Il post dell’amore perduto

- L’amore di quell’uomo immortale, che ha vissuto diecimila anni o forse più, che ha visto tutto e anche di più e che ora vorrebbe morire, ma che per una maledizione non può farlo finché non si innamorerà e quindi vuole innamorarsi per morire finalmente?

- No, è un post che ho già scritto. Si intitolava “L’uomo che non poteva morire”.

- Allora potresti scrivere dei diversi modi di guardare una donna: l’ardore e l’amore. Prima ti atteggi a satiro impenitente che si tuffa nelle curve femminili come Alberto Tomba si tuffava tra i paletti dello slalom gigante. Quindi sterzi all’improvviso sul sentimento e sulla caramellosità alla Marco Ferradini. Infine piazzi un concetto alla “senza l’amore un uomo che cos’è?”. La gente e le donne in particolare ululeranno vedendo che batte un cuore sotto quell’apparente armatura di ghiaccio.

- E’ roba che ho già scritto due anni fa.

- Niente paura. Puoi provare con l’amore anacronistico. Della serie non son degno di te, ma continuerò ad amarti nell’ombra e vigilerò che tu abbia l’uomo che meriti.

- Già scritto, misi la foto di un Buster Keaton tristissimo con un mazzo di rose in mano. Una gran bella foto.

- L’amore sentimento asimmetrico del c’è chi scappa e chi fugge, che risponde alla inesorabile regola del se mi ami non ti amo?

- Già scrittoooooo.

- L’amore che può essere scambiare un cammello contro una donna, come proposero in Marocco a quella tua briosa amica blogger che di cammelli ne valeva almeno venti, ma sì, facciamo dieci?

- Già fatto.

- E il robot che adora una donna vera per un malfunzionamento delle asimoviane tre leggi della robotica che regolano il suo cervello positronico?

- Detto.

- L’amore che forse è meglio e forse no della pizza di Ciccillo ‘a Bbomba, premiata pizzeria partenopea fornitrice dei Borboni fin dal 1823?

- Detto.

- L’amore che è una notte da restare svegli a guardare la luna e immaginare sensazioni che non provavi dal liceo per quella disgraziata della tua compagna di classe, e che forse te lo inventi della notte da non dormire, del guardare la luna, del fare il ragazzino, mentre è verissima l’esistenza della compagna di classe che non ti vedeva nemmeno se andavi a morirle in un occhio?

- Detta e ridetta.

- L’amore per cui saresti disposto a buttarti nel fuoco, ma sarebbe meglio se il fuoco non bruciasse e meglio ancora se non ci fosse proprio?

- Detta.

- L’amore che è una bambina che disegna gli occhi dell’amore su un vetro di finestra appannato dalla pioggia e che pensa all’agognato giorno in cui avrà pure lei quegli occhi splendenti?

- Scrissi il post e lo regalai non dico a chi.

- Aspetta, ci sono, ecco l’idea buona! Un’idea degna della “Canzone dell’amore perduto” di De André. Atmosfere rarefatte, sentimento, quella particolare sensazione amarognola che accompagna il ricordo di emozioni troppi forti per una mente umana, e l’amore nuovo che prova a sostituire quello vecchio, ma non ci riesce come spiegano bene il grande Fabrizio e certe ispirate canzoni country cantate da quelle autunnali signore biondo vissuto che…

- Continua, questa idea mi piace.

- … signore che…

- Ti ho detto di continuare!

- … mi spiace, è volato via tutto. Puffff, tutto svanito. Eppure era un’idea eccezionale. Sarebbe stato un gran bel post. Il migliore che tu abbia scritto.

- Già, i migliori post sono sempre quelli che non hai scritto e che non scriverai mai.