
venerdì 25 febbraio 2011
2012

mercoledì 16 febbraio 2011
Sanremo per capire chi siamo
Sanremo è uno spettacolo che piaccia o no ci fa capire, molto più di un trattato sociologico, chi siamo e dove viviamo. Quindi l’ho visto. L’ho visto inoltre perché non c’era Pippo Baudo, verso il quale ho un’allergia insuperabile. Ecco alcune mie riflessioni su personaggi e situazioni della serata.
Antonella Clerici. Bovina, melensa, impaillettata a sproposito, ci ha torturato con una prolusione vomitevole in cui spiegava alla malcapitata figlia “Vedi, principessina, questo è il palco su cui la tua telecucinesca mammina impaillettata a sproposito ha mietuto tanti successi”. Ho letto che tra gli autori di Sanremo c’è Federico Moccia: se è vero, si sa di chi è stata l’idea.
Gianni Morandi. Sul palco appariva basso, vecchio, scalcinato, scarnificato e col viso tendente al teschio. Non sapeva parlare, non sapeva dire niente diverso dal banale, non sapeva ironizzare, non sapeva duettare con ospiti o vallette, non sapeva muoversi o esprimere un pensiero all’altezza del tuo vicino di casa, non sapeva fare assolutamente niente tranne suggerirci che lui sotto sotto era un simpaticone, dato che mezzo secolo fa la mamma lo aveva mandato a prendere il latte.
domenica 13 febbraio 2011
Rata-ta-ta-blog
In questi giorni ho compiuto cinque anni. Fermi là, non è il mio compleanno, ma quello del blog, a cui tengo forse di più che a quello vero. Come sanno quelli che mi seguono da tempo (non sono molti, ma sono tutte persone carissime), io amo il blog. Non dirò qui come e perché, già ne ho parlato molto in passato. Posso soltanto dire che sfogliando i miei vecchi post dedicati a questo mondo straordinario, ho ritrovato titoli che fanno “Dio salvi la regina e il blog” (quasi cinque anni fa) o anche “Innamoramento e amore sul blog” (parlavo di come può renderti euforico questo strumento virtuale quando ne fai la conoscenza, cioè quando te ne innamori).
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