lunedì 17 agosto 2009

Aboliamo lo sport professionistico

bolt Parole. Siamo al punto culminante dei campionati del mondo di atletica di Berlino: la finale dei cento metri. Gli atleti sono in pista accanto ai blocchi di partenza. Il favorito della gara, il giamaicano primatista del mondo Usain Bolt, scherza con il suo avversario Tyson Gay, l'unico che potrebbe batterlo. Accanto a loro il terzo pretendente al podio, Powell. Gli atleti, nervosi, non rinunciano a qualche smorfia scaramantica alle telecamere. Nello stadio berlinese si percepisce che stasera, 16 agosto 2009, si scriverà una pagina fondamentale della storia dello sport.

Pensieri. Che occhi strani e che arcate sopraccigliari pronunciate, ha Bolt! Che viso strano hanno lui e gli altri partecipanti a questa finale dei cento metri. Ho sentito dire che assumere elevate dosi di testosterone può alterare i lineamenti di un atleta. Sarà vero? Certo che questi atleti sembrano i personaggi di qualche film di fantascienza, non necessariamente i buoni. Si saranno dopati? Avranno preso ormoni della crescita, testosterone o chissà quali altre porcherie?

Parole. Gli atleti sono pronti, ecco lo sparo. Scatta come un fulmine Powell e per un po' dà l'impressione di poter staccare Bolt, ma presto il primatista del mondo gli è addosso con la sua potente falcata che divora la pista e annichilisce gli avversari.

Pensieri. Non so perché sto vedendo questa gara in tivvù. Tutti gli atleti mi sembrano falsi, dal primo all'ultimo. I tempi che fa Bolt sui cento metri appaiono assolutamente al di fuori delle capacità umane, anche di quelle di atleti moderatamente dopati. Nessun uomo può correre così veloce, punto. Non ho visto nemmeno una gara delle ultime olimpiadi di Pechino perché avevo la certezza di guardare uno spettacolo dominato dal doping attuato in maniera scientifica e sistematica. Probabilmente non sono solo i marziani dell'atletica ad assumere sostanze illecite per migliorare le prestazioni sportive, ma qualsiasi atleta dal ciclista al nuotatore e persino al tiratore con l'arco e allo schermidore. E vogliamo parlare dei calciatori? Chi si ricorda quelli della Juventus quando sembravano sollevatori di pesi? Ormai la domanda è: vinci perché sei più bravo o perché ti droghi e imbrogli meglio degli altri?

Parole. Ecco, la rimonta di Bolt su Powell si è completata e ora le potenti leve dell'atleta giamaicano distanziano il compagno di squadra, che viene raggiunto pure dall'americano Gay. Già ai cinquanta metri è chiaro che Bolt ha vinto, cioè ha stravinto, resta solo da quantificare il distacco che infliggerà agli altri e il tempo con cui taglierà il traguardo.

Pensieri. Ma ci sarà qualche atleta professionista che non sa cosa sia il doping? Che non si sia mai fatto di eritropoietina, la famigerata Epo, di steroidi, di GH l'ormone della crescita, di anabolizzanti, trasfusioni di insulina, cocaina e chi più ne ha più ne metta, che non imbroglia se stesso e gli altri? Se c'è caduto pure Pantani, il bravo ragazzo con le orecchie a sventola con cui avresti giocato ad asso pigliatutto ascoltando Raoul Casadei, chi può tenersene fuori? Se il vincitore di questa gara viene pizzicato dall'antidoping, vince il secondo come successe alle olimpiadi di Seul, proprio nei cento metri, con Ben Johnson e Carl Lewis. Ma se sono dopati tutti e otto i finalisti, chi vince? Il primo dei semifinalisti?

Parole. L'extraterrestre Bolt si avventa sul traguardo come una folata di vento impetuoso. L'urlo della folla attonita accompagna la sua straordinaria prestazione: 9 secondi e 58 centesimi, è il nuovo record del mondo dei cento metri. Bolt rimbalza sulla pista con agilità disumana, sorretto dagli eccezionali garretti allo stesso tempo agili ed esplosivi. Che magnifica serata di sport, cari telespettatori! Il record precedente è stato stracciato. Prima di omologare il record, tuttavia, bisogna controllare che il vento a favore sia entro i parametri consentiti…

Pensieri. … e che naturalmente il vincitore superi il controllo antidoping. Ma anche se lo superasse significherebbe poco. Ormai gli atleti di spicco girano con veri e propri laboratori chimici al seguito. I controlli antidoping se li fanno loro, solo per scoprire quali sostanze non lasciano tracce, quali non vengono individuate dagli esami ufficiali. Sanno perfettamente come fregarti. L'unico rischio è se le autorità sportive adottano all'improvviso un nuovo e imprevisto sistema di esame del sangue o delle urine. 9 secondi e 58 centesimi, che assurdità di tempo: ormai arrivano al traguardo quasi prima dello sparo dello starter. Già il 9 e 95 di Jim Hines alle olimpiadi del Messico nel '68, sembrava un tempo disumano perché ottenuto in altura e probabilmente con qualcuno degli aiutini non ortodossi a cui sono sempre ricorsi gli atleti dai tempi di Coppi e pure da prima. Ma 9 e 58: dovremmo credere che un essere umano corra tanto veloce solo perché così l'ha fatto la mamma? Io non ci credo, non ci credo più. Credo di più a Babbo Natale che a un atleta professionista del tutto pulito. Lo sport professionistico mi sembra un sistema non riformabile, come il ciclismo. Forse l'unica soluzione sarebbe di abolirlo, di azzerare questo circo della menzogna istituzionalizzata.

25 commenti:

  1. Mi cogli impreparata sullo sport, Capitano. La massima impresa che ho compiuto è stato la marcia della pace di Assisi, che non era neppure una passeggiata.
    E' vero che lo sport professionistico spesso sembra falso. Mi piacevano le sane partite di una volta, quando tutto sembrava più a misura d'uomo.
    Su Pantani posso solo dire che chi è causa del suo mal pianga se stesso. Nessuno lo ha obbligato a prendere droga, l'ha fatto lui inseguendo la chimera del successo a tutti i costi. Purtroppo questa è una chimera che acceca molte persone di questo tempo, non solo nello sport. Tutti sono disposti a vendere l'anima al diavolo per una vittoria, anche in una sagra paesana.
    Ah, lo sai che Bolt non sapevo quasi chi fosse? Non mi bacchettare. :-)

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  2. Sono abbastanza disilluso anch'io, però ho praticato ed ho sempre avuto una grande passione per l'atletica, lo sport che più amo insieme al basket. Rispetto a certe muscolature che si vedevano 10-15 anni fa, Bolt mi pare più naturale. Forse me la racconto, però nell'atletica, rispetto ad altri sport i controlli mi sembrano più seri. Poi tolti i grandi nomi, non ci sono grandi guadagni.
    E' anche vero che i sistemi per aggirare l'antidoping sono sempre più raffinati.
    Per cui chissà...
    Ieri sera comunque mi sono esaltato, non poco.

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  3. Cleide, non ti bacchetto perché non avevi dimestichezza con Bolt, ma per il fatto che non ti sei dopata per vincere la marcia di Assisi. :-)
    Pantani era un grande, mi ha dato forse la più grande gioia che ho vissuto nello sport, come si può leggere qui:
    http://penultimi.blogspot.com/2007/07/marco-pantani-ero-nella-bufgera.html
    ma pure una delusione paragonabile a quella di quando scopri che il mondo delle favole non esiste.

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  4. e me lo son perso...ma purtroppo so che me lo son perso, per il motivo che dici tu.Non riesco più aseguire con quell'entusiasmo...sono arrivata fino a Carl Lewis,poi non ho più seguito.
    Mi piace molto il nuoto, ma anche li', che dire?vera gloria?
    ciao
    Zelda

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  5. Lucien, E' vero che Ben Johnson sembrava l'uomo della Michelen, era assolutamente ridicolo che andasse in giro con quella muscolatura abnorme e che la gente, anche addetti ai lavori, pensasse che fosse tutto normale.
    La muscolatura di Bolt è in effetti diversa da quella di Johnson, ma ti consiglio di stare attento al primo piano della sua zona oculare, gli occhi dicono tutto, e quelli non erano occhi normali. Tra l'altro stiamo parlando di Bolt, ma il secondo ha fatto 9 e 72, tempo assolutamente mostruoso e assurdo. Metterei la mano sul fuoco che nessuno dei finalisti dei cento di ieri era un'educanda in tema di doping.
    Tra l'altro si nota che i campioni sportivi prosperano dove i controlli antidoping sono meno sviluppati o assenti. Al tempo della Germania dell'Est c'era una nazione con il più alto numero di assi sportivi in rapporto alla popolazione: era ragionevole il sospetto che le autorità comuniste non vigilassero nella giusta maniera, anzi che attuassero un vero e proprio doping di Stato. Tra l'altro una campionessa dei cento metri tedesco-orientale di cui ora non ricordo il nome finì la sua carriera proprio a causa della riunificazione della Germania, dato che i nuovi controllori non erano così accomodanti e complici come i vecchi burocrati dell'apparato comunista e la beccarono con dei controlli a sorpresa.
    Pochi controlli e molti campioni. Qualcuno ha notato che la Cina ha un sacco di medaglie d'oro pur con una tradizione sportiva per nulla sfolgorante?
    Ultima di questa risposta. Perché ieri sera ha vinto Bolt? Forse perché è dotato, ma soprattutto perché corre per la Giamaica, dove forse i controlli sono meno efficaci che altrove, per esempio negli Stati Uniti, paese che storicamente aveva sempre dominato la specialità della velocità in atletica, ma che da qualche anno inspiegabilmente accusa colpi a vuoto.

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  6. Zelda, non parliamo del nuoto, lì le cose sono tragiche. Lewis aveva un'eleganza rara a vedersi nella corsa.

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  7. La IAAF fa controlli puttosto seri e anche a sorpresa (1000 test proprio prima dei mondiali) sugli atleti di ogni nazione, non solo USA. Tant'è vero che spesso ne pescano e vengono squalificati, a testimonianza che il problema sussiste. Sono state da poco squalificate per 3 anni sette atlete russe. Famoso anche il caso qualche anno fa dei due velocisti greci Kenteris e la Thanou che non si presentarono ai controlli a sorpresa prima delle olimpiadi e furono entrammi squalificati.

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  8. Sarei propenso a credere che la buona fede degli atleti, talvolta venga raggirata da preparatori che utilizzano metodi poco puliti, del resto è noto a tutti che steroidi e porcherie di questo tipo sono sostanze altamente cancerogene. Quindi se davvero non resta nemmeno la buona fede, che vadano a farsi f....re. ;)

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  9. Sono d'accordo! Forzare la natura per ottenere questi risultati a cosa può servire? Riuscire a correre con i tempi di cui hai parlato è senza dubbio una cosa veramente fuori dal comune, la speranza è che sia tutta "farina del suo sacco"!
    Io mi accontento della mia corsetta che sui 6-7 km. quando sono in forma riesco ad andare ad una media leggermente superiore a 6 minuti per un km.. Quando sono fiacco, vado a 7.....e mi accontento lo stesso!

    Ciao.

    PS
    Ho ancora negli occhi e nel cuore la tua bella Napoli!
    Questa brevissima ed intensissima vacanza mi ha talmente distratto in senso positivo che ieri mattina tornando a lavoro mi chiedevo: qui mi pare che ci venivo per fare qualche cosa, ma cosa? ahahahahahaha

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  10. Non sapevo nemmeno ci fossero state queste gare...Ho ancora in testa le olimpiadi di nuoto, sport che preferisco diecimila volte.
    Poi mi si è incendiato il televisore, ma non è stata una grande perdita: era un regalo di nozze, quindi un sopravvissuto anche lui (esattamente di nove anni), e poi d'estate è veramente raro che decida di accendere l'elettrodomestico.
    Ma perchè te la prendi solo con gli juventini?
    :p

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  11. Ciao Capitano,
    a dirti la verità ho avuto anch'io lo stesso sospetto guardando la gara... e se invece fosse tutto vero e genuino?

    Enrica

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  12. .. è ormai noto che esistono laboratori chimici che lavorano per battere i sistemi antidoping.. quindi credo che anche i controlli a sorpesa poco contino, poichè analizano sostanze che probabilmente sarebbero impossibili da trovare coi metodi attuali..

    .. con questo non so se Bolt sia doppato o e lo fosse il grandissimo Lewis.. o il mitico Pantani.. Su quest'ultimo il discorso è molto vasto: che alla fine fosse un povero tossicodipendente è innegabile, ma durante la carriera lo era poi davvero? O è stato fatto fuori e abbandonato da amici, stampa e tifosi?
    E' comunque una storia molto molto triste la sua.. Ha certamente scelto lui di darsi alla cocaina negli ultimi anni di vita, ma credo che una grossa fetta di responsabilità l'hanno tutte le persone che l'hanno scaricato l'uomo nel momento del bisogno. L'hanno portato nell'olimpo degli altleti e poi trattato come il peggiore degli uomini, per poi piangere lacrime di coccodrillo dopo la sua morte.
    marco era un uomo insicuro e taciturno, da sempre, non solo negli ulimi tempi.. Era diverso dagli altri, era probabilemnte più introverso e predisposto alla depressione..
    Marco era questo, prima di diventare IL PIRATA..

    .. prima di essere trascinato in alto, sempre più su, da una stampa fanatica e prezzolata, da procuratori affamati e finti amici.. L'hanno portato dove in pochi arrivano..

    .. e poi l'hanno lasciato precipitare da solo..
    Poteva trovare altre strade per farsi aiutare, sicuramente.. Poteva non drogarsi, senza dubbio.. Ma la siringa in mano resto dell'idea che gliel'ha messa il SUO mondo, quello che l'ha osannato e poi trattato come la peggiore feccia..


    .. e la domanda è: perchè a lui si e a maradona no? perchè Maradona, nonostante tutti i suoi errori e la sua vita, no0n è MAI stato abbandonato da stampa e tifosi?
    Perchè?

    Forse che nel suo sport Il Pirata non era un furiclasse tanto quanto l'Argentino?

    O forse perchè al CALCIO si perdona tutto?

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  13. Ma quanti bei commenti che suscita questo post. E ora 'taca con le risposte.
    Lucien, ammetto di non essere troppo informato sui controlli antidoping degli ultimi anni, ma mi pare che quelli che si dopano siano sempre un passo avanti. Ho peraltro l'impressione che le federazioni sportive non muoiano dalla voglia di uccidere la gallina dalle uova d'oro. Mi pare inoltre che prendano gli imbroglioni con le mani nel sacco soprattutto in alcune situazioni:
    a) quando la fanno troppo grossa (Ben Johnson si era gonfiato come un cartone animato) e non si può far finta di niente;
    b) quando rompono troppo le scatole, sbraitando e inveendo (Pantani al famoso giro d'Italia della squalifica era fuori di testa, aveva persino speronato con la bicicletta un suo collega, Gotti, su una strettissima stradina di montagna che dava su un precipizio)
    c) quando cercano di distruggere a morsi inviperiti una telecamera dopo un gol (Maradona ai mondiali del 94 esultò in mondovisione come un cocainome strafatto).

    Infine ci sono dei veri e propri misteri dell'antidoping, come quelli che riguardano il ciclista Lance Armstrong, vincitore di diversi giri di Francia. Come è noto non è stato mai pizzicato ufficialmente dall'antidoping francese. Però qualche anno fa venne fuori che risultò essere positivo all'Epo, la stessa sostanza dell'affare Pantani, quando vinse il suo primo giro di Francia (erano stati fatti nuovi esami su un campione di sangue conservato dagli organizzatori della manifestazione ciclistica). Per una questione burocratica che non ho ben compreso, Armstrong non venne squalificato, anche se nessuno metteva in dubbio i risultati delle nuove analisi. Risultato: lui è vivo, ricco e recordman del maggior numero di Tour vinti e Pantani è morto.

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  14. gians, non mi pare che gli atleti siano vittime dei preparatori, mi pare che siano vittime del sogno di successo della società che coinvolge tutti. Tra l'altro non si fermano nemmeno davanti al cancro per conseguire una vittoria. Prima di vincere il Tour Armstrong fu malato di cancro da cui riuscì a guarire con difficoltà e soprattutto con fortuna. Nessuno sa come possa essersi ammalato un vigoroso atleta nel fiore degli anni, ma i sospetti sono molti. Non è un sospetto invece il fatto che dopo la guarigione dal cancro il ciclista americano abbia assunto Epo, sostanza pericolosissima, questo se si crede a quei famosi esami di cui ho parlato.
    Bera, 6-7 chilometri di corsa, in effetti ti vedevo tutto bello tirato. Ringrazio a nome della mia città per i complimenti a Napoli.
    Enne, televisore scoppiato? Meglio così, la televisione ci uccide. Ho detto juventini per esemplificare, ma il discorso riguarda ogni calciatore.
    Enrica, Non credo che fosse tutto vero e genuino, ma non la minima prova, d'altronde qui non siamo in un tribunale, ma sul blog. Diversi anni fa sentii un esperto dire che l'essere umano non avrebbe mai potuto scendere sotto la barriera dei dieci secondi sui cento metri, senza aiuti artificiali. Era un limite invalicabile. Non so quell'esperto su che cosa basasse la sua riflessione, ma so che Bolt ha stracciato quel limite.
    La risposta a Balua su Pantani a dopo.

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  15. Balua, Pantani a me,come credo a tutti, ha sempre fatto l'impressione del bravo ragazzo messosi in un gioco più grande di lui. Al giro d'Italia è stato squalificato per probabile uso di epo, sostanza che permette di aumentare notevolmente la capacità di ossigenare il cuore e quindi di pedalare il montagna. In realtà sarebbe utile dire che i test attuali non permettono di scoprire la presenza di epo nell'organismo, ma soltanto una concentrazione anormale di ematocrito nel sangue: se l'ematocrito, in cui sono contenuti i globuli rossi, è troppo concentrato si presuppone che si siano prese sostanze illecite per lo scopo.
    Pantani fu preso con le mani nel sacco quando aveva già stravinto il giro d'Italia. C'era una tappa di montagna ed era l'idolo di tutti. Il suo vantaggio era tale che pur pedalando in difesa avrebbe vinto il giro con margine. Però Marco si era fatto risucchiare nel complesso della superstar, che annienta molti atleti. Volle stravincere pure in quella (inutile per lui) supertappa di montagna e assunse qualcosa che non si dovrebbe prendere. Fu fermato. Bisogna tra l'altro dire che la superiorità di Pantani in quel giro d'italia era imbarazzante. sembrava che andasse in moticicletta, bucava la ruota in salita e recuperava in un batter d'occhio dopo aver cambiato la bicicletta.
    E' vero ciò che dici che il Pirata ha pagato dove altri non hanno dovuto pagare. Ho detto di Armstrong, ma si potrebbe dire che pure Indurain ha fatto la sua sfolgorante carriera, anche se aveva il viso deformato (arcata sopraccigliare pronunciata, mascella prominente, dentatura ipertrofica) come certi giganti dei film di James Bond: abbiamo detto che alcune sostanze alterano la fisionomia facciale.
    Mi dicevi di Maradona. E' stato più solido di Pantani o forse solo più fortunato. Si è pure lui imbottito di droga, qualche volta ha rischiato di morire, ma gli è andata bene. Fortuna. Ora è commissario tecnico della nazionale argentina. Ogni tanto viene intervistato da Gianni Minà o da qualche suo adepto latinoamericano che lo tratta come se fosse il figlio di Che Guevara. Forse se Marco Pantani avesse superato il suo momento di difficoltà con il pizzico fortuna che ha avuto Maradona, anche lui sarebbe un personaggio rispettato, con una buona posizione sociale, ammirato come il figliuol prodigo che ha sbagliato, ma ora si è riveduto e pentito e ride insieme a noi.

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  16. .. hai detto una cosa giustissima, capitano.. SOSPETTO uso di epo.. ma non è MAI stato dimostrato..

    Che fosse colpevole, alla luce dei fatti appare forse evidente, ma fu condannato senza appello, massacrato da chi fino all'ora prima lo sosteneva.. annientato nello spirito.
    A Maradona, noto e dichiarato cocainomane, questo trattamento non è MAI stato riservato, mAI..

    Ho conosciuto Pantani quando era il pirata, in contesto lavorativo assieme ad altri ciclisti più o meno noti, tra cui Cipollini (CHE BELL'UOMO.. sospiro e bavino ihihihi). Mi fece specie come lui, che era senza dubbio la star, se ne stava in disparte, quasi timido, totalmente estraneo a quel mondo patinato che vivevano i suoi colleghi..
    Se ne andava dalle feste prima di tutti, concedeva timidi autografi e abbassava gli occhi quando le orde di fans lo inneggiavano..

    .. forse ha avuto bisogno di un aiutino esterno per prendere coraggio in quel mondo, ho sempre pensato.. Forse, come dici tu, è stato colto da deliri di onnipotenza e ha voluto fare un gioco per il quale non era portato..

    .. o forse non aveva fatto un bel niente e dopo si è lasciato andare..

    Era però un bellissimo esempio di sportivo, finchè è durata, e capisco quando racconti la tua delusione.. Era la rivalsa dell'uomo comune,poco bello, timido e impacciato, di famiglia normale, che aveva valori normali e scalava le montagne come uno stambecco.
    Che si riprendeva da infortuni e tornava a vincere, che cadeva e si rialzava...

    .. la cosa più commovente è la sua ultima dimora, nel cimitero di Cesenatico.. Ora è tornato IL PIRATA che tutti amavamo.. Ora non sarà più scordato.. Ha sempre compagnia e belle parole, adesso.

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  17. Capitano, nel mio commento avevo lasciato una esplicita raccomandazione a tutti quegli atleti moralmente menefreghisti. ;)

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  18. Solo per dire a Balua che è impressionante il numero di atleti famosi che conosce. Prima Bulgarelli e ora Pantani e Cipollini. Andrei volentieri a visitare la tomba di Pantani.

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  19. Ecco, bravo.
    A dire il vero il televisore non è proprio scoppiato, ma all'improvviso ha iniziato ad "emanare" del fumo, bianco e puzzolente, che è diventato ben presto una colonna (di fumo).
    Menomale che ho avuto (strano) la prontezza di staccare l'interruttore generale della corrente. :-|

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  20. Fresca fresca di oggi:
    il telegiornale mi informa che la recente vincitrice degli 800 metri femminili, la sudafricana Semenya, è probabilmente un uomo. Ecco mie riflessioni.
    a) me la sghignazzo per lo strano mondo in cui ci troviamo a vivere; una volta si riconoscevano uomini e donne con uno sguardo, ora ti fanno prima vincere una finale mondiale di atletica e poi dicono "Poffarbacco, ma sarà mica un uomo?".
    b) in effetti l'atleta sudafricana sembra in tutto e per tutto un maschio, spalle grandi, portamento virile e viso d'uomo. Anche in un mondo sportivo dominato dal doping e da tipi femminili a dir poco testosteronici, la brava Semenya non c'azzeccava un'emerita mazza con le donne sia pur androgine che correvano con lei.
    c) Una nostra atleta finalista degli 800 e tristemente staccata dalla suddetta ha dichiarato: "io ho corso male, ma quello lì è un uomo!". Ancora una volta: è così difficile stabilire al sesso biologico-sportivo a cui appartieni?
    d) non è difficile immaginare che alla base di questo pateracchio stia il disgustoso miele del politicamente corretto che ormai inquina ogni cantuccio della società. Probabilmente anche le pietre avevano dubbi sul sesso di Semenya, ma nessuno voleva beccarsi l'epiteto di sessista, intollerante, oscurantista, antilibertario o mangiagay. Risultato: nessuno ha fatto un semplicissimo test alla vincitrice della medaglia d'oro sugli 800.
    e) finalmente la federazione internazione di atletica leggera ha annunciato un'indagine volta a stabilire il sesso dell'atleta in questione. Uno dice: bene, in un paio d'ore o al massimo in un paio di giorni proprio a voler fare i superpedanti si saprà la verità (basterà far spogliare il soggetto da esaminare o tutt'al più farle cantare l'aria "Vincerò" per vedere se il suo timbro di voce si discosta molto da quello di Pavarotti o dei Tre Tenori). Niente da fare: dice che ci vogliono settimane o mesi per stabilire il sesso sportivo di Semenya. Tremo al pensiero degli esami a cui sarà sottoposta la sventurata.

    Infine chiusura con lo storico slogan pubblicitario del caffé Paulista, quello di "Carmencita, amore mio!":
    "Dov'è dov'è dov'è, la donna?".
    Saluti dal Capitano

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  21. Ciao, Capitano! non mi bacchettare, e passo i diritti a Cleide, (con la quale avevo un debitino per darle un commento, che ho lasciato per strada invece che al suo post, mi scuso e chissà, quando tornerò- anche se neppure se ne ricorda). Non mi bachettare per il lungo mio silenzio, per quanto poco possa contare. Sono piuttosto inguaiatino, ma ne uscirò...spero. Credo ancora nelle favole, ma quella di Pantani non è una favola. Mi sono entusiasmato con lui, ho gioito e sofferto con lui. Come con tanti che sanno lottare. Oltre misura, significa molto e ne discuterei con passione. Leggerò il testo che hai evidenziato ... quando (ma stamttina sono tornato dal tribunale...e ora devo prepararmi per una memoria difesa da depositare per il 10 di settembre. Ahhh ( = rido o piango, boh Ma continuo). - E penso sempre di trovare un angolino per ricercare parenti lontani in quel di Napoli, Vomero, Nola, e poi fuori Regione Campobasso e poi una certa Martinafranca ,e qualcuno, mi disse passò a Milano , Torino. Boh, diventando vecchi, spiace perdere i legami con la parentela delle radici, nè avere qualcosa delle radici paterne da trasmettere agli ancora giovani figli e ai nipotini. Ora è una buriana di impegni, passo almeno per un saluto. Tornerò. Ciao dal vecchi Givanni un pochettino inguaiato (W Pantani, una persona, un mistero come ogni persona, ma quanto avvince e quanto fa soffrirre e con il sorriso della vittoria. Comunque, non è una favola, è la storia di ) ciao. da Giovanni

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  22. Ohibò, carissimo Giovanni, che cosa ti capita mai? Leggo che devi depositare una memoria difensiva da qualche parte e mi fai preoccupare. Spero non sia niente di grave.
    Su Pantani mi trovi pienamente d'accordo, bravo ragazzo purtroppo finito in un brutto giro, uno di quei pochi che paga per tutti.
    I parenti da trovare a Napoli, be' ti consiglio di avviare le ricerche, se necessario cerchero di aiutarti pure io nel mio piccolo.
    Su Cleide e sulla sua lunghissima memoria. Ti assicuro che ricorda tutto, non le scappa niente, purtroppo è specializzata nel ricordare tutti i modi in cui può svillaneggiare questo disgraziato di un capitano. Scherzo :-)

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  23. e del secondo record di Bolt che ne dici?
    ciao
    Zelda

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  24. Cara Zelda, visto il secondo recordi di Bolt sui 200 metri, che pare quasi più incredibile del primo. 19 secondi e 19 centesimi: assurdità.
    Fortunatamente in televisione hanno un po' frenato con la celebrazione del grande campione e delle sue imprese. Forse temono che se si profondono in elogi troppo sperticati sulla grandezza sportiva di Bolt poi di debbano rimangiare ogni sullaba cortigiana al prossimo controllo antidoping fatto un po' meglio. Si tende a porre l'accento sullo sbalordimento che suscitano i tempi di Bolt nell'osservatore disincantato: e su questo sono perfettamente d'accordo, i tempi dell'atleta giamaicano sbalordiscono.
    Per un curioso scherzo del destino su Facebook mi hanno proposto di far parte di un gruppo di fan di Usain Bolt. Ho declinato l'invito.

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  25. E mi spiace, perchè sento le persone che si vogliono illudere, e decantano la maglietta invece del materiale tecnologico, l'alimentazione, il relax prima della gara eccetera eccetera...anch'io vorrei illudermi ed entusiasmarmi, ma, come te, non riesco più.
    Buona domenica!

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