martedì 16 novembre 2010

Via dalla pazza folla

- Scusa, sei vivo tu?
- Vivo, che parola impegnativa. Vivere, che concetto impegnativo. Diciamo che funziono.
- Funzioni? Potresti essere più chiaro?
- Sono stato chiarissimo. Io funziono, anche tu funzioni. Anche il resto dell’umanità funziona. Delle volte neppure tanto.
- C’è una differenza tra il funzionare e il vivere?
- Non credo, probabilmente sono la stessa cosa. Vivere è quando si funziona a un livello abbastanza complicato. Ma forse neppure tanto.
- Il successo?
- E' quando funzioni abbastanza bene o quando il funzionamento degli altri è ostacolato da fattori bio-socio-meccanici.
- L’amore?
- E’ una funzione matematica con una o più incognite.
- La morte?
- Una mancanza di funzionamento.
- Dici la verità tu?
- Non direi. Le mie regole di funzionamento mi suggeriscono di dire il minimo di verità necessario per farmi accettare dalla società dei funzionanti. Se penso di farla franca, mento. Quindi quasi sempre dico la verità, in modo da crearmi un substrato di credibilità per quando mentirò.
- Sei buono tu?
- Sono buono esattamente come può esserlo una Panda Dynamic GPL con Pack Class, prezzo promo 9.900 € (IPT escl.) Es.: Ant. 0, rate 84 da € 161,00 (compresi Prestito Protetto e Sava DNA € 1.198); Spese pratica € 300 + bolli. TAN 4,95% TAEG 7,19%. Salvo approvazione Sava.
- Dove ti piacerebbe vivere, scusa, funzionare?
- In un posto con pochi funzionanti.
- In un cimitero?
- No, che dici?
- Via dalla pazza folla?
- Se ti piace dirlo così…

13 commenti:

  1. Aridaje con il meccanicismo. Ho fatto la gnorri con Unabomber e mi piazza il meccanicismo. Ma non si puo' avere il tasto mi piace anche qui?:))

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  2. Ecco quello che mi piace: un commento acuto e intonato che valorizzi il mio post! il tasto mi piace esiste anche per il blog e questo scellerato d'un Capitano sta meditando di introdurlo qui. Olé.

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  3. Mi prendo un po di tempo.... per scrivere qualcosa di "funzionante"
    nel frattempo clicco sul tasto
    "mi piace"
    - io ho fatto la gnorri su fb-

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  4. Fiore carissima, qui piove in questi giorni e il tempo butta sul malinconico, di più non saprei aggiungere tranne sperare che torni il sole. Il mondo del blog talvolta pare un posto desolato come certi paesaggi apocalittici da fine del mondo. Facebook sembra molto più vivo anche se con le note limitazioni espressive che abbiamo più volte affrontato in queste righe. Domani, a quanto ne so, pare che piova.
    Angelo Azzurro, :O) a te.

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  5. E' un post che fatico a commentare :-)
    In primis perchè in parte lo condivido,
    poi perchè mi ha fatto sorridere un po'.....
    in fundis :-)
    per il finale!
    l'amore come una funzione matematica a più incognite, è la definizione in assoluto più carina che conosco.
    Ma hai lasciato fuori i sogni, le speranze i desideri, la poesia, la gioia....... la rabbia, la curiosità...
    vista così la vita, come pura funzione fisiologica, scusa ma è proprio da suicidio :-)
    Non ho capito, poi, se la voglia di fuga dalla folla, derivi dal constatare il "funzionamento" della maggior parte della gente, e quindi meglio allontanarsi per non esserne contagiati :-)
    O auspichi in un allontanamento dalla folla per trovare una maniera migliore per vivere....
    E..... non è che Cleide ha scritto finalmente per interrompere la desolazione del paesaggio bloggheriano?

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  6. Fiore carissima, ce le cantiamo e ce le suoniamo noi due in questo post. :-) Il post mi è venuto fuori così, non so perché. Magari il prossimo post mi verrà fuori in maniera del tutto diversa e magari quella maniera diversa piacerà di più a te e agli altri.
    In questa fase esistenziale gli uomini mi fanno ridere. Spesso li vedo tronfi, ipocriti, sciocchi, presuntuosi e del tutto ciechi sui molti condizionamenti che li obbligano ad agire in un certo modo. Tutti i difetti sopra citati, più molti altri ancora taciuti, riguardano anche (e direi soprattutto) me, tranne forse la cecità (sui condizionamenti), che nel mio caso, e senza dubbio non solo nel mio, potrebbe definirsi forte miopia.
    Gli uomini mi sembrano a volte come degli automi che non si rendono conto di essere tali. Se se ne rendessero conto, a mio avviso, apparirebbero meno noiosi e forse più simpatici.
    In questi giorni si sente un gran parlare di morale. In politica, nella cronaca nera, nelle discussioni normali. Detesto sentir fare discorsi morali o moralistici dalla società dei funzionanti. Un funzionante non è un essere etico è solo uno che funziona. Quindi la smettesse con i suoi vaniloqui morali e pensasse a funzionare se ne è capace. Ecco, l'ho detta.
    A chiudere, qui fa freddo e mi sono preso una pillola contro il mal di testa per funzionare un po' meglio. :-)

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  7. Si Capitano, ce la cantiamo e ce la suoniamo :-)
    E va bhe!
    Voglio precisare una cosina....
    a me il post è piaciuto e come ho già scritto lo condivido in parte, come condivido gran parte del tuo commento......
    Ti dirò di più, come è capitato altre volte, per vie traverse riflettiamo sulle stesse cose o meccanismi, a distanza e senza neanche avere nulla della vita reale in comune.... tranne il mondo che ci circonda...

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  8. Riflettere sugli stessi argomenti mi sembra una buona cosa. E' sintomo che abbiamo un'intesa di fondo su alcune questioni. Poi è chiaro che ognuno ha le sue idee. Ti regalo un fiore, Fiore. :-)

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  9. Stavo pensando che io voglio vivere. Si. Intendo per vivere funzionare ad un livello abbastanza complicato per riuscire ad ottenere quanto desidero senza permettere a fattori bio socio meccanici di interferire con i miei obiettivi. Ora: sono più pazza di Unabomber? :)

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  10. Cleide, Unabomber pazzo? Molta gente non la pensa così. I suoi attentati erano molto meno causali di quanto si creda. Aveva delle idee, un piano per opporsi alla società, forse lui per primo si rendeva conto di essere votato alla sconfitta e all'autodistruzione. Oppure il suo maggiore problema era di non avere abbastanza soldi. Chissà se un Unabomber con i soldi avrebbe fatto quello che ha fatto o sarebbe diventato un fiero difensore del Sistema.

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  11. CASSANDRO

    Non vorrei, Cap., che tu persistessi nell’idea che “il mondo del blog talvolta pare un posto desolato come certi paesaggi apocalittici da fine del mondo”, per cui, se permetti mi attivo per rianimarlo un poco.

    Conversiamo perciò più a lungo anche se si hanno delle idee non sempre condivisibili! . . . Evitiamo che siano solo due o tre a cantarsela e suonarsela

    Tu dici: “Via dalla pazza folla”? Oh, no! . . . Almeno secondo me; infatti, per me l’incontro o lo scontro di idee è la vita.

    Ritengo così di essere “funzionante” solo se comunico con gli altri, chiunque questi siano: la fioraia, l’imbianchino, il professore, il bidello, il nobile, l’autista, il carabiniere, il mezzo delinquente, il bloggher, il facebooker (si dice così?), l’eremita, il festaiolo, ecc. ecc. e dovunque si trovino: in piazza per la festa del santo Patrono, nel foyer del teatro, ad una festa da ballo (ma si usano più?), lungo il corteo di una manifestazione, su un blog interessante come quello tuo, Cap.

    Se non sbaglio a poker vige il principio: “Piatto ricco mi ci ficco!”, per cui svolgiamo qualche considerazione elogiativa in favore di una cosmica . . . . . . . . .


    C O M U N I C A Z I O N E

    La vita è: “comunicazione”,
    ed il comunicare ben si sa
    è trasformare ogni sensazione
    in un impulso che ciascuno fa

    star bene, ed a tutti noi trovare
    gli stimoli perchè e cuore e mente
    -- le parti nostre che non sanno stare
    mai ferme e che non dormono -- in un niente

    si agitino. Accade ciò comunque,
    e sempre sempre, fino a nostra resa,
    anche senza volerlo, ed ovunque
    … mentre si fa l’amore o si sta in chiesa.

    Perciò stai sempre in mezzo alle persone,
    grida, sbraita, ascolta, idee prendi
    e danne tu, in modo che Ragione
    venga ben fuori prima o poi. Intendi

    che se tu fuggi gli altri con te stesso
    tu resti a metà fra il solo e il fesso.

    Le idee sono domestici animali
    che a stare soli perdono le ali,

    vanno in depressione, incattiviscono
    e di accoppiarsi non gradiscono,

    mentre crescono bene in compagnia,
    moltiplicandosi in allegria,

    come i conigli, da due soli cento,
    od i pesci del mare, i semi al vento.


    Meglio la pazza folla che il deserto,
    lo scontro dubbio che il nirvana certo.

    Sol nel comunicare Amore avverto!

    (Cassandro)

    il

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  12. Cassandro, apprendo ora il termine di facebooker che non ho mai usato, ma che mi sembra adeguato. Ho letto con interesse i tuoi versi e li condivido. Noi siamo animali sociali e quindi dobbiamo vivere nella folla, che sia pazza o no. Quando ci allontaniamo da essa commettiamo uno sbaglio che prima o poi pagheremo. E' un regola, una legge che non si discute, la si applica e basta.
    Bene il tuo tentativo di vitalizzare il blog, arrivato proprio quando mi ero trasformato nel moderno supereroe Scrittore di Strada. :-)
    Mi è molto piaciuta questa tua poesia. Infiliamoci quindi nella pazza folla e balliamo il valzer delle idee o quantomeno della vita.
    Un saluto a te e a tutti gli amici.

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