giovedì 13 ottobre 2011

Italia in macerie - Un mistero politico alla Agatha Christie

Questo non è un post di politica, anche se si parlerà di Berlusconi, di sinistra e di elezioni. Piuttosto si parlerà di un mistero da libro giallo, un mistero più difficile da svelare di quelli delle storie di Agatha Christie. Cercheremo di rispondere anche se non abbiamo nessun investigatore Poirot a portata di mano.

Berlusconi in un libro di Agatha Christie. Il mistero alla Agatha Christie inizia in Italia, nell’anno del Signore 1993/1994. E’ un periodo movimentato, c’è voglia di smuovere un sistema politico rimasto mummificato al potere per mezzo secolo. Un noto personaggio annuncia che si candiderà alle elezioni o meglio comunica, con il suo bizzarro linguaggio, che scenderà in campo. A prima vista costui ha tutti i requisiti per risultare indigesto alle urne. E’ incredibilmente ricco, possiede televisioni, banche, ville principesche con vulcani artificiali che eruttano fuoco secondo il suo capriccio, piccole città, catene di supermercati. Insomma è pieno di soldi da fare schifo (all’elettore medio, per lo meno). Senza dubbio potrebbe intercettare le simpatie politiche dei ricchi e dei facoltosi, ma se in Italia i ricchi e i facoltosi fossero la maggioranza dell’elettorato, che straordinario paese sarebbe questo. A dire la verità nessuno sa come abbia fatto ad accumulare tanti soldi, il tizio che si presenta alle elezioni, soprattutto se si guardano le sue qualità morali e intellettuali. Chiunque lo veda, e lo hanno visto in tanti in quegli anni giacché la sua immagine è sparata a ciclo continuo su tutte le televisioni del Belpaese, direbbe che il riccastro sceso in politica è intelligente quanto il tuo vicino di casa, anzi anche un po’ di meno,

che era bravo a scuola quanto il tuo vicino di casa perennemente promosso a settembre, anzi anche un po’ di meno, che è colto quanto il tuo vicino di casa, anzi anche un po’ di meno, che ha letto tanti libri quanto il tuo vicino di casa che legge Novella 2000 e le riedizioni di Corna Vissute e Il tromba, anzi anche un po’ di meno, che è bello quanto il tuo vicino di casa, anzi anche un po’ di meno, che parla bene quanto il tuo vicino di casa, anzi anche un po’ meno bene, che è una persona di cui ti puoi fidare quanto il tuo vicino di casa che ha fregato soldi a tutto il caseggiato e perfino alla parrocchia del quartiere, anzi anche un po’ di meno, che è pio quanto il tuo vicino di casa adoratore della Trimurti Brama, Figa e Tincu’, anzi anche un po’ di meno, che ha tanti capelli, è tanto  alto e tanto giovane quanto i tuoi vicini di casa soprannominati ‘O Scucciato, ‘O Curto e ‘O Viecchio, anzi anche un po’ di meno, che se gli togli i soldi ha un sex appeal di un clistere la notte di Natale, anzi anche un po’ di meno, che a braccio di ferro è forte quanto il tuo vicino di casa detto Pastafrolla, anzi anche un po’ di meno. È vero, il personaggio in questione dimostra una straordinaria capacità nel raccontare barzellette o di parlare all’infinito se nessuno lo interrompe, di dire “mi consenta” con una faccia da schiaffi insuperabile e forse, pensa la gente di quel biennio 1993/1994, deve essere questo il segreto per fare i soldi, barzellette, parolaismo cronico e faccia da schiaffi, perché Dio ci è testimone, pensa la gente, se quello è un essere superiore che ha fatto i soldi a causa dei suoi talenti eccezionali, io sono Mr Fantastic dei Fantastici Quattro o meglio quello degli X-men con i superpoteri più esagerati e il nome più ridicolo.

Più antipatici dell’Uomo Senza Qualità. Dunque come è possibile che un personaggio con una tale carenza di qualità e virtù morali e intellettuali abbia vinto elezioni politiche per quasi un ventennio (non sempre, ma spesso)? Ecco il mistero. Ecco il giallo. Ecco addirittura l’arcano. La risposta può essere una sola: per quanto antipatico e inquietante sia quel personaggio, i suoi avversari politici devono aver fatto salti mortali per apparire più antipatici e inquietanti di lui. Ecco svelato il mistero. E se nei gialli di Agatha Christie servono tre indizi per fare un prova, forse anche nel nostro mistero politico tre errori commessi dagli avversari di Berlusconi, cioè dalla sinistra, sono stati la prova che li hanno condotti alla sconfitta elettorale in questi anni. Ma il tempo di questo post sta già scadendo. Ci limiteremo quindi a elencare i tre errori della sinistra che hanno fatto proliferare il loro impresentabile avversario politico, l’Uomo Senza Qualità (e senza Vergogna): sindrome da Dopo di me il diluvio, cioè la tendenza, più che a riempire le borse della spesa della gente soprattutto disagiata, a promettere o minacciare un rivolgimento totale della struttura sociale (tale da eliminare punti di riferimento considerati imprescindibili da gran parte dei cittadini), per esempio si adombra il superamento o perfino l’annientamento della famiglia tradizionale o l’imposizione di pratiche come l’eutanasia o la liberalizzazione di certe droghe;  sindrome del Mangiapreti, cioè il volersi presentare in ogni occasione come nemici storici e irriducibili della religione tradizionale o della Chiesa, invece che come soggetti con idee spesso in antitesi con quelle realtà, ma non pregiudizialmente ostili a esse (dirottando quindi la maggioranza del voto cattolico a favore di uno che ha valori di vita esattamente opposti a quelli di Gesù Cristo); sindrome del Salottierismo Progressista, in breve la tendenza a voler disquisire più di terzomondismo facebookiano, ecologismo radical chic, globalizzazione, nativismo americano, primavere arabe, birmane, kathmandesi, piuttosto che a rompersi il culo per aiutare i precari e i disoccupati nostrani a superare l’ansia delle bollette da pagare.

15 commenti:

  1. Credo che hai colto una parte del problema, probabilmente più complesso.
    Siamo più o meno della stessa generazione, e ricordiamo tutto quello che per anni una certa stampa diceva sul vecchio sistema, o meglio sulla vecchia DC e sul PSI, mi ricordo perfettamente che venivamo chiamati Itaglioti (cioè Italiani idioti) perchè continuavamo a votare DC e Psi e altri che governavano... e anche allora il vecchio sistema veniva messo a confronto con la sinistra ... bha!
    E allora tutti salutarono a gran voce prima il processo ad Andreotti e poi la grande rivoluzione di Di Pietro : Tutti dentro! ovviamente quelli che non erano di sinistra....
    Ovviamente in molti pensarono che finalmente gli ideali di sinistra finalmente avrebbero vinto e che finalmente sarebbe venuto il loro turno.
    Senza pensare che esistevano gli Italioti, quelli che non erano dipendenti o di grosse aziende a statali. Quelli che andavano in chiesa la Domenica, e poi andavano (e vanno a lavorare) che non facevano e fanno le ferie o malattia, che vanno a pulire le case degli altri, che salvano un paio di scarpe dalla pattumiera, che si alzano alle due per fare il pane... che non sono iscritti a nessun sindacato.
    Che come hai detto tu credono nella famiglia composta da padre e madre e si chiedono perchè un padre deve combattere per staccare la spina che da un filo di vita alla figlia invece di combattere per tenere quel filo attaccato....
    Quelli che credono che finchè c'è vita c'è speranza.....
    Tutte queste persone silenziose.....
    Quando videro la scappatoia la usarono!
    Il berlusca non è un uomo perfetto.... non è bello e non è un intelletuale e non è neanche onesto, ma difende la Chiesa e la Vita....
    E poi .... va con le donne!
    Lui è maschio e va con le donne!
    In un mondo in cui non sai più se hai davanti un maschio o una femmina lui lo sai!
    In qualche modo paradossale lui è sincero!
    debole e forte allo stesso tempo....
    Nei sottoboschi che non urlano lui è ancora visto come uno che si è fatto da solo, lavorando e anche sporcandosi le mani e forse l'anima, Un maschio che a quell'età "tromba" ancora con le donne, e non dimentichiamoci che "trombare con le donne " è l'atto con cui si da la vita, ha messo più donne lui nel governo ( e donne che sembrano donne) che nessun altro, un uomo che combatte per la vita.
    Il popolo silenzioso degli italioti è infastidito dalla campagna mediatica e giuridica... e quando si andrà a nuove elezioni... il risultato non lo darei per scontato.
    Credo anche che la colpa maggiore di ciò che sta accadendo sia della nostra generazione dei primi anni sessanta, noi per la cosa pubblica non ci siamo impegnati! Noi abbiamo lasciato un bucco, avevamo i riccordi lasciateci dai nostri nonni della guerra della ricostruzione, il duro lavoro dei nostri genitori, conserviamo una parte della memoria storica che ci avrebbe consentito un mondo migliore.... ma non lo abbiamo fatto!

    RispondiElimina
  2. Fiore, niente paura per gli errori di battitura. Dopo mi leggo meglio il tuo lungo commento e ti rispondo con calma. Per ora posso dare un consiglio su come perdere una causa in tribunale già vinta (che è poi è molto simile al consiglio su come perdere delle elezioni politiche già stravinte).
    Una volta un avvocato da libro, forse era Perry Mason, raccontò il caso di un giovane avvocato californiano che conduceva l'accusa contro una donna accusata di furti e maltrattamenti ai danni di vecchi incapaci di difendersi. Il caso era già stato risolto. Le prove contro la donna erano numerose e solide e l'imputata aveva persino reso una piena confessione dei suoi delitti. Però il giovane avvocato dell'accusa era ambizioso e voleva un successo più netto per favorire la sua carriera. Convocò la rea confessa al banco degli imputati e la sottopose a un interrogatorio sferzante, aggressivo, teso a umiliare la sua interlocutrice, la accusò di ogni abiezione possibile e immaginabile, la offese in mille modi, e la proclamò inadatta ad appartenere al genere umano. Il risultato della sua arringa fu che la rea confessa scoppiò in un pianto inconsolabile provocando l'indignazione di giudice e giuria che si precipitarono verso di lei con i fazzoletti in mano. Morale: la ladra confessa fu assolta nonostante le prove e la confessione e, se qualcuno lo avesse accusato di qualsiasi cosa, il giovane e ambizioso avvocato sarebbe stato condannato all'ergastolo seduta stante.
    Che cosa voglio dire? Che per vincere certe cause a volte bisogna fare niente. E che anche per vincere certe elezioni già decise a volte bisogna fare niente.
    Domanda: la sinistra riuscirà a fare niente fino alla prossima primavera o farà piangere un presidente del Consiglio reo confesso, impresentabile, ridicolo, incapace e corrotto inducendo l’elettorato ad assolverlo ancora una volta?

    RispondiElimina
  3. Bello e interessante l'articolo e altrettanto bello e interessante il commento di Fiore. Cosa fare? chi scegliere? Veramente sto diventando qualunquista e non riesco più a trovare un'oncia di onestà e di buon senso in nessuno dei candidati, candidabili o candidandi di destra, sinistra e centro. Perchè ha vinto Berlusconi contro la "gloriosa macchina da guerra" di Occhetto? per tutti i motivi che elencate entrambi ma soprattutto perchè ha promesso più sicurezza più servizi e meno tasse. Risultato? La sicurezza è quasi inesistente (anzi dalle mie parti del tutto inesistente) i servizi... (ma quali servizi se si paga tutto?) e le tasse sono aumentate e continuano ad aumentare. Perchè ha perso la sinistra e forse continuerà a perdere (speriamo di no) perchè è sempre stata divisa in tutti contro tutti e perchè promette di rimettere l'ICI e anche di aumentare le tasse e tutte le altre cosette così bene esposte da Fiore. Entrambi dicono che faranno (e non fanno) l'unica cosa giusta: distruggere l'evasione, cosa che ci consentirebbe di vivere dignitosamente pagando il giusto e avendo servizi decenti. E' davvero così difficile? Io credo di no. E' così difficile poter detrarre dal reddito quello che paghiamo al medico, all'idraulico, al meccanico e così via? E' così difficile controllare chi ha Ville, villini e villoni e barche e Suv e Ferrari eccetera eccetera? Bah.

    RispondiElimina
  4. Diemnticavo, è così difficile cominciare a mandare in galera tutti quegli amministratori provinciali, regionali e comunali che hanno sperperato il denaro pubblico in costruzioni inutili o addirittura dannose (vedi quell'autostrada che attraversava l'Arenaccia per finire... nel vuoto! all'altezza della Stazione. Costruita e ora demolita, ma è solo uno di centomila esempi). Ma possibile che di questi devastatori di territorio non ne vada in galera uno solo? possibile che ci rompano continuamente le palle con le vicende di Lavitola del quale non gliene frega nulla a nessuno?

    RispondiElimina
  5. Sergio, ti rispondo dopo, ma ora devo fare un piccolo commento sui fatti parlamentari di oggi, che sono stati parecchi e movimentati.
    Come si sa il governo era stato bocciato sul Rendiconto dello Stato, cioè su un fondamentale evento riguardante le finanze pubbliche. Il presidente Napolitano aveva imposto la verifica della solidità parlamentare dell’attuale maggioranza e Berlusconi si era quindi presentato in aula per il voto di fiducia. Qui sono successi dei patatrac che hanno dimostrato la mediocrità dell’attuale guida parlamentare della sinistra e la sua spiacevole tendenza a ricorrere a mezzucci e scorciatoie, invece che scontrarsi con il nemico a testa alta. Non so chi guidi le mosse parlamentari del centro-sinistra, ma di certo dovrebbe essere sostituito di gran carriera.
    L’opposizione prima ha tentato di far mancare il numero legale per il voto di fiducia (evento, si badi, che pur andato in porto non avrebbe sfiduciato il governo, ma lo avrebbe solo costretto a un altro voto più in là, in mezzo a un probabile marasma politico-sociale). Poi invece ha partecipato al voto incassando una sconfitta sonora che si sarebbe potuta evitare facilmente in quei termini. Vediamo in dettaglio la disastrosa tattica del centro-sinistra.
    Ogni voto parlamentare si basa su due cosiddette “chiame”, cioè due appelli dei votanti. Il centro-sinistra ha pensato prima di non presentarsi alla prima chiama, cercando di far mancare il numero legale e quindi invalidare la votazione (dando un’interpretazione del numero legale piuttosto partigiana e faziosa); poi ha deciso di rientrare in aula per la seconda chiama, cercando in tal modo di battere il governo in una votazione normale. Cioè ha cercato di tenere un piede in due scarpe, assentandosi e votando nello stesso tempo (se ci fosse stata una terza opzione probabilmente sarebbe stata seguita pure quella).
    Risultato: il governo ha raggiunto il numero legale alla prima chiama, anche interpretando quel numero nella maniera punitiva della sinistra; e alla seconda chiama Berlusconi ha avuto 316 voti favorevoli, cioè la maggioranza assoluta dei deputati e un risultato superiore alle attese.
    Gli esponenti del centro sinistra si sono sfogati prima prendendosela con i radicali, presenti alla prima chiama pur votando contro il governo. E poi con i soliti deputati tentennanti oggetto di compravendita dell’ultimo minuto.
    Io spero che passata la delusione del primo momento, i dirigenti parlamentari dell’opposizione se la prendano solo con se stessi e accettino magari di farsi da parte per far posto a persone più equilibrate e meno isteriche. Il governo cadrà quando deve cadere (e lo farà assolutamente entro la primavera prossima), e non si dovrà ricorrere a mezzucci parlamentari o a tattiche furbette, ma cadrà in parlamento con un voto regolare, quando si vedrà che è inutile tenere in vita un corpo morto e un premier zimbello di tutti.

    Tra l’altro con la votazione di oggi e con la propria dissennata tattica parlamentare, i dirigenti dell’opposizione sembravano dar ragione proprio al consiglio su come perdere cause già vinte, che Perry Mason dava un paio di commenti più su (ben prima che si votasse alla Camera, si noti). Un saluto agli amici.

    RispondiElimina
  6. Fiore, devo commentare qualche tua affermazione, dando il mio personale e fallibile punto di vista, spero tu non te ne abbia a male.
    “Il berlusca non è un uomo perfetto”: no, non lo è per niente
    “non è bello e non è un intellettuale e non è neanche onesto”: e magari ruba pure la merendina ai bambini delle elementari.
    “ma difende la Chiesa e la Vita”: guarda che che quello lo spirito della Chiesa non sa nemmeno dove sta di casa, l’unico Gesù che conosce è quello delle barzellette che racconta e la vita che difende è soprattutto la sua e quella sua famiglia.
    “Lui è maschio e va con le donne!”, e paga pure, non ti scordare: un assegno da 5000 (ma c’è chi dice 50000) a Ruby, ma era solo per farla studiare, ora diverse centinaia di migliaia di euro a Tarantini, ma era solo per aiutare la povera famigliola in difficoltà del suo amico che gli presentava così tante donne simpatiche.
    “In qualche modo paradossale lui è sincero!”, ha infatti una sincera faccia di chi fotte il prossimo, specie se in difficoltà.
    “debole e forte allo stesso tempo”, ottimo nell’interpretare il reo confesso che piange al banco degli imputati.
    “Nei sottoboschi che non urlano lui è ancora visto come uno che si è fatto da solo”, nei sottoboschi che conosco io nessuno la pensa così, al massimo dicono “Guarda sta faccia da ca… inculerebbe pure il buon samaritano se lo aiutasse sulla strada di Gerusalemme”, ma deve essere tutta invidia.
    “lavorando e anche sporcandosi le mani e forse l'anima” lavorando? Quello? E' andato in miniera e nessuno lo sapeva? La sua anima di sicuro non torna bianca neppure con un lavaggio con Bio Presto doppio concentrato.
    “Un maschio che a quell'età "tromba" ancora con le donne, e non dimentichiamoci che ‘trombare con le donne è l'atto con cui si da la vita’”, qui non ho afferrato tutto, mi spiace.
    “ha messo più donne lui nel governo ( e donne che sembrano donne) che nessun altro”, lo diceva anche nell’intervista che ho pubblicato un paio di post fa “Le racchie mi fanno schifo, spero non sia un reato”.
    “un uomo che combatte per la vita”, la suuuuuaaaaaahhhhhh!!!!!!!
    “Il popolo silenzioso degli italioti è infastidito dalla campagna mediatica e giuridica... e quando si andrà a nuove elezioni... il risultato non lo darei per scontato.” Berlusconi può vincere solo e soltanto se il centro-sinistra si comporta come l’avvocato cretino descritto qualche commento sopra, il che non è del tutto da escludere, viceversa uscirà dalla storia con un solenne calcio in culo appioppatogli dal popolo italiano.

    Come dicevo, queste ovviamente sono solo alcune mie personali e opinabili idee. Ciao Fiore, una buonanotte e un sorriso a te. :-)

    RispondiElimina
  7. Sergio, combattere l'evasione va bene, ma il prossimo governo dovrà soprattutto creare posti di lavoro, dare dignità alla gente, combattere l'ideologia fascio-capitalistica tuttora imperante secondo cui chi sta bene sta bene e gli altri si facciano in culo, tanto è colpa loro se stanno così.

    Oggi tra l'altro è una giornata importante. Ci sono le manifestazioni degli Indignatos in varie parti del mondo. Perfino il governatore della Banca d'Italia Draghi ha detto che la gente (giovani e non solo) ha ragione a indignarsi e a protestare. Sinceramente avrei voluto andare pure io alla manifestazione di Napoli, ma pur cercando su internet non sono riuscito a vedere a che ora si faceva. Diciamo allora che ero moralmente anch'io nel corteo di Napoli contro le banche avide che vampirizzano la gente e i capitalisti corrotti, corruttori e osceni di cui abbiamo il prototipo nelle parti alte del governo.
    Come dicevo qualche post fa “Sta per succedere qualcosa di grosso”. Questo non è solo un movimento alla grillini o girotondini, è un’onda di marea che sale in tutto il mondo e potrebbe fare molti danni se gli avidi capitalisti e i loro lacché fascisteggianti non cambieranno rotta.
    Dopotutto i Maya avevano ragione: il 2012 sarà un anno caldissimo, forse sarà il nuovo Sessantotto, staremo a vedere.

    RispondiElimina
  8. CASSANDRO

    Mi aggancio velocemente, Cap, al tuo lucido commento alle appassionate affermazioni di Fiore: (Lei) “ha messo più donne lui nel governo (e donne che sembrano donne) che nessun altro”, (Tu) “lo diceva anche nell’intervista che ho pubblicato un paio di post fa ‘Le racchie mi fanno schifo, spero non sia un reato’”.

    CHE AVRANNO AVUTO MAI ?

    Per molti arrivare al Governo
    penso che sia come fare un terno,

    e i mezzi poi per giungere fin lì
    dipendono dal Cielo o da chi . . . . . . . ?


    Chi può scegliere mai una Santanchè? . . .
    Chi può scegliere mai una Gelmini?
    . . . Una Bernini? . . . Ma mi dite che
    avranno avuto mai perché i destini

    di queste si confondano con quelli
    di tutti noi, che or dipendiamo
    dalle ubbie loro? . . . Se ai fornelli
    tornassero sarebbe forse gramo

    il loro cucinato. Io non ho
    però capìto -- ma è mancanza mia --
    quale lavoro facciano . . . Ben so
    soltanto che assai lunga galleria

    una ha scavato per i neutrini,
    che un’altra ha belle gambe e molto grida
    come la terza dai tratti volpini
    che nel Governo ignoro cosa guida.

    Che dire inoltre poi della Carfagna,
    -- da miss a ministra in pompa magna --

    preposta a Pari Opportunità
    di chi e di che cosa non si sa

    . . . o meglio ancor si sa ma non si dice
    pur se il Capo in testa fa felice?

    In tempo in tempo per un nuovo arrivo
    a vice ministro . . . mentre scrivo

    di corsa ottiene ciò la Polidori.
    Per merito di cosa ai nuovi onori

    è stata elevata è un mistero:
    vende qualcosa al mercato nero?


    Al punto in cui siamo c'è chi arriva
    a dire “A chi le ha scelte evviva evviva!"

    Però, cosa pensava in quel momento?
    . . . Esatto! . . . A quella cosa . . . e non invento!

    Facciamo a questa cosa un monumento!

    (Cassandro)

    il

    RispondiElimina
  9. Sono ovviamente felice che Cassandro abbia superato i recenti problemi di Blogger con internet explorer.
    Certo che gliele hai cantate chiare alle donne del Pdl! :-)
    Posso mai dire che sbagli?
    Insuperabile la Carfagna, da valletta a ministra via turbo-jet e quindi a finire col matrimonio celebrato nel castello di Capri, ospite Berlusconi e qualche altro personaggio quasi ugualmente simpatico.
    Però può darsi che questi personaggi presto debbano rendere conto delle loro azioni, non necessariamente nella prossima vita.

    RispondiElimina
  10. :-) certo che non me la prendo.
    Non stavo esponendo mie idee :-)
    Io non voglio il Premier di qualsiasi parte sia, sono per un altro tipo di democrazia, fatta di persone normali che collaborano, odio l'idea che a comandare su tutto sia uno solo.
    Non sono però d'accordo su tutta l'analisi che hai fatto tu, credo che bisogna andare più in fondo e guardare la cosa su due punti di vista:
    Il primo:
    gli archetipi, ed è su quelli che Il Cavaliere lavora, il fatto che lui non rispetti certe cose non significa che non lavori su certi archetipi.
    Il secondo:
    Siamo allo sbando: senza ideologie, senza valori da difendere, è questa mancanza di ideologia che sta creando la mancanza di passione e onestà nel governare la cosa pubblica.
    Ho letto un bellissimo articolo da poco di Riccardo Paradasi (IL n. 33) che finiva così." ... non è la vittoria della classe operaia, ma le veline sarebbero l'esito estremo del marxismo e della sua marcia verso il materialismo compiuto: la dimensione della mercificazione integrale. Così del marxismo si accetta la riduzione delle idee a strumento di produzione, ma di esso si ritiene superflua la tensione verso una nuova società. Il suicidio della rivoluzione, appunto."
    Mi sto dilungando, perchè credo ne valga la pena, infatti quello che ci manca per cambiare veramente lo status quo è una seria riflessione che prenda le distanze dalla contrapposizione su B. riniziare a pensare a come vorremmo che fosse la società e il mondo a venire.
    B si o no ci lobotizza e ci impedisce di crescere, lo dirò all'infinito se non costruiamo prima una nuova società nel pensiero essa non potrà mai essere creata nella realtà...

    RispondiElimina
  11. Discutere, e discutere civilmente come si fa qui è sempre bello, democratico e costruttivo. Certo sono d'accordo col Capitano sui capitalisti corrotti (se non fossero corrotti e corruttori difficilmente potrebbero essere capitalisti) un poco meno sulle banche, specialmente le nostre. Certo, ce ne sono alcune peggio dei vampiri, ma non tutte, e comunque sono necessarie e vanno salvate. Senza di loro, se fallissero, non ci sarebbe più nessuna attività lavorativa e i cittadini perderebbero tutti i loro risparmi. Comunque non voglio dilungarmi, mi spiego meglio nel mio post. Se ti va, leggilo.
    Ciao a tutti.

    RispondiElimina
  12. Fiore, devo dire che letto il brano che riporti e non ho capito cosa volesse dire, ma sembrava roba importante. Bi puntato come dicevo è già il passato. Dobbiamo vigilare che il futuro non sia Montezemolo, altrimenti ce ne restiamo così come stiamo.
    Sergio, le banche? Sono necessarie senz'altro e svolgono un'azione insostituibile nella società, lo stesso potrebbe dirsi dei becchini.
    un saluto agli amici.

    RispondiElimina
  13. Ah! Fantastico! ma c'è chi nasce con culo, camicia, e mutande, anche se non servono..(ops i mutandoni)
    Ho solo sintetizzato! :-)
    Ciao

    RispondiElimina
  14. CASSANDRO

    Secondo me è scaduto il tempo delle parole al vento: qualunquismo, uomo che si è fatto da solo, sottobosco, nel privato uno fa quello che vuole, archetipi, olgettine, classe operaia, mercificazione, ecc.

    Il fatto è uno solo: oggi quasi tutti siamo Indignatos, quando non siamo, come hai, Cap, egregiamente precisato in un commento al precedente post, mucho “Incazzatos”.

    Maggiormente perché non ti fanno neppure protestare non violentemente, come avvenuto a Roma, per l’improvvisa (?) materializzazione di circa QUATTROCENTO violenti, della cui presenza si era con grande sicumera ampiamente strombazzato nei giorni precedenti ed era stato istituito un egregio servizio di sicurezza.

    I N D I G N A D O S

    Conosci: “L’acqua cheta spezza i ponti”?
    Sono gli “Indignados” acqua cheta
    ed il Potere, alla fin dei conti
    sono i ponti suddetti. Nulla vieta

    che si pensi che grande paura
    abbia il Potere su citato di
    quel movimento cheto, e in notte scura
    spera che sia violento . . . Eh, sì:

    basta aspettare mazze e bastoni,
    “strani” incappucciati, come se
    dal Cielo scendano. . . mille ragioni
    così si avranno per reagire e . . .

    bloccare l’acqua cheta. Chi ha fatto
    tanti violenti arrivare e no
    soltanto uno o due? . . . Il Fato matto?
    E da qui il: ”Che iella! Ora però . . . . . .

    riporteremo l’ordine! Lo vuole
    il vivere civile”. E muore il sole

    che stava risorgendo, e ciò mi duole!

    I ponti torneranno ponti e, olà,
    sotto, più “humìle”, l’acqua scorrerà.

    Per capire queste cose qua
    non devi andare all’Università

    . . . d'altronde più nessuno ci andrà,
    eccetto qualche figlio di papà!

    Magistratura muòviti . . . Su’, va’,
    prima che tardi sia e democrazia

    la schiacci forte forte tirannia.
    Attenti, è in agguato la pazzia!

    Le alternative oggi sono chiare:
    o marce non violente per cambiare

    o violenza che porta a scannare!
    Sì, tertium non datur, non vi pare?

    Per i veri Indignatos si scriva
    perciò: “Evviva, Evviva, Evviva, Evviva!”

    Diamogli, e presto, una via d’uscita,
    facciamogli riprendere la vita!

    Non uccidiamo i fiori appena nati,
    se no sarà deserto, potentati!

    La loro, come Gandhi, non-violenza
    avrà sopra il Potere prevalenza,

    perché sorretta da intelligenza.

    Pensar di batterli è gran scemenza!

    (Cassandro)

    il

    RispondiElimina