lunedì 3 gennaio 2011

L’uomo che guida (parabola)

L’uomo che guidava un giorno andò da un vecchio saggio. Maestro, disse, ho sbagliato tutto finora. Guido la mia auto piano, faccio percorsi sempre prevedibili, vorrei vedere nuovi posti, vivere nuovi emozioni. Ho capito che finora ho guidato sempre male, Maestro. Ma d’ora in poi userò il volante in maniera diversa e audace, anzi cambierò persino la mia auto, me ne prenderò una più grande e potente. Non voglio morire guidando la stessa macchina sempre allo stesso modo e per le stesse strade.
Figliolo, disse il vecchio saggio, sei proprio sicuro di aver guidato male finora?
Tenevi la destra e rispettavi i semafori e limiti di velocità, potevi fare diversamente? Forse sì, però avresti rischiato incidenti o multe. Vuoi guidare per strade diverse correndo al massimo? E perché non l’hai fatto finora? Forse, disse l’uomo che guidava, ero come addormentato e ora mi sono svegliato. Ora ho visto la luce, mi si sono aperti finalmente gli occhi. O forse, continuò il vecchio saggio, è che giudicavi il tuo modo di guidare il più adeguato e vantaggioso per te. Forse pensavi che la tua macchina malandata non avrebbe potuto sostenere una velocità più alta, forse ritenevi che, andando per percorsi secondari che non hai mai affrontato, non avresti trovato strade asfaltate o aree di servizio adeguate. Forse pensavi che usando il volante il maniera diversa avresti viaggiato peggio.
Be’, disse l’uomo che guidava, magari hai ragione. Ma sono sicuro che comprando un’auto più grande ed efficiente… E sentiamo, disse il saggio, perché non l’hai comprata finora? Non avevi soldi? E cosa ti fa credere che li avrai presto? Ma la vita è breve, Maestro, io devo assolutamente trovare il modo di guidare in maniera… Sì, la vita è breve, disse il saggio, quindi dovresti evitare di sprecarla dicendo di voler fare cose che non hai mai fatto, non hai mai voluto fare e non sei mai stato capace di fare, dicendo di voler comprare macchine nuove e potenti che non sei mai riuscito a comprare e di guidare in posti in cui non sei mai potuto o voluto andare prima.

19 commenti:

  1. Acccc Ma il maestro non poteva farsi gli affari suoi? Ma dico io...quando uno, decide di dare una svolta alla propria vita, perchè mai qualcuno gli deve PER FORZA aprire gli occhi? E lascialo sognare un pò no? :-D A volte ci si sente meglio pensando di fare cose che non abbiamo mai avuto voglia di fare :-)anche se poi siamo coscienti che non le faremo mai! Scemenze a parte...era da tempo che volevo sautarvi...vi ho persino pensato quando a Napoli hanno vinto il superenalotto, ho sperato foste voi :-)Tanti auguri Cleide e Francesco ! :-)
    P.S. ho letto il libro già da tempo...mi è piaciuto!E' strano...sei riuscito a farmi provare compassione per un protagonista che all'inizio ho odiato!Da carnefice a vittima...di se stesso, dell'amore...della violenza!Originale ed avvincente!

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  2. Giovanna carissima, bentornata bel mio blog e bentornata davvero. Sono felice che il mio romanzo ti sia piaciuto. Forse un giorno riuscirà ad avere più successo e diffusione dell'attuale. Cleide/Monica non è Napoli al momento, e se avessimo vinto al superenalotto saremmo in crociera probabilmente (comunque anche dalle crociere milionarie si possono scrivere i post). Una parabola è una parabola: non è mai tutta verità, e non è mai tutta menzogna. Grazie a te e ricambio gli auguri.

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  3. Giovanna, questo "saggio" deve essere un non lontano parente di quella patacca del suo angelo custode:) A dopo per una riflessione più articolata. Forse ;)

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  4. :-)))) Una patacca :-))) Cleide sei fuori di testa!!! Certo Cap. una parabaola è come la vita, non è mai tutta verità e non è mai tutta menzogna...però sai...è un pò come quando AD ESEMPIO, finita l'euforia(????) delle feste ti soffermi sdraiata sul divano,finalmente in solitudine tra le carte colorate e strappate dei regali ricevuti, e pensi...e fai un bilancio. I bilanci si sa sono o a consuntivo, o di previsione, e se li fai seriamente con onestà inevitabilmente pensi a ciò che avresti potuto o dovuto fare della tua vita e nella tua vita. A volte per non farci troppo del male fingiamo che va bene così, che va bene anche se guidiamo piano o troppo veloce o non guidiamo affatto, a volte il maestro/patacca dell'angelo ci dice quel vorremmo sentirci dire...altre, sarebbe meglio stesse zitto che già abbiamo troppa confusione dentro e fuori! :-)))
    Ma dimmi Francesco hai pubblicato il nuovo libro? Non ha grande diffusione? Dove lo compriamo? :-)

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  5. Cleide, il Maestro dice cose forse non popolarissime, ma magari ci imbrocca. Comunque non si illude di raccogliere molti consensi con le sue idee che definisce realistiche.
    Allora Giovanna carissima, i consigli vanno bene in un mondo vagamente normale, non in questa "maniata" (napoletanismo che sta per gruppo, accozzaglia) di pazzi. Pensa al libro nuovo, l'ho pubblicato in una maniera che viene definita "autopubblicazione", cioè te lo pubblichi da te (l'ho fatto per evitare code, perdite di tempo e discussioni con editori nullafacenti, incazzature e il contatto con l'elemento umano che giudico il fattore più negativo e molesto della vita in generale e di quella editoriale in particolare. Eppure anche se mi autopubblico il libro mi hanno costretto ad aspettare (finora) tre mesi. E se protesto, dicono che mi devo stare zitto. Speriamo che presto si sbocchi la situazione.

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  6. Posso rispondere al Maestro con Guccini?
    " Mi spiace, non mi lego a questa schiera, morrò pecora nera". :)

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  7. CASSANDRO


    Complimenti, Cap. per il tuo nuovo post provocatorio, anche se non tutti concordano su questo aggettivo.

    Secondo me quel vecchio saggio è più vecchio che saggio, assai vicino al grillo parlante, e avrebbe fatto bene -- ovvio sempre secondo me -- l’uomo che guidava (anche la mente si guida e non solo le macchine!) a farsi prestare da Pinocchio il martello!

    Dove e come l’avrà acquisita quello la sua scontata saggezza se non ha mai voluto “fare cose che non ha mai fatto” o tentato di fare cose che non è “mai stato capace di fare”?

    Fosse stato scritto invano: “Ad astra per aspera”? Per cui pur non essendo né vecchio e né saggio come il protagonista della tua parabola, permettimi, Cap, di dare pure io alcuni . . . . . . . . . .


    CONSIGLI PER GLI ACQUISTI

    “Chi si ferma è perduto” si diceva
    un tempo, e ancora oggi si capisce
    che chiunque a ciò che ha fatto (o che faceva)
    si ferma . . . non si ferma, regredisce

    . . . e perso è quindi per la società,
    per quelli che frequenta, per gli amici,
    per figli e nipoti . . . Il mondo va
    avanti e non ti aspetta. Tu che dici?

    Perciò, zaino in spalla e fin che vivi
    osserva, vai in giro, tenta, impara,
    di conto fai, inventa, leggi e scrivi!
    Se già la pelle uno vende cara

    pensa a che prezzo cede il suo cervello.
    La testa non è mica mortadella,
    la morte delle idee è un macello:
    ogni mente che muor muore una stella.


    Se vuoi salvare quindi il firmamento
    non ti fermare mai manco un momento!

    (Cassandro)

    il

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  8. Grazie, Cassandro per i complimenti al mio post che definisci provocatorio. Avevo tentato di pubblicarlo pure su facebook tramite una nota, ma poi la mia modesta parabola mi è sembrata del tutto stonata tra foto di babbo natali, di cenoni, di crapule e gozzoviglie varie. Quindi ho ritirato il post da colà ritenendo di non poter ricevere, sempre colà, commenti stimolanti come quello che benignamente hai appena lasciato.
    Dunque il post non parla di voler o poter fare cose nuove, ma di rivoluzionare la propria vita: idea che per qualche oscuro motivo sembra avere un successo strepitoso tra il popolo di facebook e del reality show in genere. Ormai si è diffusa questa pseudofilosofia del pensiero positivo, della cosiddetta Legge di Attrazione (su cui già scrissi un post ironico che qualche lettore dotato di buona memoria ricorderà). Naturalmente anche questa sciocchezza della Legge di Attrazione (penso positivo e brindo a me stesso davanti allo specchio e quindi arrivo al successo, sorrido e attraggo gli altri e quindi attraggo pure soldi, fatalone e biglietti vincenti della lotteria) non è niente di nuovo. La legge dell’Attrazione esiste probabilmente da diverse migliaia di anni, anche se ogni volta viene riproposta come se fosse una novità assoluta e attira, stavolta sì, un mucchio di ingenui che credono di aver trovato la pietra filosofale. Tra l’altro ho sentito pure che esistono dei corsi per diventare coach, cioè insegnanti della legge di Attrazione e di Autostima. I corsi costano duemila euro o dollari e alla fine ti rilasciano un diploma che ti consente a tua volta di insegnare la Legge di Attrazione (cioè il Segreto per rivoluzionare la tua vita e diventare più bello e più cricco che pria) ad altra gente che voglia acquisire lo stesso diploma di coach pagando duemila dollari o euro. Anche le catene di Sant’Antonio non sono state inventate ora. E per quanto ne so l’idea di sborsare duemila dollari per diventare insegnante della Legge di Attrazione può anche non essere del tutto cattiva, sempre ammesso che uno riesca a trovare una decina di polli riccastri da cui farsi mollare ventimila euro o dollari (una fetta dei quali ovviamente li si dovrà lasciare agli astuti organizzatori della Scuola del Successo e del Cambiare in Meglio la Propria Vita Da Un Giorno all’Altro).

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  9. (segue dal commento precedente)
    Tornando al nostro discorso: è davvero possibile rivoluzionare la propria esistenza come si sente spesso dire in giro? La vita è breve ‒ è un’altra cosa che si sente dire in giro ‒ e io me la voglio godere e per godermela quindi farò cose che non ho mai fatto, andrò in posti in cui non sono mai andato (si potrebbe pure aggiungere che andrò a letto con donzelle che non mi hanno mai calcolato e avrò esperienze che voi umani…). E’ chiaro che per farci un’opinione su questo argomento più che le nostre idee dovremmo guardare ai fatti. Conosciamo persone che hanno rivoluzionato la loro esistenza nel mezzo del cammin di nostra vita? Io non ne conosco. Conosco gente che dice di averlo fatto e che lo va raccontando in giro con la complicità degli allegri musicanti non di Brema, ma della rassicurante filosofia del talk show. E poi ci sono i casi eclatanti che ogni tanto ci propongono al telegiornale. C’è il manager di (presunto) successo) che a un tratto si ritira dal lavoro e va a vivere su una barca (piuttosto di lusso) scrivendo romanzi che hanno un discreto successo di vendita. Non mi pare che costui abbia rivoluzionato un granché, prima era un manager coi soldi e dopo un giovane pensionato coi soldi, una barca scintillante e il necessario per scrivere romanzi e farseli pubblicare. A chiudere una notizia che ho sentito oggi al telegiornale. Un ragazzo napoletano minorenne è in fin di vita dopo essere stato sparato durante una rapina. Suo padre fu ucciso nel ’99 durante una rapina del tutto simile. Suo fratello è stato ucciso l’anno scorso dalla camorra perché era per così dire un rapinatore cane sciolto. Pure altri componenti della sua famiglia sono rapinatori anche se finora non sono mai stati presentati a una pallottola al ballo dei debuttanti (malviventi). Magari il ragazzo rapinatore con la sua azione avventata stava cercando di racimolare i duemila dollari che gli avrebbero fatto frequentare il corso per diventare coach della Legge di Attrazione e quindi di dare una svolta in positivo alla sua vita (che anche per lui, ci si può scommettere era breve e se la voleva godere).

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  10. Caro Capitano,
    scusa il ritardo ma mi sto preparando per il giorno della Befana e noi Befane siamo molte impegnate in questo periodo... :-)
    Se conosco persone che hanno rivoluzionato la loro vita ed hanno cambiato le loro sorti? Sì e li conosci anche tu. Mi viene in mente qualcuno che sosteneva che la terra era tonda quando tutti attorno a lui erano convinti che la terra fosse piatta, mi viene in mente Tom Cruise, figlio di due divorziati con padre alcolizzato che ha vissuto la maggior parte della sua giovinezza cambiando scuole e città, dislessico ed è diventato un big di Hollywood, mi viene in mente un commerciante di legname di una cittadina sperduta ad Ovest della Francia che è diventato il terzo uomo più ricco di Francia, mi viene in mente Richard Branson, figlio di genitori qualunque, studente piuttosto mediocre che è diventato uno dei più grandi miliardari al mondo... potrei andare avanti a lungo ma penso che tu abbia capito cosa intendo.
    Se analizzi il comun denominatore di ognuno di questi personaggi scopri che hanno sempre creduto fortemente in se stessi ed in quello che stavano facendo, nonostante il resto del mondo avesse opinioni diverse ed hanno lavorato molto sodo. Non so bene cosa sia la legge dell'attrazione ma non credo occorra pagare 2000 dollari per capire questo concetto semplice e decidere di seguirlo se uno lo desidera davvero...
    E la realtà, secondo me, è questa, non l'accontentarsi di ciò che il mondo ci mostra come il nostro inevitabile destino.
    Se poi ti chiedi perché sono così pochi i grandi uomini, secone la mia opinione, è solo perché gli altri non ci provano abbastanza duramente, non credono abbastanza in se stessi o in quello che fanno e sopratutto, preferiscono il quieto vivere piuttosto che mantenere la propria integrità...
    Buon Anno, caro Capitano!

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  11. Enrica, vado di corsa e ti rispondo solo su Tom Cruise facendo una piccola premessa. L'informazione è tutto è chi la detiene o riesce a orientarla detiene più o meno il controllo della verità, perché poi gli altri devono ragionare sulle informazioni debitamente orientate e manipolate, arrivando a una verità che sarà quel che sarà. Tempo fa fu presentato in televisione il caso di un manager (anche questo pare di discreto successo) che decise per sua scelta esistenziale, così veniva riferito, di lasciare tutto (il castello di fumo in cui viveva, traduco a senso il suo pensiero) e di diventare barbone. Una scelta esistenziale, si diceva: basta con i soldi e il potere, le cose importanti della vita sono altre. Naturalmente a giornali e televisioni non pareva vero di sguazzare in questa storia e quindi ecco intere divisioni di panzergiornalisten che vanno a intervistare il novello messia della frugalità e della spiritualità della strada (il tipo rimase accampato per qualche tempo al tg 3, probabilmente come dimostrazione vivente dell’illuminismo dell’allora sindaco di sinistra Walter Veltroni).
    Però a me la situazione sembrava strana. Il tipo che aveva scelto di fare il barbone era vestito piuttosto bene e aveva un’aria paciosa e satolla di solito poco diffusa tra i suoi colleghi di attività. E poi stava sempre in televisione dove i giornalisti pseudoprogressisti lo trattavano come il cocco di mamma Rai e zia Mediaset, facendolo apparire quasi il guru di una nuova religione. Il manager-barbone non faceva niente dii quello che fanno i barboni. Non dormiva sotto i ponti, non rovistava dentro i bidoni della spazzatura, non imprecava contro il mondo, non era vestito con stracci e quasi di certo non puzzava nemmeno un po’. Aveva inoltre convinto alcuni suoi colleghi senzatetto a farsi dare dal comune di Roma (e quindi dall’illuminato Veltroni idolo all’epoca del tg 3) alcune roulotte per sistemare lui e i suoi seguaci e ad allestire una mensa per sfamarli. Io mi dicevo, quando vedevo questo personaggio bivaccare in televisione con i giornalisti ai suoi piedi, ma questo che cavolo di barbone è? Non vive come un barbone, non parla come un barbone, non si veste e non si comporta come un barbone, in sostanza non fa niente di quello che fanno i barboni, anche se i reporter suoi fan giuravano che la sua famiglia era scioccata dalla sua decisione di abbandonare il successo e piaceri della vita. Però, riflettevo siamo davvero sicuri che abbia abbandonato quelle cose? Il manager-barbone era praticamente diventato il capo dei barboni romani che si rivolgevano a lui per ogni incombenza. Era diventato il cocco dei giornalisti, veniva intervistato in continuazione avendo una fama e una notorietà che di certo non aveva quando faceva il manager ed era surclassato in quei campi da Tronchetti-Provera o da Sergio Marchionne. In sostanza vivendo per strada, cioè nelle roulotte cedute dall’illuminato Veltroni, il nostro amico aveva trovato il segreto per avere la visibilità che gli mancava nella sua precedente occupazione (e sappiamo che la visibilità è tutto nella società dell’apparire). Come si diceva, chi controlla l’informazione, controlla la verità.
    Il commento mi è venuto lungo e ti risponderò su Tom Cruise in un altro momento.

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  12. A volte mi domando se osservi il mondo sempre dalla stessa finestra. Ogni tanto forse si dovrebbe osservare e ascoltare con più attenzione e forse, dico forse, magari ti nascerebbe qualche dubbio sulle tue posizioni no? ;)

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  13. Ho letto tutto, anche i commenti, condivido tutto, sorrido per il commento di Cassandro, e, per quello di Cleide.
    Però se ti fossi vicino, ti darei un colo in testa :-)ti ridurrei in stato semicomatoso (semi) e ti strattonerei, poi, prenderei la tua testa per i capelli e ti porterei a guardare da un'altra finestra.
    La tua filosofia condiziona pesantemente la tua vita, se non ci credi tu, come possono crederci gli altri?
    Non è detto che la propria vita debba essere totalmente cambiata, ma si possono attuare dei piccoli cambiamenti :-)
    Personalmente, ogni tanto cambio strada, anche per arrivare allo stesso posto, magari nefaccio di più, magari non è asfaltata, ma almeno cambio panorama e imparo cose nuove :-).
    Io sono una di quelle, che cambiando il proprio modo di pensare e di vedere le cose, ha cambiato la propria vita, oh! non sono ricca e famosa, ma se ne ho voglia vado al cinema da sola o a teatro, organizzo la mia vita e ogni tanto vi apporto dei cambiamenti.
    Quest'anno ho deciso di passare dalle scarper supercomode ai tacchi :-), Assurdo forse, ma voglio vedere come vivono le donne coi tacchi, forse esiste una via di mezzo.....
    E..... non ho recuperato i chili persi.
    la legge di Attrazione se ben compresa, è un ottimo stimolo.
    Dovresti chiederti, come mai non desideri tutte quelle cose, di cui hai scritto nel post precedente e in questo post, con relativi commenti.
    Se ti fai una ragione, della tua mancanza di desiderio della notorietà pagata, di megasuperpivella con cui fare sesso smodato....
    forse, i tuoi libri li vedremo nelle vetrine.... :-)
    Lo sai che anche a distanza, ti apprezzo... e adesso vado a fare il pranzo

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  14. Cleide, io dico quello che a mio modo di vedere dimostrano le mie osservazioni del mondo e le mie informazioni (intese come mie deduzioni della realtà e della verità a partire dalle notizie e dalle informazioni quasi sempre parziali, alterate, modificate, infiocchettate, partigiane che ci vengono propinate in ogni cantuccio del mondo). In sostanza osservo le cose e decido sulla base della mia personale bussola mentale. Se mi dicono che un certo evento si è svolto a sud e la mia bussola mentale mi dice che quello è invece il nord dubito di tutta la notizia e di chi la dà. Se un fonte mi situa un evento a est e io ho verificato che effettivamente quella fonte non sbaglia punti cardinali da diverse volte, la volta seguente tenderò a credere a quella fonte più facilmente.
    I dubbi debbono valere per tutti e non solo per me. Se uno pensa che tu stia sbagliando a dire qualcosa dovrebbe dimostrarti dove e perché ti sbagli, non limitarsi a dire semplicemente che il tuo atteggiamento non è costruttivo o positivo. Non esistono idee costruttive o positive, esistonoo solo idee vere o false. E questo dovrebbe essere il nostro modo di qualificarle. Il resto è fuffa.

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  15. Vedo che mi ha commentato pure Fiore nel frattempo e le risponderò se posso più tardi. A occhio direi che il commento per Cleide vale pure per lei.

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  16. mah... faccio fatica ad esprimere un commento sulla questione del cambiar vita. Tutto è troppo condizionato per la nostra povera umanità, anche il cambiar vita come il voler continuare il solito tran tran. E il libero arbitrio? Quella scintilla di libertà che nobilita e dà incommensurabile valore alle nostre scelte - essenziale per il nostro vivere da uomini . è forse tanto vera profonda e soggettiva che non sposta di una virgola il cambiare o no il tran tran di nostra vita che scorre condizionato nell'intrico inconoscibile delle strade del mondo, fissato nel ns DNA,brillante nel vorticare di elettroni e quanti, e nella pizza o nel panettone di ieri. A proposito Capitano,ancora AUGURI BUON ANNO. Ciao da Giovanni

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  17. Giovanni, ti ringrazio di cuore per il tuo accenno al libero arbitrio, che se esiste è la sola cosa che potrebbe salvarci da essere ciò che siamo. Naturalmente ricambio i tuoi auguri di buon anno estendendendoli a tutti gli uomini di buona volontà (gli uomini di buona volontà - nella mia accezione e forse in quella di chi è molto più noto di me - non sono quelli con la volontà di raggiungere fama e successo ricorrendo alle scorciatoie delle Dieci Regole Per Avere Soldi E Successo Facili Facili. Ma coloro che prodigano per agli altri anche a proprio discapito.
    Ecco la risposta a Enrica su Tom Cruise. Devo dire che questo attore mi sta lievemente sulle balle, non è uno dei miei preferiti e di solito non mi piacciono ii suoi film. Mi sembra il classico tipo del cafone arricchito che sbandiera ville (a Beverly Hills o giù di lì), mogli bionde e statuarie (Nicole Kidman), mogli ragazzine e rampanti (l'attricetta che faceva quei telefilm scemo-adolescenziali che forse si chiamavano Mellrose Place o qualcosa di simile). Devo dire che Cruise ha rotto le palle non solo a me, ma a tutti i critici cinematografici americani quando sbandierava dovunque la moglie tagazzina col pancione. Ultimamente non si vedono né lui, né la moglie (o forse compagna) ragazzina col pancione, anche perché il pancione deve essersi sgonfiato nel frattempo e i critici cinematografici americani devono avergli fatto capire, a Cruise, che ne avevano pieni i cojones del suo presenzialismo da vecchio scemo riccastro con tendenza berluscones.
    Sulla sua storia familiare non so niente e non ho voglia di informarmi su Googlòe, anche perché sono quasi certo che vi troverei la solita favoletta che si propina ai sempliciotti lettori di rotocalchi. Un augurio agli uomini di buona volontà nell'accezione sopra riportata. :-)

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  18. ciao Francesco, la "parabola" mi dice questo: non dovremmo perdere tempo a cercare di essere o di fare cose ritenute straordinarie solo perchè insolite
    ogni singolo istante è insolito: mica abbiamo fatto un contratto col padreterno per il quale dobbiamo vivere un tot di anni, avere un tot di soldi, una famiglia..ecc.ecc.
    è straordinario anche svegliarsi la mattina.
    Io poi, sono sempre stata dell'idea che la vera rivoluzione della propria esistenza sia viverla in se in modo rivoluzionario. Cose del genere.. andare a scuola senza sparlare il tuo compagno di banco perchè non ti presta la penna.. o cose così. :)
    ciao

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  19. oggi ho smontato albero e presepe, forse è tardi.. ma: auguri di buon anno

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