Essere o non essere, spogliarsi forse

Aggiornamento sull'avere o essere e cioè sul sembrare o essere. Ho letto sul sito del Corriere della Sera che tre fanciulle d'Oltralpe si sono spogliate nude e hanno passeggiato come Dio le ha fatte per le strade parigine. Le intraprendenti figliole in questo modo pubblicizzavano un loro brano che pare affronti temi filosofici tipici della critica della ragion pura intitolato "Baby baby baby" (cioè tre volte baby). Le tre figliole senza veli sono state contattate non tramite l'agenzia di collocamento di Tinto Brass come erroneamente anticipato da alcuni organi di informazione, ma con l'ausilio di Facebook. La clip delle passeggiatrici nude è stata ovviamente tradotta su internet, registrando in 24 ore oltre 400 mila click. Si pensa che "Baby baby baby" (è sempre tre volte baby) assurgerà presto ai vertici della classifica dei singoli più venduti, specie se le tre bambine ignude continueranno a passeggiare per le capitali europee. Alcuni filosofi di Oxford hanno dichiarato che ben vengano i nudi se servono a diffondere presso le masse il pensiero kantiano.

Ecco alcune riflessioni in libertà.

1. Non ci si abitua mai agli spogliarelli. Ne abbiamo visti in tutte le salse e per tutte le cause. Abbiamo visto professoresse di latino nude alle convention del cinema hard, cavallerizze nude per protestare contro l'effetto serra, casalinghe sessantenni nude sui calendari, scrittrici nude per sensibilizzare gli editori distratti, nude vestite da suora o suore messe a nudo a favore del Terzo Mondo, nude per trovare fondi per la mappatura del genoma umano o per sollecitare donazioni per accaparrarti una borsa di Gucci, nude con i pensieri a nudo in una nuda piazza per protestare contro tutte le nude che avviliscono il nudismo. Si pensa sempre che prima o poi ne avremo le scatole piene di queste donzelle non freddolose e ogni volta scopriamo che non è così, che bastano tre baby baby baby, che fanno tre passi passi passi per strada nude nude nude per vendere dischi dischi dischi.
   
2. C'è un fatto positivo in questa storia. Per una volta le figlie di Dio che si levano i vestiti in pubblico non lo fanno per sollecitare l'attenzione su problemi planetari, come ad esempio la perdita di orientamento dei cetacei che li porta a spiaggiarsi su quell'isola australiana con il custode pagato quanto un direttore di banca.
   
3. Altro fatto positivo è che in questa storia non si è infilato quel fotografo americano stronzo che fotografa migliaia di stronzi nudi nelle piazze delle città (l'ultima volta a Città del Messico erano ventimila).
   
4. Anche da non disprezzare è la circostanza che alle tre fanciulle parigine non è stata offerta nessuna carica di ministro a causa delle sette lauree a testa che pare abbiano conseguito all'università di Arcore.
   
5. Infine è senza prezzo l'idea splendida suggeritami dalle passeggiatrici parigine. Alla prossima intervista letteraria che prima o poi mi faranno per presentare il mio nuovo romanzo mi presenterò con tre-ragazze-tre, ovviamente non appesantite da volgari indumenti, e ballerò una coreografia ideata dalla buonanima di Don Lurio accompagnato dal motivo di Barry White "I'm the First, the Last, Your Everything".