Non
avrei mai pensato di dover ringraziare per qualcosa Gabriele Paolini, il noto
disturbatore televisivo, ma è successo ieri guardando i telegiornali. Vediamo i
protagonisti della questione. Prima di tutto c’è Paolini, il tizio che di
solito si fa riprendere durante i telegiornali importunando le dirette degli
inviati, che qualche volta si arrabbiano e lo pestano pure (vedi il caso del
compianto Paolo Frajese). Poi c’è la morte di Marco Pannella e i fiumi, gli
oceani di retorica e pompose frasi fatte che l’hanno accompagnata sui mass
media. Naturalmente nessuno si meraviglia dei panegirici osannanti: morto un re
se ne fa un altro e morto un santo religioso se ne fa uno laico. In realtà
dovrei aggiungere che oltre a Paolini ieri, nelle dirette dei telegiornali, c’era
un terzo personaggio, una specie di suo adepto, un tizio più bello, più alto,
più biondo, che come Paolini cercava di entrare con ogni mezzo nelle
inquadrature televisive delle interviste sull’illustre estinto. Vediamo come si
sono svolti i fatti.
venerdì 20 maggio 2016
martedì 10 maggio 2016
Pugni dimenticati
Mi è scivolato in mano questo libello agile, a tratti
autunnale e davvero affascinante: Il campione è tornato di
J.R. Moehringer, da cui credo sia stato tratto anche un film. Moehringer è un giornalista
talentuoso del Los Angeles Times vincitore anche
di un premio Pulitzer. Un giorno si mette in cerca di Bob Satterfield, uno dei
pesi massimi più forti degli anni Quaranta e Cinquanta, poi dimenticato. Crede
di averlo trovato in un vecchio barbone dalle mani grandi e dalla faccia triste
che bazzica i bassifondi californiani. Il barbone sa tutto di Satterfield,
quali incontri ha fatto, quali allenatori e amori ha avuto, conosce a uno a uno
tutti i pugni che il vecchio pugile ha dato e ricevuto e sa quali quali danni
hanno fatto. C'è un però. Forse Satterfield è morto da tempo, anche se è
difficile accertarlo. Ma in quel caso, perché il vecchio barbone si spaccia per
lui e come fa a sapere tanti particolari della sua vita? Libro nella migliore
tradizione della boxe sociale. Vittorie, ma soprattutto sconfitte. Pugni dati,
ma soprattutto presi. Sogni, tanti sogni, quasi mai realizzati. L'eco di nomi
mitici del ring che sembrano usciti da un film con Humphrey Bogart: Rocky
Marciano, Jack LaMotta, Jack Dempsey (e di mio ci aggiungo pure Ezzard
Charles). Il libro è di solo 48 pagine ed è stato una vera gioia leggerlo.
Moehringer ha scritto la più bella biografia sportiva che mi sia capitato di
leggere, ossia Open sulla vita di André Agassi. Il
libro su Satterfield ha comunque delle atmosfere noir addirittura superiori.
mercoledì 13 aprile 2016
Tornerà a cantare

Poi un giorno la tastiera si guastò e tale rimase nonostante i miei tentativi di aggiustarla. Da allora provai varie tastiere, cioè le comprai, che è il solo modo in cui posso provarle, ma nessuna si avvicinava nemmeno lontanamente alla mitica Tulip. Quella che ho adesso, una Logitech, non è del tutto malvagia, ma non canta per niente (emette solo suoni sordi e deprimenti e ti sembra di affondare nelle sabbie mobili quando premi i tasti).
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