Riassunto della puntata precedente. Acqua a secchiate dal cielo. Acqua, acqua e acqua scroscia in un vicolo con i muri di mattoni e luci pantanose a forma di fuoco fatuo. Ruuuuuusccccc, fa la pioggia cadendo sui manifesti sbiaditi appesi ai muri, frrrrrrrrr fa la pioggia picchiettando sul lastricato stradale, e quando le pare giusto fa pure titip-titippppp o fsss-ing fsss-ing. Al centro del vicolo, un ragazzo con la faccia da bassista rock che non sfonderà mai perché troppo bravo guaglione guarda una ragazza con gli occhi che sembrano verdi a causa dell’assurdo mondo incantato in cui si trova. I due non si conoscono: ruuuuu-uusccccc, frrrrrrr-ti-titin, pa-pling.
Seconda puntata
- Guarda ora, il ragazzo socchiude gli occhi per difenderli dalla furia dell’acqua, ma probabilmente ci vede abbastanza da distinguere due fiammelle verdi oscillanti nella pioggia. Come quali fiammelle verdi? Hai già scordato di che colore sono gli occhi della ragazza? No, che non è un gatta. No, che non è una strega. Ma lo vedi che niente è normale in quest’atmosfera magica? Gli occhi sono fiammelle, le carcasse d’auto abbandonate sono draghi addormentati e i lampioni tronchi d’alberi di una foresta incantata. La senti? La pioggia fa ruuuscccc schiaffeggiando i muri del vicolo, e poi squaaascccc quando si avventa sul giubbotto sfilacciato della figura maschile o sulla gonna nera e su quella specie di spolverino tre quarti dell’altra figura intirizzita. E fa un altro suono ancora quando sferza i visi che la luce fangosa dei lampioni rende spettrali, come un tupppp o forse suuuufff.
“Senti?, vorrebbe dire il ragazzo. Come?, vorrebbe dire la ragazza. Senti?, vorrebbe dire il ragazzo. C’è qualcosa, vorrebbe dire la ragazza. Dove?, vorrebbe dire il ragazzo. Qui intorno, vorrebbe dire la ragazza, c’è qualcosa qui intorno a noi. Già, vorrebbe dire il ragazzo sapendo che il vento carico d’acqua avrebbe inghiottito quella sua ultima parola. Che cos’è?, vorrebbe dire cioè sussurrare la ragazza. Non lo so, vorrebbe rispondere il ragazzo, ma qualunque cosa sia è qui intorno a noi.
“Lo so che non capisci, mia cara. E’ perché sei concentrata sulle parole. Le parole non spiegano niente. Né qui né altrove. Se vuoi capire questa scena segui unicamente la pioggia. Ascolta come spazzola la carcassa d’auto laggiù, più che un drago addormentato ora sembra un qualche cerbero a guardia di un tesoro di elfi, senti come picchia sulla pavimentazione stradale, guarda i riflessi sghembi che genera nel vicolo rimbalzando sui davanzali delle finestre o sull’insegna spenta di quel supermercato che promette sconti mai visti. Lo vedi, il fagotto pulsante accucciato contro la serranda di quel negozio? E’ un cane randagio che cerca invano un riparo. La pioggia suona anche quel corpo come se fosse uno strumento. E non perdere di vista il liquido pantanoso che fluisce nel canale di scolo del vicolo. Galleggiano un sacco di schifezze lì dentro, ma sta certa che se guardi abbastanza a lungo prima o poi vi vedrai passare una barchetta di carta che nessuna tempesta potrebbe affondare. Dici che quei due fermi in mezzo al vicolo sotto il diluvio senza fare niente sono ridicoli? Ti sembrerebbero più normali se si mettessero a sguazzare nelle pozzanghere alla Cantando sotto la pioggia? Dici che anche se ascolti la pioggia non capisci, e non capisci neppure se ci sia qualcosa da capire? Non avere fretta, capirai quando sarà il momento, quando la pioggia vorrà. Quando il vento vorrà. Quando il mondo incantato concentrato in quel vicolo vorrà.
- Scusa, posso dire finalmente una parola? E’ vero, non si capisce niente della tua storia. Non si capisce neppure se è una storia. Ma quel che è peggio è che non succede niente.
- Ti ho già spiegato che ti sbagli. Succede tantissimo.
- Per pietà, fa’ fare a qualcuno una cosa pure da niente. Per esempio, che ne diresti se il ragazzo prendesse la mano della ragazza? Fammi capire.
- Ora ti spiego tutto: ruuusccc, pling pling, squaaascccc… - Mi prendi in giro?
- Frrrrrr pa-ping, frrrrrr pa-ping, tssss tssss shhhhh, uusccccc…
- Spiegami!
-Lo sto facendo, ti sto spiegando. Ascolta meglio: tit-tiiip pa-pin ping-frrrrrrrrsccccc wuuuuuffffff pa-ping asscccc fscccccc. Ruuusccc, ruuuuscccc…
Qualche tempo fa scrissi un post, Fotogramma 130416, questo è il seguito.
Ruuuscc, ruuusccc... sto facendo la danza della pioggia così posso capire anche io il significato di questa storia e forse di qualcosa più grande. Sai che cosa mi è piaciuto del post?, vorrei quasi dire. Spiegati meglio, vorresti forse dire tu. Ora lo faccio, vorrei dire io. Aspetto, vorresti dire tu. Pling pling squaaasccc, frrrrrrr usccccc, vorrei dire io .))))))
RispondiEliminaCleide, oggi giornata di sole battente a Napoli. Non c'è pioggia quindi nessuno mi puo spiegare niente. Temperatura quasi estiva, cielo terso e azzurro. Una brezza proveniente dal mare rinfresca l'aria e agita la zazzera, se ti affacci al balcone (e ovviamente se hai la zazzera). Oggi nove aprile, tra i santi del giorno Sant'Eupsichio di Cesarea di Cappadocia. Quattro anni fa in questo giorno pubblicai il post "Jesus Christ Superstar" il che mi fa ricordare che sarebbe tempo di rivedermi questo film immortale.
RispondiEliminaPer capire questo post dovrei andare a rileggere il post precendente di cui inserisci il link, chissa' forse l'ho anche letto ma ora non mi ricordo. Tra un frrrrr e un pa-ping asscccc fscccccc ti dico solo che ho rivisto Jesus Christ Superstar la scorsa settimana è come se fosse sempre la prima volta. Un film immortale come ben dici.
RispondiEliminaCi si vede di la, tra un frrrr e un uscccc un condividi e un mipiace.
Basitteddu :)
Olà, Celia, abbraccione a te ed ecco che finalmente arrivano i nostri quando meno te lo aspetti. Il caldo di questi giorni deve aver fatto parecchie vittime sul blog. In realtà non c'è molto da capire: c'è la pioggia che fa fsiiing e ruuusccc e ci sono due ragazzi che si guardano in un vicolo, fermi come se si trovassero in un quadro, o meglio in un fermo immagine di un film in dvd.
RispondiEliminaJesus Christ Superstar lo vedrò a breve e cercherò di farlo vedere perfino a Cleide, che è molto meno ammiratrice di me di questo film, ma magari riuscirò a farle cambiare idea tra qualche giorno quando sarà qui nella Città d''o Sole (e curiosamente in questi giorni qui c'è proprio un sole che spacca le pietre). Basitteddu ricambiato.
CASSANDRO
RispondiEliminaNon cominciamo a dare la colpa al caldo, Cap, se i nostri (rectius “i tuoi commentatori”) hanno tardato ad arrivare!
La colpa è solo tua.
Non puoi, scusa, permetterti di pubblicare un post come questo e pensare che facilmente ci si adegui e si commenti sic et simpliciter come di consueto nel blog.
Anch’io, come vedi, ho tardato ad intervenire preso da un notevole senso di inferiorità, in quanto non è vero che ci sia poco da capire. E’ un post che desta notevoli considerazioni, anche di carattere psicologico: esso, infatti riesce ad evocare magistralmente il suono disarticolato e articolato al tempo stesso della pioggia (lo vedrei in uno spettacolo degli Stomp), e poi con contento essere tanto onomatopeico, lascia il lettore sospeso nello spazio, come nella finale di un film di Chaplin, al punto che qualcuno deve appunto fare la danza della pioggia per capirlo, e pure se arriva ad elaborare una certa conclusione -- che non è la tua e neppure la mia, e manco degli altri (cioè, come finirà fra i due ragazzi che si guardano) -- resta sempre col dubbio che la sua non possa essere quella vera. Pertanto: bravissimo!
Se posso intervenire, ma riconosco la mia pochezza, ti do un quadretto di pioggia vissuta in una parte della costa laziale al confine con quella partenopea, non interessante di per sè, ma per la conclusione, che forse potrebbe andare bene pure per i tuoi due ragazzi, al momento bagnati e silenti.
TEMPORALE A BADINO
Le cime alte dei pini son squassate
dall'impeto del vento. Un temporale
si abbatte su Badino: ad ondate
sferza fredda pioggia orizzontale.
Non piove quasi mai ma se attacca
è un cataclisma qui, e lampi e tuoni
dentro li hai, e l'acqua ti si insacca
in casa da finestre e da balconi.
Quindi di botto smette . . . e torna il sole,
che sembra dire: "Oilè! . . . abbiam scherzato . . . ",
"Scherzi del cacchio i tuoi! . . . chi li vuole?"
risponderei, però sono incantato
da un brillare nuovo di viole
accanto al mio garage, tutto allagato.
Da dietro quelle foglie sembra dire
una lucertolina: "Posso uscire?"
Proprio così la vita . . . tale e quale . . .
risorge dopo ogni temporale!
(Cassandro)
il
Cassandro carissimo, le tue considerazioni mi rinfrancano, dato che l'assenza di commenti mi faceva fare pensieri nefasti. Più tardi ti commento ulteriormente e spiegherò qualcosa della genesi di questo post. A più tardi.
RispondiEliminaCassandro, eccomi di ritorno. Prima di tutto ti ringrazio per le tue riflessioni. Che devo dire? mi è venuta l'idea per questi post, questo e quello linkato, vedendo un film di fantascienza di mondi paralleli che si intersecano (ci sono le stesse persone in mondi diversissimi e ogni persona ha un carattere e un destino esistenziale del tutto differente nelle due realtà). Come ho già detto credo nell'altro post, non capii molto del film, ma verso la fine c'era questa scena di questi due ragazzi che si incontrano in un vicolo sotto la pioggia.
RispondiEliminaIl binomio pioggia-amore mi ha sempre affascinato. Da ragazzo ero un tipo autunnale e delle volte mi capitava di osservare la pioggia fantasticando di qualche scenario romantico (certe volte il terzo elemento dell'equazione era un disco di musica classica o di jazz sul piatto). Crescendo sono cambiato: fantastico di meno, mi incanto meno a guardare la pioggia e non ho più un piatto su cui mettere un disco classico o jazz, che del resto forse nemmeno avrei voglia di ascoltare. Però i ricordi antichi, si sa, sono duri a morire.
Infine, guardando quel film che non ho capito, mi capitato un paio di volte di mettere il fermo immagine nella scena dell'incontro nel vicolo, con la pioggia e tutto il resto. E guardando quel singolo fotogramma mi sembrava che si potesse capire tantissimo. Non sapevo bene che cosa ci fosse da capire, ma quel fotogramma mi pareva contenesse risposte importantissime che avrei dovuto cercare di conoscere.
Un saluto notturno agli amici del blog e all'immarcescibile Cassandro.
"Immarcescibile"? Aspetta che mi riprendo che sono cascata a terra :)
RispondiEliminaMa piove veramente tanto in questo post e le luci usate per la scena,brrrrr,inquietanti!
RispondiEliminaSe fossi in quel contesto al posto della ragazza,sai quanta paura avrei? Veramente tanta.
E' sera inoltrata,piove che nemmeno l'ombrello riesce a riparare,(avercelo l'ombrello),magari qualche fulmine con relativo tuono,tanto per avere anche un minimo di colonna sonora,sei fradicia e pure infreddolita,e incontri uno che ti guarda...uè,che c'ha da guardare,se si avvicina mi metto a urlare.E il pensiero va pure alla bomboletta spray al peperoncino che mai ho acquistato e che tanto ora vorrei avere in borsa. Non si sa mai chi s'incontra nei vicoli la notte,e certe situazioni climatiche non aiutano a percepire al meglio la realtà e le intenzioni altrui.
Con la luce del giorno e senza pioggia quell'incontro nel bene o nel male non avrebbe certo favorito giochi di sguardi,i due neanche si sarebbero accorti di essere stati così vicini.
Ciao Mio Capitano,buona giornata:)
Cleide, immarcescibili siamo tutti su questo blog. Sai, è un termine che in passato usava soprattutto Mussolini, di solito nell'espressione "gli immarcescibili destini della Patria". Io potrei dire più modestamente
RispondiElimina"gli immarcescibili destini del blog" :-)
Elle, del tuo commento mi è piaciuta soprattutto l'espressione "giochi di sguardi". Come sciaguratamente dicevo nel titolo di un mio vecchio post, "L'amore abita negli occhi". Bella l'attrazione che risiede nello sguardo furtivo e un pizzico timido. Viva il pudore nello sguardo, il disagio nello sguardo, viva il rossore sul viso degli innamorati (e nel loro sguardo), viva l'attrazione e la passione nello sguardo.
E viva ovviamente la pioggia che fa Ruuuusccc e pa-plig e ci spiega tutto questo e altro ancora. Un abbraccio a te.
Caspita...non posso fare ruuuusccc ascc splashhhh perchè splende il sole! Uhmmm cosa dire per esprimere il calore dei raggi? AHHHHHHH OHHHHH ma si potrebbe confendere con altra MANIFESTAZIONE :-D
RispondiEliminaCurioso il racconto e molto eloquente la foto. Quanta attesa c'è in quelle spalle curve bagnate di pioggia. Sembra tutto sospeso...nell'attesa che quel famoso sguardo parli...e dica le parole attese. Tutti crescendo siamo cambiati, non facciamo più le cose di un tempo, siamo meno romantici e/o forse più nostalgici.Insuperabile Cassandro e la sua chiosa: la vita risorge tale e quale dopo il temporale...già...l'acqua non lava via le brutture! Però...però...rushhhh pa-plig ;-D a me piace il rumore della pioggia!
Un abbraccione-one-one!
Giovanna e la sua vivacità, del tuo commento scelgo la frase "sembra tutto sospeso", che tra l'altro mi ha fatto ricordare la recente canzone di Nathalie "Vivo sospesa". Cassandro è insuperabile come dici tu, o giovanna, ed è insuperabile pure nel difendere la sua identità segreta, olé! :-)
RispondiEliminaUn saluto anche da Monica/Cleide la quale mi ha appena indotto ad ascoltare la canzone "Teorema" di Marco Ferradini sostenendo che in quel brano c'è tutto ciò che ti serve sapere per trattare con una donna.
Ehmmm non per dire...ma quella canzone, "teorema", ho consigliato anche io (proprio ieri )ad un amico di ascoltarla. In questo caso però...è per dissuadere questa persona dall'amarmi. Lo sto trattando male per evitare che l'infatuazione perduri, invece sto ottenendo l'effetto contrario! ;-( Ma se lo tratto con dolcezza è peggio...o fore no? Mahh Mi sa che non vale solo per le donne...prendi anche un uomo, trattalo male...e vedrai che lui ti amerà! La morale è che l'amore è maleducato e non ha orgoglio!:-D
RispondiEliminaSalutami Monica :-)
O Giovanna, Ma che glie fai tu, agli omini? :-)
RispondiEliminaVorrei solo fare una precisazione sulla canzone di Ferradini, di cui io stesso ero all'oscuro per mia ignoranza. Di solito si pensa che la filosofia del "Teorema" sia che se tratti male una donna, se sei spietato, quella ti insegue, se sei troppo molle, gentile e comprensivo quella si prende per fesso e manco te calcola. Insomma si dovrebbe essere un po' figli di buona donna con le femmine per avere il loro rispetto.
In effetti nella canzone di Ferradini esiste una terza voce dopo le prime due, scordata dai più, che dice che trattando una donna con rispetto ne avrai sempre rispetto: poi l'amore dipende da tanti fattori.
Ciao! Ci sono anch'io sempre più impastato in questa disastrosa situazione della nostra sempre più povera Italia, nella quale sembra che tutto va bene quando tutto sta andando peggio di come riusciamo ad immaginare(se ti va vedi il mio ultimo post).
RispondiEliminaLa pioggia anche a me è sempre piaciuta! Il rumore della pioggia sui tetti alle finestre mi ha sempre evocato una immagine quando da ragazzino in piccolo e sperduto paesino avevo costruito una specie di piccolo rifugio e quando pioveva mi divertivo a starci sotto a guardare appunto cadere la pioggia. Ma qui non è solo la pioggia! Ci sono due elementi fondamentali: l'uomo e la donna e il senso misterioso dell'attrazione. Lo sguardo, attraverso il quale si può penetrare nei pensieri e nel cuore delle persone. Abilità questa che non nasce spontanea ma va esercitata. Due persone che si incontrano e che già si piacciono. La pioggia sembra disturbare questo quadretto, invece in questo caso lo rende ancora più inteso ed esclusivo, perché non c'è nessun altro, ci sono solo loro due! Non potrebbe essere diversamente perché è il loro momento! Guardandomi intorno spesso mi chiedo perché la magia di quel primo momento spesso non si riesce a conservare in modo da poterla poi riutilizzare in altri momenti non sempre facili? Cosa succede poi? Perché dopo quei momenti così intensi vissuti con trasporto tutto sembra quasi svanire? Grande mistero o forse neanche così tanto mistero, c'entra forse qualche cosa il film che piacerebbe anche a me rivedere?
Ciao grande capitano, ed anche giovane guerriero, spero di non essere andato fuori tema!
Un caro saluto.
berardo
Ahhhh io non gli faccio ASSOLUTAMENTE NULLA, resta un mistero che non sono mai riuscita a svelare nonostante l'impegno...la spiegazione forse è nella canzone che non mi pare dica quello che dici tu.Il secondo uomo, dopo la spiegazione-teorema assolutamente condivisibile e riscontrabile nei fatti, dice che non esistono regole, non esiste una ricetta valida, l'unica cosa che ha valore è l'esser se stessi...e tanto dovrebbe bastare.E non uso il condizionale per caso.La canzone svela una verità inconfutabile: chi meno ama, è il più forte, si sa!Questa è in assoluto la frase che più condivido.
RispondiEliminaSai che io avevo pensato che Cassandro fosse...SERGIO? Ci sono molte analogie tra i due :-)Ma ultimamente sto prendendo più d'una cantonata!:-D Qui oggi piove tantissimo e la cosa mi ha diturbata TANTISSIMO...mannaggia, l'acqua non mi da tregua.
Questa ulteriore intrusione solo( ehmm, ho divagato) per dirti che ho ordinato il tuo lobro ieri.Sereno week end :-)
Berardo, giammai andrai fuori tema. Avrei voluto vederti da ragazzino rifugiarti in quel rifugio a osservare la pioggia e presumibilmente a fantasticare come fanno i ragazzini che guardano la pioggia. In effetti ci andrei volentieri adesso in un rifugio a osservare la pioggia. Non è mai troppo tardi per fare certe cose. :-)
RispondiEliminaGiovanna, presumo che tu il libro lo abbia ordinato dal sito della Boopen, che mi risulta sia finora il solo metodo sicuro per riceverlo in modo sicuro e veloce. Fammi sapere se è così, per piacere. :-)
RispondiEliminaIn effetti la canzone di Ferradini non è molto chiara nel finale. Diciamo che le prime due voci dicono più o meno la stessa cosa: prendi una donna trattala male e vedrai che ti amerà, prendi una donna trattala bene e vedrai che ti lascerà. Poi c'è la terza voce che inizia con un "No, caro amico, non sono d'accordo, parli da uomo tradito". Il che lascia intendere il nuovo personaggio dietro l'ultima voce contesti aspramente le prime due tesi della canzone.
Tuttavia a un lettura più attenta della filosofia ferradiana, ci si accorge che l'ultima voce non introduce tematiche avverse alle prime due ponderazioni canore (prendi una donna e trattala male, prendi una donna e trattala bene). Si giunge invece, in questo nuovo stadio della trattazione, all’introduzione del principio del “Sii te stesso e prega che la donna non ti usi come zerbino”, e si lascia pure ottimisticamente intendere al positivo e sognante ascoltatore della canzone che le donne sono tante - milioni di milioni come le stelle nell’antica pubblicità del salame Negroni – e che se sarai te stesso e lascerai “aperta la porta del cuore” ne troverai sicuramente una che non vedrà lo zerbino che c’è in te e non ti userà per pulirsi le suole delle scarpe. :-)
Non so cosa dire su questo argomento. Mi sono accorto di avere scritto in passato due post molto diversi, sul tema. Uno intitolato “Se mi ami, non ti amo” che sostiene grosso modo la tua interpretazione del “Teorema” ferradiano. E un altro, intitolato “Amore vuole amore”, che dice che inseguire uno che scappa in amore va bene, ma che se quello scappa, troppo, beh, pace all’anima sua.
Un saluto a tutti gli amici del blog.
CASSANDRO
RispondiEliminaPermettimi, Cap, di intervenire nuovamente in quanto il tuo post ha assunto, a seguito di interessanti commenti, una non piccola svolta passando dagli sguardi timidi ed aerei dei due ragazzi sotto la pioggia, i quali possono ben preludere all’inizio di un amore, alle reazioni conseguenti alla fine di un amore vissuto in forma gentile o in forma meno cortese.
Non so perché (e desidererei che qualcuno me lo spiegasse), ma quasi tutte e tutti (autocommiserazione? predisposizione al decadentismo? esperienze negative?) tendono a soffermarsi, come tu osservi, alla prima parte, e forse la principale e più sentita, della filosofia della canzone di Ferradini “che se tratti male una donna, se sei spietato, quella ti insegue (e di te si ricorderà sempre, aggiungerei), se sei troppo molle, gentile e comprensivo quella si prende per fesso, manco te calcola” (e di te si scorderà facilmente).
Ecco allora qui qualcosa in materia: non sono io che parlo, ma una lei (stranamente le donne in materia sono molto ferrate!) che la saprebbe lunga in argomento, anche se credo che non possa essere assolutamente vero ciò che sostiene.
SCHIAFFI E CAREZZE
Ti scorderò purtroppo . . . e facilmente!
Sei stato troppo buono, dolce e saggio,
chè di me tutto, dal corpo alla mente,
hai carezzato lieve . . . come a maggio
s'adagia sopra il fiore la farfalla,
spira la brezza a sera, piano piano,
fa dondolare il fiume il tronco a galla,
si flette giù la canna nel pantano.
Quel ch'è gentile presto uno l'ignora . . .
lasciano il loro segno solo i graffi,
non c'è memoria per ciò che ci sfiora,
sfuggono le carezze e no gli schiaffi:
per ciò ti scorderà questa signora,
pur se non credi e ridi sotto i baffi.
(Cassandro)
il
Cassandro 2 la vendetta :-),
RispondiEliminaQuel ch'è gentile presto uno l'ignora . . .
lasciano il loro segno solo i graffi,
non c'è memoria per ciò che ci sfiora,
sfuggono le carezze e no gli schiaffi
Beh, sono d'accordo con te, si ricordano di più gli schiaffi che le carezze, anche perché fanno più male.
Però mi fa tornare la fiducia la tua affermazione precedente: parla una lei che la saprebbe lunga sull'argomento, anche se se credo che non possa essere assolutamente vero ciò che sostiene.
Informazione di servizio: ieri sono riuscito a far vedere a Cleide Jesus Christ Superstar e lei ha resistito stoicamente alla visione anche se aveva di fianco un importuno che ciarlava di continuo come se fosse un finto professore da School of Rock...
Si Capitano! Sinceramente però non ho mica capito come funziona! Mi spiego...ho fatto le diverse simulazioni e se sceglievo corriere e contrassegno pagavo €. 8.50 in più. Allora ho optato per c/c postale e posta e ho SOLO un euro di costo! Non so quindi se mi arriverà prima il bollettino e poi a pagamento avvenuto spediscono il libro o se mi arriverà tutto dentro il pacco!Ti farò sapere. Povera Cleide...ahhhh noi sardi abbiamo una pazienza...ma una pazienza...ma una pazienza...CHE IO TI AVREI SROZZATO!
RispondiEliminaEhmmm hai notato l'eleganza di Cassandro nel sorvolare sui dubbi e le ipotesi circa la sua vera identità? :-)Comunque ai suoi, di dubbi, hai risposto tu :-D Non si tratta di decadentismo, autocommiserazione o vittimismo. Sicuramente le esperienza negative sono molto più impattanti di quelle positive e poi fondamentalmente resta in noi una sorta di stupore..." ma come, ti amo, ti tratto bene e tu mi tratti così male?" E' questo Cassandro che fa male e resta dentro! C'è un detto che dice:fai il bene e dimenticalo, fai il male e ricordatelo! Penso si possa adattare bene anche all'amore all'inverso: Riceviamo amore e dimentichiamo, riceviamo il male e lo ricordiamo a vita!
Buon proseguimento di vacanze serene a voi! :-)
Giovanna carissima, bene per il libro e bene anche per la spesa di un solo euro per le spese postali.
RispondiEliminaCassandro in effetti glissa sulla sua identità e a noi che gli siamo amici non resta che accettare la sua decisione. Ti auguro delle splendide vacanze, passate anche senza fare cose eclatanti, ma stando bene con le persone che ami. Un abbraccio a te.