Dunque nella ormai superclassica scenetta si vede Mina che balla con quattro presentatori dell'epoca: Mike Bongiorno, Pippo Baudo, Enzo Tortora e Corrado. Si sarebbero potuti aggiungere pure Alberto Lupo e qualcun altro e non sarebbe cambiato il senso delle nostre prossime riflessioni. Cerchiamo di capire cosa accomunava i quattro presentatori ospiti di Mina. A prima vista sembrerebbero personaggi molto diversi dal punto di vista intellettuale e caratteriale (e il meno dotato sembra proprio Mike). Tortora è aristocratico e freddo, Baudo ciarliero e accentratore, Corrado l'amico di chiacchiere davanti al camino, Bongiorno il distillatore di allegria casereccia. I quattro improvvisati compagni di ballo di Mina (e gli altri che vi si sarebbero potuti aggiungere) sono accomunati dal fatto di avere successo. Ma un successo speciale. Cioè il tipo di successo che dura fino al famigerato Oltre Mezzo Secolo, come nel caso di Mike Bongiorno. Il successo che ti accompagnerà per sempre a meno di non essere interrotto da circostanze eccezionali (la morte prematura di Corrado o di Alberto Lupo e l'assurdo caso giudiziario di Enzo Tortora). Domanda: perché quei personaggi erano destinati a un tale e ininterrotto favore popolare, al mitico successo dell'Oltre Mezzo Secolo? Perché erano bravi? Forse. Perché erano simpatici? Può darsi. Però forse la spiegazione è molto più semplice. Magari erano destinati ai trionfi dell'Oltre Mezzo Secolo unicamente perché erano lì. Perché erano in televisione. Nella sola televisione esistente all'epoca. C'erano solo loro e nessun altro.
Ma facciamo un passo indietro. Mi ha fatto riflettere una frase di Paolo Limiti intervistato alla Rai sul presentatore scomparso: Mike Bongiorno, quando era al culmine del successo, si muoveva in un regime di monopolio. C'era solo lui. Cioè c'è questo nuovo e magico strumento, la televisione. C'è questa meraviglia superiore a qualsiasi meraviglia tu possa trovare nella terra degli hobbit o degli elfi. E dentro ci sei solo tu. Se gli hobbit e gli elfi (o gli uomini) vogliono sbirciare in questa meraviglia delle meraviglie, la televisione, devono guardare te. Ti puoi chiamare Mike, Mario o Gedeone: ci sei solo tu e sei il padrone della sfera magica. E se sei il padrone e unico attore della sfera magica, che tu ti chiami Mike, Mario o Gedeone, sei destinato a sicuri e prolungati trionfi di popolarità.
A questo punto conviene fermarci. Altrimenti dovremmo concludere che per avere successo (e ancora di più il successo che dura per sempre) più che ciò che sai fare è importante dove ti trovi. Forse la cosa davvero importante è trovarsi dentro la meraviglia delle meraviglie e di farlo in regime di monopolio. Il segreto del successo imperituro più che altro sembra convincere i controllori della meraviglia (i dirigenti della vecchia Rai e dunque i politici loro mandatari) che tu sei la persona adatta a uscire in televisione. Il successo, nel caso che stiamo esaminando, si ottiene prima di entrare nel piccolo schermo. A tavolino, per così dire. E una volta che sei diventato una leggenda televisiva, il mitico primo uomo a passeggiare sulla luna o a presentare il primo quiz sul piccolo schermo, lo resterai per tutta la vita.
In chiusura ecco alcune modeste domande finali su Mike Bongiorno. E' stato un personaggio che ha fatto cose che altri non avrebbero saputo fare? Ha avuto un successo che altri al suo posto non avrebbero saputo ottenere? Ha ideato o creato programmi televisivi originali e interessanti, senza copiarli pari pari da analoghe trasmissioni americane, che altri non avrebbero saputo creare? Ha dato prova di ironia, brio, capacità fuori dal comune? Come si spiega il suo successo dell'Oltre Mezzo Secolo, se non con la teoria dell'unico attore della sfera magica che tutti, uomini, elfi e hobbit, vogliono e devono vedere?
Mio nonno diceva sempre: Non è importante svegliarsi presto, ma azzeccare l'ora. ;)
RispondiEliminaCondivido pienamente il tuo punto di vista: in tv, basta esserci per avere successo.
RispondiEliminaAggiungo un esempio che ricordo bene. Quando la Enrica Bonaccorti dovette interrompere il programma che presentava per avanzata gravidanza, fu sostituita da Giancarlo Magalli, allora completamente sconosciuto. Ebbene, l'audience di quella trsmissione non cambiò di nulla, come a dire che chiunque stava lì, si beccava i suoi bravi telespettatori, indipendentemente dal fatto di avere il viso carino della Bonaccorti o la pancia esagerata del Magalli, due persone così diverse tra loro, ma accomunate da una stessa dose di successo.
gians, magari è importante pure "dove" di addormenti.
RispondiEliminaVincenzo Cucinotta, ricordo il caso di Magalli e della Bonaccorti, la quale prima dell'avvicendamento veniva considerata una grande e insostituibile star televisiva. In realtà c'è un certo numero di persone che vede la televisione. Se ci sei tu, Mike, Mario o Gedeone, vede te. Se c'è un altro vede un altro. E se c'è un un film con Terence Hill e Bud Spencer vede il film con Terence Hill e Bud Spencer.
Come capita quasi sempre, mi hai fatto riflettere. La tua, fuori dal coro, è un'analisi lucida e convincente, non posso che darti ragione.
RispondiEliminaPuò essere.
RispondiEliminaRagionavo ieri (fuori tema se vogliamo) che oramai non c'è più nemmeno il quiz, ora si sceglie la carta o la scatola senza una qualsiasi preparazione seppur a memoria.
Non so. Forse non era l'uomo giusto. Ma era lì. Come lo fu Gagarin o altri.
In un mondo in cui, mi sembra che persino le invenzioni abbiamo un tempo per essere mature e l'idea viene a più persone, è il primo che rimane nella storia.
Eh mi sa che sto ripetendo ciò che hai già detto :)
sergio, anche tu mi fai riflettere spesso.
RispondiEliminacrimilda, ho sempre detestato i quiz. Li trovo stupidi e poi mi agitano. Da ragazzo vedendo Rischiatutto mi innervosiva lo scorrere dei secondi che avevi a disposizione prima della risposta.
si, pure a me non piacevano. Non amavo particolarmente neppure lui eppure ieri ci son rimasta male lo stesso.
RispondiEliminaSe devo scegliere, però, preferisco un quiz su Napoleone a L'accendiamo? :)
...forse essere al posto giusto al momento giusto fa una enorme differenza, però bisogna anche saperci restare per 63 anni.. E lui l'ha fatto...
RispondiElimina.. volenti o nolenti Mike ha fatto la storia della televisione.. Ogni PRIMA VOLTA è stata la sua.. La prima diretta, il primo quiz, il primo grosso passaggio da tv di stato a tv commerciale..
E sono davvero tanto tanto dispiaciuta (benchè non fossi una sua grande fan) che non abbia fatti l'ennesimo esordio alla tenera età di 85 anni nella tv del futuro, più o meno condivisibile (.. ma qui si aprirebbe una discussione sulle tv a pagamento..) Su Sky insomma.. quando la televisione generalista l'ha scaricato non sapendo nemmeno omaggiarlo per i suoi 40 anni dal rischiatutto, che ha oggettivamente cambiato il modo di fare televisione..
Io sono cresciuta con i quiz-- Bis, la Ruota della fortuna, Telemike, .. In tanti avrebbero potuto condurli meglio, forse.. ma tant'è che c'era Mike, geniale, ironico e nonostante tutto mai eccessivo o volgare o fastidioso come tanti tanti TANTI conduttori-meteore strapagati di oggi..
Come ben sai, pur non essendo una estimatrice di Bongiorno, ho apprezzato la sua lunga presenza in tv per la semplicità delle sue conduzioni, per essere sempre stato al suo posto senza mai sgomitare e fare baccano, neppure quando avrebbe avuto dei sacrosanti motivi per farlo. Ora in molti gli dedicano tributi, altri lo apostrofano come il re della mediocrità.Io credo semplicemente che fosse migliore di altri. Umanamente e catodicamente.
RispondiEliminaTelevisione in bianco e nero,un paio di canali che da vedere ti dovevi alzare a schiacciare il tasto per poter cambiare. Il telecomando,un oggetto da fantascienza. Mike Bongiorno con Sabina Ciuffini e il suo Rischiatutto non mi piaceva,mi era antipatico,ma favore di monopolio o no,lui fu una novità per l'epoca,una vera scoperta in un settore ancora tutto da costruire,la faccia giusta (quella di Baudo non avrebbe avuto lo stesso successo) per l'inizio di un'epoca che sarebbe stata dominata dai media.Dal niente Mike Bongiorno,il primo di una lista che ora non ha più fine! La sua morte mi ha commossa,e devo dire di averlo rivalutato in questi ultimi anni, apprezzando alla distanza il suo lavoro, ma soprattutto la sua grande energia umana che sembrava mantenerlo incredibilmente giovane a dispetto dell'età avanzata.
RispondiEliminaCiao Mio Capitano,
l'aria fresca di queste mattine sembra essere arrivata anche qui nel tuo blog!
g.
I quiz mi piacciono moltissimo quelli dove devi ragionare si intende e dove devi mobilitare almeno un neurone per dare la risposta. E mi piacevano anche quelli del Signor Allegria sebbene Bongiorno non mi ispirasse tanta simpatia. Non so perchè forse perchè ritenevo Corrado più alla portata di tutti e sembrava amico di mio nonno o perchè sono crescita a pane e Sanremo e Sanremo per me è Pippo Baudo. Mike lo mettevo da parte. Guardavo i suoi programmi ma lui era noioso. L'ho rivalutato da poco e sopratutto per merito di Fiorello. Fiorello e Mike sono anzi erano una coppia geniale il primo prendeva in giro il secondo e il secondo con intelligenza stava al gioco. Proprio la settimana scorsa in un canale del digitale ho rivisto alcuni spezzoni di presa diretta del programma di Radio 2 di Fiorello e Baldini dove c'era anche Mike li presente. Ho scoperto un Signor Allegria diverso, simpatico di battuta pronta e sopratutto di grande ironia. Non so se sempre per merito di Fiorello o semplicemente per il fatto che io sono cresciuta. Quando vedevo Superflash o Bis ero bambina e ovviamente ai bambini uno come Mike poteva solo stare antipatico.
RispondiEliminaCredo che sia stato un uomo davvero di grande intelligenza e mai più parola fu azzeccata da Napolitano, di grande laboriosita'. Il fatto che fosse li in quel momento non è colpa sua semmai una fortuna. Tutti raggiungiamo qualcosa perchè al momento giusto ci troviamo al posto giusto e nell'epoca giusta. E' stato il primo ad inventare i cosidetti Format anche se allora non si chiamavano cosi', spunti presi da altre trasmissioni americane che poi lui rivedeva e correggeva e riadattava. Se non ci fosse stato lui ci sarebbe stato un'altro questo è sicuro ma non è andata cosi'.
E se è vero che non occorre svegliarsi presto ma azzeccare l'ora serve grande sacrificio, talento, preparazione e intelligenza per rimanere protagonista della TV tutte le ore di un mezzo secolo.
Ovviamente la TV di allora aveva "posti" occupati da pochi era facile prenderne uno e farne un monopolio, non c'era concorrenza. Ma sono certa che anche per monopolizzare in senso buono per cinquant'anni la televisione occorra grande talento.
Ciao Capitano :)
Cominciamo dall'aria fresca di elle che è giunta prima sul mio blog e poi qui sulla mia scrivania. Sempre felice delle sue visite.
RispondiEliminaCosa posso dire? Io come lei sono un nostalgico della televisione in bianco e nero. dei quattro personaggi bellerini di questo post l'unico che ricordo con simpatia è Corrado. Tortora mi pareva intellettuale, ma gelido, Baudo come lo vedo cambio canale, Bongiorno mi diceva poco. Però la televisione della vecchia Rai era una forza, alemno quella che ci fanno rivedere, perché c'è qualche significativa differenza tra le scenette che ci ripropongono, come il balletto dei quattro presentatori, i duetti di Mina con Celentano o Lucio Battisti, gli sketch di Walter Chiari e Panelli- Bice Valori e la televisione come era davvero. Di Bongiorno mi sono rimaste impresse alcune sue manie linguistiche, tipiche di chi ha imparato una lingua più libresca che parlata, come ad esempio quando diceva intiero al posto di intero.
Credo che Bongiorno sia stato fortunato. Ha avuto un successo molto al di sopra delle sue capacità, che parevano davvero pochine, ha fatto una bella vita piena di soddisfazioni ed è stato baciato dalla sorte pure nella morte, dato che se ne è andato nel pieno delle forze, senza agonie, addirittura dopoo che poco prima aveva mangiato una bistecca.
Devo uscire un attimo, il resto delle risposte a dopo. Qui posso solo anticipare a Cleide che dirò la mia idea sul perché Bongiorno sia stato il primo uomo scelto per condurre un programma di successo della televisione.
La tua tesi è interessante. Credo però che Mike prima di essere messo in tv abbia vinto la concorrenza di molti altri che proprio perchè c'era Mike non sono mai andati in onda.
RispondiEliminaCrimilda 2, non ci sono rimasto male, ma ho avuto la sensazione che con la morte di Bongiorno fosse accaduto qualcosa di storico. Non capisco il perché di questa sensazione.
RispondiEliminaCleide, su Bongiorno abbiamo parlato. Non mi piaceva. Non mi pare di aver mai visto un programma da lui condotto negli ultimi trent'anni e questo qualcosa significherà. Quando fanno rivedere le vecchie scenette della rai apprezzo molto di più quelle in cui ci sono, ad esempio, Alberto Lupo e Don Lurio. Insomma, ha fatto una gran bella vita Bongiorno, ha avuto successi e riconoscimenti a iosa, è morto pure bene: non vedo perché gli si debbano conferire pure capacità, qualità e intelligenza che non aveva.
Balua, non ricordo nessuno dei programmi che ha fatto a Mediaset. Penso che avesse una forza intrenseca, data dai tempi, a "Lascia o raddoppia?". Passò alla tivvù commerciale perché lo pagavano di più, molto di più. Io avrei fatto lo stesso al suo posto, ma non credo che si debba mitizzare questa sua decisione.
E ora Celia: Celia mi piace perché la pensiamo allo stesso modo su ben poche cose (anche se poi su quelle importanti concordiamo al cento per cento), del resto mi accade la stessa cosa con Cleide. Ecco le mie controriflessioni al suo commento:
a) I quiz non mi piacciono, come ho già detto, quindi non mi piaceva Bongiorno.
b) Pippo Baudo lo odio, televisamente parlando. Non lo detesto, ma lo odio proprio, sempre televisamente parlando.
c) Bongiorno non mi piaceva né da solo, né tantomeno in coppia con Fiorello (non mi piace neppure Fiorello, anche se qualche volta mi fa ridere, ma più spesso no).
d) credo che sia sbagliata la dichiarazione di Napolitano riguardante lo scomparso personaggio televisivo.
e) escludo nella maniera più assoluta che Bongiorno fosse un uomo di grande intelligenza. Se quello era un uomo intelligente io sono la figurina del portiere Pizzaballa che serve per completare l'album Panini dei calciatori 1974/75.
f) Credo che abbia copiato ogni e qualunque trasmissione che ha presentato, a cominciare da "Lascia o raddoppia?", da un format americano, "Rischiatutto" da un format americano, La ruota della fortuna, dal solito format americano. Penso che comunque si possa scusare un po' di prudenza quando occupi una posizione incerta e hai una posizione economica traballante. Ma quando sei diventato una leggenda televisiva e hai tutti i soldi che vuoi, che cazzo, cerca di fare qualcosa di nuovo e magari di rischioso.
Ecco invece le cose su cui sono d'accordo con Celia:
a) Mi piaceva la sua formula di saluto "Allegria", mi piace ancora di più da quando sono sul blog, posto in cui si vede spesso poca allegria.
b) Uhm, mi sono accorto che non c'è nessun punto B. I punti in cui concordavo con Celia sono tutti concentrati nel punto A.
Come al solito un saluto a tutti gli amici e un abbraccio in particolare alla bravissima Celia.
Haaaarrrrgggghhhhssssshhhh!!
RispondiEliminaScusami, ma questa te la dovevo.
Magari glielo spieghi tu ai tuoi commentatori che non mi sono rincretinita.:))
veneris, finito il caldo ecco che ti si rivede. In realtà quasi sempre nella vita le concorrenze si superano a tavolino, anche se ci raccontano un'altra storia.
RispondiEliminaCleide, sapevo che mi avresti restituito il verso di Tarzan ubriaco, ma arrivi buona seconda.
Già. ;)
RispondiEliminaMi sarebbe piaciuto che avesse potuto salutarci in un modo migliore,magari con un ultimo "allegria!".Se ne va una grossa fetta di storia della televisione.ciao.giampaolo.
RispondiEliminaAvevo lasciato questa mattina un lungo commento ma non lo ritrovo! Che fine avrà fatto?
RispondiEliminaIn sintesi dicevo che sono d'accordo con te, sulla poca stima delle capacità di Mike! Dicevo che è stata una di quelle persone che si è trovata al posto giusto, al momento giusto! Che tipi così ne conosco diversi che senza meriti particolari si ritrovano ad avere successo e poi vanno avanti per inerzia. Dicevo che l'ignoranza che lo contraddistingueva diventava anche antipatia quando trattava senza rispetto qualche concorrente. Dicevo ancora che se non fosse stato per il buon Fiorello a "resuscitarlo" artisticamente in questi ultimi anni sarebbe finito nel dimenticatoio. Dicevo ancora che tutti gli onori che gli stanno tributando sono esagerati! Dicevo ancora che gli hanno pubblicato un libro senza essere capace a scivere (sicuramente lui ha messo qualche idea ed altri lo hanno scritto, forse il figlio)e lo hanno anche pubblicato e persone capaci come te che sanno veramente scrivere trovano difficltà a trovare un editore! Dicevo anche altre cose che però non ricordo.
L'unica cosa che posso dire è che comunque a prescindere da tutto, riposi in pace nell'altro mondo!
Ciao.
berardo
Una veloce e notturna per Bera. Forse devi aver sbagliato a postare l'altro commento. Sul libro scritto da Mike Bongiorno, sentivo ieri il commento della editor della Mondadori che lo ricevette: la quale disse che era perfetto. c'era tutto al posto giusto e loro non dovettero fare quasi niente. Domanda: é possibile che un ignorante della fatta di Bongiorno abbia scritto un libro perfetto o anche solo buono? E' possibile che una persona ignorante come una capra, come direbbe Sgarbi, faccia un centro così perfetto in un campo così distante dalle sue competenze, ammesso che ne abbia qualcuna? Certo che non è possibile. E' evidente che il libro glielo ha scritto qualcun altro, uno scrittore fantasma che lui ha retribuito con i soldi guadagnati con i quiz o con le cazzate che faceva ccn Fiorello negli ultimi anni della sua vita. Mi dispiace che quello scrittore fantasma debba vedere il nome di un altro sul libro che ha sccritto lui. Ma così va il mondo. Del resto pure John Kennedy vinse un premio Pulitzer e acquisì fama intellettuale mondiale con un libro che gli scrisse in gran parte uno dei suoi collaboratori.
RispondiEliminaAssistevo in tv ai funerali di Mike. Ho riflettuto un attimo sul pubblico presente fuori e dentro la chiesa. Ho pensato che all’interno albergasse certamente anche una buona dose di ipocrisia, ma fuori, quella folla di gente comune si fosse radunata lì per l’affetto verso un personaggio che è entrato nelle loro case per oltre cinquant’anni e che poco importasse loro se fosse mediocre o meno. Alla fine la misura di un uomo si vede dall’affetto che suscita negli altri. Tutto il resto sono chiacchiere senza neppure distintivo.
RispondiEliminaLeggevo in questi giorni alcuni passi di quel breve saggio di Eco che uscì negli anni sessanta “Fenomenologia di Mike Bongiorno”. L’ho trovato patetico e snob oltremisura.
Fu il primo ad importare cmq uni'idea. anche ora Luttazzi quando fece il suo show in televisione poi chiuso di fatto scimmiottava il più celebre Letterman Show.
RispondiEliminaDetto questo, il suo modo di condurre era molto colloquiale e quindi più innovativo rispetto ad un Corrado o ad un Baudo. Poi é chiaro che quando una strada si spiana davanti a te tutto diventa più facile e pertanto concordo con te che non é stato certo un genio che non ha certo fatto chissà quali grandi opere e che altri potevano arrivare in Italia e fare lo stesso. E'vero bisogna anche trovarsi al posto giusto nel momento giusto.
Detto questo, non sono certo qui per idolatrarlo, mi spiace della sua morte ma poi tutto finisce lì.
Quanto ai funerali di Stato mi sono invece sembrati eccessivi: Falcone, Borsellino, questi meritavano i Funerali di Stato; onestamnete per Mike me sembrano un po' esagerati. Chiaro che adesso tutti sono in fila per dire quanto era grande ma intanto mediaset lo aveva scaricato e stava per iniziare una nuova trasmissione su Sky.
Mi fermo qui, io di fatto non ho neanche postato sulla sua morte semplicemente registrandola per quello che é: un momento di tristezza per una persona che cmq merita rispetto che é stata famosa ma verso la quale non ho mai sbavato particolarmente.
Tutto qui :-)))
Ascoltate le dichiarazioni dei vip ai funerali di Stato di Bongiorno. La riflessione di questo modesto osservatore è che bisognerebbe evitare di fare dichiarazioni pubbliche ai funerali perché si dicono solo banalità enormi, quasi sempre che non trovano fondamento nella vita del defunto.
RispondiEliminaFABIO FAZIO: ti avrebbe fatto piacere, Mike, vedere il favore della gente che hai conquistato nel corso della tua carriera (Fazio sosteneva, basandosi non si sa su quali canali di comunicazione con il defunto, che Bongiorno avrebbe apprezzato più consenso della genta semplice che di quella famosa e potente. Io invece sostengo il contrario e resterò della mia idea finché fonti più autorevoli di quella di Fazio non mi comunichino il contrario.)
FIORELLO ha fatto la milionesima imitazione di Bongiorno, forse illudendosi perfino di essere originale, in cui lo scomparso ipotizzava che a Pippo Baudo non sarebbero stati concessi i funerali di Stato. (Anche qui io penso il contrario: i funerali di Stato si concedono a tutti, non vedo perché non dovrebbe usufruirne pure Baudo a tempo debito).
PIPPO BAUDO ha dichiarato che tutti i convenuti compreso lui stesso erano dei coristi, mentre il solo solista era Bongiorno (qui sono sicuro che Baudo non pensava nemmeno una sillaba di ciò che ha detto, soprattutto riguardo alla sua condizione di corista, ma d'altronde qualche piccola bugia a un funerale ci può pure stare: anche se esiste sempre la possibilità di starsene zitti.)
Saludos por todos.
mah, ha fatto la storia, è indubbio...io confesso il mio amore per Pippo Baudo, qui lo confesso!(e, con tutta l'importanza di Mike...funerale di Stato, beh..)
RispondiEliminaCiao, buona domenica!
Beh, se devo confessare anche'io, confesso il mio amore per..Maurizio Costanzo.
RispondiEliminaMi ritiro nel bunker:DD
.... un pò di tenerezza e come la sensazione che sia finita un'epoca l'ho avuta anche io.....
RispondiEliminaHo ovviamente letto tutti i commenti....e condivido il pensiero di
Cleide ed Elle.....
Probabilmente è stato grande perchè era piccolo...
Persino ai miei figli di 13 e 11 anni la sua morte è dispiaciuta.
Io rischiatutto lo guardavo, non mi ricordo se mi piaceva oppure no, c'era e si guardava!
Guardavo anche la ruota della fortuna quando c'era Antonella Elia e quello perchè mi piaceva.... ma sono passati tanti anni.... adesso con gli spot con Fiorello riusciva a strapparmi sempre il sorriso, mi piaceva come riusciva a prendersi in giro......... non era perfetto.... forse, forse non era neanche una mente eccelsa..... ma ha tenuto compagnia .. ad intere generazioni senza stancare e forse è per questo che ci dispiace.
Personalmente lo apprezzai umanamente quando rimise in piedi il suo matrimonio dopo lo scandalo.....
Credo che quello che comunque ha toccato di più... della sua morte è stata la fine di un ciclo :-)
Un abbraccio
in Spagna alla tv la chiamiamo in argot "la caja tonta" (ossia la scatola stupida) e penso qualche ragione ci sarà. non la vedo tanto, solo qualche fiction, un bel film (di rado li dànno, anche sui canali a pagamento) oppure un programma di spazzatura.
RispondiEliminami è dispiaciuto poi per questo personaggio, mi ci hanno parlato quando ero in Italia e sembrava una brava persona.
un abbraccio.
Tali