venerdì 17 luglio 2015

Gli spot di Buce Willis

Primo spot di Bruce Willis per la Vodafone. C'è Willis in un macchinone nero in panne a bordo strada, lui in smoking, pelata e aria da Mister Miliardo So Mejo de Clooney. Arriva l'italianuzzo con la panza, brutto, col cappellino da contadino cuor contento, che scarrozza Clooney in un triciclo pieno di verdure (ha perfino il corno antijettatore appeso nell'abitacolo). Giunto alla villa densamente popolata da riccastri inutili cui era diretto il divo americano, l’italianuzzo cuor contento si fa un selfie con Willis, un paio di bone alte due metri coperte da ridotta tappezzeria, diverse guardie del corpo e altra umanità lautamente rappresentata in banca. Vabbe’, L’italianuzzo è chiatto, malridotto e fa discorsi basati sul ripetuto concetto di “attento a capoccia”, ma almeno è’ simpatico e sembra capace di godersi la vita accompagnandosi con un mandolino.

Secondo spot di Bruce Willis per la Vodafone. Willis, vestito come un mafioso russo, giacca e camicia nere, nere forse anche le mutande, si muove in una specie di reggia rinascimentale ascoltando a tutto volume “Ti amo” di Umberto Tozzi. Arriva la solita accompagnatrice del potente, vagamente somigliante a Mia Farrow quando si traveste da ereditiera, che storce la bocca alle note tozziane. Fortunatamente il Nostro può contare sull’aiuto del solito italianuzzo compiacente, qui nella persona di un cameriere con la faccia da topo vigliacco, il baffo alla Mimì Metallurgico ferito nell’onore, l’aria da imbroglioncello mediterraneo che fa incazzare la Bundesbank. Il cameriere furbetto e viscido ha però un modernissimo telefonino con il quale può interrompere il crescendo tozziano dei “Ti amo” prima che la situazione precipiti presso la controfigura della Farrow. Willis educatamente ringrazia il servitore mediterraneo.
Aspettiamo impazienti il terzo spot della Vodafone con Willis. E aspettiamo di vedere quale altro sfiziosissimo italianuzzo gli farà da spalla. Io suggerirei un napoletano scalzo che canta “ma tu vulive ‘a pizza”.

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