sabato 13 aprile 2013

Berlusconi a Bari, Bersani a Roma

Le due manifestazioni politiche a Bari e a Roma.

Berlusconi a Bari. Primo momento. Berlusconi conversava con il pubblico del comizio. A un certo punto domandava alla dittatore di altri tempi o alla Chaplin che lo imita: “Dobbiamo noi fare questa cosa?” E la folla rispondeva Siiiiiii, oppure Nooooooo, a seconda della risposta auspicata dall’oratore.

Secondo momento. Il capo del Pdl annunciava che in caso di elezioni anticipate, a questo punto parecchio probabili e anzi certe, sarà lui il candidato presidente del Consiglio (stavolta non si nasconderà dietro Alfano).

Terzo momento. noi siamo i bravi, il partito dell’amore, non abbiamo la loro invidia sociale, il loro odio, noi non odiamo e non invidiamo. Però stavolta non si sono sentiti i consueti sìììì della folla.

Bersani a Roma alla manifestazione contro la povertà. Primo momento. Renzi è lui arrogante. Mi ha offeso come non ha osato fare nemmeno i il mio poverò papà quando ha detto che mi sono fatto umiliare dai grillini con la diretta streaming.

Secondo momento. Non si è udita nessuna proposta concreta tipo: se vado al governo, entro il 25 maggio alle ore 18, 25 minuti primi e 34 minuti secondi, darò questi soldi, specificati al centesimo, a chi è povero e rientra quindi nell’argomento di questa manifestazione. Che io Pier Luigi Bersani possa morire fulminato se non lo faccio.

Terzo momento. Hanno ironizzato sul tema di questa manifestazione, si lamenta Bersani con la sua consueta concretezza. Ma NOI non pronunciamo la parola povertà come LORO. NOI abbiamo rispetto di questa parola, mica come LORO. LORO pensano ad affrontare la povertà con la beneficenza, mentre a NOI ci sanguina il cuore pronunciando questa parola, NOI soffriamo, LORO non sono seri, NOI NOI NOI e LORO LORO LORO, NOINOI mica LOROLORO.

6 commenti:


  1. CASSANDRO

    Diamo un po’ di voce a Bersani, in risposta alle invettive di Berlusconi (“non abbiamo la loro invidia sociale, il loro odio, noi non odiamo e non invidiamo”), parafrasando nell’incipit Trilussa

    “Saremo tutti boni, saremo tutti onesti, come nei manifesti diciamo a paroloni.
    Non certo come quelli che dicono di amare, ma che fan sol tranelli per te inchiappettare,
    che dicon d’esser bravi, per nulla invidiosi, mentre preparan travi per i più riottosi,
    che sanno solo amare (chi cosa, come e quando . . . s’ignora), e no odiare . . . e così via cantando!
    Vota perciò per noi . . . non star nel parco buoi!”

    Come ben sai, cap, ognuno tira l’acqua al proprio mulino, e denigra l’altro, e poi insieme, beati e contenti, ora l’uno ed ora l’altro, ti mettono sotto tiro e , more solito, ti . . . . . . (a te l’aggiunta del verbo, Cap).

    Costretti a scegliere, per regola primaria di ogni democrazia, si opta più che per il migliore per il meno peggio, per cui al momento ci volgiamo (almeno io) al partito che sta dimostrando più coerenza col NO secco a Berlusconi, che pur si offre e si rioffre con la massima disponibilità. Timeo Danaos et dona ferentes.

    Resta solo un dubbio: Bersani o Renzi? . . . Io sarei per . . . (mannaggia si è inceppata la tastiera!)

    Ciò pure se a volte lo scetticismo risorge prepotente e mi viene da pensare -- mettendo da parte il principio che la speranza è un bisogno -- che “Nihil novi sub sole”: infatti, la lettura e lo studio della storia mi porta a pensare, purtroppo, che, sotto un profilo sociale, come è avvenuto nel passato, gratta gratta, tuttora . . . . .

    NON SIAMO NIENTE

    Il vero fatto è che non siamo niente!
    Ci hanno mangiato sempre sulla testa
    il riccastro, il nobile, il potente,
    il patentato, e tutti lancia in resta

    sul lastrico ci hanno, eh sì, buttato,
    fatto stare ogni dì in ginocchio,
    fatto mangiare polvere e lanciato,
    per consolarci, a noi fave e finocchio.

    Sono arrivati poi preti e poeti,
    che ci hanno elevato a parole,
    convinto che dobbiamo essere lieti

    di soffrire così perché il sole
    ci illumina . . . ci ombreggiano gli abeti . . .
    e il Cielo sarà nostro . . . Dio lo vuole.


    Se da un lato godono i cattivi,
    che ti montano sopra fin che vivi,

    dall’altro lato in fondo li sopporti
    . . . beh . . . solo fino a quando non si è morti.

    Però quando saremo un dì risorti . . . . . . .

    ° ° °

    Ma se più non volessi subir torti?

    L’alternativa la insegna la storia:
    cadono prima o poi i Santi in gloria,

    chè ci si sgrulla di chi ci sta addosso
    appena il peso si fa troppo grosso.

    Il “niente” insorge . . . olè, “taja ch’è rosso!”
    . . . e giù . . . giù giù, giù giù . . . a più non posso!

    Nei libri allor sarà molto elogiato
    ciò che avrà fatto il popolo incazzato,

    però -- dopo brevissimo intervallo --
    si torna come prima al vecchio ballo,

    fin che non ci sarà nuovo intervallo.

    Manco tre volte avrà cantato il gallo!

    (Cassandro)

    Almeno io, e così c'è qualcuno che finalmente lo dice, "possa morire fulminato" se non ho detto la verità.

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  2. In Italia si cercano 6000 piazzaioli e io non so fare il pizzaiolo, questa mi pare la notizia del giorno. Di Berlusconi capisco perfettamente quello che dice e non lo approvo. Di Bersani non posso dire che non lo approvo, perché dovrei prima capire che cosa dice, e anzi se dice qualcosa quando parla.

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  3. Siamo sempre più frastornati....

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  4. CASSANDRO

    Scusami, Cap, se torno ad intervenire sul tema politico che tanto frastornamento dà a Giovanna

    La mia tastiera si è disinceppata appena ho sentito i nomi delle persone proposte per il Colle da Bersani – Marini, D’Alema. Mattarella, Amato – in contrapposizione (senza motivazione) al nome avanzato dal Movimento 5 Stelle, fisso giustamente in quello di Stefano Rodotà (per i primi quattro peraltro non ho avuto difficoltà ad elaborare perplessità dato che tutti già contenevano la sillaba dubitativa “Ma”!) --

    Ciò stante sciolgo la riserva e fra Bersani e Renzi decisamente escludo dal mio orizzonte politico il primo.

    E qui mi permetto, capitano, di raccontarti la battuta conclusiva di un mio breve incontro con Fausto Bertinotti ieri sera al Teatro Argentina di Roma prima che iniziasse lo spettacolo del tuo Massimo Ranieri in “Viviani Varietà”

    -- . . . Sono un ex PD . . . da 12 ore!
    -- . . . Comprendo!”

    Il “comprendo” veniva espresso in forma sillabata con leggero movimento della testa che forse stava a significare “purtroppo”


    LE SCELTE PER IL COLLE DEL P D
    (La società civile)

    Ma quanti, quanti milioni tu
    di voti hai fatto perdere, Bersani,
    a quel P D che mai mai più
    rivoterò finchè tutti i suoi piani

    volti alla difesa dei meschini
    si ridurranno ad opporre a Rodotà
    D’Alema, Mattarella e Marini
    o Amato? Ma purtroppo, ahimè, ci sta

    gente che non vuol capire che
    la Società Civile pure conta,
    che “chi è” comprende e “chi non è”,

    che un nome onorato non si smonta
    o si rifiuta senza dir perché.
    Attenti, attenti, chè la rabbia monta!


    Secondo me, Stefano Rodotà
    di quelli, pur con la sua bella età,
    ne fa un boccone . . . slurp . . . tipo babà!

    E se critica è per voi ortica,
    “Ma cosa vogliono?” nessuno dica,
    se prima non ha letto storia antica.

    Vi è zompato addosso il furbo Grillo,
    non come grillo ma come mandrillo!

    (Cassandro)


    N. B. In pole position per la “scelta condivisa” ci sarebbe l’ex presidente del Senato Franco Marini. Sarebbe lui il candidato da far salire al Colle sul quale chiudere l’accordo Pd-Pdl-Sc. Il nome di Franco Marini sarebbe dunque quello che Bersani potrebbe annunciare stasera ai gruppi parlamentari Pd e Sel. Intanto, nel corso della giornata, dopo i no di Gabanelli e Strada, il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo ha annunciato quale sarà il suo candidato, Stefano Rodotà. Gli altri nomi circolati in queste ore tra Pd e Pdl sono quelli di Giuliano Amato, Massimo D’Alema, Anna Finocchiaro e, tra gli ultimi, è venuto fuori anche quello di Sergio Mattarella, giudice costituzionale, ex ministro ed esponente di spicco dell’area cattolica (http://www.fanpage.it/quirinale-da-bersani-l-ok-per-una-scelta-condivisa-in-pole-position-c-e-marini/ 16 aprile 2013)

    Uscendo mercoledì sera dal teatro Capranica, dove i 'grandi elettori' del Pd avevano scelto a maggioranza di candidare al Quirinale Franco Marini, una Anna Finocchiaro un po' indispettita sentendo le voci dei contestatori si chiedeva «che cosa vogliono queste persone (http://espresso.repubblica.it/dettaglio/cara-finocchiaro-ecco-cosa-vogliamo/2205287/819/4/21013)


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  5. Giovanna e Cassandro un saluto a tutti e due. Mi spiace coprire il commento di Cassandro, ma sto per pubblicare un altro post che non posso rinviare per non farmi scavalcare dalla politica velocissima di questi giorni. Comunque il commento di Cassandro resta attuale anche per il post successivo.

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  6. Tornando al tuo post, Cassandro, leggo ora che avresti avuto un incontro con Bertinotti. Anche se "breve" mi pare un evento mica da niente.
    Rodotà leggo ora che ha 80 anni e mi chiedo perché tutti i candidati alla presidenza debbano essere alla soglia del secolo di età, detto col massimo rispetto per chi ha un età venerabile.

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