giovedì 16 luglio 2015

Fiorelloffeso

Leggo che Fiorello si sarebbe offeso contro il popolo del web che avrebbe osato criticare lui e qualcuno della sua parrocchia di feudatari dello star system. Vediamo i fatti dall’inizio. Tutto parrebbe originato da Enrico Ruggeri, che si è messo a fare la pubblicità del salame Negroni, cantando pure la nota canzoncina dell’insaccato. L’iniziativa ruggeriesca è stata accolta ovviamente da una certa quantità di critiche, anche ruvide, da parte del popolo del web, più o meno improntate sul concetto (rivolto a Ruggeri) di “stronzo, vai a lavorare” o anche di “venduto a Sanremo e ai salami” o ancora di “A ridatece le pentole di Mastrota” o infine di “togliti dalle palle, lagnoso accattone del jet-set”.

Fiorello ha pubblicato un video di protesta così strutturato. Uno, ha detto una ventina di volte la parola “coglioni” (epiteto rivolto agli improvvidi detrattori di Ruggeri, i quali magari aspirano a sottoporre allo stesso trattamento la sua eccellente persona). Due, ha ripetuto per un quasi uguale numero di volte il termine “haters”, cioè odiatori, cioè disgraziati invidiosi dell’altrui successo, concetto più o meno simile a quello espresso ripetutamente da Pippo Baudo e Silvio Berlusconi nel corso delle loro illustri carriere. Tre, ha detto che non andrà più in televisione perché la gente è cattiva e osa criticare un onesto venditore di salame come Ruggieri e magari un ancora più onesto cazzeggiatore milionario da adsl come lui; no, la televisione porta stress, ansia, e conferenze stampa in cui ogni signor nessuno osa rivolgerti domande impertinenti e considerarsi quasi tuo pari. Quattro, ha proclamato che la gente del web è vigliacca perché fa le critiche nascondendosi dietro una tastiera (perché, lui scrive le sue cazzate su Twitter senza pigiare sulla tastiera? E se sì, come fa?). Cinque, tutti hanno criticato quel salame di Ruggeri, cioè Ruggeri e il suo salame, mentre nessuno ha detto una sillaba su Christian De Sica che si strafogava le Simmenthal, si fanno forse figli e figliastri? Sei, la gente è ignorante e meschina e non saprebbe ribattere alla sua ironia in diretta con la rapidità necessaria di un botta e risposta.
Be’, qui ho una proposta da fare a Fiorello: se per un attimo l’eminente show man volesse scendere dalla montagna di spot e cazzate milionarie su cui è assiso e magari provare a duettare in diretta con questo indegno rappresentante del web, io sono a sua completa disposizione. Sarebbe un duello alla pari, io e Fiorello davanti alle nostre rispettive tastiere e nient’altro. Ci scambiamo rapidi e si spera stimolanti commenti sulle nostre idee magari, perché no, sulle nostre mamme, e poi vediamo alla fine chi fa una migliore figura. Se per caso egli non mi considerasse alla sua eccezionale altezza intellettuale, posso provare a farmi raccomandare dal fratello Giuseppe, noto attore, o dalla sorella Catena, scrittrice di bestseller culinari e dipendente Rai, o da qualche altro suo consanguineo che, ne sono certo, svolge un’attività ugualmente influente in Rai o altrove senza essere stato raccomandato da alcuno.
Ripeto, l’invito all’offeso Fiorello: se vuole duettare con me in diretta per mettere alla prova le sue opinioni sull’ignoranza e la bassezza morale del medio utilizzatore di internet, sarei lieto di favorirlo. Lascio a lui la scelta del campo di gara, Facebook, Twitter o quell’altra piattaforma pare da lui molto apprezzata, Periscope (che a dire la verità finora non sapevo nemmeno che esistesse).

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