martedì 17 giugno 2008

La felicità d'estate

Ieri mi sono affacciato alla finestra. C'erano il sole e un'aria dolce. Due piani più sotto, al secondo, ho visto un mio vicino che leggeva beato un giornale sportivo. Faceva caldo, ma con un po’ di fantasia si poteva immaginare che facesse pure più caldo e che la gente fosse andata in gran parte in vacanza.
Ho avuto un'improvvisa percezione. La felicità era quella. Una mattina di estate caldissima, senza un suono, senza strombettii di macchine, e tu te ne stai a leggere del Tour de France su un giornale sportivo, diciamo La gazzetta dello sport, senza ansia né pensieri di dover fare per forza qualcosa di utile o intelligente, magari steso sul pavimento, silenzio nell’aria perchè i pochi che sono rimasti in città non hanno voglia di agitarsi con questo caldo, non si muove niente, non c’è vento, il tempo che scorre lento sulle cronache del Tour de France, in una mattina calda d’estate, questa era la felicità.

29 commenti:

  1. mi sembrava di averti lasciato un commento...ma è sparito!

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  2. bè quello che ti avevo scritto prima era più o meno...
    ... è anche riaprire il blog dopo lungo tempo e ritrovarti con un post come questo dove da un attimo all'apparenza normale si può attingere un pizzico di straordinaria e vera felicità,senza se e senza ma!

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  3. Ehi, elle-lelli, che bellissima sorpresa trovarti qui. Queste sì che sono emozioni, sei sempre la regina del blog anche quando ti assenti!

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  4. Essù, Capitano, dica la veirtà! Si stava annoiando a morte con la Gazzetta, per questo è passato! ;-)
    Ricordo una vecchia puntata di u vecchio programma che ai tempi molto amai: Pickwick, con Baricco (era ancora il Baricco potabile, bei tempi...) e ricordo come egli disse che per gli Illuministi la definizione di felicità fosse quel momento tra il sonno e la veglia, in cui si è mollemente abbandonati ma ancora un poco consapevoli ;-)

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  5. Bell'immagine, però per la calda estate serve davvero tanta fantasia...
    Pipuffa

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  6. Saper apprezzare questi momenti è da persone che vivono veramente...
    ;-)

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  7. Ci vuole una notevole capacità sia per saper godere di questi momenti sia per saperli descrivere.
    Abbastanza raro, direi.

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  8. Ehi ehi, Capità! Ho letto il tuo post precedente... ci tengo tanto a sottolineare che IO ho 19 anni e
    - non ho mai visto una puntata del Grande Fratello,
    - odio Tiziano Ferro,
    - ho letto Moccia solo per vomitarci sopra,
    - Walter Nudo non so neanche che film abbia fatto
    - conosco Lara Croft solo per il grande davanzale che le si attribuisce
    - gli Evanescence, lo ammetto, all'inizio mi piacevano (ora si sono fatti troppo commerciali)
    - checché tu possa dire, non sbavo né per Scamarcio né per Vaporidis
    - mi sono sempre chiesta di che sesso siano i Tokio Hotel e i Good Charlotte, e quando ho sentito i loro singoli stavo per


    Continuoooo???


    E, per fortuna del mondo, non sono l'unica della mia generazione a pensarla così. :-)

    Purtroppo la nostra generazione ha dei miti trash, ma non tutti li accolgono!

    Sempre bravo, caro Franz
    ti saluto
    (spero accetterai la critica costruttiva)

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  9. Laura, c'è da da scoraggiarti guardandoti in giro, ma quando si vedono diciannovenni intelligenti e preparate come te ecco che torna l'ottimismo. :-)

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  10. Non è la felicità ma è uan bella giornata sicuramente. Per avviccinarsi alla felicità ci dovrebbe essere: il mare e non la città (non importa che sia esotico, mi va bene anche castiglioe della pescaia), scarlett joansson accanto a me, e gianni minà qualche metro più in là a cui chiedere qualche cosa!!!!

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  11. Intervallo tra il primo e il secondo tempo, l'Italia vince uno a zero con gol di Pirlo. Confermate le osservazioni fatte nelle partite precedenti. La nostra nazionale esprime un gioco offensivo più spiccato di quello delle nostre avversarie. Gioca sulle fasce, è padrona del centrocampo. La situazione si è semplificata con la superiorità numerica e con il rigore. Ma già da prima l'Italia aveva avuto migliori occasioni e sembrava più in partita. Toni generoso ma mangiagol. Cassano dal tocco magico. Pirlo orchestratore del centrocampo. De Rossi onnipresente, Grosso galloppatore sulla sinistra.
    Al momento siamo qualificati e speriamo che così rimanga la situazione.

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  12. Be'.. direi proprio che lo stupore sbalordisce sempre, ma stupire per le piccole cose è ancor meglio! :)

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  13. Finita la partita dell'Italia. Note positive e anzi ottime e note negative. Le note positive: il gioco di squadra, la spigliatezza in attacco, la capacità di creare gioco e azioni da gol, la vittoria su un antagonista storico e ostico come la Francia. I punti dolenti: Toni non segna manco per sbaglio, attaccanti poco incisivi in fase di realizzazione, difesa meno granitica del solito.
    Ecco una rapida pagella degli azurri che mi riservo di allargare in seguito.
    Buffon, 7,5, sicuro che dà sicurezza.
    Zambrotta, 6,5, diligente.
    Panucci 7, preciso, incisivo sui canci d'angolo.
    Chiellini 6,5 onesto.
    Grosso 7,5 propositivo in attacco.
    De Rossi 8, il migliore in campo.
    Pirlo 7,5 geometrica regia.
    Perrotta, 6 senza infamia e senza lode.
    Gattuso 6 lo stesso di Perrotta.
    Cassano 7, tocco magico, pochi tiri.
    Toni 6, sbaglia tutto tranne l'azione che ci fa vincere.
    Subentrati:
    Ambrosini 6,5 molto agonismo.
    Camoranesi 7, buon palleggio.
    Aquilami, senza voto.

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  14. già... ma qui piove. Il che non è detto che renda meno fattibile sparapanzarsi sul pavimento e leggere la "rosea".
    Basta aggiungere una coperta di lana alla pace interiore.

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  15. Sulla partita di ieri. Note cominche: "il piede caldo di Pirlo" (a detta del cronista), le supersmorfie di Buffon, i tifosi italiani inquadrati per un nanosecondo con il copricapo da centurioni.

    Bella Italia.
    Certe volte serve ricordare che in questo paese siamo capaci di unità e obiettivi comuni.

    Baci,
    Lauretta

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  16. Quando come atteggiamento di fondo c'è l'accontentarsi ecco che basta poco per essere felici!

    Quindi la felicità non è avere tante cose, ma le poche cose che si hanno renderle belle ed interessanti con il proprio atteggiamento di fondo.
    A sostegno di quanto dico mi pare siano i fatti intorno a noi che ci mostrano persone super danarose e super potenti che tutto sono, meno che felici, che passano da una situazione ad un'altra, da un rapporto ad un altro per cercare la felcità che dovrebbero trovare dentro di loro, appunto vivendo con serietà i rapporti valorizzando fino in fondo quello che hanno, con la consapevolezza che mai, niente e nessuno, può dare la felicità se non siamo pronti a coglierla nella semplcità delle cose che ci circondano.

    Un carisimo saluto.
    Ciao.

    berardo

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  17. Io, invece, ieri mattina dopo aver percorso parecchi metri sotto il sole, essere entrata in una facoltà semi deserta, avere aspettato l' autobus senza la speranza che l' ombra potesse refrigerarmi: mi sono lasciata travolgere dall' idea che l' Estate è la felicità di chi si vuole male o.O
    Eppure questa tua visione, mi sta facendo ricordare che non è tutto sadico in fondo, basta solo non dovere uscire sotto il sole a mezzogiorno ^^

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  18. Ciao mio capitano, vedo che hai abbandonato la piattaforma di Tiscali, meno male che non ti sei dimenticato degli amici che hai ancora lì :))))
    Vado subito a modificare il tuo link, non posso perderti di vista.
    Un dolce abbraccio.

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  19. sto risalendo tra i post nel frattempo pubblicati.Dal tuo Anelo custode in poi, saltellando qua e là sono arrivato, qui, alla felicità. E mi soffermo un poco per riprender fiato, in un'osai di felicità: appunto. Poi a ritroso, centellinando sorso a sorso, tornerò al tuo Angelo custode. lieto che ogni tanto in un modo o nell'altro te ne ricordi.Ne sono interessato: chissà che una sua raccomandazione possa essere utile anche a me. Con i tempi che corrono...mala tempora... e un'osai di felicità fa bene. Ciao.(devo ancora apprezzare la novità di questo blog, mi pareva più comodo tiscali o no?) da GIOVANNI

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  20. Prima un saluto a Giovanni, che mi ha rintracciato pure in queste lande virtuali come non dubitavo che facesse, lo ringrazio, a Barbara inside, mai scordare gli amici, ad Anna Maria inenarrabile che soffre il sole estivo, a Berardo che ascoltava il Banco del Mutuo Soccorso, al brio di Lauretta, a Momyone che pensa agli anniversari che passano.

    Informazione di servizio: ho installato Firefox 3.0. Mi ha fatto passare le pene dell'inferno all'inizio perché mi aveva scombinato tutte le finestre. Ho perseverato e ora si vede benissimo e sono pienamente soddisfatto.
    Ora mi vado a vedere la partita serale: Svezia, Russia (mi stava per uscire Unione Sovietica, potenza delle vecchie abitudini).

    In evidenza su questo blog: il grido di gioia di Buffon con il viso voltato verso la rete quando Pirlo segna il rigore.

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  21. hai ragione. la ricetta della serenità è più semplice di quanto si pensi.

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  22. grazie ancora delle tue parole verso di me, Capy... smack!

    poi ti dico cosa sarebbe per me la felicità:

    che tu andassi da www.evacontroeva.blog.tiscali.it e nel post "Tali vs Simona" mi votassi ;)
    non è niente di importante ma mi farebbe piacere...
    (scade domani alle 22)

    un bacio e grazie,
    Tali

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  23. Io sono più godereccia. La felicità è un bel piatto di spaghetti alle vongole. O anche una cicciosa e calda sfogliatella.Ma anche un caldo e avvolgente abbraccio. Mi accontento di poco.;)

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  24. Il dolce far niente.... hai ragione, perchè quando arrivi a poter oziare leggendo un libro o un giornale sportivo nel modo da te descritto, non solo ti godi il momento ma significa anche che non hai pensieri e stai bene perchè altrimenti quel silenzio e quella calma non ti farebbero piacere.

    Quindi ben venga la possibilità di stare così, come hai scritto tu, magari leggendo di Eto' al Genoa LOL...

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  25. Felicità...
    Andare al mare a Liscia Ruja un giorno di fine Maggio quando nelle calette non c'è anima viva.
    Respirare di fronte al mare pulito e cristallino. Mettersi le scarpe adatte e andare nelle roccie in cerca di ricci. Mangiarli sotto il sole raccogliendo le uove con piccole porzioni di spianata di Ozieri. Abbracciarsi con chi si ama di fronte al mare. Alzare lo sguardo e vedere un sole diverso. Affondare i piedi nella sabbia bianca, girarsi di spalle e vedere la macchia sulle montagne. Respirare di gusto profumo di corbezzolo e di mirto e di mare.
    E poi dormire e poi mangiare e poi nuotare e poi baciarsi. Tutto li. A Liscia Ruja. Il cuore si riempie ed è felicità.
    Se poi si legge anche un giornale sportivo che racconta che il Cagliari ha vinto lo scudetto è il massimo :)
    Basitteddu Capitano!

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  26. Certe volte la felicità è semplice così, e riusciamo ad afferrarla, a spremerla dalle piccole cose, ma a volte non riusciamo a berne una goccia neanche da una spugna che ne è satura. La felicità è complicata. Come scrive Ferlinghetti: "Il mondo è un bel posto per esserci nati se non vi importa che la felicità non sia sempre così divertente, se non vi importa un po' di inferno ogni tanto proprio quando tutto andava bene perchè pure in paradiso mica cantano sempre"

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  27. La felicità è in quell'attimo tra il pavimento freddo su cui si è stesi e quel giornale tra le mani in una afa estiva che non ce ne possiamo nemmeno pensare, sospesi, immobili, assenti come lo è il mondo, ma....è così irreale questo momento che quasi subito dopo penso al sudore che mi cola lungo la nuca, alla fatica tutta estiva di doversi muovere sotto il sole cocente, che di colpo penso che la felicità sta in quel freddo grigio inverno che è lontano ancora.
    Arial violette.blog.tiscali.it
    intanto smanettare e ascoltare Allevi è altrettanto ....felice.

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  28. la felicità... in quei momenti che riusciamo a ritagliarci, con un sole che splende fortissimo e l'aria sa di fiori... senza farsi troppe domande inutili...semplicemente starsene ad ascoltare l'aria che, immobile, pare trattenere il respiro emozionata...
    sì ci sto... mi sa di felicità tutto ciò...

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  29. Felicità ed estate sono due termini che per me non si conciliano spesso.

    Ma il guizzo di cui parli, quello sì, lo conosco bene, e forse è l'unico modo in cui si possa descrivere un attimo di felicità.

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