domenica 25 luglio 2010

Hollywood party

- Benvenuto alla festa, Charlie, sei più in forma che nel tuo film più bello, Luci della città.

- Sei troppo buono con me, Capitano. Ma detto tra noi, il mio film più riuscito è stato La febbre dell’oro. In ogni caso è un onore per me essere al tuo party.

- Vatti a sedere con John Wayne ed Edward G. Robinson, Charlie. Lo vedi, John è quello che alza il gomito su quel divano mentre ride alle spiritosaggini di Katharine Hepburn.

- Ci vado subito. Magari questa è la volta che scopro che cosa significa quella dannata Gi di Robinson.

- Ehi, James, ti stai divertendo? Ho visto che ti cercava Alfred Hitchcock, penso che volesse dirti qualcosa del vostro film La finestra sul cortile. Ma dov’è finito, Alfred? Un attimo fa era lì insieme a Rita Hayworth e Bing Crosby. Rideva come un matto per una barzelletta di Johnny Weissmuller.

- Questa sì che è forte! Tarzan che fa ridere Alfred! Penso che alla tua festa nessuno si annoierà.

- Ah, eri una forza in quel western, Jimmy. Come si chiamava? Là dove scende il fiume, credo. Scusa un attimo, c’è Grace Kelly che mi sta chiamando.

- Capitano, fatti abbracciare, dove ti eri cacciato tutto questo tempo!

- No, Grace, non mi sbaciucchiare così che mi lasci il segno del rossetto. Allora, perché hai quel broncio?

- Non mi fraintendere, questo posto è uno splendore, ma non potresti cambiarmi di posto a tavola? ho visto che mi hai sistemato vicino a Marilyn Monroe; non la sopporto quella gallina ossigenata!

- Dai, che Marilyn è molto meglio di come appare sullo schermo. Ma se proprio vuoi ti posso sistemare tra Bette Davis e Fred Astaire.

- Non prendermi per una snob, Capy, ma forse siamo pure in troppi. Era proprio indispensabile invitare Boris Karloff e Bela Lugosi? Forse sarebbe stato meglio lasciare fuori il B Movie.

- Scusate se origliavo, ma Boris e Bela ci stanno bene quanto te a questo party, cara. Dimmi cosa sarebbe di noi se ci togli Dracula e Frankenstein.

- Olà, Humphrey! Bellissimo cappello. Da vero detective alla Marlowe. E’ lo stesso che portavi in Casablanca, vero? Ti vorrei solo chiedere di non fumarmi in casa, se puoi evitarlo.

- Ti sbagli, in Casablanca non portavo cappelli. Sai che non posso trattenermi con il fumo. Sono morto di cancro, come credi che lo abbia preso? Comunque qui fumano tutti. Vedi? Lì Errol Flynn si fa quelle orribili sigarette che si fa arrivare da Macao, e ne offre una pure a Marlene Dietrich. A proposito hai visto come è ridicolo quel bocchino d’oro da cui lei aspira? Credevo che si sparasse certe pose solo sul set.

- Ti ho sistemato a tavola tra John Ford e Clark Gable.

- Clark è a posto, ma quel rompiscatole regista irlandese è una palla. Come minimo mi sfiderà a una gara di bestemmie. Non mi avrai mica preso per il cavallo di un pistolero dei suoi film? Come dici? Gary Cooper? Sei pazzo, accanto a quello stangone sembrerò alto quanto Peter Lorre. E da Sinatra è meglio stare alla larga, specie se hai invitato pure Ava Gardner. Sai che quella lì lo fa diventare matto.

- Non ti preoccupare, magari non si accorgerà neppure di Ava in tutto questo trambusto. A proposito c’è pure tua moglie Lauren Bacall, l’ho vista parlare con Judy Garland e Marlon Brando. Aspetta, Cary Grant mi fa dei segni... Dimmi pure, Cary.

- Ti ringrazio per avermi invitato, Cap. Ma ti posso fare una domanda delicata? Ho visto che qui, lo so che è brutto dirlo, siamo tutti morti. Posso sapere perché tu invece sei vivo?

- Dovresti saperlo, amico mio, nessuno è perfetto… E ora me ne vado a fare un ballo con Veronica Lake.

15 commenti:

  1. Caro Capitano,

    la festa perfetta, magari sulla terrazza di un appartamento all'ultimo piano di Manhattan, tra la seta che fruscia, le voci impostate e le note di Glen Miller... Posso venire anch'io?
    Piccolo cosiglio... si cerca di evitare di far sedere due donne o due uomini vicini.... ogni signora dovrebbe avere il suo cavaliere accanto anche se solo per la cena... ;-)

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  2. Enrica, certamente puoi fare pure tu una scappata alla festa della vecchia Hollywood in bianco e nero. C'è posto per tutti, come dicevo. Magari mi potrai aiutare a sistemare i divi a tavola. Lo sai che certi tipi sono più bizzosi di cavalli selvaggi. :-)

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  3. Bella festa,bella gente...ah Gary Cooper che meraviglia d'uomo,e che dire di James Stewart,o Cary Grant o Ford o Gable! Un vero imbarazzo scegliere il tavolo dove sedersi!

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  4. eravate a bordo piscina? immagino le signore, con le stole di struzzo buttate distrattamente sulle spalle, lì lì per scivolare e adagiarsi sull'incavo del braccio....

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  5. elle, davvero tanta bella gente. La vecchia Hollywood rappresentava l'incanto del cinema, cioè quando vedevi un film che non era solo un film, ma qualcosa di più.
    maria chiara, l'unico che non ho invitato al mio party è stato Peter Sellers, altrimenti mi avrebbe distrutto la casa come nel film che porta lo stesso titolo di questo post.

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  6. Ti confesserò una cosa: volevo fare l'accademia di arte drammatica a Roma. I miei non me lo hanno permesso, altrimenti forse un giorno sarei stata invitata pure io a una festa come questa in qualità di diva o come dici tu di divetta. Naturalmente scherzo sulla diva, ma non sull'accademia di arte drammatica.
    Tra le molte personalità che citi, mi ha sempre affascinato Katharine Hepburn, donna volitiva e grande attrice. Memorabile il suo ruolo in Scandalo a Filadelfia, ma pure come partner di Spencer Tracy. Da poco ho rivisto uno dei suoi ultimi film, "Sul lago dorato" e confesso che mi sono commossa.
    Insomma, se inviti pure a me a questa festa, sistemami tra la Hepburn, mi raccomando Katharine, e Cary Grant. :))

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  7. cleide, ti ci vedevo all'Accademia di arte drammatica, hai una notevole tendenza a drammatizzare tutto. Peccato che tuo padre sia stato di diverso avviso. :-)

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  8. ciao cap,se la fantasia e la sagacia avessero un valore economico saresti plurimilionario.ciao.giampaolo.

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  9. Sei molto gentile giampaolo, passa una bella estate.

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  10. Ciao Capitano... posso stare fra Cary Grant e James Stewart? Sarebbe davvero un bel posticino... anche se fra i due non saprei proprio chi... ascoltare! Però se invitassi anche Gene Kelly...
    Un saluto,
    Della

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  11. Della carissima, ti rispondo con un pizzico di ritardo. Su Gene Kelly, dirò che non mi piaceva un granché il suo modo di ballare, anche se era molto moderno e creativo, anche se lo adoravo nel celebre balletto di "Ballando sotto la pioggia". Nella rivalità tra lui e Fred Astaire tenevo assolutamente per Fred, anche se quella rivalità si verificò ben prima che io nascessi.
    Cary Grant era il re della commedia brillante, e la cosa strepitosa è che i suoi film sono piacevolissimi da vedere pure oggi, attualissima la sua recitazione, le sue pause impagabili. Jimmy Stewart è stato forse l'attore più completo della vecchia Hollywood, ha recitato con Hitchcock e FranK Capra, ha fatto western, thriller, commedie, film denuncia, ha recitato con angeli custodi di nome Clarence e conigli invisibili di nome Harvey, con John Wayne e Marlene Dietrich. Attore insuperabile.

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  12. CASSANDRO

    Davvero “tanta bella gente” a questo tuo ideale party, Cap!

    Le tue commentatrici hanno già l’acquolina in bocca.

    Sfido io, con questa galleria di personaggi sempre a tiro! Humphrey Bogart, con cappello o no, quella “meraviglia d’uomo” di Gary Cooper, Johnny Weissmuller, che racconta barzellette e con quel fisico per cui il suo famoso “grido” sarebbe sommerso dai “gridolini delle sue fans,
    al punto che ti arrivano già le richieste per stare, se invitate, “fra Cary Grant (dalle pause impagabili . . . OK!) e James Stewart, insuperabile”, mentre qualcuna giustamente esterna l’imbarazzo di scegliere il tavolo dove sedersi, se con John Ford o Clark Gable.

    Penso che effettivamente “alla tua festa nessuno si annoierà”, anche perché ognuno di questo popò di invitati continuerà a recitare come sempre la usuale sua parte, per cui sarà di volta in volta splendido, spiritoso, gentile, sornione, coraggioso, sincero, forte, tenebroso quanto basta.

    “Come sempre”, appunto. Ciò in quanto, essendo pure dei comuni mortali, come te e me, Cap, ogni tanto avranno qualche piccolo problema, ma si guarderanno bene da renderlo noto, perché fatta la scelta non si torna indietro, lo spettacolo continua diuturnamente, e la verità, da bravi attori, la terranno dentro il loro animo.

    Comunque chissà che qualche volta non facciano un prosaico pensierino e . . .


    A T T O R E

    Non ce la faccio più a camminare! . . .
    I piedi non vi dico quanto male
    mi fanno! . . . Però, no, io debbo stare
    presente sulla breccia . . . E non vale

    dire che non mi sento, che sarei
    ben più felice a starmene in poltrona,
    pensando solamente ai fatti miei,
    coi piedi in aria mentre un disco suona.

    No, sono un attore e quindi devo
    mostrarmi notte e giorno, in compagnia
    delle bionde di turno . . . Se volevo

    vivere come un uomo altra via
    battere io dovevo . . . e quindi levo
    i tacchi e giro in tondo. Che follia!


    A tutti i party debbo esser presente
    ridendo a tutti come un deficiente,

    mostrandomi assai fico e rubacuori
    pur se a farcela ancora son dolori.


    Ma se ritorno a nascere farò
    anche il bancario, ma l'attore no.

    (Cassandro)

    il

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  13. Cassandro, non posso risponderti perché sono troppo impegnato a far volteggiare Veronica Lake nel più sanguigno tango delle capinere :-)
    Alla mia festa c'è parecchia bella gente. Le donne possono lustrarsi gli occhi, ma pure gli uomini non sono da meno con le varie "atomiche" che sfilano al mio party.
    E' davvero grama, la vita degli attori, come dici nei tuoi ironici versi? Certo è una faticaccia accompagnarsi a tante bionde esplosive, firmare autografi di fan urlanti e uscire da una Rolls per entrare in una Cadillac. Come diceva un saggio: è un duro lavoro barcamenarsi tra donne, soldi e successo, ma qualcuno deve pur farlo. :-))

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  14. mi sono intrattenuto nel saloncino, con qualche ospite di passaggio, avvinto dal plurischermo, dardeggiato da Per chi suona la campna... Sfida all'OK Corral, Kocis,L'ultimo dei Mohicani, Il Corsaro... La regina d'Africa, Sangue e aresa, sulle onde di Verde luna, Faticavo a rincorre titoli e personaggi, invaso da una miriade di immagini simultanee. Barcollavo troppo visibilmente per entrare nel salone tra gli ospiti in festa. Capitano,credo che mi avrai giustificato per il ritardo. Ciao, Giovanni

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  15. Giovanni, i miei ospiti ringraziano per l'interessamento. Sono qui sul blog sempre disposti a conversare con chiunque. Sulla vecchia hollywood, posso dire questo, quei film sembravano qualcosa di più di semplici film, vere e proprie avventure, qualcosa di magico. E' una una sensazione che non mi capita mai di provare con i film recenti, anche con quelli meglio fatti, i più interessanti e spettacolari o impegnati. Ciò che vedo ora sembra solo un film, uno spettacolo di un'ora e mezza o due che non ha nulla di magico, che può pure piacerti molto, ma tutto inizia e finisce lì. Quando riascolto la colonna sonora iniziale di qualche vecchio film, sai quei motivi antichi, pesanti, pieni di violini tragici, anche pacchiani a volte, lì sento la magia. La differenza con la vecchia Hollywood è tutto un fatto di magia, così penso :-)

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