venerdì 25 febbraio 2011

2012

Il 2012 iniziò nel 2011, ma già da prima ce n’erano tutti i sinistri presupposti. Tutto partì dalle rivolte popolari nell’Africa musulmana. Prima la rivolta del pane in Tunisia, poi cadde l’Egitto e quindi la Libia, nonostante l’insensata resistenza di Gheddafi. Dopo un po’ come un castello di carte caddero tutti i regimi musulmani mediorientali non espressamente integralisti come l’Iran. Fu detto che le rivolte fossero state organizzate dai servizi segreti americani, anche perché si svolsero dovunque con la benevolenza o l’aperto appoggio degli eserciti nazionali. Nessuno all’epoca riuscì a dimostrare questa ipotesi e ormai è troppo tardi per provare alcunché.

EMERGENZA MIGRATORIA. Dopo la caduta dei regimi mediorientali si scatenarono ondate di profughi alla volta dell’Europa, i cui governi si dimostrarono incapaci di affrontare e gestire il flusso migratorio, generando politiche repressive ed autoritarie che intaccarono il tessuto democratico di quei paesi. La situazione peggiorò quando ci si accorse che, dopo qualche temporanea oscillazione, i governi che emergevano dalla rivolte erano tutti fondamentalisti islamici e perseguivano politiche ostili e bellicose verso l’Occidente.
CROLLO DELL’EUROPA. Ci fu un’esplosione del prezzo del petrolio a causa delle turbolenze geopolitiche e delle politiche aggressive dei nuovi governanti dei paesi produttori. Ciò causò una crisi economica, che sommandosi alla già sfavorevole situazione economica preesistente e alle ondate di xenofobia esplose in Europa dopo le ondate migratorie, portò al sovvertimento di alcuni stati. Si cominciò dalla piccola Danimarca, dove nel novembre 2011 uno sciopero generale abbatté il governo e portò al potere un comitato rivoluzionario che sospese le garanzie democratiche. Poi caddero la Spagna, per un rivolta esplosa nei Paesi Baschi e quindi allargatasi in Catalogna, la Grecia andata in bancarotta economica, quindi l’Italia e quasi tutte le nazioni dell’ex blocco comunista orientale. Assumendo in Russia i maggiori poteri dai tempi di Stalin, Putin represse nel sangue le inquiete popolazioni del Caucaso. In Germania un sedicente partito Pangermanista si impossessò del Reichstag dopo un moto improvviso a cui si unirono settori dell’esercito e della polizia. La cancelliera Angela Merkel riparò in Canada, così come fecero il francese Sarkozy, l’italiano Berlusconi e il primo ministro Zapatero con i reali di Spagna. I nuovi governi autoritari europei osteggiarono violentemente le ondate migratorie, affondando in mare le barche con i profughi nordafricani e promuovendo un intervento armato nelle zone produttrici di petrolio per assicurarsi il controllo delle fonti energetiche. Da parte loro i neogoverni rivoluzionari islamici organizzarono attentati terroristici in tutto l’Occidente infedele.
L’AMERICA VACILLA. Negli Stati Uniti le cose andarono addirittura peggio. l’instabilità politica fu annunciata da una serie di scioperi contro l’amministrazione Obama, ormai precipitata nei sondaggi ai livelli più bassi della storia americana. Crisi economica e attentati terroristici - di matrice più interna che islamica – diedero linfa a movimenti di protesta tradizionalisti, tra cui si distinse il neoisolazionismo dell’organizzazione “America first”. Si registrò pure una forte ripresa del Ku Klux Klan, che si ristrutturò in diverse città del Sud, spesso sotto sigle diverse e con rituali meno folcloristici, ma non meno odiosi e pericolosi della vecchia organizzazione segregazionista. La situazione economico-sociale continuò a peggiorare finché il governatore del Texas annunciò a sorpresa che il suo governo stava esaminando un percorso di secessione dagli Stati Uniti d’America. La dichiarazione sulle prime scatenò l’ilarità della stampa liberal e i malcelati sorrisi dei potenti anchorman dei principali network. Ma presto anche altri governi federali seguirono il Texas sulla strada della secessione. Oklahoma, Georgia, Arkansas e in genere molti stati del Middle West o del Sud. Truppe federali furono inviate negli Stati riottosi per ristabilire il potere centrale con la legge marziale e il coprifuoco. Ma via via una maggiore porzione della popolazione si diede prima alla macchia e poi alla guerriglia. Contemporaneamente grossi quantitativi di armi sparirono dagli arsenali militari andando a fomentare l’eversione. 
LA PRESA DELLA CASA BIANCA. Il colpo di grazia alle fragili strutture statali lo diedero due eventi accaduti in rapida successione. Quattro bombe atomiche esplosero in contemporanea in quattro metropoli americane tra cui New York e Los Angeles, frutto evidente di un coordinato attacco  terroristico. Quindi una folla spaventata e aggressiva marciò su Washington per chiedere maggiore protezione. La manifestazione presto degenerò in tumulto e assaltò la Casa Bianca con l’appoggio o la solidarietà delle forze dell’ordine. Il presidente Obama fu dato per morto, quindi un comitato rivoluzionario dichiarò decadute la Costituzione e le rappresentanze parlamentari e democratiche, instaurando un governo provvisorio di chiara impostazione agrario-reazionaria. 
CATASTROFE ATOMICA. Intanto la situazione economico-sociale peggiorava anche a causa dell’inverno più freddo degli ultimi secoli, probabilmente causato da un rallentamento della Corrente del Golfo di cui si avevano avute avvisaglie già prima del 2012. Il freddo artico fece cadere il governo inglese, l’unica istituzione democratica rimasta al potere in Europa. Poi ci furono le bombe atomiche. Nessuno riuscì a stabilire bene la dinamica delle esplosioni, dato che il caos mondiale era al massimo. Probabilmente il conflitto originò dall’ennesima scaramuccia di confine tra India e Pakistan, con un attacco atomico preventivo da parte del Pakistan e successiva rappresaglia indiana ugualmente atomica. Poi il mondo fu come impazzito. I neorivoluzionari stati musulmani scatenarono un potente attacco convenzionale contro Israele travolgendo il piccolo stato mediorientale, che scatenò una ritorsione nucleare dall’Atlante all’Afghanistan tornato talebano. Poi la Russia aggredì gli Stati Uniti in stile dottor Stranamore con una salva di missili intercontinentali, forse ritenendo che la torbida situazione social militare di quel paese non consentisse un’appropriata risposta. Stima che si rivelò inesatta quando gli Usa  colpirono le principali città russe da Mosca a Vladivostok. Contemporaneamente anche in Cina scoppiavano sanguinosissime lotte interne, seguite da saccheggi indiscriminati e da carestie scatenate dal blocco del commercio internazionale e dal gelo che avvolse il pianeta a partire da quel fatidico 2012.
AGONIA MONDIALE. Dopotutto, la fine del mondo prevista dai Maya, su cui avevano ironizzato scienziati e benpensanti, era giunta davvero. E l’ultimo giorno del 2012 il mondo agonizzava in un freddo medioevo nucleare, chiedendosi se avrebbe mai avuto la forza per ristabilirsi da quella catastrofe.

20 commenti:

  1. Che ansia questo post!
    decisamente più "rassicurante" Sanremo...prometto che dal prossimo anno (sempre che sia possibile) ricomincerò a seguirlo con attenzione.Che dici sarà sufficiente come impegno per sovvertire la catastrofe?

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  2. Elle carissima, in effetti fino ad ora sentendo parlare della profezia dei Maya sul 2012 mi facevo delle gran risate. Da qualche tempo sto cominciando a pensare che qualcosa l'anno prossimo potrebbe pure accadere (qualcosa di non piacevole). Staremo a vedere. Certo che solo la fine del mondo potrebbe impedire il festival di Sanremo :-)

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  3. Sono preoccupata anche io. L'uomo ha perso rispetto per la natura, si crede un essere che tutto può. Non sa più ascoltare il mondo, la terra, come sapevano fare le popolazioni antiche. E dico proprio i Maya o gli indiani d'America. Loro ascoltavano, avevano un rapporto intenso con l'anima del mondo. Basta leggere qualche vecchio canto sioux per capire che il nostro rapporto con il pianeta è profondamente sbagliato. La tecnologia molto spesso fa credere di essere i dominatori di tutto. Dei piccoli dei che tutto possono. Un giorno l'uomo capirà di essersi sbagliato. E speriamo che quel giorno non sia troppo vicino come dice questo post.

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  4. Cleide, dici molte cose vere. L'uomo sembra aver perso soprattutto la prudenza, la misura che caratterizzava alcune civiltà del passato. Soprattutto il suo gesto è stato amplificato dalla tecnologia: dove prima potevi fare uno sbaglio senza l'ecosistema ne risentisse, oggi provochi una catastrofe ambientale o geopolitica. Inoltre la crescita esponenziale delle aspirazioni individuali creata dalla tecnologia crea una simultanea crescita dell'aggressività. Come si vede dalla cronaca di questi giorni. E questo è niente. Il peggio verrà quando i popoli del Terzo Mondo vorranno sedersi alla mensa dei paesi ricchi chiedendo uguali trattamento e dignità. Il mondo è una polveriera: forse l'unica cosa strana è che non sia ancora esploso.

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  5. ...az...o! L'unica cosa che mi sorprende è che tu abbia lasciato l'Inghilterra alla fine.
    Che siamo in una polveriera è troppo vero, e anche che è più probabile una nuova "piccola glaciazione" piuttosto che il riscaldamento del pianeta idem...
    Non ci resta che stare a guardare....
    L'unica cosa che dico ai miei figli è : imparate quante più cose potete a livello pratico, che sarà l'unica vera ricchezza.

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  6. GREGORY CORSO,
    "LA BOMBA":

    Povera piccola Bomba che non sarai mal
    un canto eschimese IO TI AMO
    voglio mettere una caramella
    nella tua bocca forcuta
    Una parrucca di Goldilocks sulla tua zucca pelata
    e farti saltellare con me come Hansel e Gretel
    sullo schermo di Hollywood
    O Bomba in cui tutte le cose belle
    Morali e fisiche rientrano ansiose
    fiocco di fata colto dal
    più grande albero dell'universo.

    ANCORA LA BOMBA DI GREGORY CORSO:

    O BOMBA TI AMO
    Voglio baciare il tuo clank mangiare il tuo bum
    Sei un peana un acmé dl urli
    un cappello lirico del Signor Tuono
    fai risuonare le tue ginocchia di metallo
    BUM BUM BUM BUM BUM
    BUM tu cieli e BUM tu soli
    BUM BUM tu lune tu stelle BUM
    notti tu BUM tu giorni tu BUM
    BUM BUM tu venU tu nubi tu nembi
    Fate BANG voi laghi voi Oceani BING
    Barracuda BUM e coguari BUM
    Ubanghi BANG orangutang
    BING BANG BONG BUM ape orso scimmion
    tu BANG tu BONG tu BING

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  7. Cosa è questa cosa che hai scritto nel commento?

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  8. E' un poemetto dell'autore beatnik Gregory Corso, "La bomba", in cui in piena fine anni Cinquanta il Nostro dichiarava il suo amore per la capacità distruttiva e sovversiva della bomba atomica (in opposizione alle proteste anitinucleari capeggiate da Bertrand Russell). Una specie di moderno di "S'io fossi foco" di Cecco Angiolieri. Il poemetto è redatto in forma grafica di fungo atomico.
    Gregory Corso era amico di Jack Kerouak e Allen Ginsberg. Su Wikipedia si legge che ha detto di lui Fernanda Pivano: " insolente al di là del sopportabile e strafottente nella più assoluta imprevedibilità, qualunque cosa abbia detto o scritto ha sempre rivelato il dono di non dire mai una sciocchezza".
    E' sepolto a Roma al cimitero del Testaccio, vicino alla tomba di Shelley e non lontano da quella di John Keats.

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  9. Di Corso mi piace molto il poemetto Marriage, il Matrimonio. A proposito del fatto, come ha scritto la Pivano, che avesse il dono di non dire mai una sciocchezza :)

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  10. In questo scenario catastrofico ti sei dimenticato solo gli alieni... :-)

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  11. Cleide, molto profondo il poemetto Marriage, se non sbaglio Corso in un passaggio dice che un cane è meglio di un uomo.
    Flora, non ci servono gli alieni, basta l'uomo per distruggere il mondo.

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  12. No, direi che Corso non azzarda tanto, in realtà quella è una mia riflessione. Si fa per ridere. Ma anche no;)

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  13. E così siamo arrivati a 13 commenti: chi lo avrebbe mai detto sul post sulla fine del mondo!

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  14. Aumento il numero dei commenti :-)
    premetto che da giovane mi "feci" con la beat generation, e alla fine dato che la maggior parte delle prafazioni dei libri di kerouak e Ginsberg erano scritte dalla Pivano, finii per amare lei :-)
    però ammetto che iniziai con Bob Dylan (con i suoi libri) passai per jack London un po' Kerouak e molto Ginsberg e sicuramente tralasciai Corso perchè sono andata a guardare su Wiky e mi era assolutamente sconosciuto.......
    Devo dire che di tutte le letture dell'epoca come immagini flash mi resta la "mescalina" e i suoi effetti.....e una bellissima poesia di Ginsbeg, credo perlomeno che fosse la sua (si ho guardato in rete)che mi fece decidere di non prendere mai droghe...
    Adesso me la sono riguardata..... credo che la rileggerò.......
    le generazioni di allora avevano LSD , poi l'eroina adesso ....c'è il benessere e internet che annebbiano le menti migliori della nostra generazione.....
    come al solito..
    grazie
    mi ero dimenticata di una parte importante delle impressioni letterarie dell'adolescenza.....

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  15. CASSANDRO

    “Piatto ricco mi ci ficco, pur se poi mi ci impicco!” Quindicesimo commento e quindi evito di una spanna di figurare al numero 17, che con l’aria che tira ed il tema trattato non è proprio un numero ideale.

    Per nostra fortuna quello che hai scritto, cap, appartiene al regno dell’immaginazione e della fantasia (di cui risulti assai ben dotato).

    Leggiamo perciò il tutto (ci conviene!) come un saggio di “previsione” di fine del mondo se l’uomo non mette “la testa a posto” -- in quanto, come giustamente dice Cleide “sembra aver perso soprattutto la prudenza, la misura che caratterizzava alcune civiltà del passato”, ed ogni “suo gesto è stato amplificato dalla tecnologia” -- e non piuttosto come se fosse la pagina di un libro di storia, di cui ha tutte le caratteristiche, dell’anno domini 2090, epoca in cui il mondo aveva già avuto “la forza per ristabilirsi da quella catastrofe”, dato l’eterno istinto di sopravvivenza al quale fermamente credo.

    Comunque un risultato lo hai raggiunto determinando uno “stato di ansia” in Elle (questa volta non sbaglio nome) e la spontanea fuoriuscita di un’espressione di sgomento appena accennata da parte di Fiore.

    Perché spaventare le giovani signore, cap, e spingerle addirittura, per scongiurare la catastrofe, di rendersi persino disponibili a seguire il prossimo anno Sanremo, con tutte quelle canzoni d’amore struggente, o di avvalorare la tesi che in futuro “l’unica vera ricchezza” consiste nel riuscire a svolgere bene lavori pratici, secondo il saggio principio del primum vivere se deinde ecc. ecc.?

    In genere costoro penso che appartengano alla categoria che in gioventù, oltre a divorare libri impegnati, usava l’espressione “la fine del mondo” come un grazioso e cattivante complimento. Chi non l’ha detto al fidanzatino o alla ragazza che si corteggiava sei “la fine del mondo” alzi la mano. Anche i films, i concerti e gli spettacoli in genere (a volte pure un pranzo) erano la fine del mondo (che di certo non corrispondeva a quella da te, purtroppo con qualche dato di fatto concreto, sì abilmente descritta . . . brrrr . . .).

    Ciò stante, per fare cessare momentaneamente (quasi un intervallo) in qualcuna il detto stato di ansia o di brivido, e se possibile per fare sorgere un leggero sorriso, permettimi, cap, di immaginare come potrebbe parlare qualcuna delle citate signore, pur con riferimento al 2012, se si rapportasse a quel dolce periodo di gioventù (e qualche volta pure di non tanto avanzata maturità), in cui si potevano dire, a differenza di Gregory Corso, delle salutari “sciocchezze”.

    DUE ZERO UNO DUE

    Se la fine del mondo ci sarà
    nell’anno “due zero uno due”
    gli altri di certo li sorprenderà,
    ma non me di sicuro che le tue

    carezze, mani e assai dolci parole
    conosco . . . e non da ieri . . . e che ben bene
    mi fa vivere e volare al sole
    col sangue che ribolle nelle vene,

    al punto che di esistere altrove,
    fuori di qui, mi sembra. Non nascondo
    pertanto che posseggo forti prove

    che in quella “fine” io a tutto tondo
    mi ci crogiolo quasi in ogni dove:
    perché sei tu . . . tu “la fine del mondo”.


    Eh, sì . . . io alla profezia dei Maja
    ci faccio, amore mio, eh-èh . . . la “bàia”!


    “Bàia” . . . non so se lo capisci tu
    . . . è siciliano . . . e vuol dire “Cucù”

    (Cassandro)

    Scusa, cap, per questo commento un poco fuori tema (in parte, ripeto, volto a smitizzare il terrore che potrebbe nascere dal pensare in modo fisso all’arrivo di questo 2012), del quale certamente nessuno potrà dire che è . . . “la fine del mondo”!

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  16. Ecco che finalmente ho un po' di tempo per rispondere agli amici.
    Fiore, ho amato pure io London, gli autori beatnik tra mescalina e Lsd non ci andavano leggeri. Anche il poemetto "bomba" se letto nella sua versione integrale fa venire qualche dubbio sullo stato psichico di Corso mentre scriveva.
    Cassandro, ti ringrazio per la capacità immaginativa che mi attribuisci, ma purtroppo non penso che ci voglia troppa immaginazione per prevedere una catastrofe di questi tempi. In effetti come giustissimamente fai notare la fine del mondo non deve essere poi questa cosa tanto negativa e spiacevole se si dice che una bella ragazza è la fine del mondo e che un piatto gustoso o uno spettacolo piacevole sono ugualmente la fine del mondo.
    Approvo senza remore il tuo tentativo di sdrammatizzare la profezia dei Maya. Faccio semplicemente notare che esiste una scuola di pensiero di persone che non sono poi così turbate da una catastrofe. Cominciò Cecco Angiolieri con il suo "Se 'i fossi foco arderei il mondo", si arrivò poi al citato Gregory Corso con il suo "O bomba ti amo"... e ora che ci penso c'era pure un ragazzo che quando andavo al liceo aveva composto una canzoncina che faceva "Scoppia, scoppia Vesuvio / prendi tutti e anche me".
    Un saluto agli amici

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  17. Che dire? ... fantasie? ipotesi fantascientifiche? A me sembra che le premesse ci siano veramente tutte, e forse molti di noi temono che questi eventi possano veramente diventare realtà. Spero solo che tu non sia uno di quei straordinari scrittori (veggenti o indovini?) come Jonathan Swift che nei "I viaggi di Gulliver" già spiegava, quasi centocinquanta anni prima che venissero scoperti, come Marte avesse due satelliti: Phobos e Deimos. O come Jules Verne che aveva già previsto sottomarini nucleari, sbarchi sulla luna, raggi laser e così via. Lessi una volta da qualche parte che non esiste opera o evento o invenzione nate dalla fantasia dell'uomo che non trovino, prima o poi, realizzazione nella storia del mondo. Spero che non sia così, però...

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  18. Ciao, Sergio, che belli e perfino dal suono musicale questi autori che citi! Come ho detto in un precedente commento, penso che qualcosa di non piacevole possa succedere a breve. Non sarà quello previsto nel post, eppure la situazione internazionale peggiorerà. Tanto per cominciare, si è visto che sulla situazione libica ci hanno raccontato un sacco di balle. Gheddafi è ben lungi dall'essere rovesciato. E se si vorrà farlo, bisognerà attuare un colpo di mano in stile neocolonialista, con attacchi da portaerei e da basi militari (chiaramente si troverà un modo elegante, pomposo e infiorettato di aneliti democratici per denominare il colpo di mano neocolonialista). Gheddafi è un dittatore? Certo che lo è, ma non è detto che se lo togli venga qualcosa di meglio: in Afganistan, dopo i talebani hanno messo Karzai, generando il regime più corrotto del pianeta che si basa sui brogli elettorali elevati a sistema, sul consenso e sul mercanteggiamento con le tribù locali che non sono altro che la parte peggiore del preesistente regime talebano.
    Curiosamente penso pure io, pur essendo di formazione (si spera) laica e razionalista che la situazione mondiale, sia politica che economica, comincerà a migliorare dal 2013.

    P.S. non so se ti sia arrivato il mio romanzo. Dal tuo silenzio immagino che la situazione non si sia ancora sbloccata. Se vedi che non arriva forse ti converrà ordinarlo dal sito della boopen che ho linkato sulla colonna laterale.

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  19. No, è colpa mia. Sono passato diverse volte davanti a Guida e mi sono sempre dimenticato di chiedere. L'ho comunque ordinato alla BOOPEN anche se tutta quella procedura di registrazione e l'uso della carta di credito non sono tra le mie preferite. Ora dovrò naturalmente attendere i tempi tecnici necessari. Noto tuttavia con piacere che i costi di spedizione sono di 1 solo euro, cosa rara di questi tempi!
    Ciao Cap e... in bocca al lupo!

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  20. Grazie, sergio. Credo in effetti che l'ordine tramite il sito sia quello più rapido e sicuro. Pagando con la carta di credito, come ben hai notato, le spese di spedizione sono solo un euro. Consiglio pure agli altri amici di ordinare il libro così se possono. Un caro saluto a te e vediamo se possiamo sfornare un nuovo post :-)

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