lunedì 25 maggio 2009

Web revolution

Che cosa sono le rivoluzioni e che effetti producono? Ci sono molti modi di rispondere a questo interrogativo. Probabilmente il più tangibile effetto delle rivoluzioni è di ridurre le distanze non tanto sociali, ma fisiche, geografiche addirittura, tra le persone. Intendo proprio parlare degli spazi fisici in cui si situano gli uomini. Cioè una persona che prima era allocata in posti remoti, dopo una rivoluzione diventa più prossima, la puoi pure incontrare per strada e rivolgerle la parola. Se la rivoluzione è abbastanza efficace e riuscita, la persona prima inaccessibile e che ora incontri per strada risponderà persino al tuo saluto con un gran sorriso democratico stampato sul viso. Pensiamo infatti alla rivoluzione francese. Prima della presa della Bastiglia i nobili erano una razza a sé, frequentavano solo loro pari, non avevano contatti con individui di bassa estrazione sociale, non gli parlavano, non li incontravano, erano proprio geograficamente distanti. In certi casi i signori prerivoluzionari per tutta la vita non mettevano piede nei piani bassi della servitù, situati nel proprio stesso palazzo, a pochissimi metri in linea d'aria. Poi però accade qualcosa, una rivoluzione appunto. Ed ecco che vedi passeggiare i nobili per strada, li incontri nei posti in cui vivi e in cui loro non si avventuravano mai, gli parli e loro ti rispondono.


Se l'effetto più tangibile delle rivoluzioni è quello di avvicinare nello spazio persone di solito distanti, non c'è dubbio che è in atto, sotto i nostri occhi, la più grande rivoluzione di tutti i tempi. Non ce ne accorgiamo perché non ci sono marce su Versailles o teste reali che cadono, ma forse siamo ciechi. Per spiegarmi meglio devo raccontare una mia piccola, ma credo significativa esperienza riguardante il mondo dell'editoria.
Come alcuni sanno ho scritto narrativa per anni. Quando crei romanzi o racconti poi hai il problema di scrivere alle case editrici. E così facevo. Scrivevo a quelle grandi, i moloch dell'industria del libro, Mondadori, Rizzoli, Feltrinelli. I moloch però avevano il problema di non risponderti, o di farlo con orrende lettere prestampate che parevano redatte da fantasmi che forse esistono e forse no e che sicuramente non riuscirai mai a incrociare in questo mondo. Non riuscivo a immaginare niente di più inavvicinabile di una grandissima casa editrice sul tipo della Mondadori. Più o meno quando scrivevo a Mondadori mi pareva di rivolgermi a qualche sovrano assoluto, un Luigi Qualcosa assiso in un palazzo lussuoso con mille stanze che mai e poi mai si sarebbe sognato di risponderti.
Poi è venuta la rivoluzione senza teste tagliate, poi è venuto il web. Qualche giorno fa lessi per caso delle notizie su uno dei romanzi più venduti dell'ultimo anno. In quegli articoli si parlava pure degli editor che avevano collaborato alla riuscita del romanzo. C'erano le foto di questi potentissimi personaggi editoriali, e non sembravano fantasmi sfuggenti o sfuggenti moloch, ma individui in carne e ossa come te, che parlavano come te (si poteva sentire la loro voce in un'intervista all'autore del bestseller) e ridevano in un modo non dissimile dal tuo. Mi venne un'idea: se questi influenti personaggi del pianeta libro erano fatti di materia come sembravano dimostrare le loro foto, forse li si poteva rintracciare in qualche regione virtuale e cercare di parlare con loro.
Il passo successivo fu pensare a Facebook e al suo impressionante numero di iscritti. Magari tra gli iscritti del social network figurava pure qualche monarca travolto dalla web rivoluzione che cercava di adattarsi ai sommovimenti sociali. Feci una ricerca e trovai in effetti una editor della più grande casa editrice italiana. C'era una sua foto sorridente in cui non sembrava troppo diversa da una normale e sana ragazza da blog. Le scrissi chiedendole informazioni e consigli. Poi me ne scordai, così come ti scordavi delle lettere che mandavi alle case editrici quando vigeva ancora l'ancient regime. Però mi ero scordato pure di quella potentissima rivoluzione chiamata internet. Ecco infatti che dopo qualche giorno su Facebook mi arriva la risposta della potente editor. E' una risposta gentile, neanche breve come quelle di certi arroganti semivip che ti rispondono a monosillabi convinti di farti un favore. Mi ha dato ottimi consigli e informazioni editoriali che credo userò a breve. Però l'elemento più eclatante di questa esperienza è stata la mia assoluta incredulità nel ricevere con tanta facilità una risposta, anche gentile, esauriente e lontana dal burocratese. Non so, a me è sembrato un vero e proprio sconvolgimento tellurico.


Infine devo fare una precisazione e una rettifica su Facebook. Come alcuni ricorderanno ho scritto qualche articolo ironico su questo fenomeno virtuale, prendendomela soprattutto con il singolare concetto di amicizia che talvolta vige sul più importante social network. Però mi sono pure accorto che su Facebook è possibile rintracciare un numero impressionante di persone che sembrano inaccessibili per altre vie.

12 commenti:

  1. il tuo post è un'ottima finestra sul web oltre ad essere molto interessante, fa riflettere. Se ti capita scarica Il potere della stupidità di G. Livraghi. L'amicizia e il concetto che ne deriva da FB è devastante. Io ci sono, ma mi ritengo 'diversa'

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  2. .. wow wow wow!!

    Quindi si muove qualcosa?

    Incrocio le dita, intanto..

    .. e sono lieta che tu stia cambiando un po' idea su facebook.. Usato nella giusta maniera è persino utile, oltre che divertente.

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  3. un saluto a Stefania dal bel nome finalmente pronunciato per intero e a Balua, dal nome importante che richiama una epica canzone di Battisti.
    Ho ricevuto un commento di Cassandro. Si riferisce al vecchio post sull'innamoramento e amore del blog, ma dato che è piacevole, allegro e intelligente lo pubblico pure in questo post:

    Ahimè, arrivo a post già chiuso, ma ha poca importanza perché mi riferisco ad un precedente commento e controcommento (forse già superati) solo per dire che

    . . . anche con un paio di sillabe in più (si fa solo per giocare, se è permesso) un sacco di endecasillabi vengono fuori sul tema de


    L’AMORE EFFIMERO O NO

    “Non è azzardato dire che l’amore
    è qualche volta effimero, però
    più spesso, per fortuna, blinda in cuore
    chi più da lì fuggir né vuol né può”.

    Esempio Emma . . . . . eccetra . . . eccetra . . . eccetra

    . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

    Il seguito ora a chi quella creò,
    dolcissima, dal cuore non di pietra
    che “credeva . . .” Il resto non lo so.

    (E’ scusa! . . . E’ che tempo non ne ho,
    se non per dir che pure nell’Eneide
    in modo ben costante Dido amò,

    -- con quella forza che Dio le donò --
    o come a noi narrar potrebbe Cleide,
    o Lelli, Vitty, Alice, Mary, o . . . . )


    N. B.

    Che non se ne dispiaccia Squilibrato
    se il suo commento ho utilizzato,

    e neppure, spero, il Capitano
    se mi son fatto prendere la mano.

    (Cassandro)

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  4. facebook rimane una realtà che, come la maggior parte dei media, distorce la realtà e con essa la percezione di alcuni concetti fondamentali quali l'amicizia. Resta il fatto che se una persona ha abbastanza cervello per considerare facebook ciò che in realtà è, senza allontanarsi dalla vita reale, può essere utile, o divertente (anche se questi ultimi due concetti soffrono, come tutti gli altri del resto, di una restistrizione di significato piuttosto evidente)
    un saluto cap.

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  5. Concordo che si tratti di una vera e propria rivoluzione e condivido anche il tuo giudizio finale su facebook. Io l'ho provato di persona, facebook può, sottolineo può, creare rapporti di amicizia, o quanot meno di forte conoscenza, che altrimenti non si sarebbero pouti verificare. Anche la blogosfera lo consente ma a me sembra che facebook possa essere più utile a quel proposito, forse perchè rende possibile una maggior numero di contatti.
    Ciao

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  6. Lode a Cassandro.:)
    Con un motto caro all'amica Sanchez dico che se non si gioca la schedina non c'è possibilità di vincere. Se poi si ritiene di avere dei possibili numeri vincenti in mano, si può anche puntare alto. E la rivoluzione virtuale è sotto gli occhi di tutti. Tu sai meglio di me quanto in passato fosse difficile se non impossibile reperire informazioni.Si andava alla cieca e il materiale si fermava certamente sulla guardiola della portineria. Fb non mi piace ma la sua potenza divulgativa è innegabile.Tutti sono alla portata di tutti. Persino i moloch.))

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  7. Beh inizi a vedere un po' di luce finalmente sono felice per te!!!!

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  8. chi fa le rivoluzioni, il più delle volte, non sa nemmeno di essere il protagonista di una rivoluzione.

    forse per la prima volta, noi webnauti, siamo coscenti di essere dentro questa grande rivoluzione...

    speriamo che tutto vada per te e i tuoi romanzi, nel verso giusto!

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  9. Quando diventarai famoso e magari di tanto in tanto passerai sul tuo blog a deliziarci con i tuoi post, anche se saranno rare le volte sarai impegnato con pubblicazioni e pubblicazioni, potrai sempre ricordarti di questo post, magari non ci sarà più Facebook ma altre rivoluzioni web e sarai tu allora con tanto di foto sorridente in qualche nuovo social network che riceverai mail di persone che desiderano da te dei consigli e risponderai in maniera carina e gentile ricondandoti di quella editor di anni prima. E poi chissa' un altro blogger ci raccontera' di uno sconvolgimento tellurico avuto proprio perchè un grande scrittore le ha risposto alla mail in maniera cortese dando lui consigli che non si aspettava.
    La ruota gira caro Capitano. Per tutti. Spesso ci vuole del tempo ma stai pur sicuro che non smette di girare. E se un signore importante ha fatto della frase gli ultimi saranno i primi uno dei suoi motti rivoluzionari qualche cosa vorra' pur dire, qualche verita' in quella frase c'è.
    Giocate tutti la schedina prima o poi 13 lo facciamo tutti. Parola di una che ha fatto sempre e solo 11. Ma io sono testarda, questo si sa.
    Basitteddu :)

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  10. vediamo se riusciamo a dare qualche risposta con la dovuta verve.
    Bluphoenix, una volta ti avrei risposto così: se avessimo abbastanza cervello non staremmo qui nel virtuale. Oggi penso che si può avere cervello pure restando qui (con le dovute cautele).
    Balua, Applausi anche da me.
    Paolo Borrello, c'è molto di vero sulle conoscenze che senza virtuale non si sarebbe potute fare e io so a quale tua importante esperienza ti riferisci.
    Daniele Rockpoeta, come vedi la concorrenza per te aumenta con l'arrivo di Cassandro di in questi lidi. Fuori argomento, è incredibile la quantità di poeti che sto incontrando in questo periodo, pensavo che la poesia fosse uno spazio di nicchia, ma mi sbagliavo.
    salvo gullotto, il meglio sarebbe fare una rivoluzione in letteratura o almeno nelle tasche di questo vostro indegno narratore :-)
    Celia l'inenarrabile Sanchez, guarda, se dovesse venire il giorno del mio 13 in schedina come tu auspichi, lo voglio passare con te e Cleide Papas cantando una canzone specialissima di cui probabilmente dirò nei prossimi post. Voi due cominciate pure i gorgheggi e procuratevi una terza corista. Poi vi spiego tutto. :-)
    Saludos por todos.

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  11. Sei grande Mio Capitano, come sempre.
    un abbraccio

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