giovedì 5 novembre 2009

Sono più importanti i post o i commenti?

Questo è un post che avrei voluto scrivere da quando sono sul blog, cioè da quasi quattro anni, ma che per una ragione o per l’altra ho sempre rinviato. Mi sono sempre chiesto: ma in un blog sono più importanti i post o i commenti? Qual è l’elemento che è il cuore di un diario virtuale e ne definisce in qualche modo l’anima? Su questo, come su altri temi, ci sono divergenze di opinioni. Veniamo prima alla mia esperienza.

Capitai sul blog circa quattro anni fa vedendo per caso in televisione, ospite di Magalli, una blogger di Tiscali, Adipi, che aveva un blog di successo intitolato “Il club delle zitelle speranzose”. Incuriosito andai a vedere il blog. Era piacevole e ben scritto e c’erano diversi commenti a ogni post, ma tanti. Io non sapevo cosa fosse un blog, eppure la prima cosa che pensai vedendone uno era che quel blog fossero i post di Adipi, che aveva uno stile ironico e intelligente. Non pensai nemmeno per un secondo che il blog fossero i commenti, anche numerosi e vivaci. I commenti, così pensavo allora e così pensai quando ebbi un blog mio, erano importanti, davano sale al blog, davano perfino luce, ma non erano il piatto forte. Il cuore del diario virtuale erano i post.

So bene che esiste un sacco di persone che la pensa in modo diverso. Queste persone dichiarano che a loro piace leggere soprattutto gli scambi di battute a margine dell’articolo, specie se sono divertenti o polemici. Il massimo interesse per alcuni si registra quando qualcuno litiga, dice parolacce o minaccia il suo competitore di iniziative legali. E’ chiaro che ognuno su questo tema è libero di pensarla come vuole. Io ho detto la mia opinione. A sostegno di essa ho trovato due argomenti, uno di carattere razionale e uno empirico.

L’argomento razional deduttivo dice che, se i commenti fossero il cuore del blog, un diario virtuale non avrebbe alcuna ragione di esistere. In effetti esiste già uno strumento virtuale che soddisfa ampiamente le esigenze di coloro che hanno queste preferenze: si chiama Facebook. Facebook alla fin fine non è altro che un blog che ha conservato i commenti eliminando i post. Anche il primo post, quello che attira le riflessioni altrui, non è altro che un primo commento. Su questo social network le persone che amano comunicare soprattutto con brevi scambi di idee, amichevoli o informali, sono del tutto soddisfatte. Facebook in effetti è un’idea geniale: il blog perfetto per coloro che amano i commenti.

Il secondo argomento che ho trovato a favore della mia tesi è come ho detto empirico. Ho notato che esistono blog, anche importantissimi e seguitissimi che hanno i post, ma non  i commenti. L’esempio più celebre è “Wittgenstein” il blog di Luca Sofri. Wittgenstein non ha mai avuto i commenti da quando lo conosco; e da quando lo conosco è sempre stato nella classifica dei dieci (spesso dei cinque) blog più importanti di Italia (classifica stilata da vari istituti come Technorati, BlogBabel e simili). E’ una classifica ovviamente opinabile come tutto, ma vi si trovano blog senza commenti, e mai blog senza post. Queste le mie personalissime, come diceva Rino Tommasi, riflessioni.

21 commenti:

  1. Esiste una differenza sostanziale tra le due tipologie di blog che tu citi. La differenza tra il secondo e il primo caso sta nella notorietà del personaggio. Una blogstar è differente da un blogger comune, il suo è un blog autoreferenziale. Che tu o io commentiamo o meno, quel blog avrà comunque una vita e un’evoluzione. Nell’altro caso, quello della blogger comune, la musica cambia. Quel blog esiste, se esiste e persiste quel microcosmo intorno. Detto questo, e considerato che io sono una mezza calzetta di blogger, per me contano le persone, quindi conta chi scrive e ciò che scrive e conta in egual misura chi commenta. E mi piacciono un sacco i battibecchi. Non sai come viene fuori la vera natura delle persone in quei frangenti.))

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  2. Cleide carissima, peccato che non siamo blogstar. Ma in realtà quelle che dici tu non sono blogstar, ma sono star "extrablog", cioè hanno una notorietà preesistente ed estranea al blog, quella stessa notorietà aliena che ha decretato il successo dei loro diari virtuali. Comunque Luca Sofri rifiuta i commenti ma pare che accetti mail, prova a scrivergli, sia detto mai che ti risponda! :-)

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  3. Non mettiamo i puntini sulle i. Il termine blogsar era da intendersi nell'accezione che tu hai gentilmente spiegato..)

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  4. Luca Sofri ha un blog noioso. Io lo leggo spesso ma non mi piace, molto meglio la moglie Daria Bignardi che ogni tanto sforna con la sua solita pacatezza qualche post carino. A proposito il suo libro è davvero molto bello.
    Per me contano le persone che scrivono il blog. Se la persona mi piace mi piace leggere ciò che scrive, raramente il contrario. E se il post alimenta il confronto e mi fa pensare o comunque riflettere automaticamente quel blog e il blogger entrano a far parte dei miei preferiti. I commenti hanno un suo perchè ovviamente i commenti sono la conseguenza del post.
    Come Cleide adoro i battibecchi nei blog, quei commentatori che minacciano denunce sono spassosi, quelli che litigano mi divertono, quelli che piangono senza lacrime poi sono i migliori e spesso capita che qualche commentatore acquisti più visibilità del blogger, commentatori che provocano. Ma anche quelli servono, spesso alcuni blog noiosi tali rimarrebbero se non fosse per qualche commento sopra le righe che movimenta il tutto.
    Ma noi siamo blogstar? :)
    Io poi ho chiuso il blog, sono come Mina che non appare in Tv ma è sempre una grande cantante. Come vedi la presunzione non mi manca :)
    Ma davvero Luca Sofri accetta mail? Mi sa che gli scrivo devi dirgli due cosette sul papa'. Se mi risponde te lo diro'.
    Ciao Capitano.
    :)

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  5. ... io invece appoggio il capitano..

    il blog lo fa il post.. i commenti, se costruttivi e in tema, lo impreziosiscono, eventualmente, ma più spesso, come accade in certi blog, lo rovinano, non c'entrando nulla con l'argomento trattato.. I famosi O.T..

    Poi è innegabile che chiunque abbia un blog ha piacere che i suoi post vengano letti, ovviamente..

    .. e comunque, per andare un po' OT, volevo salutarvi tutti.. parto per le vacanze!!!
    Egitto.. ARRIVOOOOOOOO

    A prestissimo

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  6. Eccomi, un saluto ovviamente a Celia, sempre benvenuta su questo blog. Ne abbiamo viste tante in questi anni, di belle e di brutte, molte però erano belle, anche di bellissime. Sei senz'altro la Mina del blog. E Cleide però potrebbe essere, vediamo, Gloria Estefan. Su Luca Sofri e il suo blog Wittgenstein: non piace pure a me, ma è indubbio che è in vetta alle classifiche dei blog considerati importanti e che non ha i commenti. Su Daria Bignardi, il suo blog non mi piace, ma almeno ci trovi qualcosa da leggere di senso umano. Ho commentato dalla Bignardi per un po', e devo dire che non ho mai trovato un suo post di cui condividessi le idee: tranne una volta in cui smentì che per il passaggio alla Rai le avevano dato un milione; io dissi che pure a me la Rai non aveva dato un milione. Il libro della Bignardi non lo conosco, molti ne parlano bene, i suoi post mi parevano pessimi, anche qui opinione personale.
    Luca Sofri risponde, perlomeno a me ha risposto. Però non gradì molto quando gli comunicai che non capivo la ragione del successo del suo blog. Gradì ancora meno quando avanzai l'ipotesi che pensavo che molti, tra cui io, scambiavano il suo blog per quello del padre, Adriano, e che forse questo scambio di persona spiegava molte cose. Luca Sofri è comunque molto sensibile sul padre e tende a prendere per offesa qualsiasi riferimento al genitore, anche benigno. Ciao Celia :-)

    Balua, Augurissimi per il viaggio in Egitto. Fammi sapere come se la passano le piramidi. In effetti non avevo considerato che forse alcuni commenti potrebbero danneggiare e forse rovinare un blog. Ce ne sono di sciatti e fuori tema come dici. Per fortuna ci sono pure tante riflessioni ben fatte come quelle su cui può contare questo blog.
    Un saluto agli amici.

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  7. Caro Capitano, anche io ho iniziato quasi per caso più di cinque anni fa. Il mio, come hai potuto notare, è un modesto blog, fatto in casa, così come ne sono capace e con i difetti delle cose fatte in casa non sempre perfetti, qualche volta mi ripeto pure; quindi poco mi aspetto in fatto di successo o notorietà. Come hai potuto vedere da me i commenti sono sempre pochi, salvo quando per pura casualità finisco in home page, ed allora passano tante persone. Normalmente i commenti sono pochi e questo non significa appunto che sia un blogstar, anzi. In tutto questo tempo ho conosciuto tante persone, ho condiviso tanti momenti di vita normale e questo mi ha molto arricchito interiormente. Ho conosciuto persone sincere, profonde come te e Cleide e qualche altra, poi ne ho conosciute altre di diversa natura. Molti non ricambiano manco la visita o si fanno vedere molto poco o pochissimo. Fino a qualche tempo fa una buona fetta di tempo la impiegavo a passare nei vari blog amici più che a fare commenti a tentare di portare avanti un rapporto. Adesso ho meno tempo e così mi rendo conto che la famosa legge "passo se passi" è stra-vera e così nel mio modesto post sono diminuiti visite e commenti. Io però umilmente, anche se a rilento, vado avanti perché ogni post più che un articolo è un'esperienza fatta o che vorrei fare, e mi aiuta certamente a fissare dentro di me concetti e riflessioni.
    Nei commenti che scrivo, cerco di mettere tutto l'impegno di cui sono capace tentando di cogliere con il massimo rispetto ciò che il blogger vuole dire e in ciò che dice cosa mi ha suscitato.

    Ciao.

    berardo

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  8. Capitano, parto dal presuposto che il blog sia un salotto personale, più che un diario. Scrivere dei post, senza permettere che questi si possano commentare, è l'equivalente di un pazzo che urla in piazza con le orecchie tappate. Che si possa avere un seguito questo è certo, i pazzi non passano mai inosservati. Ma allora mi sorge una domanda, a che scopo farlo? i blog sono per natura luoghi di incontro, a volte scontro, sta al tenutario a mio avviso mantenere una linea "editoriale", e da questa si capisce che razza di pazzo si cela dietro quel monitor. L'equilibrio tra commenti e pensieri postati tuttavia deve esserci, non si deve per come la penso io perseguire obbiettivi di classifica, (blogbabel) non lo visito mai, ma di contenuti. E i commenti spesso, sono un valore aggiunto, a quanto si scrive. Un abbraccio.

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  9. Non conosco i blog che citi ma sono perfettamente d'accordo che un blog è fatto di post ed i commenti sono una specie di dibattito dopo il film.
    E' importante che le persone abbiano l'opportunità di poter dire la loro (sempre con garbo ed educazione) ma non è il dibattito che fa il film.

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  10. Naturalmente l'importante non è scrivere bene o male. L'importante è l'anima del blog. L'anima è la sola che conta. :-)
    bera, tu hai certamente una grande anima virtuale (e pure reale, lo dico perché ho avuto la fortuna di conoscerti dal vero). hai una grande anima sia nei commenti che nel blog, lasci qualcosa a chi comunica con te e questa è la cosa che conta. Magari avessimo tutti la tua anima virtuale e reale :-)
    gians, la mancanza o l'inadeguatezza di commenti può portare alla depressione da blog, questo lo so bene. Bisogna pure dire che ci sono blog che hanno moltissimi commenti (anche duemila a post come quello di Beppe Grillo) che uno non si sognerebbe mai di leggere.

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  11. Enrica, il dibattito dopo il film, bella immagine. E' questo che volevo dire: il post è il film. Ti ringrazio per avermelo ricordato.

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  12. Ripensandoci la metafora di Enrica è troppo penalizzante per i commenti. Il post è senz'altro il film, i commenti potrebbero essere una serie televisiva. :-)

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  13. Come al solito apri dei dibattiti sempre interessanti e che porterebbero via delle ore per approfondire l'argomento.Io posso dire che a volte mi hanno lasciato dei commenti che ritenevo piu' belli del post stesso,di una profondita' e sensibilita' unica.A volte,per rinfrancarmi,torno a rileggerli.ciao.giampaolo.

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  14. Credo che se il post è scritto senza pretese e senza aver ben capito di cosa esattamente si stia parlando i commenti sono preziosi,a volte più illuminanti del post stesso.E' il mio caso.

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  15. Quello di Grillo non è un blog, non confondiamo, la ci sta una redazione dietro e io ho il sospetto che lui ci scriva poco o niente di suo. ;)

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  16. Entrambi fondamentali.
    Il post è la sostanza. Il commento la forma.
    (Ho messo il tuo link da me: fatto male?)
    Biblioceca.go.ilcannocchiale.it

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  17. Facciamo la conta, tanto per giocare un po', semplificando ovviamente le posizione.
    Sono per i post:
    io il Capitano medesimo :-)
    Enrica
    Balua
    Celia (mi pare)

    Tendono verso i commenti:
    cleide
    gians
    Berardo (mi pare)
    Lanza
    Giampaolo

    Astenuti:
    Biblioceca (dovrebbe essere non avrai il mio scalpo).

    Saludos por todos.

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  18. No,capitano, mio capitano,non sono astenuta:)
    Voto per entrambi.Post e commenti.
    Biblioceca.go.ilcannocchiale.it ovvero
    nonavraiilmioscalpo.
    Ciao

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  19. Caro Capitano riprovo per la terza volta perché già questa mattina, e poi poco fa, è andato perso il commento che avevo lasciato! Aiuto!! Ho provato pure a copiarlo prima di inviarlo ed è successo che quando sono andato a ripescarlo manco il copiato è apparso..misteri della rete!!Comunque riprovo (ho la testa dura!!)
    Forse non mi sono spiegato bene, quello che io volevo dire è che certamente il post è più importante perché se così non fosse non esisterebbero neanche i blog, sarebbe come facebook, dove chi lo desidera con poco sforzo può rendersi visibile! Come ben sai creare un post (per te certamente è più semplice) comporta fatica per argomentarlo per correggerlo per renderlo presentabile e comprensibile. Il commento in genere è più semplice anche se poi se si fa approfonditamente anche quello diventa un impegno e richiede anche tempo. I commenti però sono importanti perché aiutano ad approfondire il ragionamento fatto, aiutano a vedere le cose da altra angolazione e poi, cosa ancora più importante, aiuta a mantenere i rapporti che si creano che da virtuali diventano veri e propri rapporti reali. Quindi io direi che si potrebbe parlare di percentuali del tipo 70(post) 30(commenti) oppure valori simili in base alle circostanze.

    Un carissimo saluto a te ed a chi sai tu!

    berardo

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  20. Finalmente sono riuscito....è stata dura ma ce l'ho fatta!!

    Ari ciao!

    berardo

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  21. ... impegnata :-) molto in questo periodo, ma mi devo rifare a leggere tutto ciò che ho lasciato in arretrato.
    Quando vado nei blog, e vado solo in quelli che mi danno qualcosa, leggo il post e anche tutti i commenti, a dire il vero non lo so cosa è più importante, ma i commenti mi danno il polso dei frequentatori, a volte mi faccio un'idea e a volte vado anche nei loro blog.
    Personalmente commento solo dopo aver frequentato per diverso tempo un blog e aver letto tutto :-)
    Però credo che il post sia importante almeno al 95 %, vado in quel blog per leggere le riflessioni, i racconti di quella persona!
    Quando scrivo io, lo faccio per il piacere di scrivere.... il resto è contorno, anche se mi fa piacere quando ricevo commenti

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