giovedì 28 marzo 2013

Il movimento Cinque Stelle è di destra o di sinistra?

Una domanda che ci sente fare spesso in questi giorni è: il Movimento Cinque Stelle è di destra o di sinistra? Sembra una domanda a cui si dovrebbe rispondere facilmente, ma pare che generi molti dubbi in giro. Vediamo di fare chiarezza con alcune deduzioni, una canzone (di Giorgio Gaber) e un programma.

Per prima cosa daremo per scontato che tutti sappiano le differenze tra l’essere di destra e di sinistra e sappiano riconoscerle. In estrema sintesi, se ti piacciono i potenti, ammiri chi ha fatto i soldi e avuto successo, e non ti fai troppe domande su come soldi e successo siano stati conseguiti, e se inoltre disprezzi gli altri, probabilmente sei di destra. Se sei a favore di chi non ce la fa, di chi resta indietro, degli ultimi, degli esclusi, è chiaro qual è il tuo schieramento politico. Ancora più telegraficamente: Gesù (o almeno il suo messaggio sociale) era di sinistra, un pazzo che si crede Napoleone è un pazzo di destra.

Per capire se uno è tendenzialmente di destra o di sinistra in effetti spesso basta vedere come si veste e si presenta. Se entri in un Rotary Club e vedi come è conciata la gente non hai bisogno di molta fantasia per capire che sei in un ambiente di destra. E se vai in un centro sociale in cui la gente si veste alla come viene con tendenza all’hippismo postmoderno, lo stesso. Come si presentano i militanti o meglio ancora gli eletti del Movimento Cinque stelle? Sicuramente non in giacca e cravatta. Il loro look, come il loro modo di parlare, di porsi, assomiglia molto a quello dei centri sociali, dei giovani o meno giovani alternativi, di gente dedicata al cohousing, all’ecologismo militante o anche alla sana osteria emiliana dove puoi farti una partita a tressette e una chiacchierata politica con compagnoni alla Guccini. Sinistra, quindi.

Però Beppe Grillo a volte dice che il M5S non è né di destra né di sinistra; espressione spesso usata da politici conservatori per non farsi etichettare nella parte politica culturalmente meno ben vista. E anche qualche frase equivoca di dirigenti grillini sul fascismo lascia interdetti. Ma, la frase di Grillo potrebbe essere spiegata col fatto che il Movimento si propone di conquistare la maggioranza assoluta in Parlamento e avrebbe quindi bisogno di elettori di entrambe le ali politiche. Inoltre è facile estrapolare qualche frase dalle dichiarazioni di chicchessia che si presti a equivoci politici.

A seguire c’è il fatto che Bersani e il Pd agognano (così riportano i giornali in questi giorni) ad allearsi al Movimento Cinque Stelle. E questo li qualificherebbe di sinistra, ciò sempre che si consideri il Pd attuale come un partito di sinistra, cosa che non tutti sono disposti a concedere.

Meglio ancora si può analizzare il programma del M5S utilizzando l’analisi divertente e spesso geniale che fa Giorgio Gaber nella sua celebre canzone “Destra Sinistra” (il culatello è di destra, la mortadella di sinistra, la cioccolata svizzera di destra e la Nutella di sinistra, il reggicalze di destra e i collant di sinistra). Vediamo alcuni punti programmatici del M5S. tutta la robusta parte dell’energia, del risparmio energetico, dell’energia pulita e riciclabiale è di certo di sinistra. Poche macchine, molti mezzi pubblici e anche la bicicletta sono di sinistra. Gratuità delle cure e facilità di accesso al servizio sanitario ancora a sinistra. Lotta alla casta politica, democrazia estesa a internet, sinistra. Adsl libera per tutti e abolizione del canone Rai (il quale non essendo progressivo è certamente di destra), reddito di cittadinanza, sinistra e poi ancora sinistra. Soprattutto è di sinistra la visione che porta il M5S, cioè il non accontentarsi dell’esistente. Lo spiegarti che ci potrebbe essere un nuovo modo di vivere, di abitare, di mangiare, di rapportarsi con le persone. Che si può essere felici avendo meno tutti, ma avendo tutti.

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