martedì 19 agosto 2008

Piero Angela disse Luce

Parte prima: arriva un piccolo messia. Tutti aspettiamo un messia, magari piccolo, qualcuno che rivoluzioni le nostre conoscenze o soddisfi le nostre ataviche aspettative in un campo della vita. Il piccolo messia può attuare il gioco del calcio più offensivo mai visto, il gioco che aspettavi da una vita e che tutti ritenevano inattuabile nella patria del catenaccio, come è accaduto con l'allenatore Arrigo Sacchi. Oppure con lo schiocco di due dita può cancellare molti luoghi comuni che affliggono la società, come ha fatto Piero Angela.

Di Piero Angela mi fulminò la sua indagine sulla parapsicologia alla fine degli anni Settanta. Fino ad allora si sentiva una gran cagnara a senso unico sui fenomeni extrasensoriali. Uri Geller veniva presentato come un santone dai mille poteri. Telefilm a gogò descrivevano il paranormale come cosa certa e scontata. Anche quando si facevano le battute sulle chiavi piegate col pensiero negli esperimenti degli emuli di Geller, si dava per certo che qualcosa di strano comunque era successo o non sarebbero arrivate negli studi televisivi tutte quelle telefonate annuncianti orologi fermatisi/rimessisi in movimento all'improvviso, bicchieri e vetri rotti, chiavi piegate o spaccate, per non dire di penne o fogli di carta che se ne andavano a spasso da soli sui tavoli. Come milioni di ragazzi (e adulti) del tempo, credevo che qualcosa di vero ci fosse, ci dovesse essere.

Piero Angela disse che niente era vero. Niente. Formidabile la parte in cui si portava dietro quel magnifico prestigiatore americano, James Randi, promettendo grosse somme di denaro a chiunque avesse prodotto qualsivoglia fenomeno paranormale sotto gli occhi vigili del buon Randi. E formidabile anche il sorrisetto con cui ogni settimana annunciava che nessuno si era ancora presentato per riscuotere il premio. Fui così scioccato da quella trasmissione che comprai anche il libro omonimo. Dentro c'era un mondo demolito pietra per pietra. Dalla mitica Eusapia Palladino, presunta medium che alzava i tavoli con il piedino scalzo, a una disamina severa della legge delle probabilità nelle giocate al casinò. Palle di cannone di grosso calibro sparate con la consueta compostezza dal misurato Piero.

Mi sentii quasi come il novizio di una nuova religione. Comprai tutti i libri di Piero Angela, li lessi più volte e qualcuno lo imparai quasi a memoria. Per diversi anni Angela è stato il mio dio incontrastato, una volta gli mandai anche un progetto di saggio a Superquark. Ora, con gli anni è diventato un dio minore, ma sempre un personaggio da ammirare mille volte di più di certa spazzatura televisiva che va di moda ora.

Parte seconda: il paranormale prima di Angela. Prima del piccolo messia della divulgazione, il modo di proporre, specie in televisione, i fenomeni del paranormale era molto criticabile e spesso a senso unico. A quei tempi mille e mille parapsicologi infestavano l'etere con le loro pseudo imprese (tra cui il campione di Rischiatutto Massimo Inardi). Nel pur bello sceneggiato "E.S.P.", Paolo Stoppa interpretava uno pseudo veggente olandese che ritrova la gente scomparsa utilizzando il suo "fluido" mentale. Dovunque si tacitava a brutto muso chiunque sollevasse dubbi su certi fenomeni poco ortodossi. Si dichiarava strizzando l'occhiolino che pure certi osannati Nobel (Nobel per la fisica, mica per Lettura dei Fondi di Bottiglia) erano fedeli assertori dell'esistenza della percezione extrasensoriale. Oppure si annunciava con un certa condiscendenza che quel tale medium era stato arruolato dalla Cia o dal governo americano per non si sa bene quali pratiche riguardanti la sicurezza nazionale... o, meglio ancora, si giurava che era lo stesso KGB sovietico a utilizzare i poteri paranormali per opporsi alle mire delle potenze capitaliste. Diavolo, ti dicevi, passi tutto. Passino perfino i Nobel per la fisica. Ma davanti alla Cia e al KGB, signore e signori, finisce ogni discussione. Mica vogliamo credere che gente impegnata a vincere la Terza Guerra Mondiale si perdesse dietro a scempiaggini per creduloni?

L'indagine di Piero Angela ha dimostrato che i premi Nobel sono i più scadenti giudici sul paranormale. Qualsiasi prestigiatore di mezza tacca li poteva mettere nel sacco come e quando voleva e se quel prestigiatore era il già citato James Randi, se ne poteva mangiare a colazione una mezza dozzina. Per quanto riguardava i servizi segreti americani e russi, l'indagine provò che il loro interesse sul paranormale era quasi tutta una leggenda metropolitana e che, in ogni caso, nulla vieta che qualche citrullo raccomandato dal limitato comprendonio si possa arruolare nella Cia o nel KGB.

Non ricordo più molto la trasmissione televisiva del '78. Ma ho qui davanti a me il libro di Angela tratto da quella esperienza. Ci sono ben due capitoli, in totale circa 60 pagine, per demolire ogni imbroglio perpetuato da Uri Geller (alcuni suoi trucchi erano davvero cretini, tipo spostare a mano le lancette dell'orologio durante il casino che creava nei suoi esperimenti). Un altro capitolo era dedicato ad annientare Croiset, ossia il personaggio interpretato da Paolo Stoppa. Ci sono poi pagine dedicate all'astrologia, alla fotografia kirlian (altra trovata degli anni Settanta in cui le piante parevano mostrare un alone simile all'anima se fotograte in un certo modo), ai medium (tra i quali c'erano anche cavalli parlanti), all'agopuntura, ai fachiri, alle carte Zener.

La cosa che mi impressionò di più di quell'indagine era che non si fermava all'attualità, ma partiva dalla notte dei tempi, dedicando ampia attenzione a smantellare tutte le frottole sorte nell'Ottocento, il secolo in cui sono nate molte delle leggende sul paranormale che affliggono anche la cultura contemporanea. Ho quel libro di Angela sempre a portata di mano. Talvolta lo prendo e ne leggo qualche pagina: mi pare sempre che parli molto di più che di paranormale.

19 commenti:

  1. Capitano!
    Tu me provochi?
    E io me te magno!
    A te e a Piero Angela.:-)

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  2. cleide, quale provocazione? :-))
    James Randi è il signore con la barba bianca in foto.

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  3. Ciao miocapitano! Ti ritrovo volentieri con un post interessantissimo. diversamente no non potrebbe essere parlando di una colonna portante della televisione, quella seria intendo, anche se di recente ho letto che gli italiani gli preferiscono lucignolo (quanto stiamo rovinati!).
    e giacché ci siamo ricordiamo anche claudio capone la mitica voce che non c'è più.

    venendo al discorso sul paranormale, al di là di certe situazioni che mi possono predisporre ad una certa suggestione (tipo quando in tv vidi un documentario che parlava di sedute spiritiche nel cimitero di Borgarello, a pochi passi dalla casa in cui mi trovavo in quel momento...), sono molto scettica. credo poco al paranormale, soprattutto se viene spettacolarizzato. e da 0 a 10 sono superstiziosa 0 (ho anche una bella colonia felina di gatti neri!).
    tuttavia, non mi sono riuscita mai a spiegare come mai in tanti giurino di aver visto le forchette piegarsi al comando di qualche presunto mago. a meno che a telefonare nelle trasmissioni per dare la loro testimonianza fossero persone pagate per farlo.
    che spiegazione da piero angela a tal proposito?

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  4. arabafenice, domandi perché tanta gente affermi di aver visto forchette e cucchiai piegati al comando di qualche presunto mago.
    Ecco la spiegazione che ne dà il mai troppo lodato James Randi nel libro di Angela: "Ebbene sono andato a verificare a casa della gente che aveva telefonato e in molti casi ho potuto verificare che erano stati dei bambini a farlo.Ho ottenuto anche delle confessioni di bambini che piegavano i cucchiai senza dirlo ai genitori, lasciando credere che si erano piegati da soli. Altre volte semplicemente la gente la gente vede delle chiavi o dei cucchiai leggermente piegati, senza rendersi conto che erano così già prima."
    Randi racconta pure che mandò a una stazione radio di New York un suo assistente che si fingeva medium. Il finto medium disse che strani fenomeni sarebbero accaduti nelle case della gente quando avrebbe cominciato a parlare. Poco dopo iniziarono a piovere telefonate che annunciavano il verificarsi di fenomeni che andavano da tubi della doccia che piegavano da soli, a frigoriferi e orologi che si fermavano, uccelli imbalsamati che perdevano pezzi, specchi rotti, quadri a soggetto religioso caduti a terra, tutte le luci di una casa che si spengono, giradischi e televisori che si accendevano da soli eccetera, eccetera, eccetera.

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  5. curioso il parallelo tra sacchi e angela, il primo non mi stava tanto simpatico, anche se solo per i suoi modi di fare, il secondo lo adoro.

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  6. Io gli unici cucchiai piegati li ho visti in Matrix (scena in cui Neo chiedeva a un bambino: ma come fate? risposta: facile, basta pensare che non esistono).

    Meglio passare oltre.

    Accostare il viso un po' asiatico e coccoloso di Piero Angela all'idea di messia galieiano mi è piaciuta molto. :-)
    In ogni caso guardare SuperQuark rimane un piacere irrinunciabile da serata invernale.
    (sono piaceri irrinunciabili anche le imitazioni di Alberto Angela fatte dal magistrale Neri Marcorè... hehe)

    Baci
    Lauretta

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  7. Molti sono i ciarlatani, credo che qualcuno però sia serio. Anche la polizia inglese ha usato qualche medium per qualche caso.

    Certo il 99% sono ciarlatani, ma forse quell'uno esiste e sono quei soggetti che stanno in disparte non vogliono farsi conoscere e diventare fenomeni da baraccone o piuttosto streghe e demoni da esorcizzare.

    Io poteri non ne ho quindi sono tranquillo, ma penso che forse qualcuno potrebbe anche esserci. Forse...

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  8. Daniele rockpoeta, è chiaro che siamo in un campo in cui ognuno dice liberamente ciò che pensa avendo ognuno il diritto a una propria opinione.
    La mia posizione sul paranormale è la seguente, ed è grossomodo quella esposta da Piero Angela, magari con un pizzico meno di eleganza (sono io e non Angela a deficitare di eleganza, è chiaro :-).
    Ci sono i ciarlatani, cioè veri e propri imbroglioni alla Uri Geller o, per restare più vicini a noi, alla Mamma Ebe o alla Vanna Marchi. E ci sono persone in buona fede che affermano di aver visto cose che non sanno spiegare. Il fatto però che uno dichiari di aver visto qualcosa che non sa spiegare non è un motivo sufficiente per rivoluzionare tutte le nostre conoscenze attuali di fisica e di scienza in generale.
    Per rendere credibili certi fenomeni ci vogliono prove. Cioè chiunque produca un fenomeno paranormale deve essere controllato in condizioni adeguate da persone con la competenza per svolgere questa mansione. Io per esempio non potrei controllare nessun sensitivo o veggente perché mi farei raggirare pure da un marmocchio di sette anni a cui è stato regalato il Piccolo Prestigiatore. Lo stesso Piero Angela non potrebbe svolgere quella mansione, anche se nella sua indagine sul paranormale deve aver imparato un bel po' di trucchi.
    Nella foto che pubblico, tuttavia, ci sono ben due personaggi che possono fare i controllori di fenomeni paranormali. Cioè il già citato James Randi, il prestigiatore americano che sfidava chiunque, dietro pagamento di una forte ricompensa, a riprodurre eventi sovrumani in sua presenza; e il personaggio di centro, Massimo Polidoro, che è stato allievo di Randi per sette anni e ora è segretario nazionale del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale).
    Laura, un caro saluto a te e per quanto mi riguarda il film Matrix è l'unico posto in cui si possono piegare cucchiai con la forza del pensiero.

    In ogni modo qui nessuno è abbarbicato a una posizione preconcetta. Solo in politica o in campo ideologico si agisce così. Se salta fuori una persona, una sola persona che fa verificare un solo evento paranomale in condizioni di vero controllo, io e credo pure altri personaggi molto più importanti di me siamo disposti a cambiare opinione. Ci vogliono prove. E finora non ce ne sono state.

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  9. Io stesso non sono sicuro che possa esserci qualche fenomeno del genere ma devo anche ammettere che pranoterapeuti seri e medium che hanno aiutato in casi a trovare persone ci sono.

    Ehm....a chi piega le posate credo poco (eufemismo lol) ed anzi mi farebbe girare le scatole se fossero le mie dato che le vorrei usare per mangiare LOL!

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  10. Ho scritto a Piero Angela presso Superquark esprimendo la speranza che leggesse questo post. Mi è stato risposto a stretto giro di posta elettronica (e tra l'altro non è mica poco, dato che i vip e i loro collaboratori di solito non ti rispondono manco morti) che Angela è all'estero e tornerà alla fine dell'estate. Gli sarà smistata la mia mail e magari potrebbe pure rilasciare un suo commento su questo blog (lo so questa del commento angiolesco è un po' tirata per i capelli, ma è estate, c'è il sole e il mare e nulla ci vieta di essere ottimisti). :-))

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  11. Complimenti mio capitano a te e a Piero Angela!!

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  12. Blogspot ha un enorme difetto: quello di non salvare i commenti che, a causa di disguidi del pc o della connessione, vanno persi.
    Riassumo il papiro che avevo scritto.
    Stimo Angela per la divulgazione scientifica, ma paradossalmente quando tale divulgazione si fa accanimento irridente e parziale, allora non sono più d'accordo.
    Non credo a spiriti e fantasmi, cioè sono molto molto scettica, ma non mi sento di negare che alcune persone abbiano capacità particolari.
    E non si può bollarle tutte come imbroglione, anche se gli imbroglioni, purtroppo, hanno imbastardito il mondo del "paranormale".
    Va bene sbugiardare i maghi che spillano soldi ai poveracci, ma non si può paragonarli a gente,per esempio, come Gustavo Rol.
    Paradossalmente proprio la scientificità di Angela finisce per diventare fortemente antiscientifica.

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  13. Ho notato una cosa discutendo degli argomenti del post. Che i fautori del paranormale (cioè coloro che credono in determinati eventi non spiegabili razionalmente) hanno un debole per Rol. Si dice, passi Uri Geller, passino i medium e gli altri veggenti, ma una persona seria come Rol...!
    Ho deciso quindi di rileggermi la parte del libro di Angela riguardante Gustavo Adolfo Rol che tra l'altro aveva tra i suoi frequentatori gente come Federico Fellini.
    La parte su Rol non mi ha impressionato. Rol invitò Angela a casa sua facendogli un po' di giochetti di carte e la fotografia del pensiero. Cioè ti diceva di pensare a una carta e poi ti faceva una foto con una polaroid in cui compariva la tua immagine con in sovraimpressione la carta che avevi pensato (questo era un trucco che sapeva fare pure un vecchio prestigiatore di Roma, il "mago" Arsenio, il quale rifece ad Angela pari pari gli stessi "esperimenti" con le carte fatti dal veggente torinese).
    C'era poi la lettura di libri chiusi. Cioè Rol si alza a un tratto e ti dice una frase, magari in francese, e il numero di pagina di un libro che aveva maneggiato una mezz'ora prima per mostrarti la dedica fattagli da una personalità. E qui siamo davvero terra terra. Piero Angela afferma che esistono decine di trucchi, molto più complicati e spettacolari di questo, per leggere in un libro chiuso (persino quando si è in casa d'altri e viene sorteggiato un libro a caso e una pagina a caso, c'è un sistema per indovinare una frase prima ancora che qualcuno vada a prendere un libro nello scaffale).
    Poi c'è il cavallo di battaglia di Rol, che è la "materializzazione" di un acquarello dipinto da uno spirito intelligente. Cioè si prende un foglio bianco, lo si mette in una vaschetta d'acqua e si vede materializzarsi l'acquarello sul tema indicato da uno dei partecipanti alla serata. Ovviamente sostituendo il foglio bianco con uno schizzo bell'e fatto non è tanto difficile dare l'illusione di far apparire un'immagine. Se sei lesto di mano, come dovrebbe essere di certo uno che svolge questa attività, se ti trovi di fronte a un pubblico di credenti che non si sogna di controllare ciò che fai e se soprattutto non annunci mai ciò che farai, impedendo quindi agli altri di guardare nel posto giusto al momento giusto... ecco che ogni portento si può realizzare.
    Per la cronaca il mago Silvan sfidò Rol a riprodurre i suoi "fenomeni" in sua presenza. Lo sfidato rifiutò. Silvan allora rifece in televisione alcuni degli "esprimenti" di Rol, rendendoli molto più spettacolari e difficili. Nessuno riuscì a capire come avesse fatto nonostante la presenza delle telecamere.

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  14. A me Gustavo Rol cosi come Houdini e tutto il mondo del paranormale affascinava molto, ma sono stato sempre molto scettico in merito, poi quando lessi le ricerche e gli studi effettuati da Piero Angela che smantellavano definitivamente quel mondo, da un lato ne rimasi quasi deluso e credo che questo fatto sia dovuto per la stessa ragione che spinge molti a credere in questi fenomeni e cioè la paura della morte. Se il paranormale esistesse davvero ci darebbe una piccola speranza in più sull'esistenza di qualche aldilà.

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  15. a me questo obbligatorio "metodo scientifico" mi ha nauseato; passi per i ciarlatani...

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  16. ...ma Gustavo Rol lo avete mai conosciuto dunque? Giudicarlo un ciarlatano è un'offesa alla vita. P.Angela un triste e sbieco personaggio con certezze di onnipotenza scientifica.

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  17. CREDO CHE CHIUNQUE DIA UN GIUDIZIO CERTO ,SPECIALMENTE SU QUESTI ARGOMENTI ,NON SIA DEGNO DI TROPPA ATTENZIONE. SE CI METTESSIMO AD ESAMINARE I MIRACOLI DI GESU' PER DARE UN SENSO DI VERITA' ALLE SUE PAROLE PERDEREMO TEMPO ,E LA POSSIBILITA' DI ARRICCHIRE IL NOSTRO SPIRITO

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  18. Certo che paragonare Gustavo Rol ai piegatori di cucchiaini ci vuole coraggio. Informarsi magari no? Il vero ciarlatano qui è Piero Angela che mai ammise gli inspiegabili prodigi di cui era capace quell'uomo. Andatevi a cercare la telefonata straordinaria tra Rol e Angela e vedrete...(qui neanche citata tra l'altro!)
    Andatevi a leggere la quantità di testimonianze autorevoli e a vedere il film su Rol di Nicolò Bongiorno.
    La ciecità di quella che chiamate scienza è solo spiegabile attraverso la paura che pochi uomini hanno di perdere i loro privilegi, se l'uomo scoprisse davvero di cosa è capace.
    Il paranormale non esiste, sono d'accordo, infatti tutto è NORMALE! Normale come il 95% di materia oscura che la scienza ufficiale non conosce e che per ignoranza e presunzione cataloga come "inesistente". Che nausea questa ottusità....

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  19. A proposito al paranormale non si "crede" ma si vive e si "conosce". Questa è la grossa differenza.
    Ci sono quelli che credono e sono tanto ignoranti come coloro che non credono. Chi vive l'esperienza "sa" e non fa trucchi da illusionista. Sono esperienze ben diverse. Viverlo è come innamorarsi, solo tu sai che è vero, non lo puoi dimostrare e nessuno può negarlo.
    Dal teorema di Godel:
    L'uomo non puà dimostrare ciò a cui partecipa.

    P.s. Albert Eistein era uno dei più grandi estimatori di Rol (altro che Piero Angela)

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