hanno capito talmente bene che la prima proposta è stata quella di fare un po' di spending review tagliando il mio già scarso stipendio da impiegata part time! Non posso scrivere cosa ho risposto! Questo per dire che non bisogna essere contabili espertissimi, ma che, basta fare i conti della serva! Tanto mi entra e tanto mi serve per mantenere in piedi l'apparato! Questa è politica spicciola! Questo è quello che chi governa un paese dovrebbe saper fare, Fare un bilancio preventivo, ricercare le risorse se ci sono, tagliare dove si può etc etc . Quindi la risposta o il commento al tuo post è NO, non abbiamo bisogno di questo ciarpame immondo ! Visto che si è toccato questo argomento, vorrei esternare la mia profonda indignazione, nonchè schifo vero quando mi capita di sentire una pubblicità che dovrebbe far insorgere tanta gente. Quale? Quella dove si spiega ai disabili come votare! Ma per la miseria...se ne strafregano della loro situazione, dei disagi( per usare un eufemismo) che incontrano ogni giorno e improvvisamente balzano alla ribalta per spiegare loro come votare? Vomitevole!
    P.S. Sergio ha mantenuto la parola, e...sai qual'è stata la mia prima impressione? Che la tua "severità" trasparisse anche dal tuo aspetto :-) Ho pensato ....o mamma...come ho fatto a scrivere tante azzzzate nel suo blog? :-)Perdonami, non sapevo quel che dicevo!
    Sarà difficile inviare un'intervista no???

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  5. Giovanna, ma vale anche per tutti gli amici del blog che siano interessati, il video dell'intervista è on line su un sito particolare. Se lo vuoi vedere ti comunico in privato l'indirizzo del sito e la password per accedervi. Come vedi sulla colonna laterale c'è la casella CONTATTAMI: scrivi li e ti mando indirizzo e password. Di solito nelle foto vengo accigliato, anche se Cleide dice che non sono poi così severo, so anche scherzare. Cleide dice pure che nel video sono venuto meglio che sulle foto perché lì almeno parlo: dato che l'intervista non l'ho ancora vista mi fido del suo giudizio. E ci metto il sorriso :-)

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  6. SERGIO SESTOLLA

    Non tutti possono fare tutto, secondo me, per cui, o bere o affogare . . . i politici (quelli veri) dobbiamo accettarli, anche se è noto l’aforisma che

    “Dio non ha fatto nulla di inutile, ma con le mosche e con i politici ci è andato vicino”

    Tu sei, Cap – almeno per quel poco che so – uno ottimo scrittore (i tuoi post sono assai sopra la media ed inconfondibile è il tuo stile: e qui è giusto complimentarsi per i tuoi recenti successi: bravo e auguri), io scrivo versi come seconda attività per scaricare la tensione del lavoro routinario, che non è quello di vero politico, Elle appare un’ottima madre di famiglia, impegnata a creare un mondo migliore per i suoi figli (rientrando quindi nella categoria delle eroine esemplari del XX secolo), o ad impedire che peggiori ulteriormente, Cleide, Giovanna, Sergio e Vitty sono di sicuro persone intelligentemente interessate allo svolgimento in futuro di una vita sociale vivibile (scusa il bisticcio di parole, ma vivibile rende bene l’idea di giusto e d umanamente sereno sviluppo) ecc. ecc., ma non penso che tutti insieme saremmo in grado con un click (mi atterrisce una tale possibilità) di suggerire in modo appropriato, ad esempio,

    come intervenire se si scatena la speculazione internazionale sui nostri titoli di Stato (se parte sarebbe un’ira di Dio, sarebbe una Bomba più bomba di quella da te illustrata nel tuo ultimo libro: basti pensare che l’America, a quanto si vocifera, sembra sotto calcio di rigore da parte di uno Stato non liberale detentore della massima parte dei bond statunitensi),

    come ottenere i necessari prestiti da altri Stati sovrani senza svendere la nostra autonomia,

    come proteggere la nostra produzione industriale dalla concorrenza smodata ed inumana dei Paesi ove la forza lavoro è quasi a costo zero (leggi Cina),

    come risolvere, con cognizione di causa, nostre carenze strutturali in tema di energia elettrica, e risolvere l’annosa e delicata situazione se ricorrere all’energia solare o a quella nucleare (ripeto “con cognizione di causa”),

    Ci pensino perciò i competenti che si vogliono assumere tale onere. E qui casca l’asino!

    Chi sono oggi? con quali programmi si presentano, ammesso che le loro parole parole e parole abbiano un senso maggiore di un abbagliante flatus vocis?

    Sta a noi sapere discernere, sempre che abbiamo fatto tesoro delle precedenti tristissime ultradecennali esperienze, non scordando come sul vulnus infertoci, “col sorriso sulle labbra a 32 denti 32” è stata pure stesa grande indegna dose di irrisione (spesso meritata perché tutto consegue a nostre scelte) ed arroganza.

    In mancanza di meglio mi limito perciò a scegliere, quasi lombrosianamente e fidandomi di un certo istinto animalesco, l’uomo che dovrà governare il mio Paese (ed il partito che lo sostiene), chiedendo scusa alle persone sopra citate (me compreso) che ritengo ottime per tante altre attività basilari alla vita vivibile!

    (segue)

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  7. SERGIO SESTOLLA

    Non scordiamo il Belli che pone in evidenza l’ingenuità del vetraro che si rammarica di non essere mai nominato Papa, per cui ripete fra sè e sé, pur sapendo che non è possibile, e forse neppure augurabile, che sarebbe “filice” se un giorno mentre che

    “ . . . sto abbottanno er vetro
    entra un Eminentissimo e mme disce:
    Sor Titta è Ppapa lei: viegni in Ssan Pietro!”

    E quindi, sempre per me, un occhio al programma e diecimila occhi all’Uomo che in latino si tradurrebbe con “Vir, viri”! . . . . .

    O L’UOMO O IL PROGRAMMA

    Interessa il “Programma”? . . . Altro che no!
    Cosa si voglia far per la Nazione?
    Come il lavoro tutelare o
    risollevare Sanità? . . . Istruzione?

    . . . Giustizia? . . . Ma certo! . . . Certamente
    che questo ci sta a cuore, sì, però
    chi tutto ciò promette è un delinquente?
    -- domanda -- o uno onesto? . . . Io perciò

    (dato che tutti son capaci a fare
    bei programmi in vista di elezioni)
    a fondo mi soffermo a studiare
    “l’uomo” che li propone: le intenzioni

    buoni eccellenti, ottime, esaltanti
    son quasi scritte in un “prontuario”,
    alla mercè di tutti, e quindi i tanti
    buffoni con il loro stradivario

    li espongono e se ne fanno vanto
    essendo quelli che il pubblico vuole
    (niente più tasse, Imu . . . e per incanto
    più ospedali, asili nido, scuole).

    Ma se promette questo l’uomo greve,
    l’incompetente, l’arrivista, quello
    che bleffa sol . . . se non si taglia in breve
    dritto ci porterà in un bordello.

    Orsù, non si ricaschi nel tranello!


    Solo colui che vale può salvare
    e la Polis amata migliorare

    (le buone idee e la capacità
    son frutto di impegno ed onestà)

    siccome non ci innalza sulle sfere
    l’ignorante riccastro e puttaniere,

    l’angelico che te la dà a bere,
    il mafioso con le mani nere,

    la puttanella con il bel sedere
    e le tettine fuori a belvedere,

    il cui unico scopo è il potere,
    e il godimento in “eleganti sere”.


    Col gatto ognuno non si faccia topo,
    chè “l’uomo” conta, il programma dopo!

    Mai scordiamo le osservazioni
    del buon Trilussa in romaneschi toni

    “Saremo tutti boni,
    saremo tutti onesti,

    come li manifesti
    ner tempo d’elezzioni”.

    Tu guarda l’uomo e scopri il suo programma,
    nel volto sta cerebrocardiogramma:

    vedrai se in lui arde la fiamma,
    se in lui c’è realismo o melodramma!

    E se non ti va, tu digli: “Smamma!”

    (Sergio Sestolla)

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  8. Sergio Sestolla, presenti molti temi sia in versi che in prosa, cercherò come meglio di affrontarli.
    Prima tema: come potrebbe la gente normale capire e decidere su argomenti che io nel post definivo "macrodinamiche economiche" e che tu definisci, più in dettaglio, la concorrenza internazionale, il problema dell'energia, l'attacco speculativo delle banche eccetera? In realtà anche nel Parlamento attuale la stragrande maggioranza degli eletti non padroneggia questi argomenti. In ogni gruppo politico c'è una task force di cosiddetti esperti che via via decide sulle questioni e sul modo in cui votare. Gli aderenti a un partito si adeguano e votano di conseguenza. Non vedo perché la gente normale non possa fare altrettanto, cioè adeguarsi ai suggerimenti dei propri esperti di riferimento o di fiducia. Inoltre già attualmente le persone normali hanno a che fare con un mucchio di questioni incredibilmente tecniche su cui non sanno una (benemerita) mazza. Per esempio quale banca scegliere, dove investire i propri risparmi, quale attività commerciale intraprendere, o perfino che automobile comprare e perché. Anche qui per operare al meglio le scelte si dovrebbe essere dei guru del pensiero economico o anche ingegneri della Ferrari. Si dovrebbe sapere tutto di banche, di dinamiche economiche, di finanza, di titoli e di spread, o anche di motori di automobili, meccanica e sistema elettrica dei veicoli, eccetera. Quasi tutti noi siamo ignoranti in alta economia e non sappiamo quasi neanche usare un crick per strada, eppure investiamo i risparmi e guidiamo mostri tecnologici come le automobili moderne della cui struttura interna sappiamo praticamente zero. La spiegazione è che per decidere su temi complicati e tecnici non bisogna essere dei super esperti, basta avere buon senso, assennatezza e dei super esperti di fiducia che ti guidino.
    Seconda questione: se attualmente molti politici sono quelli che tu indichi in “l’ignorante riccastro e puttaniere, / l’angelico che te la dà a bere, / il mafioso con le mani nere, / la puttanella con il bel sedere
    e le tettine fuori a belvedere, / il cui unico scopo è il potere, / e il godimento in “eleganti sere”, significa che il sistema fa acqua da tutte le parti. Difficilmente quindi l’”autogestione politica” potrebbe fare peggio.
    Terza questione: i politici servono anche per prendere scelte “impopolari” che evidentemente la gente, affetta da populismo e basse pulsioni umane, non saprebbe prendere. Le persone normali al contrario operano continuamente scelte impopolari, come stringere la cinghia quando hai i debiti sulla casa e rinunciare a vacanze e sprechi quando la situazione volge al peggio. Non si può dire altrettanto dei politici, vedi debito attuale della Nazione.
    Infine i programmi dei partiti. Non devono essere promesse vacue di abili piazzisti che “sorridono a 32 denti”, che ti promettono la luna pur di fregarti il voto. Ma non devono essere nemmeno troppo vaghe o addirittura assenti. Io quest’anno voterò per il Partito Democratico, anche se quando ho visto Bersani in televisione non ho sentito una sola proposta del programma che intende attuare o capito quali soldi vuole spendere e a favore di chi. L’unico argomento che presenta Bersani, almeno quando l’ho visto io, è: votate noi, altrimenti viene un molto peggio di noi. E io questo farò, voterò affinché non venga il tipo molto peggiore. Ma non mi sembra una bella cosa, questa. Avrei preferito udire proposte e progetti concreti. Qui spendiamo x a favore di questa gente. Lì faremo y a favore di questa fascia sociale. Bersani sa solo dire noi noi noi come se fosse l’unto del Signore. Devi parlarci di soldi. Cosa ne fai. A chi li dai. Come li spendi. Come li risparmi. La casa. Le bollette. La spesa al supermercato. Il medico e le medicine per chi non ce la fa.

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  9. Eh si, Sergio dice bene ma ha già risposto Francesco ...non c'è nessuno di quelli che ci governano che si intenda di quel che la " politica " è chiamata a fare! In alcune strofe si ride persino...e restano impresse proprio quelle richiamate dal Cap,
    E VENIAMO ALL'INTERVISTA :-) beh stavolta ho sorriso nel vederti sorridere molto spesso...e mi veniva automatico suggerirti le parole che a volte faticavi a trovare accerchiato da ben tre intervistatori! Te la sei cavata egregiamente per essere la prima volta :-) Cleide aveva ragione (e quando mai sbaglia? ), è una bella intervista! Su... Guardati :-)

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  10. Credo di non poter commentare questo post senza farmi trascinare dal turpiloquio. Oramai parlo da sola, sbraito con la tv, butto in aria i giornali e parlo persino con il pc. Qui abbiamo due che come programma hanno la sconfitta dell'avversario. Tu presenti una proposta? Bene, io rispondo con il contrario. Io voglio le massaie al governo ecco. Quelle che hanno a cuore la propria famiglia e fanno quadrare i conti al centesimo senza fare camorra al marito.Poi possiamo anche parlare di banche, di sovranità monetaria perduta, di eurozone, di Ogm o di energie sostenibili, ma ora serve altro nell'immediato e a questi pagliacci non gliene frega una cippa:/

    p.s.
    Giovanna, 'anvedi che ride:)

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  11. Al rientro dall'ufficio ho sentito il tg, poi ho visto la lite tra sallusti e ingroia e ora guardo ballaró... Ma davvero ci meritiamo tutto questo schifo ?
    P.S. Cleide ma... Secondo te, il Cap, pur nell'imbarazzo della situazione ha dato una sbirciatina alla generosa scollatura della bella intervistatrice ? :-)

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  12. Sono al livello di Cleide sbraito e inveisco da sola quando ascolto o leggo notizie riguardanti la politica.
    I signori qualificati a governarci che della politica han fatto il loro mestiere,non mi sembra,tranne che per loro stessi,abbiano svolto al meglio i compiti...potremmo noi fare di peggio? NOn credo!!! L'unica cosa che mi dispiace è che la proposta di Mio Capitano sia così utopistica da dover SUBIRE ancora dei governanti non all'altezza del loro ruolo.Non andrò a votare,nessuno mi rappresenta e il meno peggio per me non esiste,mi fanno letteralmente SCHIFO tutti!

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  13. Giovanna 1, mi fido del tuo giudizio sull'intervista.
    Cleide, e vai con le massaie al governo, non potranno fare peggio dei signori attuali della politica.
    Certo che rido, chi ha detto il contrario?
    giovanna 2, non mi sarei accorto della scollatura nemmeno se me l'avesse piazzata sotto il naso.
    elle, molta gente quest'anno non va a votare, si dovrebbe riflettere su questo campanello d'allarme. Purtroppo ci troviamo imprigionati in un sistema in cui sei obbligato a votare e a farti rappresentare. Speriamo nel futuro.

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  14. Hai ragione Capitano,c'è da riflettere sul fatto del non andare a votare,e credimi se ti dico quanta amarezza e rabbia ho nell'aver preso questa decisione,ma mi sento come in un vicolo cieco senza via d'uscita. Mi sento presa in giro da questi politici che parlano parlano e di fatti seri e concreti manco l'ombra.Perchè farmi rappresentare a ogni costo? Cornuta e mazziata alla fine sarei,perciò questa volta il mio non voto sarà la una protesta che non servirà a niente ma è l'unica cosa che sento di poter fare!

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  15. Cara Elle,non voglio fare polemica con te perchè conosco bene le tue idee ,che in parte collimano perfettamente con le mie. Ma la scelta di non andare a votare,non posso condividerla. In questo caso aiuti chi si serve dei voti di scambio. Meno persone autonome andranno a votare,più i voti comprati ( e ce ne saranno,eh se ce ne saranno!!!) diventeranno determinanti. Vai e magari vota il partito dei pensionati,dei verdi ( ci sono ancora? ) insomma,qualcuno che secondo te farà meno danno. Lo so che questi politici sono quasi tutti impresentabili. Ma siccome non ce ne sono altri,arginiamo magari il danno.

    Un abbraccio.


    Scusa capitano per questo intervento. Ma i tuoi post sono sempre così coinvolgenti!!!!

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  16. Cara sorella mia,mi conosci e sai quanto sia difficile farmi cambiare idea. Ciò che scrivi è molto grave,a prescindere dal mio voto o non voto se la disonestà sta gia prima delle elezioni,pensa in che sistema marcio siamo.In teoria dovrei pensare,vado,voto,faccio il mio dovere di brava cittadina,eleggo un rappresentante X e sto a posto con la coscienza.Dopodichè le mie aspettative verranno come sempre buttate alle ortiche e il mio fegato sarà grosso tanto.
    In pratica non andrò a votare (i voti se li comprano pure semmai anche chi a votare ci va) e se chi verrà eletto X,Y, o Z che sia farà dei fatti,bè otterrà da me la mia più totale fiducia e alle prossime elezioni potrà essere sicuro del mio voto incondizionato.
    Ah quanto sarebbe bello davvero fare il politico di se stesso come scrive Mio Capitano in questo post,sarebbe tutto più vero e credibile.
    La mia scelta di non voto è del tutto personale e non ho mai chiesto a nessuno di condividerla.
    Scusa anche da parte mia Francesco per l'invasione di campo,credo che con mia sorella avremo modo di sentirci per telefono per eventuali altri chiarimenti!
    Un saluto affettuoso,
    gabriella

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  17. vitty ed elle, nessuna invasione di campo. Considero il non voto del tutto legittimo. Io stesso in passato a volte ho scelto di non votare, quando mi pareva che l'offerta politica fosse scadente e quando le facce e i discorsi dei politici mi erano venuti a noia. Stavolta voterò per i motivi che indicato nel commento. In realtà spero di vedere cose concrete. Non me ne frega molto se uno o più politici vanno o no a escort, raccontano o no barzellette o invece preferiscono fare discorsi alla vecchia scuola Pci col noi noi noi. Mi interessano i soldi. Mi interessa se qualcuno fa proposte che ti aiutano a campare. Me ne frego se uno dice noi siamo i buoni ed evitiamo che vengano i cattivi, cioè il Cattivo. Mi interessano le frasi con soggetto predicato e complemento oggetto, in cui si dica Noi (soggetto, e qui il noi lo accettiamo) spenderemo (predicato) tot soldi (complemento oggetto) a favore di persone che abbiano questi requisiti (questo dovrebbe essere un complemento di vantaggio, se i miei ricordi scolastici non mi ingannano). Cose concrete e non discorsi fumosi. Lavoro, aiuti a chi ne ha bisogno. Tasse a chi può pagarle. Cose reali senza cazzeggiamenti alla Noi Siamo i Migliori, Veniamo da Lontano e Siamo a Favore della Gente.

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