sabato 18 luglio 2015

I testicoli di Ivan Basso

In questi giorni la parola più pronunciata nei telegiornali è “testicoli” (qualche volta anche nella forma al singolare “testicolo”) a causa del noto inconveniente capitato al ciclista Ivan Basso. Il normale servizio televisivo su questo argomento di solito è così strutturato.  Prima la notizia che il ciclista deve ritirarsi dal tour de France a causa di un controllo sanitario che ha individuato un cancro ai testicoli. Poi l’intervista a Basso, il quale annuncia al mondo il suo cancro al testicolo (Basso lo dice spesso al singolare) e dichiara inoltre che dovrà operarsi d’urgenza al testicolo (ma forse qui era anche testicoli). In ogni caso Basso è sicuro che l’operazione al testicolo (testicoli?) andrà bene e che in ogni modo lui darà puntuali aggiornamenti sullo stato dei suoi testicoli. Qui la palla torna allo studio del telegiornale, dove un giornalista palestrata in completo floreale giromanica cinguetta felice altre due o tre volte la parola testicoli (per i giornalisti è sempre plurale). Il servizio viene impacchettando presentando Basso come un eroe che affronta una dura prova della sua esistenza senza tentennare.
Peccato che il giornalisti impegnati nel rap dei testicoli dell’eroe abbiano scordato di informarci che a) Basso è stato squalificato per due anni per doping e che esistono seri dubbi sulla lealtà sportive delle altre sue vittorie; b) che anche Lance Armstrong era stato colpito da un cancro ai testicoli da cui pure lui era guarito; c) che anche Lance Armstrong, come Basso, era stato pizzicato dall’antidoping (gli sono stati ritirati ben sette titoli del Tour de France vinti illecitamente col doping).
Comunque l’operazione è stata fatta e pare che Basso sia guarito. Da notare che in questa orgia di testicoli giornali si sono dimenticati di specificare se si trattava del testicolo destro o sinistro.

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