lunedì 1 agosto 2011

Il lusso è un diritto

C’è uno slogan pubblicitario particolarmente cretino che mi insegue dovunque, negli intermezzi televisivi, nei cartelloni pubblicitari posti nei più remoti angoli cittadini, perfino sui blog. Come tutti i tormentoni particolarmente cretini è destinato a un successo planetario. Mi riferisco allo spot della Lancia Ypsilon dove l’ammé antipatico attore Vincent Cassel (non è colpa sua, mi stanno sulle balle quasi tutti gli attori francesi) dice: “Il lusso è un diritto”.

Come se le inventano, certe stronzate? Un diritto è il godimento di un bene, un servizio, una condizione che parifica i componenti di una società. La scuola è un diritto proprio perché è un bene destinato a tutti e non a pochi, così come la libertà. Il lusso è la negazione di un diritto, proprio perché è una condizione privilegiata, che si basa sulla esclusione di altri dal godimento di un bene, di un servizio, una condizione. Per semplificare, la parità sociale è un diritto, mentre la supremazia della razza ariana (o di altre razze) è un lusso.

Ripetendo i concetti qui espressi: le automobili mi stanno sulle balle, Vincent Cassel e gli attori francesi mi stanno sulle balle, il cinema francese mi sta sulle balle, lo slogan demente di cui si parla può infinocchiare solo un moccioso morto di sonno o una media spammatrice di foto personali al mare o al matrimonio della cugina chiatta su Facebook, la televisione è quasi tutta spazzatura, i pubblicitari sparano cazzate megagalattiche negli slogan e un mucchio di gente dice: però, come hanno ragione e che bravo attore è quel Cassel, ma non è merito suo, gli attori francesi sono tutti simpatici, e ora quasi quasi vado a postare su Facebook le foto della mia scampagnata a Rocca de’ Mbriachi in cui io e mia moglie ce siamo scofanati a panza all’aria a magnà li scialatielli aio e oio, tanto so’ solo tre o quattrocento scattucci e poi su Facebook ce deve sta un sacco de gente che vole vedé le tre o quattrocento foto della mia scampagnata a Rocca de’ Mbriachi in dove i’ e mi moje ce stiamo a magnà panza all’aria li scialatielli aio e oio, che poi, se proprio ‘a vojamo dì, puro quello è un lusso, così me pareva, armeno, quanno me ne stavo mbriaco a panza all’aria a’ Rocca de’ Mbriachi a penzà che c’hanno proprio rraggione sti capoccioni da’a Lancia Ipsilonne a dì che er lusso è un diritto.

8 commenti:

  1. Mi hai fatto sorridere ! Grazie!
    Scusa ma io non sopporto proprio i francesi..tutti! (o quasi)
    Comunque bel post mooolto significativo!
    Che dici "la vita è un vezzo"...va meglio? :-)
    Buona serata!
    PS meglio la Bellucci: è più Italiana! E si vede ;-)

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  2. Sara, la Bellucci è stata troppo in Francia, ha finito per assomigliare a Carla Bruni. La vita è senz'altro un vezzo. Sorriso.

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  3. Carlà poi è insopportabile..come il marito! :-)

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  4. Cap, mi hai divertito davvero, soprattutto quando hai descritto la parlata "romanesca" del tizio de Rocca de' Mbriachi.
    E così er lusso sarebbe 'n diritto? Per fortuna esiste ancora tanta gente intelligente che non si fa infinocchiare da queste pubblicità demenziali! Però... penso... ma se continua così, con questo martellamento quotidiano, quanti rimarranno ancora così intelligenti?
    Ciao Cap
    Marypersempre

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  5. Sara,in effetti sì, due antipatici.
    Mary, la pubblicità ci martella, ma noi cerchiamo stoicamente di resistere, così come cercheremo di resistere a questo mese di agosto oh yeaahhhh!!!

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  6. Ciaooo! Anche tu in vacanza? :-D
    Io NO!...per ora!;-)
    Baci a tutti i vacanzieri!

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  7. Caro Mio Capitano, lo sai che la pubblicità alla quale fai riferimento ha infastidito anche me? Non certo per l'attore francese che non ha la faccia giusta per quella pubblicità, ma per il contenuto di così basso profilo del messaggio. Ultimamente ho la testa troppo piena di impegni e quindi poco tempo altrimenti avrei scritto qualche cosa pure io, mi fa piacere che qualcuno abbia avvertito il fastidio e ne abbia scritto!
    Il lusso è un diritto dei soliti pochi!!Quelli che in treno possono permettersi la comodità della prima classe, e così in aereo e così dappertutto! La ipocrisia sbattuta in faccia a noi persone comuni che ogni giorno dobbiamo accontentarci delle briciole che questi signori del lusso ci lasciano raccogliere! Io osservo molto la pubblicità perché da come si esprime si capisce come vanno le cose ed il pensiero in questo mondo, e ti devo dire che questo slogan mi ha deluso, ovvero non l'ho capito! Forse volevano fare breccia su tutte le persone che aspirano al lusso e non possono permetterselo? In questo momento di crisi dove le macchine se ne vendono veramente poche (io sono riuscito a comprarne una usata di 6 anni, purtroppo mi serve per andare al lavoro dove in questa bella Italia ci sono posti non raggiunti dai mezzi pubblici!) fare uno slogan del genere mi pare davvero una violenza ai tanti che cercano di arrivare a fine mese il cui lusso principale è quello di riuscire a mangiare!
    Stiamo veramente messi male! La cosa grave che è un problema culturale e questo non si sana in poco tempo, occorrono nuove generazioni che ricomincino a pensare ed a credere ai valori fondamentali del vivere, ricomincino ad accontentarsi di quello che è possibile ottenere senza illudersi che tutto sia possibile con tanta facilità come hanno tentato di inculcarci creando dei danni giganteschi!
    Caro Mio Capitano un carissimo saluto.
    berardo

    PS
    Che ne dici se facendo riferimento al tuo post ne faccio anch'io un post con il mio commento?

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  8. E ora il diritto non è più il lusso

    http://ildivanosulcortile.blogspot.com/2011/09/e-che-gli-dici-alleleganza.html

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