Da qualche giorno ci bombardano con questa boiata del calcio femminile. I giornali sono pieni di titoli sulla nazionale femminile di calcio impegnata nei mondiali. Le cronache non fanno che ripetere le imprese della suddetta squadra donnesca, in televisione si trasmettono le partite in prime serata con alti indici di ascolto. I belle e brave si sprecano. Belle? No, brave. Brave? Certo, ma anche belle. Insomma, pare che il calcio in gonnella, cioè in pantaloncini, debba quasi sostituire a breve quello classico praticato da giovanotti tatuati e palestrati. È veramente così o si tratta dell’ennesima bufala orchestrata dai mezzi di informazione, dall’estate che si preannuncia torrida e dal conformismo sociale, ora rafforzato anche da quella macchina massificatrice che è internet? È vera senza dubbio la seconda che ho detto. A nessuno, o a pochi, frega niente del calcio femminile e dopo questa breve parentesi modaiola le cose torneranno come sono sempre state.