domenica 16 ottobre 2011

Indignatos dagli Antindignatos

La carezza al corteo "La Repubblica"

- Scusa, potremmo parlare un po’ dei fatti di ieri a Roma?

- Ti riferisci alla manifestazione degli Indignatos? Di sicuro vuoi elevare pure tu la tua ferma condanna contro gli atti di vandalismo di cui si sono resi colpevoli i tristemente noti black block.

- Certo, voglio che la mia risoluta censura, la mia tetragona deplorazione, il mio immarcescibile biasimo della violenza siano fuori discussione. Il mio ripudio del vandalismo è pari almeno a quello dell’ermellino steso sulle spalle del Procuratore Generale della Corte di Cassazione all’apertura dell’Anno Giudiziario. Però ora vorrei farti un paio di domande...

- Certo, sarò lieto di risponderti.

- Prima domanda: bruciare una Mercedes classe M da 107 mila 951 euro chiavi in mano al centro di Roma è un reato peggiore che vendere un voto alla Camera dei deputati contro un posto da viceministro all’Interno, all’Istruzione o allo Sviluppo economico?

- Ti riferisci forse alla nuova infornata di viceministri fatta dal Berlusconi per premiare gli indecisi sull’ultima fiducia al governo? Non hai una domanda più facile?

- Spaccare la vetrina di un negozio di Gucci o Armani o sfondare una finestra di banca sempre al centro di Roma è un delitto peggiore che raccomandare un figlio, un parente o un bravo picciotto per entrare in Rai, nella pubblica amministrazione, nella centrale del latte o perfino all’obitorio cittadino in qualità di spazzino dei morti, cioè per lavorare in qualsiasi posto di questa nazione?

- Non puoi seriamente pensare che questo paese sia regolato solo da raccomandazione e intrallazzi.

- Buttare un sampietrino contro un autoblindo della polizia è peggio che guardare il figlio ignorante di Bossi intervistato in televisione dalla Bignardi, il figlio mollaccione di Piero Angela intervistato in televisione dalla Bignardi, la figlia loffia di Bettino Craxi intervistata in televisione dalla Bignardi, il figlio meteorologo fantasma del meteorologo fantasma Giuliacci intervistato in televisione da Daria Bignardi, mentre tuo figlio non ha i soldi per pagarsi l’università, per portare la ragazza a ballare e nemmeno per farsi una pizza ai quattro formaggi il sabato sera?

- Ma scusa, il tuo non sarà mica un modo per giustificare l’inqualificabile condotta dei teppisti di piazza San Giovanni?

- Io giustificare? Guarda che io stigmatizzo quei fatti, io sono il re degli stigmatizzatori, nessuno stigmatizza come questo signore qui, avanti, trovami uno stigmatizzatore più stigmatizzante di me del corteo di ieri, se ne sei capace. No, io voglio solo fare una giusta classifica di teppisti. Voglio capire se sono peggio i teppisti in strada col passamontagna o quelli lindi e pinti in giacca e cravatta con la ventiquattr’ore sottobraccio e la Mercedes classe M da 107 mila 951 euro chiavi in mano nel garage di casa. E questo formidabile stigmatizzatore ti dice: identifichiamo e puniamo i teppisti e i vandali, ma facciamolo in ordine di importanza. Prendiamo prima i pesci grossi. Quindi per come la vedo io i black block di ieri devono essere puniti solo dopo che si sono sbattuti in galera i teppisti della camera dei deputati che prostituiscono il loro voto, i corruttori, i nepotisti, i figli di papà i furbetti da quartierino, i bancarottieri, i puttanieri dei premier, i dannatis…

- … un momento, prendi fiato! Hai qualche altra domanda?

- Qualcuna. Per esempio secondo te di chi è la colpa dei disordini di ieri al corteo degli Indignatos?

- Di organizzatori e partecipanti, mi pare evidente. Non lo pensi pure tu?

- Bah, penso che polizia ne sa una più del diavolo, specie per quanto riguarda i cortei di piazza. La piazza è il suo pane e sa perfettamente come sfornare una pagnotta bruciata, all’occorrenza.

- Non tirarmi fuori la solita polizia machiavellica...

- Ascolta. Ho sentito che si vociferava della presenza dei black block da giorni. Lo sapevano anche le pietre che ci sarebbero stati. Ora dico: se si è a conoscenza in anticipo della presenza di violenti in un certo posto e a una certa ora, chi è che deve intervenire? Le brave famiglie che camminano sulle strisce pedonali quando scatta il semaforo, o la polizia? I poliziotti hanno un lavoro, beati loro che ce l’hanno, cercassero di guadagnarsi lo stipendio.

- Ma…

- Ma un corno! In questo caso avevano tutto il tempo, le informazioni e i modi per guadagnarselo, quello stipendio, bloccando per tempo i black block. E se hanno scelto di fare i turisti invece che gli agenti dell’ordine, uno ha tutto il diritto di domandarsi perché hanno fatto quella scelta. Qual era il loro scopo?

- Siamo alle solite trame oscure. Tra un po’ mi tirerai i servizi segreti deviati.

- Non tirerò fuori un bel niente. Posso solo dire che la gente è stanca di come vanno le cose. E’ vero, la società non è più corrotta, disonesta o strafottente di qualche anno fa. Ma prima la maggior parte delle persone avevano di che vivere. Avevano un lavoro con cui pagare la scuola e le pizze ai figli e si fingeva di non vedere. Ci si sciroppava pure il Grande Fratello e Maria De Filippi. Ora la gente non ne può più di vedere sciamare quelli con le Mercedes, le Audi, le Bmw, mentre c’è chi deve stringere la cinghia e avere paura…

- Paura di cosa?

- Paura di tutto. La gente è stanca di avere paura di tutto. E bada bene: se nessuno cancellerà quella sensazione, presto molti altri nei quartieri alti avranno paura. Tanta paura.

29 commenti:

  1. Mentre pubblicavo questo articolo Cassandro mi commentava sul penultimo. Dato che il tema del suo bel commento si adatta pure a questo post, lo trasferirò qui. Spero che lui sia d'accordo.

    Ho scritto questo post perché sono davvero Indignatos.

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  2. CASSANDRO

    Secondo me è scaduto il tempo delle parole al vento: qualunquismo, uomo che si è fatto da solo, sottobosco, nel privato uno fa quello che vuole, archetipi, olgettine, classe operaia, mercificazione, ecc.

    Il fatto è uno solo: oggi quasi tutti siamo Indignatos, quando non siamo, come hai, Cap, egregiamente precisato in un commento al precedente post, mucho “Incazzatos”.

    Maggiormente perché non ti fanno neppure protestare non violentemente, come avvenuto a Roma, per l’improvvisa (?) materializzazione di circa QUATTROCENTO violenti, della cui presenza si era con grande sicumera ampiamente strombazzato nei giorni precedenti ed era stato istituito un egregio servizio di sicurezza.

    I N D I G N A D O S

    Conosci: “L’acqua cheta spezza i ponti”?
    Sono gli “Indignados” acqua cheta
    ed il Potere, alla fin dei conti
    sono i ponti suddetti. Nulla vieta

    che si pensi che grande paura
    abbia il Potere su citato di
    quel movimento cheto, e in notte scura
    spera che sia violento . . . Eh, sì:

    basta aspettare mazze e bastoni,
    “strani” incappucciati, come se
    dal Cielo scendano. . . mille ragioni
    così si avranno per reagire e . . .

    bloccare l’acqua cheta. Chi ha fatto
    tanti violenti arrivare e no
    soltanto uno o due? . . . Il Fato matto?
    E da qui il: ”Che iella! Ora però . . . . . .

    riporteremo l’ordine! Lo vuole
    il vivere civile”. E muore il sole

    che stava risorgendo, e ciò mi duole!

    I ponti torneranno ponti e, olà,
    sotto, più “humìle”, l’acqua scorrerà.

    Per capire queste cose qua
    non devi andare all’Università

    . . . d'altronde più nessuno ci andrà,
    eccetto qualche figlio di papà!

    Magistratura muòviti . . . Su’, va’,
    prima che tardi sia e democrazia

    la schiacci forte forte tirannia.
    Attenti, è in agguato la pazzia!

    Le alternative oggi sono chiare:
    o marce non violente per cambiare

    o violenza che porta a scannare!
    Sì, tertium non datur, non vi pare?

    Per i veri Indignatos si scriva
    perciò: “Evviva, Evviva, Evviva, Evviva!”

    Diamogli, e presto, una via d’uscita,
    facciamogli riprendere la vita!

    Non uccidiamo i fiori appena nati,
    se no sarà deserto, potentati!

    La loro, come Gandhi, non-violenza
    avrà sopra il Potere prevalenza,

    perché sorretta da intelligenza.

    Pensar di batterli è gran scemenza!

    (Cassandro)

    il

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  3. Cassandro, la gente scesa in piazza a Roma era pacifica, conosco personalmente alcuni manifestanti, alcuni sono blogger che di tanto in tanto scrivono anche in questo spazio, e metto la mano sul fuoco sul loro pacifismo.
    C'erano dei violenti (pericolosi e inquietanti ma, come si dice nel post, peraltro meno violenti e vandali di certi personaggi azzimati che girano in parlamento e a Piazza Affari. Da che mondo è mondo affrontare i violenti e neutralizzarli è compito delle forze dell'ordine, come dice la parola stessa. Certo non toccava ai nostri pacifici amici blogger affrontare a mani nude facinorosi armati di spranghe e di Dio sa cos'altro. C'erano informazioni, tempi e modi per neutralizzare i black block da parte della polizia. Di più non so dire.

    in ogni modo pure io sono un sincero pacifista. E dico: proviamo prima a cambiare la società con i metodi pacifici. Proviamo a dare speranza a chi l'ha persa e a dare un lavoro degno a chi non ce l'ha. Proviamo con i metodi pacifici. Se poi non si ottiene niente, proviamo a vedere che cosa succede usando altri metodi.

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  4. L'articolo è impeccabile, sotto ogni punto di vista! Ma attenzione alla sezione "commenti". Può essere quello il "cavallo di troia" del tuo blog. Evita, a seguito di provocazioni, di trascendere nel turpiloquio, nella volgarità, nell'iconoclastia e soprattutto nell'invettiva "violenta". La violenza difatti ti pone automaticamente dalla parte del torto, ed annulla qualunque merito tu possa avere. Come del resto è successo agli "Indignatos" che manifestavano a Roma il 15 Ottobre. La falange violenta di "Infiltrados" ne ha vanificato il messaggio. Tutto studiato ad-hoc per boicottarli? Leggilo su:
    Perdono gli “Indignatos”.Vincono gli “Infiltrados” (pilotati da Qualcuno?)

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  5. Grazie per i consigli che gentilmente mi dai, mondocineroma. Sono sicuro che mi sarai grato a tua volta se ti darò pure io un piccolissimo consiglio. Anche il tuo blog è impeccabile sotto tutti i punti di vista. Il tuo "cavallo di troia" può essere mettere un link a un articolo del tuo blog dopo ogni commento che rilasci. Ho visto che l'hai fatto qui e anche in altri blog. Farti pubblicità gratuita può metterti automaticamente dalla parte del torto, ed annulla qualunque merito tu possa avere.
    Ti ringrazio comunque per il commento che mi hai rilasciato e per non essere da meno di te ti linko un mio articolo che potresti trovare interessante leggere, "Viva san Pancrazio protettore del mio blog":
    http://penultimi.blogspot.com/2010/08/viva-san-pancrazio-protettore-del-mio.html

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  6. Beh, posto solo nei blog che mi piacciono (o in blog che trattano di cucina, per pura provocazione... Nel tuo caso ricadiamo decisamente nella prima categoria)
    ;-)

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  7. Bene, dopo che ti sei preso l'assoluzione di san Pancrazio protettore di questo blog, benvenuto in questo spazio, mondocineroma. Ma non ce l'hai, un nome, o perlomeno un nick?

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  8. :-D :-D :-D
    Notte Mio Capitano considerato che non commenti più da me lo faccio io...
    e il p.c ...scotta! :-D

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  9. Ciao, Sara, metti un po' di ghiaccio sul pc, vedrai che si raffredda. Spero che tu stia bene.

    Volevo tornare sulla questione degli Indignatos. Come si sarà potuto notare, a causa della riuscita manovra dell’astuta e subdola polizia di questo paese, che ha lasciato devastare Roma per averne un ritorno propagandistico, e delle forze politiche di cui essa è referente, la situazione dell’indignamentos è completamente capovolta in questo paese. Quelli che prima facevano indignares ora si indignanos contro gli indignatos. Anzi le persone degne del massimo sdegnos, fascistos, berluscones, moderatos, figli di papas, raccomandates, allegri possessori di Mercedes e (pseudo)intellettualos con il contos in banca e l’hobby della rivoluzione a Portofinos giurano che i veri Indignatos sono loro. Anche Massimo Giletti a Domenica in si è indignatos contro i fatti di Roma.
    Mentre lo ascoltavo in televisione, io pensavo vagamente: Dio mio, come sembra indignatos, Gilettes! Gli avranno mica bruciato la Bmw, quei cattivones del corteo? Gli avranno devastato la banca in cui ha depositato le centinaia di miliones che gli dà la Rai per fare quelle belle trasmissioni quasi impegnate come i cinepanettoni di Natale? Qualche indignatos che ha perso la strada gli avrà mica distrutto la villa ad Amalfi che si è sudato cercando di convincerci che Alba Parietti e Klaus Davi sono i più eminenti rappresentanti del popolo e, sì, perfino degli ex indignatos che hanno fatto indignares?
    Sto cercando di capirne di più sulla situazione dell’indignamentos in questo paese. Sto seguendo tutti i telegiornali che posso. Ho il vago sospetto che dato che non ho Ferrari, ville, papà potenti, poltrone d’oro al Parlamento e nemmeno un feudo da valvassino comunale devo aver fatto indignares qualcuno. E mi sento pure in colpa per essermi comportato tanto male.
    Un saluto agli amici del blog.

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  10. Aggiornamento quotidiano.
    Oltre che incapace e subdola (per come si è comportata a Roma), la polizia di questo paese si dimostra pure stupida: per la manifestazione di domenica prossima in Val di Susa, dove non succederà assolutamente niente di grave, si prospetta l'invio di un esercito, con relative spese a gravare sul bilancio dello Stato e soprattutto di chi è disagiato.
    Sabato a Roma invece si è gestito un corteo dove tutti sapevano che sarebbero successi casini con metodi e personale inadeguato.
    E' la strategia della polizia di questo paese: affrontare un leone con uno stuzzicadenti e una formica con un cannone.

    Ottimo il presidente Napolitano, quando oggi ha ricordato ai governanti di muovere il culo per aiutare chi è in difficoltà, invece di fare i tromboni Antindignatos lapidando in tv il pericolosissimo (perfino più di Al Capone) giovan fessacchiotto detto Er Pelliccia (che ha lanciato un estintore nel niente a torso nudo invece che partecipare, sempre a torso nudo, alla imminente nuova edizione del Grande Fratello).

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  11. Er pelliccia, e quelli come lui, è un imbecille( figlio di un funzionario della Banca d'Italia e non un poveraccio che mendica lavoro e riceve porte in faccia). Dico, saranno forse piu' sani quei ragazzotti che tentano il grande fratello cercando una via d'uscita( discutibile anche per certi versi) in una società sbarrata?

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  12. Che i ragazzotti del Grande Fratello siano un modello di sanità da indicare ai giovani mi pare tipo la massima bestemmia che si sia udita su questo pianeta. Facciamo tra le massime, va.

    Dicono che per neutralizzare Er Pelliccia stiano creando una squadra di agenti speciali detti Gli Intoccabili. Gli Intoccabili nostrani si opporranno a Er Pelliccia in tutti i modi. E di certo, anche se con grandi sacrifici e rischi personali, riusciranno a convincere Er Pelliccia a mettersi la maglietta quando va ai cortei, a togliersela solo se può mostrare addominali gossipari da rivista “Chi?” e, soprattutto, compito degli Intoccabili sarà convincere Er Pelliccia a mettersi un paio di mutande firmate Rocco Barocco, dato che quando butta gli estintori nel nulla a pancia in fuori la vita dei pantaloni gli si abbassa fin quasi sulle ginocchia.

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  13. Non fare lo stupido perchè non lo sei e hai capito benissimo cosa intendo dire e soprattutto non far passare per stupida me perchè sai che non lo sono. Te la scrivo a mo' di pensierino da prima elementare cosi' capisci meglio:)

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  14. "Stupido è chi lo stupido fa" (Forrest Gump). E chiudiamola qui.

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  15. Si possono fare le pernacchie in questo blog? Prrrr:P
    :)

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  16. Appena sentite al telegiornale:
    Il ministro Maroni propone che chi vuole manifestare dovrebbe anticipare una congrua caparra per coprire le spese per eventuali atti vandalici.
    Come è già stato fatto rilevare, se un tale provvedimento venisse approvato in questo paese potrebbero manifestare solo Berlusconi e al sua famiglia. Probabilmente in futuro vedremo solo dei bellissimi cortei di banchieri, jet-settisti, briatorini, panfilisti e magnati. Sarebbero tutti educatissimi e belli da vedere con i loro lindi abiti firmati. Io firmo per approvare la proposta.
    Ancora, i giovani della Confindustria non inviteranno sul palco della loro prossima riunione nessun politico. Pare lo facciamo per una questione di moralità e di rispetto per il Paese.
    Devono essere stati la loro alta moralità e il loro altissimo rispetto per il Paese a indurli a organizzare il loro convegno a Capri, località universalmente nota per la moralità dei suoi prezzi.
    Ancora, New York, arrestati perché vogliono chiudere il conto il banca. 24 esponenti dell’organizzazione Occupy, a cui fanno riferimento gli Indignatos americani, cercavano di chiudere simultaneamente i loro conti in una filiale della Citybank, seguendo l’ultima e del tutto legale forma di protesta contro il sistema finanziario. Gli impiegati si sono rifiutati, hanno chiuso la sede della banca e fatto arrestare quelli che volevano chiudere i conti con l’accusa di violazione di proprietà privata (a cui si è aggiunta anche la resistenza all’arresto).
    A presto con altre chicche da questo mondo se non di indignatos certo di svergognatos.

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  17. CASSANDRO

    Capitano, se permetti, nell’intervallo della tua telecomputercronaca diretta, torno al tuo commento di su: “per la manifestazione di domenica prossima in Val di Susa, dove non succederà assolutamente niente di grave, si prospetta l'invio di un esercito . . . Sabato a Roma invece si è gestito un corteo dove tutti sapevano che sarebbero successi casini con metodi e personale inadeguato”, e mi fermerei in particolare sul “metodo”, che proprio non va giù.


    MA DA DOVE I BLACK-BLOC ?

    Possibile che non c’è stato un cane
    fra i politicanti di strapazzo
    -- sia al governo o no -- che, pane al pane,
    abbia gridato forte: “Ma che cazzo

    ci sta a fare una Polizia
    che fa arrivare in questa città
    (perché poi Roma proprio non si sa!)
    sì tanti black bloc, che il via

    han dato a nuovo Sacco?” . . . A ferro e fuoco
    Roma è stata messa da costoro,
    che siccome avviene in qualche gioco
    di play station come di straforo

    sono piombati in Centro. Dico: “Ma
    che figura han fatto i Soloni
    preposti a ciò? . . . Quella di baccalà?
    . . . di ‘fuor di realtà’? . . . di gran coglioni?

    Sì, prevenire è meglio di punire,
    ma no con il bloccare i cortei,
    ristabilir la legge che morire
    fa libertà. Guardate, amici miei:

    bastano quattro schemi a tavolino,
    otto informazioni, e via la rete
    disporre per le vie fin dal mattino,
    e non fare raggiungere le mete”.


    Ma la prevenzione, no, non fa
    restare i guitti nel loro posto là
    per dichiarare . . . poi . . . bla bla blà

    “E’ stato un caso . . . Non si ripeterà!
    Giuriamo sulla testa di papà!”

    Glielo diciamo “Ma andate a . . . .”?

    (Cassandro)


    L’ultimo verso ognuno è libero (ecco la vera libertà . . . e poi ci lamentiamo!) di completarlo secondo i propri orientamenti sociopolitici: potrebbe venirne fuori quasi un “dizionario delle espressioni colorite indignate”.

    il

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  18. Invito tutti a leggere i versi di Cassandro, poeta civile. Mi ha fatto provare un brivido, quasi un orgasmo, il suo verso "ma che cazzo ci sta a fare la polizia...?"
    Spero che l'uso del vocabolo soprastante non ci abbia fatto perdere punti, a me e a Cassandro, agli occhi del nostro nuovo conoscente mondocineroma. In ogni caso penso che sopravvivremo. :-)

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  19. Può interessarti?
    http://www.minicomics.it/comicstrailers.asp

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  20. E' un link interessante, ma forse non può essermi utile, ciao.

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  21. LA MIGLIORE STRATEGIA DI PROTESTA E LOTTA DI PIAZZA
    In questi giorni successivi alla manifestazione degli indignatos a Roma infiltrata dai black block, si sono levate molte voci di dissenso. Al di là del fatto che ogni persona di buon senso condanna il puro e semplice vandalismo, molti, anzi moltissimi hanno negato che la violenza sia utile per ottenere risultati. Da tutte le parti è stato un ripetere: no, facendo casini e devastando non si otterrà niente di buono. La violenza in piazza è controproducente. La violenza oscurerà le ragioni della protesta e non porterà vantaggi a nessuno. I metodi pacifici, quelli bisogna adottare.
    Io naturalmente sono contrario alla violenza come e più di altri. Ma mi sono chiesto: è proprio come si dice? I cortei pacifici ottengono risultati e quegli che provocano disordini e tafferugli no?
    Ci ho pensato, ma è un problema troppo di difficile soluzione. Purtroppo non sono un sociologo, né un esperto di dinamiche sociali o politiche, e nemmeno di psicologia delle masse, dei cittadini o dei governanti. L’unico ambiente sociale che conosco bene per averci passato ore in fila è l’ufficio postale sotto casa mia. A volte penso che quell’ufficio postale sia un perfetto microcosmo della società in cui viviamo. Spesso mi convinco addirittura che per capire aspetti anche importanti del nostro mondo non bisogna fare altro che osservare ciò che accade lì.
    Vediamo se possiamo fare un parallello tra la fila agli sportelli di conti correnti e le manifestazioni di piazza. Sia le persone in fila che i manifestanti vogliono ottenere risultati. Quelli in fila vogliono essere sbrigati più in fretta possibile. Come per i manifestanti, anche i clienti del mio ufficio postale hanno a disposizione tre metodi per arrivare all’agognato sportello: il metodo pacifico, quello violento e una terza via che esamineremo dopo.
    Il metodo pacifico è quello di rimarsene in fila buoni e bravi, dire pardon, dire al massimo parbleau. Ma spesso ci si rende conto che adottando quella strategia, i tempi di attesa talvolta possono superare le tre ore. I clienti arrivati agli sportelli tendono a traccheggiare, a fare domande oziose che richiedono risposte interminabili, cui seguono altre domande o proteste oziose e bla bla bla infiniti. Poi ci sono i falsi invalidi che ti fregano il posto, mamme con falsi pargoli da prendere a scuola prima dell’arrivo dei pedofili, impiegati che fanno pause del caffè eterne. Il metodo pacifico non è un buon metodo, no.
    Allora si può provare la strategia violenta. Si protesta contro gli impiegati, si minaccia di aggressione fisica (o si aggredisce semplicemente) il direttore dell’ufficio e uno o più impiegati. Si può provocare quindi una bella rissa tra i clienti rispettosi della fila e i furbi che si infilano fin nel buco del culo se ti distrai un attimo. La strategia violenta prevede anche minacce di morte; in particolare si telefona a una terza persona situata fuori della sala poste, la quale viene incaricata di impallinare o sbudellare il furbo che cerca di fregarti il posto o l’impiegato che reagisce alle tue provocazioni. Al direttore non resta che chiamare la polizia, chiudere l’ufficio postale e mandare tutti a casa. Neanche la violenza paga, no.
    Rimane la terza via. Il bastone e la carota. Cioè provocare un po’ di casini, un po’ di proteste, qualche tafferuglio ad arte, rilasciare qualche minaccia di accoltellamento o di ammazzamento, ma non di quelle pronunciate con la bava alla bocca. Ciò non provocherà la venuta della polizia e la chiusura della posta, ma, come per incanto, metterà le ali ai piedi agli impiegati, ridurrà o azzererà le loro pause caffè, annullerà domande e proteste oziose dei clienti, provocherà l’immediata sparizione di falsi invalidi e mamme con i pargoli a scuola. Infine, i clienti tornati pacifici in fila noteranno che l’ufficio procede a velocità quadrupla rispetto a pochi minuti prima. Il bastone e la carota funzionano. All’ufficio postale come in piazza, niente funziona meglio di una calibrata mistura di pacifismo e violenza controllata.

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  22. CASSANDRO

    Tu scrivi, Cap “In questi giorni successivi alla manifestazione degli indignatos a Roma infiltrata dai black block, si sono levate molte voci di dissenso. Al di là del fatto che ogni persona di buon senso condanna il puro e semplice vandalismo, molti, anzi moltissimi hanno negato che la violenza sia utile per ottenere risultati. Da tutte le parti è stato un ripetere: no, facendo casini e devastando non si otterrà niente di buono”

    Okkei! . . . Okkei! . . . Okkei! . . .

    . . . e allora, anche sperando nella Divina Provvidenza, cerchiamo di convincerli tutti costoro al Governo della Res Pubblica( e sappiamo benissimo chi sono, tranne qualcuno) che ci hanno portato in questa disperata situazione senza sbocco e senza speranza di crescita alcuna per dare un sicuro avvenire ai giovani, un futuro più sereno ai meno giovani, un po' più di dignità all’Italia tutta.


    PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI
    ( VIA !)

    Ma che ci vogliono le cannonate
    per mandar via il Governo del Berlusca?
    “Uhè, ve ne andate o non ve ne andate? . . .
    Ormai la farina vostra è crusca!”

    “Via!” si grida da piazze e scuole
    e voi là, incollati alla poltrona,
    a blaterare: “Il Popolo ci vuole!”,
    ma senza dir se “vuol mandarvi in mona”,

    o all’inferno! Il tempo è finito,
    i guai sono ormai sotto gli occhi
    di tutti noi . . . “Via!” è l’invito

    più calmo, perché agite come brocchi,
    asini, incompetenti . . . Un detrito
    sol siete . . . Su’, piegàteli i ginocchi!


    La colpa eppur non è di Berlusconi,
    ma più dei deputati pecoroni

    e senza nerbo e senza coglioni.
    Ah, che massa compatta di cialtroni!

    Tutto voi date in contanti e a rate,
    dai voti di fiducia alle “patate”.

    Svegliatevi e più non vivacchiate!
    Nel “non facere” più non galleggiate,

    o nel muover la testa a fare “no”
    a chi ben vi sputtana a Ballarò!

    Mi ascolteranno? . . . E chi lo sa? . . . Lo spero.
    Màndaci, Dio, uno Zapatero!

    Facci uscire da questo sentiero
    che porta dritto dritto al botro nero.

    . . . Prima che sia troppo tardi, invero!

    Del mondo non vogliamo esser lo zero!


    (Cassandro)

    il

    RispondiElimina
  23. La parola che scelgo del commento di Cassandro è "dignità". Quella che manca adesso a molte persone in questa nazione (e sicuramente a tanti, tanti indignatos in tutto il mondo) è la dignità. La dignità è qualcosa di più che avere un posto di lavoro per i precari, un'agevolazione fiscale o un sussidio per chi ne ha bisogno. La dignità è avere un lavoro degno e un degno ruolo nella società. E' avere le cure di cui necessitano i cittadini, è non avere paura di essere domani stritolato da un sistema economico di squali che divora i deboli o meglio i troppo buoni.
    Il prossimo governo dopo Berlusconi dovrà dare dignità, nient'altro.
    Un saluto a Cassandro.

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  24. sally brown dixit:

    carina la costruzione di questa intervista, gentili anche le espressioni ma tu sei napoletano e devi essere anche un po' istruito, fai anche un po' il romanziere e dovresti avere intuito che certe cose sono come voler spegnere un incendio portando acqua con un secchio bucato. Secondo me la questione non sta nel decidere chi fa più reato o qual'è il reato peggiore, ma nell'utilità di certe manifestazioni. A parte il poveraccio che ci ha rimesso la mercedes a chi gli frega? Da domani i parlamentari avranno un diverso senso della res pubblica?

    ole /.)

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  25. E' meglio non appiccare incendi se si può evitarlo, però, Sally, anche tu devi essere un po' istruita, e dovresti sapere che c'è gente che non ha paura di affrontare incendi, perché non ha niente da perdere, purtroppo. E' evidente che tu non sei in quella condizione, e me ne compiaccio.
    Assolutamente non definirei poveraccio quello che ha perso la Mercedes.
    Chiedevi di definire il reato peggiore. A me possedere una Mercedes sembra un reato mica da niente.
    La manifestazione a mio sommesso giudizio è stata utile perché ha smosso le acque stagnanti della politica.
    Ne vedremo molte altre così, sempre a mio sommesso giudizio, perché, ed è il mio ultimo sommesso giudizio, il 2012 sarà un anno di fuoco, potrebbe essere perfinoi il nuovo '68.
    Olè per me.

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  26. Non è che se io uccido una persona è giusto perchè c'è chi ne uccide venti...

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  27. Nessuno è morto, a quanto mi risulta, tranne le speranze di molta gente, in Italia e nel mondo...

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  28. CASSANDRO

    Un commento in sordina, Cap, sugli ultimi avvenimenti e lasciarne memoria, a seguito di quanto scritto prima . . .

    E se fosse vera la finale?

    LE RISTINE DI . . . . . .

    Idea!. Invece delle cannonate
    per mandar via il governo Berlusconi,
    si può provare, eh sì, con le risate,
    gli ammiccamenti. Le televisioni

    di tutto il mondo hanno trasmesso iosa
    i sorrisetti -- tipo “Ma va là!”
    “Che dice mai?”, “Non è di certo cosa
    vicino grosso modo a realtà

    quella che dice B.” -- di Sarkozy
    e della Merkel (che non si tratteneva
    neppure lei dal ridere) a chi
    “Vi convince il Berlusca a voi?” chiedeva.

    Mi torna in mente, chi lo sa perché,
    quel motivetto di tanti anni fa,
    diretto a chi governa: “Sai che c’è?
    Una risata vi seppellirà!”

    (Cassandro)

    il

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  29. Risate ne ha ricevuto parecchie, fin troppe. Speriamo che le risate destinate a lui non seppelliscano noi.

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