lunedì 20 settembre 2010

Io cioè il bene, tu cioè il male

Piccole domande sul bene e sul male. Girovagando nel web mi sono imbattuto in un post di Fiore sul bene e sul male e mi è venuta voglia di dire qualcosa di più lungo di un commento. La prima elementare considerazione in materia ci dice che tutti noi crediamo di sapere perfettamente che cosa sono il bene e il male, crediamo di riconoscere subito chi si comporta secondo l’uno o l’altro criterio; ma lo sappiamo davvero? Il bene e il male e esistono sul serio o sono solo due categorie morali che l’uomo ha artificiosamente inventato perché gli fanno comodo così come gli fanno comodo i semafori o le mutande fuori dai jeans a culo basso? Il bene e il male sono due concetti assoluti e veri a prescindere da noi esseri umani e validi anche in altre remote regioni e dimensioni dell’universo o sono validi (utili) solo in questo lembo insignificante di creato e in questo attimo fuggente che noi chiamiamo storia dell’uomo? Infine la domanda cruciale: ammesso che le categorie di bene e male esistano realmente, non potrebbero essere la stessa identica cosa, la stessa faccia di una sola medaglia? Forse il male, da una certa prospettiva, è indistinguibile dal bene e viceversa.

Il buon samaritano canta “We are the world”. Le domande sono tante e insidiose, come si vede, e lo spazio per affrontarle esiguo. Quindi mettiamoci subito al lavoro con alcuni facili esempi. Ecco che abbiamo la madre che si sacrifica per il suo bambino, lo nutre e cura e si toglie il pane di bocca per lui se necessario. Poi abbiamo l’uomo che commette un furto o un omicidio e infine il viandante lasciato moribondo dai briganti sulla strada tra Gerusalemme e Gerico e salvato dal buon samaritano (ma ignorato da altri prima di lui). Noi classifichiamo automaticamente queste azioni come buone o cattive.

Ed è facile intuire che tutte le azioni che in qualche modo favoriscono l’esistenza e lo sviluppo della società umana sono il bene, le altre il male. Se le madri non amano e si sacrificano per i loro figli i loro geni si estingueranno e la società smetterà di avere nuovi adepti. Se non esistono buoni samaritani, mancherà il necessario altruismo che fa collante alla vita organizzata, che è ciò che permette la sopravvivenza di vite, benessere e valori, lo stesso dicasi se si accettano azioni come l’omicidio o il furto. Di conseguenza parrebbe evidente che ciò che chiamiamo bene e male è solo un riflesso del nostro spirito di sopravvivenza, genetico e ancor di più sociale. Tutte le azioni o le situazioni che favoriscono lo spirito di sopravvivenza o di coesistenza cooperativa sono buone, chi si oppone alla società, ai vasti vantaggi che essa offre ai suoi partecipanti in termini di sopravvivenza, è cattivo e perfino malvagio. Dato che l’uomo è un essere dotato di astrazione mentale, le morali che preservano la macchina sociale si possono estendere pure a contesti all’apparenza lontani da essa, per esempio tra i tifosi di calcio.

Il concetto di male e bene in un essere potentissimo e superiore che ci osservi da distanze astrali. In realtà immaginiamo un essere potente e lontano, immensamente superiore a noi che ci osservi come noi osserviamo un gruppo di formiche o meglio di amebe o di batteri. Perché dovrebbe pensare che una madre che aiuti un figlio (un batterio che aiuti un altro batterio) sia il bene? Perché dovrebbe giudicare malvagio l’omicidio di un insignificante uomo di un insignificante pianeta ai margini di un’insignificante galassia (un protozoo che ne annienti un altro)?. Al massimo potrebbe etichettare alcuni comportamenti umani come la menzogna, la brutalità, l’ipocrisia, la falsità, come non vantaggiosi per il corretto funzionamento di una comunità organizzata. E potrebbe giudicare l’altruismo del buon samaritano in maniera non troppo diversa dall’”altruismo” del fungo e dell’alga che cooperano in simbiosi nel lichene per reciproca convenienza.

La vita è meravigliosa con James Stewart come testo insostituibile di socioetologia umana. Forse può spiegarci qualcosa di più sull’etica umana l’eterno film La vita è meravigliosa di Frank Capra con James Stewart. Tutti probabilmente devono averlo visto con piacere almeno una volta nelle vicinanze di Natale. James Stewart interpreta George Bailey, un giovanotto amante di viaggi e avventura che tuttavia si troverà a dedicare la sua vita agli altri, tramite la sua cooperativa di risparmio, rinunciando alle sue aspirazioni. Il suo antagonista è un vecchio rapace banchiere, disumano e più taccagno di Zio Paperone. Una sera Bailey-Stewart tenta il suicidio pensando di non aver combinato niente di buono. Lo salva l’impagabile angelo “di seconda classe” Clarence che gli mostra come sarebbe stata la vita nella cittadina di Bedford Falls senza la sua presenza. Alcuni conoscenti di Bailey sarebbero morti, altri sarebbero poveri o senza casa o addirittura in prigione e la sua cittadina, rimasta in balia del vecchiaccio avido Henry Potter, si sarebbe trasformata in una moderna Babilonia, piena di soprusi e infelicità. La sera di Natale i molti beneficiati da Bailey lo aiutano a saldare il suo debito con Potter, rimasto solo e detestato da tutti. In questa storia troviamo ben sintetizzati il bene e il male, rappresentati rispettivamente dall’altruista Bailey e dall’individualista (egoista) banchiere Potter. Bailey ha un atteggiamento favorevole alla vita organizzata comune, è solidale, soccorre il prossimo, aiuta la gente a sentirsi appagata e quindi a dare il suo contributo per il mantenimento e lo sviluppo della macchina sociale: Potter è il massimo dell’individualismo: esisto solo io e gli altri si facciano in culo. L’agire sociale di Bailey è il bene e quello individualistico di Potter il male. In realtà in questo film ci sono insegnamenti anche più profondi. Prima di tutto entrambi i protagonisti della storia, Bailey e Potter, perseguono la loro autoaffermazione e la loro personale ricerca della felicità, solo che lo fanno con strategie diverse, a cui noi affidiamo due categorie morali inventate per l’occasione, il bene e il male, il comportamento favorevole al gruppo e quello che privilegia il singolo, il we are the word e l’I am the world (and fuck you e and your mother). In secondo luogo capiamo pure come il bene, l’altruismo, il buon samaritanesimo, a volte possa risultare una strategia di autoaffermazione e ricerca della felicità più efficace e vantaggiosa del male individualistico e antisociale. Non a caso il “buon” James Stewart alla fine del film è più appagato e felice del rapace banchiere. La sua strategia di comportamento, il bene, risulta in questo e in tanti altri casi simili, più efficace del grezzo male, cioè un individualismo brutale e sciocco non mimetizzato da politiche di altruismo parolaio (demagogia), scomposto e furbo (populismo) o almeno ipocritamente zelante (fariseismo) o comodamente conformista (politicamente corretto).

Si sa che il discorso è un pochino più complicato di questo. Con più spazio a disposizione riusciremmo a considerare meglio il ruolo dei nostri istinti genetici nella questione o di come il bene e il male con cui le religioni tradizionali ci ammettono alla vita ultraterrena (o con cui le ideologie ci accolgono nella schiera degli eletti) sia in stretto rapporto ai valori sociali e cooperativi.

21 commenti:

  1. Grazie
    Sono contenta di averti ispirato, perchè ho bisogno di una mente logica come la tua in questo momento, in cui per vivere ho bisogno di nuove definizioni di bene e di male.
    Sai che molto di quello che hai scritto tu, molte delle tue riflessioni le ho trovate in un libro di :Neale Donald Walsch, "nuove rivelazioni"
    Lui però con i suoi libri fa molti soldi :-)
    Stamattina sono stata illuminata dalla consapevolezza che il bene e il male (o chiamiamolo il nostro mondo duale) sono necessari alla vita sulla terra :-)))
    Che forse i cattivi sono buoni e i Buoni sono cattivi a seconda del punto di vista :-))
    Frasi celebri:
    -la via dell'inferno è costellata di buoni propositi.
    -per andare in paradiso bisogna prima passare per l'inferno :-))

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  2. Finora pensavo che facevo del bene o un'azione corretta se riflettevo che quell'azione non recava danno a nessuno. Sentivo come se fosse una cosa istintiva, sulla quale non dover fare nessuna riflessione. Però riflettevo che non tutte le persone si comportano o cercano di fare del bene e mi chiedevo se anche se avesse un qualcosa di istintivo, se noi non fossimo un miscuglio di pulsioni contrastanti, un po' inferno e un po' paradiso. Insomma i ragionamenti filosofici vanno bene ( anche se a me producono orticaria), ma credo di sapere che cosa sia il bene e cosa il male senza tanti giri di parole. Filosofia a parte, credo che ci siano ben poche cose da capire nella vita . Due o tre cosucce. Forse quattro, ma non di più. ;)
    Ho visto sempre con piacere la vita è meravigliosa ma non avrei mai pensato che un giorno sarebbe stata indicata come studio di approfondimento etico. :)

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  3. Fiore, se avessi una mente logica non starei qui a quest'ora :-)
    sarei illuminato dalla consapevolezza di fare soldi come il tizio che citi sperando che questo mio pensiero non sia troppo malvagio.
    Sulla bontà e sulla cattiveria voglio solo sottolineare che alcuni concetti possono cambiare forma se osservati da una prospettiva sufficientemente lontana o aliena. Proprio ora mi veniva da pensare che se l'uomo fosse un animale non sociale, ma solitario come alcuni grandi felini non avrebbe alcun concetto di bene e male per quanto fosse intelligente. O tutt'al più potrebbe pensare che il demonio è chiunque danneggi la sua persona o il suo benessere e che il bene è qualsiasi cosa lui faccia per avvantaggiare la sua persona e il suo benessere. Ci sarebbe un differente concetto di male e bene per quanti uomini ci fossero.

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  4. Cleide, in effetti la percezione del bene e del male si basa sugli istinti, perché sono gli istinti ad aver creato e a guidare la cultura, non viceversa. Su La vita è meravigliosa l'ho rivisto di recente e mi sono alquanto sorpreso: chiaramente aspettavo l'entrata in scena dell'angelo di seconda classe Clarence e ricordavo che quasi tutto il film si basava sul rapporto tra James Stewart e il suo angelo custode. Mi sono alquanto sorpreso di vedere che Clarence appariva sullo schermo molto dopo la metà del film. E' strano come ti tradiscano i ricordi.

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  5. CASSANDRO

    Problema nel problema (allargando un poco il concetto di bene e di male).

    E se “l’istinto non ci aiuta”? Se siamo costretti a fare più di una riflessione per comprendere se se il nostro agire è un agire bene o un agire malo? E se non troviamo la risposta? Se un certo facere porta ad un altro vantaggi e contemporaneamente svantaggi, e se lo stesso fatto è pro o contra noi stessi che lo poniamo, o dobbiamo porlo, in essere?


    N O N___P R E O C C U P A R T I
    (E' bene o male?)

    M’hai chiesto: “E’ male, oppur” -- m’hai chiesto -- “è bene
    questo piacere immenso di incontrarci,
    questo godere a fondo che ci viene
    appena stiamo insieme? . . . e addolorarci,

    invece, appena stiamo un po' lontani?”.

    Così m’hai detto e mi hai teso le mani.

    Io te le ho prese e strette fortemente
    senza poterti dare una risposta,
    chè le parole tue, lente lente,
    entravano in me, e costa a costa,

    scendevano decise fino al cuore.

    “Anch'io me lo ero chiesto, amore!

    Stessa domanda . . . stesso dubbio atroce
    -- sarà un bene, oppure sarà male? --
    però nessuno ha colto la mia voce,
    e ho ritenuto ciò molto normale:

    certe risposte ognun le trovi in sè.

    La vita è scelta, e non mi dir: ‘Perchè?’

    Quindi, se pensi che restare insieme
    ti dia assai più gioia che dolore,
    restaci ancora . . . Ma se in cuor ti preme
    l'angoscia un po' più forte, con candore

    di’ solo: ‘Ho dei problemi ad incontrarti’ . . .

    ed io ti aiuterò . . . Non preoccuparti!”

    (Cassandro)

    il

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  6. Cassandro, questo mi pare un componimento amoroso :-)

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  7. Cassandro, l'amore rientra senza dubbio nella categoria umana del bene e non devo dire perché (o forse dovrei dirlo) :-)
    Annoto dal tuo intervento: malo, contra, facere. In realtà è vero ciò che dici, non esiste praticamente nessun facere che non porti con sé svantaggi oltre che vantaggi.
    Fiore, ben vengano i componimenti amorosi.

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  8. Devo assolutamente prendere un caffè perchè ho trascorso una notte insonne e leggere il tuo post ha richiesto concentrazione.:-) Spero, DOPO, di riuscire a dire qualcosa di intelligente che contribuisca a dipanare questo argomento tosto...ma ( E NON PRENDERMI PER PAZZA), sai a cosa pensavo nel leggere? Lo dico? Non lo dico? Okkk, lo dico! Pensavo ai pesci e agli altri animali :-) I pesci e gli animali ( compresi noi umani) sono guidati dall'istinto...istinto che li porta a "uccidere" i loro simili per nutrirsi.Uccidere è un male...ma diventa una necessità per sopravvivere...e quindi è un bene ! Ecco le due facce della medaglie...per chi si nutre e vive è un bene, per chi muore è un male. Ogni cosa che facciamo anche noi umani, al di là delle grandi distinzioni tra ciò che è bene e male che la nostra cultuta ci ha insegnato( inculcato), diventa un bene per alcuni e un male per altri...e non sempre si può mediare! Come diceva Bogart in un film? Dio ci scampi da chi fa le cose giuste perchè le fa sempre a scapito di qualcun altro!!!
    Ehmmm che dici? Era meglio se prendevo il caffè prima di commentare eh? :-)
    Un saluto anche a Cleide, Fiore e al mitico Cassandro...

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  9. Salutiamo il ritorno di Giovanna. Anch'io delle volte non dormo la notte e prendo troppi caffé. Faccio solo notare che uccidere nel regno animale non è necessariamente un male, è una cosa che accade e accade probabilmente e anzi sicuramente perché porta (in alcuni casi non sempre) dei vantaggi in termini di sopravvivenza.
    Cambiando lievemente discorso, non so se esistano il bene e il male. Nel caso questo concetto esista penso che dovrebbe essere valido pure nel web e nel mondo del blog in particolare. In quel caso male e bene dovrebbero essere rappresentati da particolari tipi di blogger, ma chi? Credo che il male (la malvagità) potrebbero interpretarlo quei blogger saccenti, spocchiosi, che offendono continuamente i loro improvvidi commentatori tacciandoli di ignoranza su qualsiasi tema, senza riuscire a capire che i veri ignorantoni sono loro. In effetti la caratteristica principale del blogger malvagio non è la malvagità, ma la stupidità. Un carissimo saluto a Giovanna e speriamo che finiscano presto i problemi con la burocrazia di cui parla nel suo blog. :-)

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  10. Ho riletto il tuo post ...e mi convinco che parlare del bene e del male non è affatto semplice...no, assolutamente non lo è!Risulta quasi dispersivo rispondere! Mi soffermo sul tuo secondo interrogativo e trovo che, probabilmente è giusta questa affermazione: bene e male sono due facce della stessa medaglia. In noi convivono entrambi e ti assicuro che ogni giorno( come ognuno di noi), mi trovo di fronte a delle scelte che sono scelte fra il bene ( mio)e il male ( di qualcun altro)...e se ciò che è bene e lecito per me, lo fosse anche per gli altri il problema non si porrebbe, ma così non è, non lo è mai stato... e così nascono conflitti tra noi, tra noi stessi, tra quel io "malefico"che vorremmo celare agli occhi altrui...e quegli altri che operano quasi sempre nel male.Certo, il concetto è valido ovunque...nella famiglia ( spesso covo di vipere); nell'amicizia ( terreno paludosissimo e infido se qualcuno decide di usarti);in amore( dove ciò che prima era bene, diventa male e le cronache quotidiane lo dimostrano); nel lavoro ( dove dietro un sorriso si cela un tradimento per avanzare di carriera); in questi spazi virtuali dove quasi niente è come sembra!Però diavolo Francesco...hai definito bene alcuni commentatori...sono improvvidi. Ma posso mai andare a commentare da chi, mi tratta male, mi ingiuria e mi fa passare per quell'ignorante che sono? Diamine...No! :-D
    Grazie per gli auguri...le sto provando tutte...sono andata negli uffici con le catene per incatenarmi...ho promesso notti infuocate di sesso...:-D etc etc mi è rimasto andarli a pregare, MA NON FARO'! :-) scusa la lungaggine!

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  11. Ciao Giovanna :-).... caspita anche notti infuocate di sesso :-)))))

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  12. Cleide :-) eppure (perchè ho letto i tuoi post raffinati e ..... intensi) ho come l'impressione che quelle due cosette necessarie da sapere per vivere non ti bastino :-)

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  13. Fiore..touchè:)Come ho scritto credo davvero che ci siano davvero poche cose da capire della vita per condursi senza fare troppi danni. Me lo insegnano i saggi, ma forse per arrivare alla consapevolezza e tradurla in vita è necessario spogliarsi di strati e strati di sovrastrutture e di vissuto. Io sguazzo ancora nella confusione più totale:)
    Giovanna, non avevo dubbi che non ti saresti inginocchiata a pregare :)

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  14. eheheh Salve ragazze :-) Già Fiore, anche notti di sesso! Esistono le pubblicità ingannevoli...e io mi sono portata avanti col lavoro. Ma sai che c'è? Non ci sono più gli uomini di una volta( a proposito...com'erano? :-D )!!! perchè non si scandalizzavano tanto per la proposta oscena...quanto per il fatto che le promettevo infuocate... le notti! Forse non si sentivano all'altezza, erano più per quelle tiepide! Ho visto molta preoccupazione quando ho tirato fuori dalla borsetta catena e lucchetto :-) BABBO era disperato :-)
    Comunque Cleide hai ragione...sei saggia quanto i saggi che ti fanno da mentore:-) Bastano pochissime cose da capire...tra le quali una fondamentale: non tutto si può capire! :-)

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  15. Giovanna, hai fatto una esauriente disanima delle insidie presenti in posti che vanno dalla famiglia all'amore. I debosciati uomini moderni rifiutano infuocate notti d'amori pur di non mettere un timbro su un certificato dei beni architettonici? Poveri noi... :-))
    Cleide, ma che brava, ma che saggia, ma che profonda, ma che filosofa, ma quale consapevolezza esistenziale dimostri!
    Fiore, non le bastano, no, alla nostra amica Cleide.
    Sorrisi a trecentosessanta gradi.

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  16. In mezzo al casino delle giornata odierna, ogni tanto sorrido (EUFEMISMO) pensando a Giovanna e alle sue proposte di sesso in cambio di "favori".....
    non ci credo neanche se lo vedo !
    Al contrario la immagino nella situazione opposta.... che i favori glieli chiedano, a lei! E immagino anche il casino che farebbe :-))
    Cleide.....
    quel "Giovanna, non avevo dubbi che non ti saresti inginocchiata a pregare :) "
    mi ha fatto pensare a ....
    Capitano.... ecco la tua colonna dei commenti per qualcosa di serio..... cosa è deiventata :-)
    fra un po parleremo di cremine e smaltini :-)

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  17. Fiore, a che cosa ti ha fatto pensare? :) Intendevo dire che immagino Giovanna come una persona che combatte e si espone ma le braghe non se le cala per nessuno, nemmeno per una giusta causa.
    Dai Capitano, un po' smalto brillante nei commenti non ci sta male. Mica si puo' essere sempre seri. Anche perchè in fondo non lo siamo neanche un po'. Parlo per me e per te ovviamente :)

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  18. Cleide, certo che lo avevo capito :-)
    però quamdo ho letto la frase.......
    (sto ancora ridendo) il pensiero malizioso mi è scappato.... e immagino rileggendo anche a te
    :-)))
    La cosa più divertente è che la persona in questione è Giovanna! per questo paradossale :-)

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  19. Cari amici, sono lieto di ospitarvi in questo blog dove si parla e ci si scambia idee in tranquillità, lontano dai veleni e dalle malignità di altre regioni virtuali. Cleide immagina giovanna come una persona combattiva, una specie di Giovanna d'Arco e ci sta bene perché la nostra amica ha sempre detto ciò che pensa senza peli sulla lingua. Fiore d'altra parte la possiamo immaginare come una donna tendente alla riflessione mistica e a domande esistenziali che non hanno una facile risposta, la stessa Cleide potremmo vederla come una persona in cui il sentimento sopravanza la ragione (ed è un bene che sia così).

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  20. Il bene e il male non esistono, sono invenzioni dell'uomo, come l'invenzione del diavolo per giustificare l'invenzione dell'angelo come l'invenzione dell'inferno per giustificare l'invenzione del paradiso e tante altre cose. La vita è fatta di scelte, ognuno sceglie in base a cio' che ritiene opportuno in quel preciso momento e in quel preciso luogo. Non è detto che la scelta sia quella fatta nel bene perchè le scelte non sono oggettive ma soggettive e se un dato fatto uno lo interpreta come buona azione fatta per il bene un altro la interpreta in maniera opposta. Questo quindi non vuol dire che una cosa è bene o è male significa solo che ognuno di noi da valore a quelle due parole in base alla propria esperienza al proprio vissuto alla propria storia e sopratutto anche al proprio tornaconto personale.
    Poi si aggiunge a tutto ciò la religione e le credenze religiose e li si va in un terreno minato. La religione indica cosa è bene e cosa è male e un credente ovviamente segue quelle determinate regole o dovrebbe seguirle perchè anche li ci sarebbe da fare un trattato per anni.
    Per esempio, uccidere è un peccato mortale, il male, ma dipende anche da chi si uccide e li allora il male potrebbe diventare bene. Quanti di noi nel sapere che un uomo ha violentato e poi ammazzato una donna hanno esclamato quello si merita la pena di morte? E se si ammazza una persona che a sua volta ha ucciso un'altra è sempre male o diventa bene? Per assurdo punire un essere umano, che rappresenta il male, con la pena di morte, che è sempre il male, diventa azione buona e giusta, quindi il bene.
    E per parlare di blog, io sono stata apostrofata come persona cattiva che porta energia negativa per se e per gli altri, questa opinione gratuita verso la mia persona ha fatto si che alcuni abbiamo creduto davvero quelle parole. Un giudizio affettato verso una persona che non si conosce può diventare una azione di bene o una azione di male? Bene perchè la persona che dice quelle cose è convinta di essere nel giusto, male perchè la persona che riceve il giudizio spacciato per opinione, ritiene che siano menzogne dettate da quella aura stronza di bene che la persona che offende crede di avere.
    Ognuno si comporta come meglio sa fare, ma piantiamola di interrogarci su bene o male, siamo tutti cattivi e stronzetti da poter anche approfittare di spacciare bene o male alcune cose, opinioni e azioni per il nostro tornaconto personale.
    Vivere è complicato ognuno lo fa come sa fare, ma niente medaglie con doppia faccia ne nascondiamoci dietro filosofie che poi alla fine non esistono, come dice Cleide basta sapere solo due o tre cosette, per il resto ci si vede in paradiso o all'inferno, io preferisco il caldo che i prati verdi e il sole e la musichetta e i vestiti bianchi mi fanno venire il prurito in posti bui, sia mai che poi incontri persone che mi stanno antipatiche.
    :)
    Ciao Capitano
    :D

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