venerdì 22 gennaio 2010

Hit Parade delle serie televisive

Stilo una mia personale classifica di serie televisive. Sono americane perché sono le sole serie che ho visto, sono drammatiche perché mi sono accorto di essere molto più portato al drammatico che non al comico. Guardo pure i telefilm comici quando mi capita, anche fatti bene come Friends, ma non li cerco mai.

Primo posto: il dottor House. Vidi per caso una puntata del dottor House e ne rimasi fulminato, soprattutto perché cercava di smontare una ragazzina con il cancro che tutti prendevano per coraggiosissima. Ho parlato qui di House. Amo la sua psicologia, il suo scetticismo sul mondo e su chi lo abita, amo il suo sputtanare i pazienti che mentono. Vado in brodo di giuggiole quando ascoltando tre parole e vedendo un viso per tre secondi giudica una persona alla perfezione. House è più o meno la personificazione della celebre frase di Andreotti “A pensar male si fa peccato, ma la si imbrocca quasi sempre”. O forse il medico più famoso della televisione riesce soltanto a vedere l’essere umano senza il sostrato di retorica che imbratta ogni cosa. La parte che mi piace meno è quella medica, che col tempo si fa ripetitiva e stucchevole.

Secondo posto: Lost. La prima serie di Lost ha un inizio fulminante, eccitante, originalissimo. Insomma è roba che fa volare la tua fantasia come poche storie. Poi anche questa serie incappa nel cancro di tutte le serie, la ripetitività, la noia. Oltre alla iattura di spararle sempre più grosse. Il merito di Lost è l’approfondimento psicologico dei personaggi, ottenuto con efficaci flashback sulla loro vita prima del disastro aereo sull’isola. I flashback d’altra parte appesantiscono la narrazione con i continui cambi temporali. Fosse stato lungo una sola stagione, Lost sarebbe stato un piccolo capolavoro.

Terzo posto: The Shield. Telefilm poliziesco ambientato a Los Angeles, la cui caratteristica è che i poliziotti talvolta non si distinguono dai peggiori criminali: assassinano, spacciano droga, proteggono malviventi, fanno sparire cadaveri e prove di delitti. Alla fin fine però anche i poliziotti hanno un cuore e il loro comportamento potrebbe essere l’evoluzione di quello di Tex Willer: fare giustizia senza badare troppo ai metodi che si usano, e se poi ci esce pure qualche robusto extra per le spese familiari meglio così. Grande spaccato del ventre brulicante della metropoli: spacciatori, prostitute, pedofili, serial killer, insomma sangue e arena del terzo millennio.

Ho visto pure altre serie, anche ben fatte, ma non con la costanza di queste. I Soprano, ossia i mafiosi newyorkesi che vanno in analisi mentre ordinano un paio di omicidi o combattono con le mogli casalinghe insoddisfatte e i figli bamboccioni. The West Wing – Tutti gli uomini del Presidente – sullo staff del Presidente degli Stati Uniti. Intrighi a Washington, il potere visto in faccia senza maquillage, le lobbies onnipresenti. Affascinante e con un gran ritmo, anche se poi il presidente e i suoi sono i buoni e i progressisti che stanno sempre dalla parte giusta. Ho visto inoltre una o due mezze puntate di telefilm come Heroes, Fringe o altri, ma mi hanno annoiato.

20 commenti:

  1. Sono fuori gioco,non seguo nemmeno una delle serie che hai citato.House col suo fare arcigno e disincantato a me inquieta non poco,Lost è seguitissimo dal mio figlio maggiore,che cerca anche puntate in anteprima su internet. Mi capita di vedere "cold case" o "numbers", che però,come tutti i programmi serali mi fanno un effetto soporifero e nonostante durino un'oretta o poco più non riesco mai ad arrivare alla fine.
    Sono per i film pomeridiani,quelli che io chiamo "da stiro" (infatti stiro mentre li guardo),magari quelli degli anni 50,anche in bianco e nero perchè no,film visti più di una volta,ma che riguardo sempre come se fosse la prima,cercando tra le varie scene particolari sfuggiti in passato. Comunque i serial americani rimangono i più credibili.
    Ciao:))
    una serie che mi piaceva era quella del "giudice Amy", ma non ha mai avuto un posto tra le ore di punta.

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  2. elle carissima, naturalmente il mio è solo un punto di vista. Ho visto pure io qualche puntata del giudice Amy, ma non mi prendeva.
    Io non stiro, ma vedo con piacere qualche buon film degli anni Cinquanta quando capita.
    Qui mi riferivo solo a serie recenti. Devo dire che ho una quasi venerazione per le prime serie del tenente Colombo, quelle degli anni Settanta con Peter Falk giovane. Mi sembrano un esempio di purissimo teatro, il teatro quello buono. E sono doppiate a meraviglia, con il magnifico Giampiero Albertini, Oreste Lionello e tanti altri.

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  3. Pensavo di svignarmela, ma commenterò a testa alta, anzi altissima.:)
    Amo le serie tv di casa nostra, nello stesso modo in cui apprezzo il cinema italiano.
    Negli ultimi tempi sto' fissa su RaiSatpremium. Mi ubriaco con Capri, Incantesimo, Orgoglio, Il medico in famiglia etc etc. lo scorso anno, orrore degli orrori, ho seguito persino i Cesaroni. Il mecoledì mi incollo sul divano e mi sganascio dalle risare con la serie Caterina e le sue figlie. A questo punto spero passi Sanchez e mi estragga dal fosso nel quale mi seppellirai :)
    La soluzione te l'ho già suggerita: due tv in due stanze diverse e lontane tra loro.)))

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  4. e beato te che non stiri,eh eh:))
    Tenente Colombo,indimenticabile,e che doppiatori fantastici,penso tra i più bravi al mondo!

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  5. faro finta di non aver letto il commento di cleide :-) Aspetto celia sanchez che ci illumini su Caterina e le sue figlie. Si scherza, si sa, ognuno vede ciò che vuole.

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  6. Anche io non guardo nessuna delle serie televisive che hai elencato ( a parte qualche puntata del dr house) probabilmente perchè in genere non guardo la tv e se mi capita di guardarla mi limito ai tg, documentari, cartoons e film fantasy.
    Dopotutto cosa offre questa nostra tv se non i soliti format? telenovelas, gossip, reality e stupidate simili.
    Invece di cliccare sul telecomando usate il ditino indice per sfogliare le pagine di un buon libro, fa molta più compagnia, non c'è pubblicità, potete leggerlo quando vi pare invece che aspettare l'ora di programmazione, potete portarlo con voi ovunque e soprattutto non fa rumore :D
    Ciao Mio Capitano Franz,
    TVB, J. ;)

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  7. J. sta per Jolinne? Se si la saluto e mi congratulo con lei per il recente matrimonio.:)

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  8. voglio ringraziare E., C., G.,C.C., F. ex R., nonché B., B.2 e S.B.
    A J., dico che anche a me piacciono i libri, ma le serie di cui parlo le vedo su disco senza p. (chiedo scusa, senza pubblicità).
    Sinceramente vostro M.C.

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  9. I cattivi come dottor House non esistono. Con rammarico osservo che molti "vorrebbero" esserlo.
    E' il contrario del buonismo, è il cattivismo.
    Secondo me.

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  10. Renato, mi è piaciuto quel tuo "secondo me" alla fine.
    House cattivo? Certo che no, alla fin fine sono tutti buoni sullo schermo, sono supereroi con superproblemi nel più puro stile Marvel. House si danna per salvare vite umane, si prodiga dove gli altri si arrendono e salva gente. Qualcuno dice che lo fa per soddisfare il suo ego, ma sempre vite umane salvate sono: tu lo chiameresti cattivo uno così?
    Cattivismo de che? House salva vite e a quanto ne so non ha mai fatto mai male a nessuno. L'unico suo vezzo è di dire alle persone come sono senza retorica, e di suggerire loro di non darsi tanti arie, se poi vogliamo dire che un po' di retorica ci vuole...
    Il vero cattivismo non esiste sul piccolo schermo. Esistono i Tex Willer, cioè i poliziotti come quelli di Shield che fanno pure cose non proprio ortodosse, ma che sono quelli che poi arrestano i cattivi e tengono pulita la città.
    Il cattivismo esiste nella vita di tutti i giorni non nelle serie televisive, fidati. E il cattivismo peggiore è quello degli apparenti buonisti. Di quelli con il sorriso alla caramella Mou.
    Naturalmente pure io aggiungo la formuletta magica "secondo me". :-)

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  11. Caro Capitano,
    che interessante exploit.
    Personalmente trovo il Dr House estremamente noioso oltre ad essere veramente diseducativo. I tossicodipendenti come lui non sono mai brillanti ed all'erta come il Dr House. Fanno errori, sono imbambolati e spesso senza lavoro...
    Lost non sono mai riuscita a guardarlo per più di dieci minuti di seguito perché mi faceva veramente venire sonno. Troppa psicologia da quattro soldi... e The Shield non credo di averlo mai visto.
    Ho trovato the Ghost Whisperer veramente interessante perché smitizza i fantasmi e tratta un soggetto come questo senza scadere nell'horror da quattro soldi e Lie To Me che ha un ritmo interessante per i miei gusti.

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  12. non ho canali satellitari, enon comincio aguadare le serie tv per il semplice motivo che mi piacciono cosi' tanto che diventerei dipendente...
    Dr House mi ricorda troppo il mio ex, stessa simpatia...mi piaceva molto ER nelle prime edizioni...e , pur non essendo una cultrice, quando mi capitava di vedere puntate di ìSex and the city'pensavo, 'ecco, questa è una serie ecczionale'.
    Come anche Friends.
    Mentre ho sempre detestato abbastanza genere paranormale, come si chimavano già i due, Scully e...
    Ah, ecco, guardavo Crossing Jordan

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  13. Naturalmente ci confrontiamo con serenità e ognuno dice la sua.
    Enrica dice che House è tossicodipendente, ma risulta che il nostro dottore prenda il Vicodin solo per sopportare i terribili dolori alla gamba zoppa, non per capriccio o piacere. Chiaramente House è falso in quanto è un genio che non sbaglia mai. Io non ho mai incontrato geni che non sbagliano, anzi non ho mai incontrato geni.
    Lost ha certamente dei difetti, ma io premio lo straordinario coraggio di situare un gruppo di sopravvissuti in un'isola deserta dove potrebbe succedere di tutto.
    Peccato che tu non abbia visto The Shield, Enrica, sarebbe stato di certo il telefilm che ti sarebbe piaciuto di meno tra quelli citati. Devo dire che non ho visto nessuna delle due serie sui fantasmi che nomini. Ho il sospetto che siano entrambe diseducative, ma non avendole viste e probabilmente non vedendole mai in futuro il mio rimarrà sempre un sospetto. Un abbraccio.
    Zelda, mai vista una puntata di Sex and the City (nonché di Desperate Housewives). Mai vista una puntata di ER e mai visto Scully. Ah, nemmeno Crossing Jordan. Un abbraccio pure a te.

    E' un piacere discutere su questo argomento tutti insieme appassionatamente: sembra che nessuno abbia visto le serie televisive che ha visto un altro e soprattutto sembra che a nessuno piacciano le serie che piacciono agli altri.
    Dopodiciò saluto tutti gli amici con una pacca sulla spalla.

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  14. Lascerò il commento più breve in assoluto. Non lo dico per spocchia, ma io davvero della tivù ho un concetto pessimo in generale. Non la guardo, ritengo sia uno sfregio per la mia vista e la mia mente, quando ci provo in poco tempo, sono assuefatto, una sensazione che non mi piace. Ne consegue che, pure i telefilm spesso a puntate, vorrebbero per loro natura coinvolgere il pubblico, un pubblico a mio avviso distratto, eper questo preferisco ascoltare la radio o leggere, insomma di tutto tranne ciò che elenchi. Per questo caro mio, non ho un parere da offrire.

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  15. Per Gians, bene, se non hai pareri da offrire, non ne offrire. Non c'è niente di male a non avere pareri da offrire.
    Per tutti gli altri, la televisione è un oggetto. sarebbe meglio chiamarla televisore. il televisore si può usare in due modi: o guardando i programmi della televisione o usandolo come schermo per vedere film o video registrati su disco usb (questo secondo è appunto il mio caso). Io vedo appunto film e telefilm che ho precedentemente messo su disco se mi piacciono, se non mi piacciono non li vedo, ma guarda un po'.
    Non trovo per niente strano che una persona non abbia il televisore o non lo guardi. Non mi pare né una nota di merito né una nota di demerito, non mi pare ne una prova di intelligenza né una prova di non intelligenza. Mi pare una sua scelta.
    Io non guardo molto la televisione, quella dei programmi televisivi, più che altro per mancanza di tempo. Però se c'è un telegiornale importante lo guardo, se ci sono una partita o un film che mi interessano li guardo. Se trovo un bel documentario (ne vidi di recente uno sulla storia di Tutto il calcio minuto per minuto) lo seguo volentieri.
    Ogni volta che ho visto qualcosa in televisione, non mi sono sentito nè più intelligente né meno intelligente di prima. Ma la stessa identica persona. L'unica cosa che trovo davvero oscena in televisione è il balzello mafioso della tassa Rai: quella è una cosa che non sopporto.

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  16. eccomi! cap,per quanto riguarda i telefilm da te citati concordo pienamente con la tua visione di dr house (ma questo già lo sapevi). Ho seguito pure la prima serie di lost e mi sono fermata perchè, come pure tu affermi, dopo un pò diventa monotona con tutti quei salti nel passato. Ho adorato e seguito con interesse prison break anche se dovevo attendere la seconda serata perchè la mente da mc gyger del protagonista in alcuni casi valeva la pena l'attesa e il fatto che fosse infinitamente più affascinante di mc gyver mi aiutava nei momenti di poca lucidità dei passaggi noiosetti. Devo ammettere che la leggerezza dei cesaroni mi ha portato a seguirlo quasi fino alla fine, quando cioè stava disastrosamente cadendo nella fossa delle più stucchevoli telenovelas di lingua spagnola... insomma telefilm e documentari sono gli unici programmi televisivi che mi prendo la briga di seguire (non sempre costantemente), per il resto ci tengo a sottolineare che pure i tg sono diventati la parodia di loro stessi...meglio i giornali (in formato cartaceo e telematico).
    un saluto a tutti

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  17. Cara Fenice Blu, vediamo che elementi apporti alla conversazione. Prison Break, in effetti alla base di questa serie c'è un'idea che non esito a definire geniale: un giovanotto sveglio per liberare il fratello condannato a morte si fa rinchiudere nel suo stesso carcere, il cui schema si fa tatuare sul corpo. La prima stagione è violenta e alcune volte sopra le righe, ma regge alla narrazione e talvolta ti prende. La seconda stagione mi sembra grossolana, ripetitiva e con poche idee. I cesaroni non li ho visti. Concordo sui tiggì: dicono tutti le stesse cose e per di più le dicono negli stessi modi e nello stesso tempo, di modo che se fai zapping con i telegiornali in contemporanea ascolti la stessa notizia del cane che ha morso la bambina o della neve c he impazza per lo Stivale.

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  18. Abbiamo piu' o meno gli stessi gusti.Io aggiungerei anche "nip 'n' tuck".ciao.giampaolo.

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