venerdì 23 ottobre 2009

Tutti mentono al dottor House

L'anno scorso non so come mi trovai a vedere un telefilm. Era ambientato in un ospedale e mi sembrava la solita serie alla "E. R. Medici in prima linea". Insomma gli immancabili dottori filantropi usciti dalla penna di Cronin: una respirazione bocca a bocca qui, un'operazione a cuore aperto là e tante grazie signor dottore per aver salvato la vita alla mia bambina rischiando la sua. Niente di tutto questo. Il protagonista era un medico scettico sull'animo umano al limite del cinismo. Uno che detesta la gente, ne vede i molteplici difetti al primo sguardo, ne scandaglia le debolezze umane, le bugie, le piccolezze, gli inganni, i raggiri. Uno che con uno sguardo ti trapana l'anima e svela tutti i segreti che volevi tenere nascosti. Uno che con quello sguardo ti dice: non fare quella faccia da angioletto con me, ti conosco bene, non sei altro che un uomo. Questo medico era il dottor House.

La menzogna in House. Nei telefilm di House c'è una preponderante parte medica, che in questo contesto non ci interessa. Ci interessa un po' di più il suo scetticismo verso gli esseri umani. I suoi simili non gli piacciono. Anche se sono suoi pazienti. Quasi sempre risolve gli enigmi medici senza vedere i malati. Tutti gli danno addosso per questo suo cinismo, per la sua disillusione, ma i fatti gli danno sempre ragione. Cosa principale, i suoi pazienti, che simboleggiano l'intera razza umana, mentono. Mentono sempre. Anche se da ciò che dicono dipende la loro stessa vita. Mentire è più importante che vivere. Come se eliminando l'inganno, la falsità, la vita non avesse più ragione di continuare. Ad esempio il malato classico di House deve dire, per la corretta individuazione della malattia, se è andato in un luogo diverso da quello che ha riferito alla moglie. Lui mente e mente e mente. Confesserà che ha ingannato la moglie a vantaggio dell'immancabile amante solo quando House gli giurerà che una sua eventuale bugia lo farà morire. Mentono i figli ai genitori dicendo che non hanno preso droga, mente la madre alla figlia giurando che è la sua genitrice naturale. Mente l'atleta dopato, il padre che guarda la figlia con occhi insani, il marito che ha perso il lavoro senza dirlo, la moglie che ha una scappatella su internet, il prete che alza il gomito. Mentono i bambini e i vecchi. In una puntata riesce a mentire perfino un paziente paralizzato che comunica solo con il battito delle ciglia.
La verità in House. Se la menzogna (sia pure spesso spacciata per consolatoria) domina nelle storie del dottore zoppo, chi dice la verità? In effetti ricordo di aver sentito dire la verità, continuata, nuda e cruda, solo da due personaggi. Uno è lo stesso House, che dice pane al pane a chiunque, in qualunque situazione, anche a costo di riceverne svantaggi o di farsi emarginare dal gruppo. Il secondo individuo che diceva la verità, sempre e dovunque, era un paziente di House con una malattia che gli aveva danneggiato un'area cerebrale. Il fatto curioso era che la malattia non aveva alterato il modo di ragionare dell'uomo, né la sua personalità o indole; gli impediva semplicemente di "abbellire" la realtà o di ricorrere alle tonnellate di eufemismi e di bugie "buone" usate da ogni persona ogni giorno un'infinità di volte. La "malattia della verità" è così distruttiva per gli equilibri familiari e per la vita sociale, che il paziente che ne è affetto accetta di sottoporsi a un'operazione chirurgica probabilmente mortale pur di guarirne. Come dire: che vita è se non puoi mentire più?
Qui altre notizie su House: ma forse mento pure io come i pazienti del dottore più famoso del piccolo schermo. E come la razza umana che essi simboleggiano.

16 commenti:

  1. Ciao, hai un bel blog. House mi piace, ma a volte mi pare troppo pesante. Però è forte. ^_^

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  2. Hai ragione, giorgia, House è davvero forte quando è in forma. Benvenuta sul mio blog.

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  3. ho adorato house fin dall'inizio e non cereto per la sua capacità di risolvere i casi medici come risolveva omicidi la signora in giallo, ovvero con delle intuizioni davvero insostenibili. Ciò che adoro di questo personaggio è la disillusione nei confronti degli esseri viventi, la voglia di rimanere infelice per sempre che si traduce ogni volta nella sua serenità e il non lasciarsi mai ingannare dalle apparenze, TUTTI MENTONO!
    Un saluto Cap.

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  4. Ciao, La Bissuola è un quartiere di Mestre (Venezia), il parco Albanese, da quando è nato ha ospitato graffiti, nei muri che delimitano lo spazio. In questo week end ospita l'evento che ho descritto

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  5. Bluphoenix, del tutto d'accordo con te. Lunga vita ad House. Sempre lieto di vederti nel mio blog.
    la signora in rosso. Peccato, mi interessano i graffiti. Se fosse stato nelle vicinanze di Napoli ci sarei andato senz'altro.

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  6. figurati che per carattere mi ricorda da morire il mio ex...
    Mi pieceva molto, poi ho smesso di guardarlo quando mia madre si ammalò, e trocai con il genere fiction ospedaliera', che pure mi piaceva molto.

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  7. La menzogna...immancbile colore della vita:-)

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  8. Zelda, non credo di essere appassionato del genere fiction ospedaliera. Mai visto Medici in prima linea e serie simili, di House, come ho detto, mi interessa la psicologia e il suo modo antiretorico di giudicare le persone. Godo, lo confesso, quando il dottore zoppo fa a pezzi certi personaggi pomposi e pieni di sé che si considerano buoni, bravi e giusti.
    Barone rosso, grazie per il tuo passaggio, alla prossima.

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  9. Mi piace House proprio per l'intrico interessante che ne esce fra grandezze e bassezze umane. A volte le scene sono forti ma mi piace.

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  10. Analisi perfetta. Trovo il telefilm molto interessante proprio per l'aspetto sociologico che lo pervade.

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  11. .. seguo talvolta House, e come hai scritto adoro il suo scettico cinismo verso i suoi simili.. il suo disincanto verso la razza umana..

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  12. Aggiornato il titolo del blog con i coccodrilli bianchi che ben ci rappresentano.
    Occhi di Notte, Daniele Verzetti e Balua un saluto a voi: la vita è fatta di incanto e disincanto, tutte e due le esperienze sono indispensabili. House rappresenta il disincanto. Spero che ci sia posto pure per l'incanto.

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  13. Allora.
    House piace anche a me per le tue stesse ragioni e tieni conto che a me non piacciono i serial ambientati in ospedale, mi mettono angoscia.
    La web radio partirà il 29 novembre. La trasmissione sui luoghi comuni scritta da te l'ho registrata e la devomontare, tendenzialmente credo che andrà in onda la prima o la seconda settimana di dicembre (ovviamente sarò molto più preciso prossimamente). Purtroppo non ho trovato molti blogger disposti a collaborare, in diversi hanno nicchiato ma poi non mi hanno mandato niente. Qualche puntata ho provato a scriverla io ma dovendo occuparmi di tutto il palinsesto è un po' casino. Se hai qualcuno da suggerirmi ben volentieri. Comunque almeno 5/6 puntate volevo farle, MINIMO. La tua è venuta bene comunque e se le possibilità tecniche ce lo consentiranno vorrei lasciarla in podcast. A proposito tramite mail poi sarebbe buono se vuoi lasciarmi il tuo numero di telefono così possiamo telefonarti sia per parlare del tuo libro, del blog (dovrebbe esserci una trasmissione sui blog, speriamo!)e di tutto quello di cui ci dai la disponibilità di parlare con te.
    Ciao, a presto

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  14. Ebbene sì, tengo duro, sia pur con qualche entusiasmo in meno (ma è la natura delle relazioni, immagino, compresa quella tra me ed il mio blog ;-)), amico miocapitano. Ma vedo che tieni duro anche tu...
    Inutile dire che anch'io sono un fan del buon (?)dottore...

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  15. Gianni, un saluto carissimo alla tua web radio. Mi fa piacere che il pezzo che ho scritto per te sia venuto bene. Per la cronaca il titolo era "L'uomo che si è fatto da sé" se ricordo bene. Chiedevi se qualcuno avesse voglia di scrivere un altro testo per la tua nascente web radio. Posso fare qui un invito ai blogger che mi leggono se se la sentono di buttare giù un pezzo di 3 o 4 cartelle; ricordo che il tema dei tuoi brani sono i luoghi comuni, come ad esempio "Solo chi gioca vince" (se non sbaglio era quello che hai scelto tu). Per il resto delle questioni poi ci mettiamo d'accordo per mail.
    Ubikindred, che piacere risentirti. Io tengo duro sul blog: solo uno squadrone di cattivissime SS potrebbe schiodarmi da dove sono, ma venderei cara la pelle, olé :-))

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  16. Sai che sono un pessimo fruitore di programmi televisivi specie le serie. Dr House lo conosco solo di nome. Un caro saluto.

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