venerdì 13 novembre 2009

Fotogramma 130416

- Attenta alla pioggia. Viene giù come Dio comanda. Non scordare mai la pioggia. La pioggia è tutto in questo racconto. Quando piove il mondo è strano, tienilo a mente, qualcuno dice che è incantato. Quando viene giù, e ora viene giù bella forte, la vita cammina su uno strano sentiero, un po’ sogno un po’ qualche altra cosa. Tienila d’occhio, la pioggia. Cerca di distinguere le singole gocce quando precipitano nel cono di luce giallo fangoso di un lampione. Tuffati con esse in quella pozzanghera ai piedi del marciapiede. Ora ascolta il rumore della pioggia. Un po’ fa tic tic e un po’ ruuuuscccccc. Ah, a volte fa frrrrrrrrrr, come una sottilissima carta spiegazzata. Se tendi l’orecchio magari avvertirai pure una musica in sottofondo, come tasti svogliati di pianoforte pigiati a caso.
Ho già detto che siamo in un vicolo? Muri di mattoni, fondo stradale lucido che riflette il chiarore dei lampioni. Luci a forma di fuoco fatuo che galleggiano in mezzo alla coltre d’acqua, vetrine e finestre coperte di stille verde cupo. Manifesti sbiaditi e fradici appesi ai muri. Sai quelle foto fortemente contrastate di strade bagnate di città? Ecco, sei lì. C’è una figura maschile ferma nel vicolo. Ha la faccia di un bassista rock che non sfonderà mai perché troppo bravo guaglione. E’ senza ombrello, ma non si occupa di trovare riparo. Gocce appiccicose stillano sul suo viso dalle punte fradicie dei capelli. Piove intorno a lui. Piove su di lui. Si apre una porta che dà sul vicolo. Esce una ragazza. Ha strani occhi, come se fossero verdi, ma forse è solo un riflesso del mondo incantato in cui si muove. Non sembra una che ride facile; diresti che accudisce una madre con qualche grave malattia, ma che non se ne lamenta con nessuno. Si stringe addosso il soprabito con quel gesto elegante tipico di voi donne. Un passo, due passi. Si accorge della figura maschile. Anche il giovane fa un passo. Il vicolo è deserto, sullo sfondo la sagoma di una macchina che pare un rudere del passato. Ecco i due sono al centro della strada, si guardano per un attimo. Piove, non lo scordare.

- Sì ho capito, va’ avanti.

- Non posso andare avanti. La storia è finita.

- E me la chiami una storia questa? Che diavolo significa? Non succede niente. Piove soltanto in un vicolo.

- Esatto, è questa la storia.

- Ma i due che si incrociano nel vicolo, chi sono. Si conoscono? Si parleranno? Insomma, scatterà tra loro la scintilla?

- E io che ne so? La storia è finita, ti ho detto.

- E’ assurda. Non succede niente, non significa niente.

- Che non succeda niente lo dici tu. Che non significhi nulla, anche questa è una tua opinione.

Un po’ di tempo fa vidi un film a metà tra il fantastico e la fantascienza. Non capii un granché della trama, ma verso il finale c’era il fotogramma che ha ispirato questo post, contrassegnato dal numero 130416.

11 commenti:

  1. Chiaro che qualcosa accadrà. Accade sempre qualcosa sotto la pioggia. Ricordo ora che pioveva anche quando ci conoscemmo noi due. Tu però avevi l'ombrello e ti preoccupavi che io non mi bagnassi.Io ero preoccupata solo per i miei capelli.:) Una scena di isteria allora sarebbe stata avventata, ma sapevo che avrei avuto modo e altre occasioni per sfoderare il mio miglior repertorio. :)

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  2. Mentre leggevo pensavo che si trattava di una scena da film!
    Dopo il commento di Cleide tutta la scena si arricchisce di nuovi significati. Immagino il capitano, "bravo guaglione", che premurosamente, con gli occhietti languidi sul quel grosso faccione sempre da bravo guaglione che ripara la cleide dalla pioggia; lei preoccupata di apparire bella, per fare il grande colpo sul grande capitano!!La pioggia scende forte ma nessuno dei due se ne preoccupa più di tanto! Il capitano con una mano tiene l'ombrello con l'altra strige delicatamente la cleide a se (con la scusa della pioggia....capitano furbone, scommetto che hai ordinato tu la pioggia) lei parla e parla e lui ascolta, ascolta. La pioggia cade e loro lì che si guardano e capiscono che si rivedranno eccome se si rivedranno!!

    E intanto piove!!!

    A me la pioggia è sempre piaciuta! la pioggia lava, disseta, purifica! Il rumore della pioggia sul tetto mi ha sempre affascinato!
    Starsene sotto le coperte quando piove penso non ci sia prezzo ...per tutto i resto: mastercard!!

    Un abbraccione agli innamoratini sotto la pioggia!!

    berardo

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  3. Piccola, ma sembra doverosa precisazione: questo post non ha nulla a che fare con me e Cleide. Un ringraziamento alla cara Cleide e al bravissimo Bera.

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  4. Mi sono svegliata questa notte proprio col rumore di pioggia che batteva sulla finestra.Dalla finestra della cucina,prima di sedermi al pc,al buio,ho guardato attraverso la luce dei lampioni le gocce di pioggia che incessanti cadono giu. E poi questo post,giusto da leggere a quest'ora per ricreare una certa atmosfera...si guardano per un attimo,lei sempre più stretta nel suo soprabito e con un brivido di paura che le corre sulla schiena incrocia gli occhi del "bravo guaglione",che ricambia lo sguardo pensando tra se e se che non era serata quella per un incontro,e proprio come perfetti sconosciuti si allontanano di corsa ciascuno per la propria strada in cerca di un riparo.E la pioggia battente,con i suoi lucidi riflessi,rimane l'unica vera protagonista del post.

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  5. Guarda che l'ho capito che non era tua intenzione!! Però ci hai dato lo spunto!!

    Ciao.

    berardo

    PS
    Però non mi hai detto se la scena da me ideata si è avvicinata alla realtà!!

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  6. Elle carissima,sapevo che avresti apprezzato le atmosfere del mio post. In realtà non ho detto che ciascuno dei due si allontana per la sua strada, questo particolare è lasciato all'immaginazione dei lettori. Posso solo dire che le persone a volte sono come i pianeti. Quando due corpi celesti si avvicinano a una certa distanza è inevitabile che le loro orbite si incrocino e diventino stabili. Deve essere la distanza giusta in quelle particolari condizioni fisiche. :-)
    Bera baldissimo, avevo afferrato che non dicevi sul serio. Se si avvicina alla realtà? La realtà a volte è meglio della fantasia, olé!

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  7. Sai scrivere! io faccio una faticaccia inumana solo a capire se si tratta di scritti autobiografici. Ma questo poco importa, ora so, che se ti dovesse capitare di scrivere di te, lo saprai fare al meglio. ;)

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  8. Ci sono storie che sono costrette ad accadere,aspettano solo qualcuno che le scriva.

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  9. la pioggia è da sempre, nei film, il momento della più grande intensoità psichica(e io amo Battiato, per inciso).
    Mancavo da un pò, mi fa piacere tornare da queste parti, ciao, Francesco.

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  10. Questo post mi ha fatto pensare a due cose. Un delitto senza movente, ovvero l’accaduto per l’accaduto. L’accaduto che parla di per sé. Ed anche ad un film che ho amato, “American Beauty” e a quell’immagine bellissima del ragazzo che riprende i mulinelli delle foglie. Il piccolo, l’apparentemente insignificante, puo’ raccontare parecchio. Basta fare dei propri occhi un microscopio elettronico.
    Questo post mi è piaciuto parecchio.
    Ciao!
    http://www.youtube.com/watch?v=fmE-d6dRsI8

    Biblioceca.go.ilcannocchiale.it

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  11. Quello che accadrà dipende dall'attrazione gravitazionale tra loro.Dici che questo post non ha nulla a che fare con te e Cleide? ...mah dobbiamo crederci??

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