mercoledì 24 gennaio 2018

Ritorno a casa



Diversi anni fa, doveva essere addirittura il 2006, volevo abbandonare il blog. Non mi ricordo perché, o forse lo ricordo ma non lo voglio dire. Mi sembrava come abbandonare casa e andarmene a vivere chissà dove perché il blog aveva rappresentato una parte importante della mia vita. Poi mi venne in mente una scena dal romanzo di fantascienza che preferivo da ragazzo, L’invasione degli ultracorpi (in realtà si chiamava così il film tratto dalla storia, il romanzo aveva un titolo molto più fiacco).  Dunque ci sono questi organismi alieni caduti sulla terra che cercano di conquistare il mondo sostituendosi agli uomini (riproducendoli in ogni particolare). Ecco che gli alieni diventano poliziotti, dottori, massaie, commercianti. A un tratto il protagonista del romanzo, il dottor Miles Bennell, riesce a fuggire dalla cittadina californiana di Santa Mira con alcuni compagni. La fuga è stata rocambolesca, rischiosa, gli ultracorpi hanno ormai assunto il controllo di vaste zone di quel pezzo della California. A questo punto i fuggitivi, fuori pericolo in un motel non infestato da alieni, si guardano e quasi senza parlare decidono di tornare indietro. La loro vita è dove sono sempre vissuti, dove hanno ricordi e affetti, e se c’è un pericolo da affrontare lo faranno. Ricordo le parole che disse l’amico di Miles quando questi avanzò qualche cauto dubbio su quella scelta: “Perché avevi forse pensato di farti crescere la barba, prendere un altro nome e cominciare una nuova vita altrove?”.
Forse anch’io avevo pensato di ricominciare da qualche parte nascondendomi sotto qualche specie di barba finta, ma poi ci ho ripensato. Dunque si torna a casa, si torna al blog. Non so cosa scriverò o se riuscirò a conservare la vena sbarazzina che avevo in alcuni dei miei post vecchi. Be’, se ce l’avrò bene, altrimenti se ne farà a meno. L’importante è che si torna a casa. Un sorriso a tutti quelli che si trovino a passare di qui, casualmente o meno.

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