giovedì 17 novembre 2011

La raccomandazione insegnata a scuola

- Ieri hai sentito il presidente Napolitano?

- No, cosa ha detto?

- Parlando al Quirinale ha spronato gli italiani a non credere alla diffusissima convinzione che la raccomandazione serva più dell’impegno personale.

- Ma che bravo presidente, abbiamo! Dovremmo dargli una medaglia.

- I telegiornali si sono buttati a pesce sulla notizia intervistando i passanti: tutti credevano nel successo della raccomandazione e tutti tranne uno hanno detto di averla utilizzata o ricercata. Ma io penso che stiano sbagliando tutto.

- Meno male, credevo che ti saresti dato pure tu al pensiero negativo, allo sfascismo. Abbiamo bisogno di ottimismo, di cielo azzurro su questo disgraziato Paese. Solo con il pensiero positivo le cose potranno tornare a girare bene.

- Aspetta, fammi finire di parlare. Come dicevo, penso che sulla raccomandazione si abbiano le idee confuse. La raccomandazione esiste e funziona, come è sotto gli occhi di tutti. A meno che non tu miri molto in basso o molto in alto, cioè a meno che non voglia fare il pulitore di cessi pubblici o il ricercatore di fisica subatomica, la raccomandazione ti serve come l’aria.

- E quindi? Sento che stai per fare una delle tue proposte sconvolgenti.

- E quindi io dico: dato che la raccomandazione è vitale per trovare un buon posto di lavoro e per avere un mucchio di benefici necessari per condurre una serena e soddisfatta esistenza… cioè dato che la raccomandazione serve per vivere, bisognerebbe insegnare come procurarsela, piuttosto che propinare agli ingenui sudditi della Nazione la favola che l’umanità è brava, buona e bella e che solo pensare che l’imbroglio, l’intrallazzo, la corruzione esistano ti rende un criminale.

- Che diavolo stai dicendo? Tra poco proporrai di insegnare nelle scuole come procurarsi il favore di un potente!

- Non tra poco, io faccio ora. Introduciamo subito nella scuola dell’obbligo l’Educazione Civica alla Raccomandazione, materia che nella vita ti sarà di certo più utile che sapere come dividere i polinomi con la regola di Ruffini. Insegniamo ai ragazzi come coltivare il potente, dove incontrarlo, come entrare nelle sue grazie e come farsene concedere i favori. Scriviamo un bel libro di testo che sia severo e accademico come la Storia della letteratura latina che studiavamo al liceo e poi creiamo un bel corso di laurea in Spintarelle, Bustarelle e Fregare le Anime Belle: i ragazzi si ammazzeranno per diventare dottori in questa disciplina.

- Io sono costernato davanti al tuo cinismo. Non puoi parlare sul serio.

- Sono serissimo. Quando si parla di contrapposizione tra merito e raccomandazione, ci si scorda che pure riuscire a procurarsi il favore di un potente è un merito. Anzi sai che ti dico? chi riesce, a volte con sudore e costanza ammirevoli, a procurarsi l’appoggio e il patrocinio di un mammasantissima dimostra di essere un individuo dinamico, utile, laborioso, una risorsa umana su cui un’azienda può contare. Questo dovrebbe insegnare, la scuola! A essere un meritevole e sveglio figlio di buona donna, perché lo sai, i figli di buona donna sono il motore della società e dell’economia. Al contrario in classe stanno ancora ad affumicarti i maroni su come Leopardi prendeva i pali con Silvia invece di insegnarti che cos’è la vita.

- Chissà cosa direbbe il nostro bravo presidente della Repubblica se ti sentisse parlare. È uno spirito distruttivo come il tuo ha messo in ginocchio questa nazione.

- Hai fatto bene a citare Napolitano dopo che ci ha appena ammannito l’ennesimo predicozzo sulla meritocrazia. Ebbene, quali sono stati i grandi meriti di Napolitano, nella sua vita?

- Fermo, se ci mettiamo a criticare pure il presidente della Repubblica dove andremo a finire?

- Aspetta, fammi dire. Napolitano da giovane ha aderito al partito comunista (a guerra virtualmente persa dall’Asse), quando quel partito era fortemente rivoluzionario e si trovava a operare nella follia nazifascista.

- Ciò dimostra che ha avuto coraggio. E il coraggio è di certo un merito.

- E chi lo nega, ma dimmi. A quante azioni di guerriglia ha partecipato l’attuale presidente della Repubblica? Quanti nazisti ha ucciso e quante volte ha rischiato di morire in azioni partigiane Davide contro Golia? Quante barricate ha presidiato per rivoluzionare la società? Da quante pallottole è stato sfiorato mentre cercava di realizzare l’utopia sociale a cui aveva aderito? Non pare che abbia mai corso molti rischi, in vita sua.

- Se anche così fosse, non ci vedo niente di male. Non possiamo essere tutti gladiatori da arena. Il nostro presidente ha una sua storia importante, ricca di eventi, di drammi, di idee.

- Certo, la sua ricca storia. Nel ‘56 approvò l’invasione sovietica dell’Ungheria, quando quasi tutto il partito la approvava. Nel ’68 condannò l’invasione sovietica di Praga quando quasi tutto il partito la condannava. Dopo di ciò ha sempre badato a dire ciò che approvava la maggioranza del partito e a non dire niente che offendesse nessuno. Terza Via, Eurocomunismo, migliorismo, Convergenze Parallele, Unità nella Diversità, centralismo democratico, appoggio a Solidarnosc, appoggio a Gorbaciov, appoggio al Eltsin, appoggio al dopo muro di Berlino, ripudio del comunismo quando nessuno più è comunista. E ora ci presenta addirittura figlioccio preferito dei banchieri come se fosse il salvatore della patria. Bah

- Voglio che sia chiaro che mi dissocio totalmente dal tuo nichilismo. Io non sono un criticone come te che ce l’ha con tutto e tutti.

- Sei ingiusto con me, io cerco solo di aiutare la gente a vivere meglio spiegandole che cos’è la vita.

21 commenti:

  1. L'affermazione o il successo si ottiene anche dalla capacità di spiccare il volo piu' alto dopo aver toccato il fondo. E non servono raccomandazioni. Solo obiettivi, tenacia e impegno.:)

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  2. Vista ora al telegiornale 3, una manifestazione di studenti contro il governo attuale definito, non solo da loro, "dei banchieri". Erano fortissime le facce dei ragazzi intervistati: ci avete detto che Berlusconi era il peggio del peggio, il che forse è vero, e ora ci dite che il grigissimo governo dei superbanchieri, tutti cupi, tutti professori qui e professore là, è il meglio del meglio, ma scusate, dove cavolo è la differenza, tranne il fatto che i superbanchieri non sanno raccontare le barzellette e, forse, fanno i bravi in camera da letto?

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  3. sally dixit:
    eppure in germania lo fanno
    ole/.)

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  4. sally aggiunse:
    vi risulta che la madre del presidente napolitano fosse dama di compagnia della regina elena?
    olette/.)

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  5. Credo sia ancora presto per esprimere qualsivoglia giudizio a favore o contro anche se qualcosa inizia a delinearsi. Quello che non capisco è questa moda degli studenti in rivolta. E se anzichè protestare andassero a poggiare le loro illuminate chiappe sui banchi di scuola? Non gioverebbe di piu' al loro futuro?

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  6. Caro Mio capitano forse sono solo più furbi! :-)
    Non voglio essere pessimista...ho in mente un post che scriverò.
    Non mi piacciono le persone "viscide", che ridono sempre (sono false) :-)...c'è davvero poco da ridere! E comunque non critichiamo a priori: ha ragione Cleide!

    Ciao!

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  7. Mio capitano... ti ho trovato? Ho pensato:"Si ricorderà di me?" Prima ero melodiainotturna ora ho traslocato... vorrei venissi a farmi visita.

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  8. ...io sarò una ottimista, ma vedo un barlume di speranza....sta a noi fare in modo che le cose vadano meglio a questo mondo, non possiamo sempre generalizzare e dare la colpa all'andazzo della società...e fanno bene i giovani a protestare...

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  9. è esattamente così, e io ci sono arrivata troppo tardi e sono ancora troppo ingenua... lo voglio il manuale, anzi se mi ci impegno potrei anche scriverlo io il manuale, in fondo di psicologia e di comunicazione ne dovrei pur capire qualcosa... facciamo un libro a 4 mani? ;)

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  10. p.s.per Paolo e io non vedo barlumi di speranza,e non perchè generalizzo ma perchè certe cose le vivo sulla mia pelle, dopo 5 anni di alta istruzione, master, post-laurea, aggiornamenti, esperienza sul campo, tirocini... le cose importanti che ho fatto nel mio lavoro non mi hanno fruttato un euro , eppure se faccio due conti solo da dopo la laurea ho speso circa 20.000 euro in alta-formazione... e cosa ci ho guadagnato? una sconfinata cultura, esperienze bellissime sul campo, sacrifici e vari lavori alternativi per guadagnarmi la pagnotta. E siccome io le cose le vedo, con i miei occhi, e so come vanno, ti dico generalizzare un corno! I concorsi che indicono sono concorsi fantasma, i posti di lavoro non ci sono e se ci sono c'è una priorità diversa dalla meritocrazia. E sta favoletta non me la racconto proprio più!

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  11. Sally, è nota la somiglianza, non solo nel fisico, di Napolitano con Umberto II di Savoia, il famoso Re di Maggio.
    Cleide, i ragazzi, si sa, farebbero carte false per non studiare, ma a volte si chiedono pure giustamente a cosa serve farlo, se poi devono essere presi a calci in culo dalla società.
    Sara, chi ride spesso non va bene, ma se uno si veste in stile Intervista col vampiro e parla come un personaggio dell'Invasione degli ultracorpi, come ha fatto gran parte del governo Monti, fa venire i brividi.
    Paola, vediamo pure un barlume di speranza, che la speranza è come il pane, meglio averne in casa sempre un po'.
    Le pois, se trovi un editore, il libro sulla raccomandazione lo scriviamo in quattro e quattr'otto.
    20.000 euro è una bella cifra e farebbe comodo a un sacco di persone tra cui il sottoscritto, che probabilmente li dilapiderebbe tutti in bollette della luce e tasse per la spazzatura.
    Un saluto agli amici.

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  12. Ho dimenticato di dire a Stefania che credo di ricordarmi di lei: non è per caso quella blogger che si fa viva dopo tre anni e ti dice "passa da me" senza mettere neppure mezza riga di commento al tuo post? Sorrisi a tutti.

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  13. Ahahhh...sonora risata! :-(
    Davvero!: arriverà sì l'invasione degli ultracorpi e anche barbariche!
    Io l'ho già da tempo :-D
    Ps però sembra meno "viscidone"...dell'altro!
    SEMBRA!
    Un saluto!

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  14. CASSANDRO

    Tante cose stanno cambiando . . . i giovani stanno riprendendo in mano la situazione (Zuccotty Park docet) e in Italia, merito di Napolitano comunque la si pensi, si comincia a respirare aria più nuova e più pulita

    E se fosse pure arrivato il tempo del merito a scapito della raccomandazione?


    LOMBROSIANAMENTE
    (I molto bravi)


    Ma che ci posso mai fare se
    io sono un poco, ehm, lombrosiano
    e dall’aspetto altrui ritengo che
    si possa noi dedurre se un cristiano

    è valido, oppur così così,
    o addirittura che non vale molto?
    Tu guarda Monti e Berlusconi e di’
    dando all’istinto tuo subito ascolto

    “da chi acquisteresti l’auto usata? . . .
    o chi potrebbe darti fregatura?”
    Lo stesso vale se dai un’occhiata
    ora a La Russa, secco e barba scura,

    sia al nuovo ministro alla Difesa,
    Giampaolo Di Paola, ammiraglio,
    col quale puoi scambiare un “Ciao” d’intesa
    senza aspettarti in risposta un raglio.

    Per non dir della grande differenza
    fra la Gelmini, tutta castità,
    con voce che involge sonnolenza
    con quel Profumo che sa ciò che fa.


    Cambiate son le facce e il do di petto!
    Modifica cultura anche l’aspetto,

    ritornano a sperar nuovi mattini
    i giovani, i ragazzi ed i bambini:

    finita sembra l’era dei neutrini

    siccome l’era dei tacchi a spillo.
    che rendono il vecchietto arzillo arzillo,

    degli occhi storti, dei visi arroganti,
    di nani e ballerine sculettanti.

    “The end” al circo . . . in una parola,
    ai torna ai molto bravi nella scuola.

    “Per merito si avanza” è la lezione:
    chi ha studiato guidi la Nazione,

    si metta al bando . . . raccomandazione,
    madre di servilismo e corruzione.

    L’Italia si potrà ora salvare?
    Non so, ma peggio non può certo andare.

    Pur se fosse un “governo di banchieri”
    non me ne frega . . . non ci torno a ieri,

    non voglio rivedere più Ghedini,
    Rotondi, la Carfagna e la Bernini,

    o la Meloni con gli occhietti a palla,
    la Santanchè, che gli occhi suoi sfarfalla

    se inquadrata in ogni trasmissione,
    né Cicchitto, Gasparri e Capezzone.

    In blocco: una maledizione!

    E finalmente un po’ di serietà,
    senza più “Mi consenta” e “Ma va là!”,

    o bunga bunga bunga e . . . nta-ta-tà,
    a scorno di chi fuor dal gruppo sta,

    e che cos’è brioche non lo sa.

    (Cassandro)

    il

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  15. Ringrazio Cassandro per la sua composizione ancora una volta riuscitissima.
    Io dico: Berlusconi e il suo governo li abbiamo visti, erano pessimi, io ne ho parlato largamente in questo blog. Ma non è che se uno è un pizzico meglio di Berlusconi (almeno nello stile) è sicuramente un ottimo governante.
    Il governo dei banchieri non mi piace, ma vedo che non piace a un mucchio di altra gente, a destra e a sinistra. Gli unici che vanno pazzi per il governo e i suoi ministri sono Bersani e i vertici del Pd, che giurano trattarsi di nuovi Kennedy al potere, non certo la base che in questi giorni sta facendo battute sul "compagno" Monti di cui si è innamorato Bersani, un compagno che sgranocchia introiti da almeno cinque direzioni diverse. Due da collaborazioni lautamente remunerate con la Bocconi e una come advisor di Goldman & Sachs; inoltre becca i i ventimila angioletti mensili (esclusi i moltissimi benefit e agevolazioni spettanti ai parlamentari) per la recente nomina di senatore a vita da parte di Napolitano, di cui dirò poi. Ci sono ovviamente anche gli ulteriori angioletti spettantigli dalla carica di presidente del Consiglio e ministro dell’Economia. Ha quindi almeno cinque formidabili stipendi sicuri, più altri che probabilmente non sconosciamo. Oltre a ciò è proprietario, insieme alla moglie, di una società immobiliare che gestisce 10 appartamenti, 6 garage, tre negozi, due magazzini ed un ufficio. E questo sarebbe il “New Deal” per cui Bersani ci ordina di entusiasmarci? (Tra l’altro bisognerebbe cercare di capire quanti angioletti si porta a casa Bersani, uno che nell’ultimo quarto di secolo ha bivaccato ininterrottamente nelle aule del potere.)
    Forse non si poteva fare meglio del governo dei banchieri in questo periodo, ma chiederci di entusiasmarci per il Ritorno dei banchieri Morti Viventi, anche se hanno l’approvazione del bivaccatore parlamento-ministeriale Bersani, mi sembra un’autentica follia.
    Pure tacitare gli scontenti paragonando la freddezza da ultracorpo di Monti e dei suoi accoliti con la sfrenatezza e la volgarità del governo Berlusconi, non mi pare un’azione corretta.
    Effettivamente nel governo non abbiamo tacchi a spilli e giarrettiere in mostra da Bruno Vespa, ma che questo debba tradursi in un vantaggio per le tasche della (povera) gente è ancora da dimostrare.
    Su Napolitano ho detto. Non riesco a trovargli nessun talento degno di merito e davvero non capisco i motivi della sua folgorante carriera politica ed esistenziale, se non il fatto che è sempre stato uno che non ha mai dato troppo fastidio a nessuno. Al liceo conoscevo un ragazzo che era la copia esatta di Napolitano, anche se era più sul tondo che sul secco. Aveva sedici anni e sembrava mio nonno, parlava con un linguaggio noioso da apprendista del Pci, aveva imparato dalla lettura dell’Unità una quantità di frasi fatte che snocciolava in continuazione beandosi, e, come nella canzone di Gaber “Il conformista”, teneva sempre sotto braccio due o tre giornali e alcune delle riviste più narcotiche della sinistra. Aveva una massima bella pronta su qualsiasi argomento che sembrava appena sfornata dal comitato centrale del Partito. Insomma un essere completamente inutile, il Napolitano Tondo. Fu eletto come rappresentante di classe e credo poi che abbia fatto una piccolissima carriera nella sezione di quartiere del partito comunista. Purtroppo la sua carriera si è fermata lì e non riesco a spiegarmene la ragione: il ragazzo tondo che aveva sempre sotto braccio due o tre giornali come nella canzone “Il conformista” di Gaber non aveva assolutamente niente in meno di Napolitano.

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  16. Commento prova. Fiore mi dice che non riesce a commentare qui..

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  17. dato che tu commenti, spero possa farlo pure lei.

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  18. "S'io fossi foco arderei lo mondo". Probabilmente, scava, scava, il Capitano è un discendente di Cecco Angiolieri o, comunque, ha ereditato, magari per vie traverse, qualcuno dei suoi geni. Da un certo punto di vista questo è un bene; si è abbastanza corazzato col suo scetticismo e poche cose ormai possono ferirlo. Dice cose giuste ma le spinge all'estremo. Io sono più propenso a essere d'accordo con Cleide ma, tutto sommato, continuo ad essere quel grande ingenuo che si commoveva leggendo "le cose più grandi di lui" di Luciano Zuccoli. Comunque la "raccomandazione" può essere positiva o negativa secondo come e perchè viene fatta. Viviamo tutti e facciamo e subiamo tutti delle raccomandazioni. Se Francesco mi dice: leggi quel libro perchè è bello, questa è una raccomandazione positiva. Se un medico dice: vada da quel dentista perchè è bravo, questa è nel 90% dei casi una raccomandazione negativa. Il dentista potrà anche essere bravo, ma probabilmente il medico ne ricava una "mazzetta". Quando non è così (10%) la raccomandazione è positiva. E chi non si è recato a scuola per raccomandare i propri figli o ha chiesto l'intercessione dell'amico professore? Lo so, sto parlando di piccole cose e non di quelle schifose raccomandazioni che vengono fatte in cambio di prestazioni sesssuali o di denaro o... ma è meglio che mi fermi qui.
    Ciao Capitano.

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  19. Mai scendere a... compromessi: ha ragione Sergio!
    La libertà è ben altra cosa e un vero uomo lo sa!
    Ciao Francesco

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