sabato 14 marzo 2009

Effe come fine del mondo

E' difficile stabilire quando iniziò la fine del mondo. Non c'è stato un evento scatenante, ma più probabilmente una serie di concause. La più accreditata teoria fa iniziare la fine della civiltà al marzo 2009, alla strage attuata da Tim Kretschmer nel liceo tecnico di Winnenden vicino a Stoccarda. Il giovane assassino uccise quindici persone compreso se stesso, in maggioranza donne. Non era un evento anormale, erano successi altri fatti di sangue simili, come quello di due anni prima al Virginia Polytechnic Institute, che causò 32 vittime tra studenti e professori. Tuttavia è il massacro alla scuola tedesca che gli studiosi citano come la data in cui iniziò la fine del mondo.

All'epoca si diedero le solite spiegazioni riservate all'"insano gesto". Si tirarono in ballo un po' di manie depressive dell'omicida, un po' di Internet Cattiva Maestra di Vita, un po' di viodeogiochi violenti, un po' di ragazze che non ti si filano manco per sbaglio mentre i bulli più antipatici della scuola hanno un codazzo femminile da qui a Timbuctu, un po' di passione per le armi da fuoco, un po' di filosofia del vaffaday, del vaffayear o del vaffaworld, un po' di rock satanista o di cialtronerie musicali simili, un po' di padri che non mettono sotto chiave le armi da fuoco, un po' di esibizionismo in chat con tanto di annuncio online di una strage che poi dovrai attuare per non passare per fanfarone, un po' di materiale pedopornografico rinvenuto sul computer dell'assassino, un po' di Dio e il comunismo sono morti e io pure non mi sento tanto bene, un po' di scostumatezza da video di You tube, un po' di dove sono finite le stagioni di una volta, un po' o forse molto o forse moltissimo di gnocca irraggiungibile, un po' di psicanalisi arrangiaticcia, un po' di se li tirassero su con i sani ceffoni di una volta, un po' di religione della morte, di cultura della morte, de li mortacci tua, un po' di questo e un po' di quello. La sola cosa certa rimane che il diciassettenne Tim, armato di una pistola Beretta, fece una strage a scuola e poi si tolse la vita.

Dal marzo 2009 si cominciarono a notare sempre più spesso eventi di sangue analoghi. Persone armate si recavano in luoghi pubblici e sparavano all'impazzata. Per un po' si spiegò quell'inasprimento sociale con la crisi economica iniziata a fine 2008 o con lo spirito emulatorio che conquista le menti deboli dopo efferati fatti di sangue. Ma poi ci si rese conto che quell'evento sia pur traumatico non poteva spiegare la crescita esponenziale di sete di morte registratasi a partire dal tragico evento in Germania.

Sempre nel 2009 si registrò un incremento preoccupante di circoli e gruppi di interesse su internet che predicavano il suicidio da attuare in massa. Si cominciò dal Giappone, ma via via il fenomeno si diffuse in tutto il globo. Gruppi sempre più numerosi prima di adolescenti e successivamente di persone adulte e poi anziane si davano appuntamento in luoghi isolati dove la facevano finita nei modi più disparati. Manuali per l'efficace suicidio apparvero in Rete registrando un interesse spasmodico nonostante i tentativi di censura da parte delle autorità. Contemporaneamente si registrò un incremento spaventoso di stragi occasionali senza movente apparente, nelle scuole, nelle discoteche, sui posti di lavoro, persino nei luoghi di culto o nelle sedi di partito. Anche qui il Web si dimostrò una volta di più un valido strumento per propagandare idee e comportamenti aberranti e per suggerire i modi in cui attuarli. Tutti si chiedevano perché, ma la vera domanda era che cosa. Che cosa stava accadendo? Nessuno però per molto tempo si rese conto che quella era la fine del mondo, e quando infine lo si comprese era troppo tardi per trovare soluzioni, ammesso che ne esistessero. Il mondo come società organizzata finì nel 2015: non una sola persona nell'anno della strage di Stoccarda nel 2009 immaginò che le restavano solo sei anni di vita prima del tracollo planetario.

3 commenti:

  1. l'aspetto con ansia, non prima di dire che la morbosità con cui i soliti "Crepet" della domenica, si affannano a cercare di capire gesti di persone folli, più che lucide analisi, mi appaiono come luridi sciacallaggi. Un caro saluto.

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  2. Ora che mi ci fai pensare..il mio vicino ha atteggiamenti piuttosto inquietanti. Dovrò starci attenta.)

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  3. gians, Crepet mi pare uno che non capisce una mazza di niente, figuriamoci se capisce i folli.
    cleide, spero di non averti spaventata con il mio racconto, ma forse se qualcuno si spaventava sul Titanic le cose sarebbero andate meglio :-)

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