martedì 28 maggio 2013

Tre momenti

musicaAl primo posto metto una scena del romanzo L’invasione degli ultracorpi. Organismi alieni hanno invaso la città di Santa Mira in California, duplicando perfettamente le forme degli umani, i quali poi muoiono a trasformazione avvenuta. Gli ultracorpi si sono impossessati dei centri di potere della cittadina, polizia, centrale telefonica, magistratura eccetera. Da qui si preparano a sferrare il loro attacco alla terra, cioè a sostituire gli uomini con copie extraterrestri del tutto sprovviste di sentimenti. Il protagonista della storia, il valoroso dottor Miles Bennell, con una rocambolesca fuga con la sua bella Becky Driscoll (è incredibile che dopo decenni mi ricordi tutti i nomi) esce dalla città infestata. Ora i due sono liberi. Ma proprio ora tornano indietro, nella città dominata dagli organismi senza emozioni. Quella è la loro vita e la affronteranno, qualunque sia il prezzo da pagare. Nel romanzo si salvano Miles, Becky e anche qualche loro amico. Nel film di Don Siegel, quello famoso del 1956, si salva solo Miles e riesce ad avvertire la polizia. Anche se Siegel voleva che il film finisse con il dottore mezzo pazzo e non creduto da nessuno.

Al secondo posto metto la partita di Coppa dei Campioni del 1989 Real Madrid-Milan, finita 1-1. Nella gara di ritorno vinse il Milan di Sacchi per 6 a 1, ma quest’altra partita non mi entusiasmò come l’andata. Mentre vedevo quella partita, sapevo che sarebbe stata la partita più sconvolgente e straordinaria che avrei mai visto nella mia vita. Lo sapevo e basta. Guardavo le fasi di gioco e non credevo a ciò che vedevo. Il gioco di Sacchi era rivoluzionario, era come se una squadra di pallone di un altro secolo fosse tornata indietro nel tempo. Il Real Madrid, imbottito di campioni come e più di adesso, non riusciva a fare il più elementare passaggio, aggredito in ogni zona del campo. A quella partita dedicai uno dei miei primi post, che non a caso intitolai La più grande partita di tutti i tempi.

Al terzo posto metto O Capitano, mio Capitano. È la famosa scena finale dell’Attimo fuggente. C’è un ragazzo, il primo che sale sul banco, quello problematico che balbetta, Todd Anderson (dovrei preoccuparmi con tutti questi nomi che ricordo), quello che Robin Williams spinge a lanciare il barbarico Yawp, ecco, quando Todd sale sul banco e dice Capitano, mio Capitano. Sarà una scena divenuta ormai retorica, ma non manca di commuovermi ogni volta che la vedo, forse perché penso che Todd sono io.

9 commenti:

  1. Ecco, rompo con circospezione e meraviglia il silenzio che continua a regnare in questo post. Un silenzio strano, innaturale e inaspettato per un blog che ha sempre mantenuto una serie di affezionati lettori e commentatori. Un silenzio, lo confesso, che mi ha determinato nella convinzione di chiudere, sia pure con rammarico, il mio blog. Il bog non è un diario personale, o almeno non solo. E' condivisione, confronto, a volte contestazione; comunque qualcosa di vivo e partecipativo. Lo so. L'abbiamo detto tante volte, tuttavia ripeterlo non fa male a nessuno. Leggendo le parole di Giovanna mi viene un dubbio: c'è la possibilità che sia diventato quasi impossibile entrare qui e commentare? Blogspot non mi ha mai convinto del tutto, una volta avevo anch'io iniziato qui e portato avanti ben due blog. Oggi mi è impossibile entrare in entrambi. Ci sono stati dei cambiamenti che non ho capito o che, comunque, hanno complicato tutto. Speriamo non sia così anche per questo post.

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  2. Devo dire che blogspot è un deserto, non di frequentazione, visto che i blog sono tantissimi e ben fatti, ma di contatti umani. Non a caso tutti i miei commentatori attuali sono quelli dei lontani tempi di tiscali, quando c'era la community e abbiamo diviso qualcosa che non erano solo post. Gli amici sono quelli di tiscali, magari torno su Tiscali se mi gira, anche se lì non si muove quasi più niente.

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  3. Io invidio chi riesce a ricordare dei momenti particolarmente emozionanti e/o che hanno segnato un cambiamento perchè son stati vissuti come una rivelazione! A molti, come a te, capita vedendo un film, leggendo un libro se non addirittura leggendo una sola frase, una metafora. Lo psicoterapeuta dove andai, in uno dei suoi libri spiega che spesso certe frasi, o certi racconti, citati al momento giusto hanno un valore terapeutico enorme, segnano un cambiamento radicale! Ho comprato il suo libro sperando che in me si illuminasse qualcosa...ma sono arrivata alla fine senza nessun risveglio ! Cerco di pensare a un film che mi abbia colpito più di un altro, ad una scena...a un brano di un libro...ma che strano...in questo momento ho un vuoto totale!
    Già, come invidio chi è legato a un ricordo/rivelazione...mi fa sentire così...insignificante! Mah
    P.S. resta dove sei, su tiscali è in atto una rivoluzione che parte dalle fogne di chi ci sta invadendo di ogni sorta di messaggi spazzatura e non basta tirar la catenella per vederli scomparire....ritornano, come i coccodrilli bianchi!

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  4. Proprio vero: viscidi, luridi, subdoli, untuosi coccodrilli, per lo più americani, ben diversi da quelli di Francesco che invece si ribellavano alle prevaricazioni e alla disuguaglianza sociale.
    Questi, vigliaccamente, si attaccano ai vecchi post, anche di anni addietro, proponendo, nel migliore dei casi. prestiti, o propagandando orologi falsi: altri invece sono specchietti per i malati di poker on line o di proposte porno, fregandosene altamente di cadere in mano a bambimi, adolescenti o persone psichicamente deboli.
    Quanto al valore terapeutico, o di ricordo, generato da una frase, da un libro o da un film, ritengo possibile che questo avvenga. Nel mio caso, ciò che mi ha catapultato improvvisamente e gradevolmente in epoche e situazioni ormai dimenticate e sepolte è stato risentire un profumo, un profumo molto particolare e che oggi è diventato molto raro: quello della zagara,

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  5. Giovanna, tutti hanno momenti emozionanti da ricordare, magari che sono emozionanti a posteriori.
    Però ricordo che, adolescente leggevo "L'invasione degli ultracorpi" sul letto a pancia in sotto e col libro sul pavimento e ci sarà un motivo se lo ricordo. La partita di cui parlo la vidi due volte nello stesso giorno, e credo sia stata la sola volta in cui è capitato un evento del genere (la Rai la trasmise anche in differita a tarda notte). e del Capitano mio Capitano abbiamo già detto molte volte in passato. e poi provare a guardare il mio nick.
    Sergio e Giovanna, Se mi dite che su tiscali gli spammatori la vincono, seguirò i vostri consigli.

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  6. Mah ho letto bene? A parte il post divertentissimo ( l'uomo col kazoo in bocca è esilarante), ma nei commenti tu e Cleide parlate di Grillo e dite che se si fosse candidato l'acreste votato ( almeno tu ) ! Nel lontano 2007 voi avete profetizzato cio che è davvero accaduto! Cavoli!!!! Ditemi i numeri vincenti del Superenalotto ! :-)
    Riguardo ai momenti da ricordare confesso con un pó di vergogna che cio che ho vissuto questi ultimi 4 anni ha azzerato tutto ! Non ricordo più nulla di bello! Spero di poterne vivere di nuovi.., chissà!

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  7. Triste notizia, purtroppo inevitabile considerata l'età. E' morto, quasi cieco, Jack Vance uno dei grandi scrittori di fantascienza. I suoi libri mi entusiasmarono e mi piacquero moltissimo, in particolare i romanzi del 'Ciclo dei Principi demoni; e quelli del Ciclo del pianeta Tschai anche se, probabilmente, non entrai in possesso dell'intera serie. Un altro pezzo della mia giovinezza che se ne va. Sicuramente tu sai di chi parlo.

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  8. Sergio, so di cosa parli, la saga di Tschai era mitica, anche se io preferivo i romanzi fantascientifici di sopravvivenza/fine del mondo ("Il giorno dei trifidi"), di messaggi extraterrestri provenienti da milioni di anni luce ("A come Andromeda")di invasioni di alieni cattivi ("L'invasione degli ultracorpi" e a proposito di questo Fruttero e Lucentini dicevano che gli alieni nella fantascienza devono essere sempre cattivi, e che quelli buoni alla E.T. sono un'emerita cazzata da utilizzare una tantum, e io ero d'accordo con loro, inoltre F & L dicevano anche che gli alieni al cinema non si dovrebbero vedere mai fisicamente perché sono ridicoli, e anche qui io ero d'accordo con loro). Quando avremo tempo parleremo pure della fantascienza moderna che di solito fa schifo a mio parere, proprio perché si è allontanata dai canoni classici.
    Mi è piaciuta la saga di Asimov della Fondazione, anche se quel tipo di argomento fantascientifico non rientrava tra i miei preferiti.

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  9. Giovanna, mi divertii molto a scrivere del grosso kazoo e degli incunaboli che si potevano fare con esso. E' curioso che tu faccia queste considerazioni sui nostri vecchi commenti su Grillo perché io e cleide pochi giorni fa parlavamo proprio di quei commenti e di come le nostre rispettive posizioni non sono cambiate in tanti anni.

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