martedì 7 settembre 2010

I miei fumetti

Come gli amici del blog sapranno, un paio di mesi fa ho partecipato a una mostra di fumetti tenutasi a Calcata in Lazio. La mostra, intitolata “Viziosismi”, trattava di  vizi capitali e virtù teologali. A me hanno commissionato di illustrare l’Ira. Ho realizzato tutto con inchiostro di china e un solo pennino, sopravvissuto a un paio di decenni in un cassetto, anche se in realtà l’avevo già utilizzato per disegnare la copertina del mio romanzo (visibile sulla colonna laterale). A quanto mi dicono la mostra ha avuto successo e probabilmente si terrà pure a Napoli. Cliccate sulle immagini per ingrandirle.



 

20 commenti:

  1. Però... C'è di che stare allegri!
    Decisamente hai reso l'idea dell'ira. Comunque adesso capisco da dove viene quel tuo stile figurato di scrivere... Pensi a fumetti?

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  2. Enrica, è la vita che è un fumetto, solo che non ce ne accorgiamo. Allora c'eri? :-)
    P.S. Devo scrivere il seguito dei Coccodrilli Bianchi. Ci sarà da leggerne.

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  3. Purtroppo non c'ero... ero qui alla catena. Ma se ci fossi stata stai certo che te ne saresti accorto... :-)
    Buona giornata!

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  4. Intendo che ero al lavoro... purtroppo... (leggi catena delle prigioni di una volta....)

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  5. Capità' tu sei bravo davvero. Hai mille risorse e hai talenti da far conoscere. Il problema è sempre la, far conoscere, divulgare far sapere che sei bravo. Far sapere a personaggi importanti intendo. Mi fermo altrimenti divago e non è il caso.
    Prenditi i miei complimenti che io non ne faccio quasi mai a nessuno :)

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  6. Olà Celia, non sei alla catena tu? Nemmeno alla catenina? :-) Naturalmente mi fanno piacere i tuoi complimenti e proprio per i motivi che hai detto. Ma non ho messo questo post per farmi incensare, semplicemente per mostrare una cosa che ho fatto con piacere. Puoi anche divagare se vuoi. Come far conoscere ciò che facciamo? Boh, sono la persona meno indicata a rispondere. Pensa che ho mandato un romanzo a una casa editrice in lettura un anno e quattro mesi fa e non riesco neppure a farmi rispondere a telefono.

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  7. Devo dire che quel "pisceremo sulle borsette" mi ha fatto ridere..... lo voglio fare anche io..... assurdo una borsetta anche 500 euro è troppo! 4000 ci voglio fare la pipi sopra anche io....... e anche per quanto riguarda le tette in silicone.........
    che anche io viva nelle fogne e non mi sia mai resa conto?

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  8. Fiore io non rido molto. Se lo senti questo sta sempre pisciando in testa a qualcuno. Il bello è che non ne sarebbe capace. Bontà sua ;)

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  9. Fiore, ti voglio dire l'idea delle borsette come è nata. Lessi dell'esistenza di borsette da 4000 euro in un post della mitica e bravissima Adipi di Tiscali, la blogger delle Zitelle Speranzose. La marca era un'altra che ora non ricordo. Però ricordo che leggendo di quella borsetta mi venne in mente il seguente e primordiale impulso: in una borsa da 4000 euro ci piscerei volentieri dentro. Chiedo scusa per il mio spirito basso e plebeo :-)

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  10. Cleide, grazie, sono bravo, sono educato e quando cercano di fregarmi il posto in fila non dico mai parolacce, se non ricordo male, yeaahhh!!

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  11. Si Adipi, dire che ho riso nel suo blog è poco, poi i suoi post sono diventati sempre più rari....
    Questa delle borsette però è un tema che m'infiamma. e mi spiego meglio:
    Sono una signora della media borghesia e per il ruolo che ho in società qualcuno mi fece notare che dovrei spendere per l'abbigliamento e la cura del corpo un certo tot...
    Allucinante!
    Io, lo ammetto, sono una donna " agropastorale"
    vado dal parruchiere due o tre volte l'anno, non sono mai andata dall'estetista e quando per un insieme di circostanze sono stata costretta a vestirmi "cavalli" "ferretti" e vate la pesca mi sono sentita un emerita imbecille.....
    Faccio sempre il rapporto qualità prezzo di ciò che acquisto, calibrato, ovviamente quando qualcosa mi fa letteralmente impazzire.
    Potrei permettermi le famose borsette, o come fanno molte comprarle taroccate, dato che per il mio status sociale dovrei averla.
    Ma come ho ripetuto più volte ai miei figli, non voglio che neanche lontanamente si pensi che io abbia speso tale somma ber una borsa!
    E l'ira è veramente il sentimento che mi assale quando vedo, scusate il termine, quando vedo qualche "caghetta" (alias compagne 13/14 enni di mio figlio) con le borsette L.V. o B...ry o scarpe... etc... pensando a quanto è dura, non solo per me, ma anche per migliaia di persone, guadagnarsi i soldi.

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  12. Fiore, eccomi a te con una lista di risposte alfabetizzate.
    A) Adipi, brava e scomparsa. Darei quasi una ricompensa a chi ci desse notizie della nostra valorosa amica (mi trattengono alcune considerazioni, tra cui il fatto di non sapere dove prendere la ricompensa). Magari avrà fatto carriera dato che si dichiarava giornalista.
    B) stavo per dire come te che sono un signore della media borghesia e che ho un ruolo in Società, ma: a) mi sono accorto di non ricordare quale (alto) ruolo abbia in Società, ne se ne abbia uno; b) sarebbe arduo situarmi nella media borghesia (così come nella bassa e vieppiù nella alta); c) ritengo infine che pure il termine "signore" sarebbe un pizzico eccessivo riferito alla mia persona.
    C) Dovrei spendere pure io un tot per la cura del mio aspetto e del mio abbigliamento,anzi un super extra tot elevato al cubo.
    D) Riserverei a Cavalli e Ferretti lo stesso trattamento dedicato nel fumetto alle borse da 4000 euro, mi scuso sempre per la mia rozzezza mentale.
    F) Estenderei il trattamento agli amichetti di tuo figlio (che appaiono notevolmente stronzetti dalla tua descrizione, anzi stronzetti riccastri che è peggio del solo stronzetti), allegando pure un fracco di calci in culo a loro, ai loro genitori e ai loro parenti fino al terzo grado.
    Come al solito saluto tutti gli amici del blog fino ai loro parenti di terzo grado.

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  13. Io c'ero!!
    Bella mostra in un ambiente incantevole!!

    Ciao.
    berardo

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  14. Concordo con te :-)
    riguardo al punto F una precisazione......
    stronzetti e stronzette ci sta.....
    alcuni sono anche riccastri ( e siamo in una scuola pubblica) ma la maggior parte di loro sono figli di operai!
    Ed è questo che mi fa "inc..... re" di più!
    A dire il vero il termine " signora della media borghesia" mi fa ridere alquanto ma ogni tanto me lo appioppano........ credo per influenzare i miei acquisti :-))))

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  15. Ma sei bravissimo Cap! Hai proprio reso l'idea e sono contenta dei tuoi successi (anche se tu speri sempre in altri...) ma vedrai, vedrai che qualcosa cambierà... diceva una vecchia canzone di Tenco. Purtroppo non ho partecipato alla mostra in quel di Calcata (mi sarebbe piaciuto) perchè, se ricordi, impegnata con ulteriori nascite...
    Marypersempre

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  16. Successo che vuol dire?
    Che ci dai la buona novella di vederti fumettista affermato?
    WoW capitano, che effetto che fa!

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  17. E' giunta mezzanotte e quindi io rispondo agli amici.
    Berardo, c'eri alla mostra e siamo stati benissimo insieme. Mi è piaciuto soprattutto quando è venuto a piovere sulla rocca medievale.
    Fiore, anch'io sono figlio di operai, ma non ho mai avuto certe tendenze, se ero stronzetto, e lo ero, era per altri motivi.
    Marypersempre, la canzone di Tenco che citi mi è sempre sembrata funerea, spero che sia di buon augurio. Un saluto alle tue adorate nipotine.
    arial, proprio stasera mio nipote, appassionato di Dylan Dog, mi ha detto: perché non ti proponi come disegnatore dell'investigatore del soprannaturale? Gli ho detto che era impazzito.
    Un saluto a tutti gli amici.

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  18. CASSANDRO

    C . . . . aspita, per non dire altro, che magnifico fumetto in quattro tavole!

    Complimenti. Leggeremo con piacere il seguito terrificante della fuoriuscita di questi Coccodrilli bianchi.

    Io purtroppo non conosco tanto i fumetti noir o horror, dove è presente la violenza, l’ira, la rabbia: per me in questo settore la violenza era al limite quella che esercitava Paperino contro Gastone, quando questi gli soffiava Paperina, l’ira era quella che insorgeva in Zio Paperone quando qualcuno riusciva a rubargli temporaneamente il Dollaro n. 1, e la rabbia era quella di Gambadilegno quando Topolino lo portava dal Commissario Basettoni.

    Tanto per restare in tema -- dato che, Cap, hai permesso di divagare -- anche le ragazze che frequentavo in quel tempo, imbevuto di grazia raffaellesca, spesso arricchivano i loro discorsi amorosi facendo riferimento (almeno apparentemente) a questi personaggi disneyani, essendo all’epoca l’ideale femminile Cenerentola e no Eva Kant.

    Comunque non indaghiamo troppo e contentiamoci di qualche dialogo con riferimento ai personaggi dei fumetti in grado fare scorgere un “animo femminile” in chi lo inventa


    POETI FUMETTI PITTORI

    (Lei)
    -- “Ma chi me lo doveva dire mai
    che avrei conosciuto un poeta
    in carne ed ossa? . . . Più facile, sai,
    per me incontrare Pluto o Eta Beta!

    Non è che mi interessi Topolino
    più di Dante o Foscolo, è che
    io davo per scontato che incontro
    giammai sarei andata ad un Prevert”.

    (Lui)
    -- “Non ci allarghiamo, amore mio . . . E no,
    non puoi tanto tu prendermi in giro,
    e assimilarmi a quello. Se tu ciò
    continui a dire rompo io la biro.

    Sono modesto, sai, e cambio strada:
    prendo la tavolozza ed il pennello,
    ti metto in posa e, se ancor ti aggrada,
    ti faccio un quadro e firmo . . . ‘Raffaello’.


    Così dirai ‘Giammai avrei creduto
    che un pittore avrei conosciuto:

    più facile una chiacchieratina
    per me con Clarabella o Paperina!’

    (Cassandro)


    Una ultima domanda, infine: con l’espressione “Signora o Signore della media borghesia” si tende a dare al personaggio così qualificato una sottolineatura positiva o negativa? Per quanto mi riguarda io l’ho sempre considerata più tendente al positivo che al negativo.

    il

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  19. Rispondo subito al tuo interrogativo finale, Cassandro. Signora o signore della media borghesia è termine né negativo né positivo, indicando, come è evidente, una persona con un certo grado di agiatezza economica e un particolare ruolo sociale. Comunque è chiaro che dal Sessantotto in poi il termine ha assunto una certa sfumatura negativa perché ha preso a indicare, con o senza fondamento morale, una classe mediamente privilegiata, mediamente attenta a difendere quei privilegi, mediamente ostile a sommovimenti sociali che attentino a quei privilegi, mediamente conservatrice, mediamente egoista, consumista, arrivista, opportunista, conformista. Ho detto mediamente :-)
    Letta con il solito piacere la tua composizione. E faccio una boccaccia ai blog che non possono contare nei commenti su rime puntuali, allegre e infallibili come le tue. Ciao 'nvidiosiiii :-)

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