domenica 20 marzo 2011

Viva la bella guerra uaccadero uaccadà

Viva la bella guerra, uaccadero uaccadà, viva la bella guerra in cui si ammazzano i cattivi, cioè quelli salutati dalle nostre intelligentissime bombe, e si mettono al governo i buoni che sono così buoni che ci danno pure il petrolio perché se non ce lo danno gli facciamo uaccadero uaccadà.
Viva la bella guerra in cui usiamo solo missili umanitari che uccidono solo gli antiumanitari e che se per caso uccidono anche qualche migliaio di umanitari lo fanno sempre per una superiore causa umanitaria uaccadero uaccadà, viva la guerra fatta dai premi Nobel per la pace che sono così bravi che ti ammazzano con gli aerei invisibili Stealth in modo che non vedi l’aereo, non vedi il missile e, puf che bello, non ti accorgi nemmeno che sei stecchito, e capisci che la tua non si potrebbe neanche chiamare morte, ma al massimo eutanasia,
ottenuta perfino senza compilare le scartoffie burocratiche per il testamento biologico uaccadero uaccadà.

Viva la guerra bella uaccadero uaccadà
Viva la guerra giusta uaccadero uaccadà
Viva la guerra che ammazza solo i figli di puttà
Viva la guerra facile che si ferma là e non qua.


Viva la bella guerra in cui non ti devi mettere armature pesanti che ti fanno sudare, brandire spade che ti fanno sudare, reggere scudi che ti fanno sudare, viva la guerra bella in cui non sudi per ammazzare la gente, ma sei seduto in una confortevole cabina pilotaggio con l’aria condizionata e la poltroncina con lo schienale reclinabile, in cui osservi console di comandi con monitor ergonomici TCO ’06, e in cui più che guidare un aereo ti pare di guidare una Xbox 360 non piratata, con tanto di joystick e nessun mostro alieno difficilissimo da ammazzare, ma solo qualche ignorante e sporco figlio di beduino da bypassare per arrivare al livello successivo del videogioco, pardon della guerra uaccadero uaccadà.
Viva l’oggetto più sexy del mondo, molto più orgasmico di un vibratore, molto più sensuale di una giarrettiera da donna, molto più erotico di un film di Tinto Brass, molto più voluttuoso di una scollatura fino all’ombelico, viva la moderna cavalleria dell’aria che carica con più fotogenia dei Seicento a Balaclava, viva il Tornado inglese maestro della guerra elettronica che ti porta all’orgasmo se lo vedi sfrecciare nel telegiornale serale, viva il Mirage francese con le ali a delta che ti fa mugolare di piacere se lo vedi bombardare in full hd, viva la sagoma rapace del Sea Harrier inglese che ti fa godere se lo vedi mitragliare in picchiata, viva l’invisibile Stealth americano che ti fa dire “Mmmmm, ancoooraaa!!!!” se lo vedi bombardare a tappeto i cattivi, viva l’Awacs che sfreccia più alto di un condor e guarda più lontano di un falco e ti fa sospirare “Ooohhhh!!” per come è turgido nel cielo, viva l’affusolato missile Cruise, che ti porta in paradiso già con quel suo nome hollywoodiano e che è così costoso ed elegante che è un peccato sprecarlo per ammazzare solo pochi bifolchi delle sabbie, viva l’elicottero Apache capace di spianare una collina che ti fa arrapare più di una tirata di coca viagrosa uaccadero uaccadà.

Viva la guerra bella uaccadero uaccadà
Viva la guerra giusta uaccadero uaccadà
Viva la guerra che ammazza solo i figli di puttà
Viva la guerra facile che si ferma là e non qua.

10 commenti:

  1. O mio Capitano,ma perchè citi la guerra in codesto post? Anche il nostro presidente Napolitano ha detto che non siamo in guerra,"ma siamo impegnati in un'azione autorizzata dal Consiglio di sicurezza dell'Onu",e se lo dice l'ONU...
    Non si fanno più le guerre,da mò! Piuttosto si fanno missioni di pace al fine di risolvere conflitti interni. O no?????

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  2. Missione di pace autorizzata dall'Onu? In questo paese siamo formidabili a trovare formule altisonanti per tutto. L'ammucchiata di tutti in parlamento l'abbiamo chiamata Compromesso Storico, quando sempre in parlamento siamo in disaccordo su tutto ma non vogliamo dirlo, parliamo di Convergenze Parallele, quando andammo in Eritrea per crearci una piccola colonia per essere al passo dei grandi colonialisti inglesi e francesi dicemmo che andavamo a cercare "le chiavi del Mediterraneo". Sono sorpreso che nessuno abbia ancora rispolverato la formula "operazione di polizia internazionale" usata per quando si bombardava l'ex Iugoslavia.

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  3. Incomprensibile, inspiegabile, o meglio spiegabile solo con le logiche dell'arroganza e del potere.
    Dal punto di vista mediatico mi sembra come l'influenza suina.
    Quando si è festeggiata l'unità nazionale, da qualche parte ho letto che L'Unità nazionale si invoca sepre prima di qualche sacrificio umano in azioni di guerra.... e ne ho sorriso.
    Quel sorriso ora, mi si è gelato.
    'fanc...lo!
    Mi sembra, che in questo carosello di falsità, come al solito, l'unica "intelletualmente onesta" sia la lega.
    Certo fa i suoi interessi, ma non li nasconde dietro qualcosaltro di apparentemente buono.
    Diciamocelo: E' guerra ed è ingiusta!

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  4. CASSANDRO

    Eh, sì, Cap, siamo e siamo stati sempre “formidabili per trovare frasi altisonanti per tutto”, nonché giustificazioni a tutto campo: dal consiglio semplice e spassionato “E tu di’: No, caro, questa sera ho mal di testa!”, al quello più articolato di Cicerone: ““Bellum ita suscipiatur, ut nihil aliud nisi pax quaesita videatur” (S’intraprenda la guerra in modo da far vedere che non si cerca altro che la pace)

    No, la Lega no! . . . A chiacchiere siamo buoni tutti! Se si dice “no”, si deve dare una controproposta valida e no un’altra chiacchiera . . . In ogni caso: Ahimè ed ahitè! . . .

    Se “è guerra è ingiusta”! . . . Sì, ma dopo che ce lo siamo detto? Credo che il più inascoltato dei comandamenti, che poi è il primo, sia “dilige proximum tuum sicut te ipsum”!

    E’ sempre stata così la guerra: c’è chi spara il cannone e chi è carne da cannone!

    O no?

    Come sono state create le grandi fortune e le grandi civiltà (o inciviltà)? Uscendo vincitori “dalla guerra bella e dalla guerra giusta” Non so quale grande economista, non per cinismo ma in base a tabelle storiche sostenesse che ogni 40 anni doveva arrivare una crisi economica e di conseguenza una guerra. e qui ci vuole un Ahinoi!

    Una volta, anzi per lungo lasso di tempo, i vincitori, per quanto riguarda l’Italia, appartenevano alla nobiltà del tempo e si chiamavano Savoia, Medici, Orsini, Visconti, Borgia, D’Aragona, ed ora si chiamano popolo americano, popolo sovietico, popolo cinese, popolo iraniano, ecc. ecc.,

    Poi gli storici di parte provvederanno appunto a scrivere la storia vergando tomi e tomi di giustificatrici “uaccadero, uaccadà”.

    Il “mors tua vita mea” mica è stato inventato nei blog? “Che fare, quindi?”: a Lenin mi sembra che nessuno finora abbia efficacemente risposto.

    Facciamo scorrere come in un film le immagini belliche, e decidiamo se era meglio prima, guerreggiando con spade, alabarde, corazze ed elmi, oppure oggi con Awacs, Cruise o Mirage.

    A pensarci bene bene, se facciamo un salto nel passato per quanto è stato sopra esposto, e leggiamo le varie cronache del tempo . . . . . . . .

    BENE O MALE LA STORIA

    Bene o male (diciamo ‘quasi bene’?)
    i nobili hanno fatto . . . eh, sì . . . la Storia
    spartendosi tra loro più che pene
    i mille piaceri. Santi in gloria

    hanno loro avuto e prigionieri
    sfruttati a sofferenze inaudite
    e a noi non note. Ad essere sinceri
    tutti noi sappiamo che le vite

    che conosciamo son di quegli eroi
    che hanno vinto. La storia la scrive
    soltanto il vincitore ed i suoi:
    chi perde tiene nel sacco le pive.

    Ti immagini la Storia scritta da
    chi vende vino oppure fa il guantaio,
    il carrozziere, il droghiere?… ma
    sarebbe da: “àggia passato ‘o vajo”,

    chè plebe sono loro . . . alle spalle
    tengono meno che nulla e quindi . . via!
    . . . restino dove sono a far da palle
    di cannone insieme a borghesia.

    Tutti codesti forsanco potranno
    lottare questa nobiltà un dì,
    quando dal giogo si libereranno
    . . . ma “nuovi” nobili vedremo qui.

    Tu scava, scava, e vedrai che
    senza la nobiltà Storia non c’è,

    oppur sarebbe roba da bambini
    se togli i Della Rovere, gli Orsini,

    i Borgia, i Visconti, i Colonna
    e tutti gli altri figli di Madonna.

    Ciò val per il passato in quanto che
    la Storia ora la scrive Santanchè,

    o Prodi, Luxuria e Cicchitto,
    Mastella e Berlusconi . . . molto afflitto

    per questo il cuore di ognuno sta,
    a loro, pensa e dice: “Ma va’ a . . . . . .”


    Che fosse ancora meglio nobiltà?

    (Cassandro)

    Solo per smitizzare un poco, se è possibile! Non mi chiamate guerrafondaio! . . . Non vorrei avere deluso qualcuno . . . Grazie!

    il

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  5. Mi chiedevo in questi giorni... il perchè coloro che sempre si sono schierati contro le guerre, apparentemente per la pace, fossero oggi così d'accordo con questo sciempio.
    Ma poi..... se guardi un po' in giro, le spiegazioni le trovi
    http://www.carmillaonline.com/
    archives/2011/03/003835.html
    :-)

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  6. Un ciao a elle che avevo scordato di salutare e lo stesso a fiore e Cassandro.
    Fiore, come al solito ognuno è a favore delle guerre della sua parte politica, come è sempre stato. Non sarebbe nemmeno fastidioso se alcuni non tentassero di spacciarsi per umanitaristi anche quando sganciano le bombe.
    Cassandro, vero che tutti cercano di passare per pacifisti, perfino Hitler mi risulta che affermasse di fare la guerra controvoglia, solo perché obbligatovi dai soprusi subiti dalla Germania sconfitta.
    Vero che la storia la scrivono i vincitori; ma addirittura stiamo arrivando al punto che perfino la cronaca la scrivono i vincitori, cioè i bombardatori umanitari che dicono: Non cercare di confondere la mia bomba progressista con la tua!
    Abbiamo visto che Sarkozy si è buttato a pesce sui bombardamenti. La domanda è: che cosa spera di ottenerne? Facile risposta. Mi è piaciuto il tuo citare i politici bipartizan.
    Fiore 2, la spiegazione è che quelli che si schierano sempre contro le guerre non si schierano sempre contro le guerre, ma solo contro le guerre che fanno gli ALTRI, quelli delle altre parrocchie politiche. Mentre le guerre che fa la tua parrocchia sono sempre giuste e portano progresso e epoche di latte e miele.

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  7. Ognuno di quei missili che sparano costa qualche milione di euro! Ne hanno sparato quasi duecento!! Con duecento milioni di euro quante cose utili si sarebbero potute fare? Il dio denaro che offusca le menti degli uomini e gli fa commettere i più atroci stermini continua ad essere il problema! Cosa dovrà succedere ancora affinché l'uomo capisca che con le guerre non si risolvono i problemi, ma anzi si acuiscono?
    Povera umanità in mano a questi piccoli uomini che giocano a fare i grandi!

    Ciao.
    berardo

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  8. Il presidente della Bolivia Evo Morales ha chiesto di revocare il Nobel per la Pace al presidente americano Obama conferitogli nel 2009. "Obama", osserva Morales, "promuove la violenza": "Come è possibile che un premio Nobel per la Pace possa avviare un'invasione, un bombardamento?".
    Sembra un riflessione quasi rivoluzionaria in questi tempi di monotesismo giornalistico, eppure ci si rende conto che pure un bambino della terza elementare avrebbe potuto fare la stessa riflessione.

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  9. La guerra e la violenza sono ignobili sempre. Questa volta la propaganda ha fatto miracoli e, a parte pochi astenuti (e di certo non perché pacifisti, sono tutti d'accordo a bombardare. Ma se la ragione umanitaria è una buona ragione per fare la guerra, non dovremmo essere in guerra a tempo pieno con la maggior parte dei paesi africani?

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  10. Enrica, vero che se le ragioni umanitarie sono buone per fare la guerra se ne ne dovrebbero fare a decine in Africa e altrove, dove ci sono massacri molto peggiori di quelli libici.
    Aggiungo di più, che nessuno vuole fare la guerra, nemmeno gli attuali bellicisti che vanno dal presidente della repubblica agli ex pacifisti della penultima guerra. La guerra è una cosa seria: è affrontare qualcuno che può danneggiarti, ucciderti, massacrarti e farti lo stesso male che gli fai tu e magari pure di più. Questa è la guerra e nessuno la vuole fare per lo stesso motivo per cui nessuno vuole affrontare (se non in casi estremi) un brutto ceffo armato in un vicolo scuro. Quello di cui si parla ora è un videogioco. Un videogioco in cui muoiono delle persone, che sono sempre quelle del campo avverso, in cui, come nei videogiochi, uccidi la gente manovrando una console comodamente seduto e non rischi assolutamente niente, così come non rischi niente giocando a Resident Evil o a Final Fantasy. Il presidente della repubblica, Obama, Sakozy e altri sono favorevoli al videogioco in cui muoiono delle persone del campo avverso in Libia. Sono invece contrari a intervenire in Cecenia o Tibet perché in quel caso gli avversari del videogioco hanno la spiacevole tendenza a riversarti addosso tante bombe quante tu gliene regali: no, quelli non sono videogiochi divertenti.
    Infine gli interventi in Afganistan e Iraq sono molto più simili a guerre vere perché lì ci sono soldati di terra che per quanto superiori in armamenti e mezzi possono sempre essere uccisi, e spesso in effetti lo sono.

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